Premio Strega | Marcello Fois – Nel tempo di mezzo

La quotidianità trasformata in epopea

Nel tempo di mezzo di Marcello Fois accadono cose che sono sempre accadute. La storia comincia con l’arrivo in Sardegna, nell’ottobre del ‘43, di Vincenzo Chironi, trentenne nato in Friuli e vissuto in un orfanotrofio fino all’età adulta. Chironi è alla ricerca delle sue origini e, forse, di un posto nel mondo. In tasca ha la lettera di un notaio che certifica l’identità di suo padre, un soldato sardo che, prima di perire in guerra, ebbe una relazione con sua madre (morta quando il protagonista era in fasce e per questo finito in un istituto). A Nuoro, Vincenzo troverà il nonno e la zia e comincerà una nuova vita che confermerà la sorte della famiglia Chironi, da sempre obbligata a “soffrire nell’abbondanza” (che poi, cosa vuol dire, ancora non l’ho capito). Le pagine di Fois non si divorano, si leggono con calma assaporando ogni parola, consapevoli che subito dopo aver abbozzato un sorriso si potrebbe versare una lacrima. “Nel tempo di mezzo” c’è posto per tutto. |

Valutazione: lo leggi una volta e lo butti dalla finestra. Lo leggi una seconda volta e vorresti buttarlo di nuovo dalla finestra, ma non lo fai – il perché non lo sai neanche tu. Lo leggi una terza volta e dici: “Ma sai che forse non è per niente male…”. Però a leggerlo una quarta volta non se ne parla proprio.

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