Scettro, corona e mantella d’ermellino. Sessant’anni di regno sono trascorsi per Queen Elisabeth II. Celebrati, negli scatti di Cecil Beaton, al Victoria & Albert Museum di Londra ritraggono istantanee di nobiltà e vita da Regina. Alessandro Dell’Acqua per N° 21, coglie i retroscena di questa giovinezza principesca e li trasporta nella contemporaneità. Così si palesano le modelle, odierne regine di bellezza al risveglio da un party esclusivo, fotografate nella loro quotidianità, con le acconciature sfatte dopo il gran ballo a Buckingham Palace, costruite come se fermagli preziosi fossero rimasti per tutta la notte tra i capelli.
Elementi insoliti si materializzano e creano il vero mood della collezione: regalità country. Camicie di tweed portate con gonne incrostate di pietre preziose, guanti da giardinaggio impreziositi da broderies, opulenza strutturale e minimalismo. D’altronde il giardinaggio è uno dei passatempi più aristocratici che ci sia: così ricami a ramages fioriscono su top, gonne, camicette, mini dress. Un richiamo alla natura intessuto nel pizzo sangallo. Ironici gli accessori: disegni di mani trompe l’oeil su porta iPad, sandali di velluto con maxi plateau e guanti gardener style. Il tweed dei cappotti, apoteosi iconografica dell’Inghilterra, e il velluto macramè si contrappongono a tessuti fluttuanti e trasparenti. Mix and match di stili e colori riecheggiano sugli abiti. Nuance scure dal verde foresta al nero, accostate a tonalità pastello e grigio fumo di Londra. Colori tipici della regina, trasfigurati nella leggiadria dell’organza e del tulle, eterei e diafani. Sarà un caso che Queen Elisabeth è anche il nome della rosa più elegante d’Inghilterra?