London Calling The Shadowman

East Village Art Movement . Street Culture.
In principio fu Richard Hambleton.
Bansky, Basquiat, Haring. Bianco e nero, pennellate velocissime, perfette. Muri che diventano tele.
In principio fu Richard Hambleton.

Ultimo artista ancora in vita di quella generazione che ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte negli anni’80. Nuovi spazi, nuove forme di espressione, nuove tecniche. L’arte esce dai musei ed invade le strade. Libera, gratuita, emozionante. Questa nuove forma di espressione rende la folla lobotomizzataprotagonista di un simposio artistico. Messaggi, lotte, riscatti sociali. Il tutto viene reinventato partendo dai simboli del degrado metropolitano. Binari di treni, officine in disuso, cantieri abbandonati diventano il luogo ideale da cui far scaturire una rivoluzione culturale. Le città diventano foreste di simboli.

Nonostante il ritiro nel Lower East Side di Manhattan, nonostante la morte dei membri della crew vittime di alcool, aids e sregolatezza, Richard Hambleton ha continuato a respirare e creare arte. MoMA, Andy Warhol Museum, Zellermeyer sono alcune delle grandi strutture che ospitano in modo permanente le opere del Padrino della Street Art.

London Calling. La New York Underground rivive al The Dairy.
Vladimir Restoin-RoitfeldAndy Valmorbida, insieme a Giorgio Armani portano, attraverso una retrospettiva, frammenti della street culture. Nessuna strumentalizzazione. Nessuna commercializzazione. Nessun evento mediatico. Esclusivamente amore per l’arte.
Proprio come un graffito la mostra sarà visitabile per pochi giorni, per poi essere coperta da chissà quale vernice.

Richard Hambleton: The Godfather of Street Art
The Dairy, 7 Wakefield Street, London
WC1N 1PG,
until December 3, 2010

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2 commenti su “London Calling The Shadowman”

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