Che donna è di moda?

calendario pirelli 2013 modelle vestiteStoria di un gentil sesso e del suo spirito di adattamento.

Donna: “femmina adulta della specie umana”. Così la definisce il dizionario della lingua italiana. Ma essere donna è molto altro ancora. È incarnazione ed espressione dei mutamenti sociali e culturali con cui ha oramai imparato a confrontarsi periodicamente.

Il legame tra immagine femminile e stravolgimenti sociali, è sempre esistito. E  non ci occorre andare troppo in là nel tempo per capirlo. Un esempio? Partiamo dai primissimi anni Venti quando, il francese Paul Poiret, ispirato da una agguerrita protesta dove, attive femministe bruciarono il proprio corpetto, sinonimo di sottomissione e causa di malattie come quelle respiratorie o aborti spontanei, segna una nuova era realizzando il primissimo wonderbra.
Non basta? facciamo allora una rapida panoramica degli ultimi decenni, iniziando dagli anni Cinquanta. Gli anni della ripresa economica e dell’abbondanza. Abbondanza che si traduce in rotondità delle forme – si vedano le maggiorate – e in New Look firmato Dior il quale, rende alla moda le “superfluamente” ampie gonne a corolla.

Gli anni Sessanta, diversamente, si agganciano alla libertà sessuale e all’emancipazione sociale acquisendo elementi come la minigonna e gli ancora più trasgressivi pantaloni. Questa presa di coscienza femminile matura negli anni Ottanta mediante una inaspettata “donna in carriera” che, per pareggiare i conti con l’altro sesso, adotta atteggiamenti e pretese più mascolini soprattutto nel mondo del lavoro. E Armani è lì, pronto a soddisfare questa nuova tendenza. La sua giacca destrutturata azzera le differenze tra uomo e donna e diventa un must have tipico di quegli anni.

La donna in carriera però, non è l’unica protagonista degli Ottanta. Le soubrettes, con nudi, lustrini e paillettes, danno il via al countdown che ha portato ad una moderna “sottomissione” della donna del nuovo millennio. Certo, l’instabilità sociale e politica, ha fatto sì che si sviluppasse una variegata gamma di immagini femminili. Del resto, di fronte ad un cambiamento, ognuno si adatta come meglio può.

E oggi, cosa succede? Dopo uno spietato velinismo – erede dello più sfavillante soubrettismo – e farfalle inguinali, il gentil sesso chiede un nuovo riscatto sociale. Si voglia un po’ per le questioni di femminicidio e schiavitù di cui, purtroppo si è ancora vittime; si voglia un po’ per il nuovo concetto di nudo espresso dalle Femen, che lo hanno decontestualizzato proponendolo non più come fattore di piacere sessuale ma come fattore di rivolta, le donne hanno deciso di denudare dalla nudità il proprio corpo.

E ancora una volta la moda risponde a questa necessità. Ferrè, Armani e Ferragamo – solo per citarne alcuni – fanno trasparire dalle sfilate milanesi una donna mascolina ma pienamente femmina e raffinata che rinasce dal ruolo di geisha a cui si era abbandonata.

La rotta dunque è cambiata. E si vede. E la cosa pare seria. Infatti, anche il famoso calendario Pirelli, ha deciso di reinventare la solita tematica del nudo, fotografando certamente un corpo di donna, come tradizione vuole, ma vestito. E il risultato non cambia! la sensualità che emerge è ancora più intensa anche se, questa volta, viene usata non per soddisfare moderni voyeristi, ma per abbracciare una serie di cause sociali.

Che donna è di moda? Un grande essere fatto di mille sfaccettature che riesce a raccontare, mediante il proprio linguaggio visivo, l’andare e venire della storia.

 

 

 

 

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