come diventare giornalista di moda

Come diventare giornalista di moda: ecco tutto quello che devi assolutamente sapere

Come diventare giornalista di moda? Esistono diversi percorsi possibili che puoi intraprendere. Studio ed esperienza sono  le basi da cui partire. Vediamo tutto nel dettaglio.

QUALI CARATTERISTICHE HA L’ASPIRANTE GIORNALISTA DI MODA?

  • La passione per la moda è una caratteristica essenziale quanto scontata, ma da non confondere con la passione per lo shopping: non è sufficiente essere appassionati di borse e scarpe, deve appassionarti tutto della moda, i tagli, le forme, le ispirazioni, la storia delle maison, i designer emergenti, lo studio delle tendenze passate e future.
  • Un bagaglio culturale ricco e variegato: non solo storia della moda, ma anche attualità, economia, arte e cinema.
  • La conoscenza di almeno una lingua straniera è molto importante, così come è fondamentale conoscere i termini tecnici della moda. Avere un vocabolario settoriale ricco a cui poter attingere nella stesura degli articoli è fondamentale.
  • Attenzione e curiosità. L’aspirante giornalista di moda deve avere sempre un occhio critico, essere accurato nella ricerca dei dettagli e abile nella scrittura. Leggere i giornali cosí come i magazine on line di moda, sia italiani che stranieri, deve far parte della sua routine giornaliera.
  • Attenzione ai social network. Deve avere competenze tecnologiche, saper utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione a sua disposizione, conoscere le dinamiche social e muoversi con facilità e destrezza sul web. Tantissime le notizie che nascono proprio dagli account social di stilisti e brand.

MA COSA STUDIARE PER DIVENTARE GIORNALISTA DI MODA?

Il nome della scuola è come un biglietto da visita, avendo un peso notevole all’interno del proprio CV. Si possono intraprendere 2 percorsi formativi:

1) Scuole di giornalismo

L’Ordine dei Giornalisti mette a disposizione apposite scuole, in cui apprendere quelle che sono le nozioni basilari del mestiere, la deontologia e la scrittura giornalistica. I corsi giornalistici riconosciuti dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti possono sostituire il praticantato presso una testata ai fini dell’accesso all’esame di idoneità professionale. L’elenco di questi corsi si trova sul sito www.odg.it (sezione “Scuole di giornalismo”): ce ne sono a Milano, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Torino, Urbino e Perugia.

2) Università + Master

È possibile iniziare il proprio percorso di studi scegliendo un corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Scienze della Moda e del Costume oppure Lettere. Questi tre corsi di laurea

Una volta finito questo tipo di percorso, è necessario specializzarsi nel settore moda, iscrivendosi a un Master in comunicazione e giornalismo di Moda. Per migliorare la propria formazione si possono anche frequentare scuole d’arte o corsi di fotografia per avere conoscenze ancora più specifiche e approfondire argomenti che possono essere utili nell’esercizio del mestiere.

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3) C’è anche un terza opzione, che non prevede il conseguimento di un titolo di studio. Per lavorare come giornalista é possibile iniziare direttamente il percorso da pubblicista, scegliendo di entrare all’interno di una redazione e scrivere 70/80 articoli, regolarmente pagati e pubblicati, in un periodo di due anni consecutivi: si avrà il materiale da presentare all’Ordine di appartenenza per richiedere il tesserino da giornalista pubblicista.

Oppure si può iniziare il percorso da professionista: se la redazione offre un contratto di praticantato avete la possibilità, dopo 18 mesi, di accedere direttamente all’esame di Stato per diventare giornalista professionista.

È sempre consigliabile, però, seguire almeno un master di giornalismo di moda, specie se ti interessa anche approfondire l’attività da ufficio stampa.

Il fattore discriminante tra le varie scuole e i corsi di specializzazione nel settore moda è rappresentato dalla possibilità di ottenere uno stage all’interno delle redazioni di moda, uffici stampa di moda, uffici comunicazione di moda. Le nozioni e i metodi appresi attraverso i master sono importanti, ma ancora di più lo è l’esperienza diretta sul campo.

franca sozzani
Credit: Vogue.it

Franca Sozzani (ex direttore di Vogue Italia): “Siamo nell’era della comunicazione e ogni scuola ha almeno un corso ad hoc. Servono? Sì, come base di cultura generale. Si imparano sicuramente nozioni e metodi. Poi però è nella quotidianità che si sviluppa il senso delle cose, perché la moda ha le sue regole e i suoi codici.”

Se possibile, è consigliabile dunque fare esperienze lavorative sin da subito. Scendere in campo e affiancare allo studio il lavoro concreto. Ci sono infatti metodi che non possono essere appresi nei libri, ma solo mettendosi in gioco, perfezionando la propria scrittura e confrontandosi con gli altri.

Lo studio poi può essere fatto anche in maniera individuale, con una continua ricerca di materiali che possano arricchire il bagaglio culturale dell’aspirante giornalista. Nella stesura di un articolo i riferimenti colti arricchiscono il contenuto, migliorandone così la qualità. Conoscere poi significa anche sviluppare la creatività. Un buon giornalista non deve mai smettere di studiare e aggiornarsi.

GIORNALISTA PROFESSIONISTA O GIORNALISTA PUBBLICISTA?

Attenzione alla distinzione tra i due titoli. I giornalisti professionisti, così come i pubblicisti devono essere iscritti all’Albo dei Giornalisti: i professionisti svolgono a tutti gli effetti il mestiere di giornalista e possono operare solo nel campo dell’informazione, mentre i pubblicisti hanno la possibilità di avere diversi impieghi in più campi. Per diventare giornalisti professionisti o pubblicisti è necessario fare riferimento all’ODG (Ordine dei Giornalisti) della propria Regione: i professionisti devono svolgere 18 mesi di praticantato e, inoltre, frequentare uno dei corsi di formazione o preparazione teorica anche “a distanza”, della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’Ordine; in alternativa, aver frequentato per un biennio una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Infine superare l’esame di idoneità professionale. Per iscriversi, invece, nell’elenco dei pubblicisti, è sufficiente aver svolto un’attività giornalistica continuativa e regolarmente retribuita, per almeno due anni.

COSA FARE DOPO IL PERCORSO DI STUDI?

  • Fare uno stage. Molte scuole e Master mettono a disposizione dei propri studenti tirocini formativi all’interno di testate giornalistiche. Sarà poi l’impegno e le capacità personali a definire un eventuale impiego lavorativo a lungo termine.
  • Autocandidarsi attraverso l’invio di CV a redazioni online o cartacee, per poter intraprendere un percorso formativo o lavorativo.
  • Ricercare annunci sui siti specializzati per i professionisti della moda e del lusso/annunci di stage.
  • Esercitarsi nella scrittura, fare esperienza di lavoro redazionale, leggere gli altri per poter formarsi (avere dei giornalisti di moda affermati come esempio). Anche lavorare al fianco di un professionista del settore, nelle vesti di assistente, può essere un ottimo modo per acquisire esperienza.
  • Frequentare i posti del settore per poter creare contatti.
  • Farsi notare. Scrivere sul web è un ottimo modo per iniziare a cimentarsi nella scrittura giornalistica. Che si scriva per altri, su un proprio blog, o sfruttando i social network, aprire una finestra sul proprio conto e curare un proprio spazio che funga da vetrina per gli altri è sicuramente uno dei metodi più gettonati per diventare giornalisti di moda.

 

 

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