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“Lost in jeans”, a Roma la mostra che celebra il capo iconico e rivoluzionario

 

“Lost in Jeans”  è la mostra– evento che, alla Città dell’Altra Economia di Romacelebra l’importanza del jeans e della sua storia: un capo intramontabile, simbolo delle più importanti rivoluzioni culturali e sociali, raccontato attraverso un percorso che abbraccia passato, presente e futuro. La rivoluzione senza fine parte dal presupposto che il jeans è un capo iconico, che con la sua semplicità rappresenta la risorsa indispensabile nell’armadio di tutti, e che fa della sua predisposizione alla customizzazione il suo non passare mai di moda. 

“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma
“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma

L’evento sarà articolato in diverse sezioni: una parte espositiva, con la mostra che racconterà la storia del jeans attraverso una narrazione fotografica. All’interno del percorso della mostra si farà riferimento non solo alle origini del tessuto denim e alla nascita dei pantaloni di jeans, ma si porrà l’attenzione anche sui contesti iconici (moda, cinema, musica, arte, pubblicità…) che hanno contribuito alla fama di questo incredibile capo di abbigliamento nel corso dei decenni. Un percorso da fruire liberamente, fatto di foto e video, caratterizza l’atmosfera di questa mostra.

Un’area verrà dedicata a personalizzare dei capi jeans: gli ospiti potranno richiedere la personalizzazione live del proprio capo in jeans/denim, che  sarà realizzata da tre artiste: Rebecca Papi,  formatasi presso l’Accademia di Belle Arti a Roma per poi approdare nel mondo della customizzazione con uno stile in cui predomina l’influenza street con un tocco scintillante; Amelia Privitera brillante psicologa che ha fatto del ricamo la sua vocazione e il veicolo di un messaggio di benessere ed espressione di sé; Amanda Valentini, che costruisce la propria arte fatta di linee e colori tra L’Accademia di Belle Arti di Roma e quella di Brera a Milano, e che attualmente, promuove la propria arte attraverso la collaborazione con una giovane start up riconosciuta a livello internazionale “Looking for art”.

“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma
“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma

Una sezione è dedicata al retail, e qui si potrà dialogare e acquistare da commercianti specializzati dei capi jeans vintage; Lost In Jeans vedrà infatti anche la presenza di due negozi di vintage e second hand: “Seconda Chance” di Samantha Franconieri e “Latini34 Vintage”, rispettivamente per donna e per uomo, che intendono promuovere non solo un acquisto responsabile e cult che vada oltre il fast fashion, ma soprattutto un vero e proprio stile di vita. Tra pantaloni, giacche, camicie e gonne dal sapore sia glamour che retrò, gli ospiti avranno la possibilità di regalarsi abiti di grande qualità e ad impatto zero.

Un’attenzione speciale è dedicata allo styling, poiché a disposizione degli ospiti verrà allestito un corner dedicato completamente alla consulenza d’immagine grazie alla presenza di una professionista del settore: Caterina Fracasso. Con consigli pratici e suggerimenti personalizzati, e soprattutto rispettando il modo di essere e lo stile personale di chi si affida a lei, riesce ad esaltare le caratteristiche del singolo e a valorizzarlo attraverso un nuovo punto di vista. 

“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma
“Lost in Jeans”, Città dell’Altra Economia di Roma

Grande importanza verrà data al linguaggio dell’arte, con un omaggio alla famosa opera di Pistoletto del 1967  “La venere di stracci”. L’intento è quello di evocare una delle possibili chiavi di lettura dell’opera originale che risulta estremamente attuale oggi come alla fine degli anni ‘60: Pistoletto ha voluto proporre una riflessione provocatoria sul consumismo e sulla produzione di rifiuti ingombranti. Nasceva prima e cresce oggi la sensibilità della comunità globale nei confronti dell’ecologia. È l’occasione quindi di soffermarsi a riflettere sul futuro rapporto tra moda e ambiente. L’evento è a ingresso liberoTutti gli ospiti avranno la possibilità di portare con sé uno o più capi denim da far personalizzare dalle artiste partecipanti all’evento, o per approfittare dell’evento per riciclare o dare via i propri jeans .  L’evento è organizzato in collaborazione con l’istituto Ied di Roma e si svolgerà presso Città dell’altra Economia, che nasce come luogo di promozione di tutta l’altra economia romana, offrendo momenti e spazi di cultura, incontro, formazione, ricerca e sviluppo; situata in uno dei quartieri storici e più suggestivi della capitale, Testaccio.

Photo credits Courtesy of Press Office

RUFA Grand Finale alla Città dell’Altra Economia

Prendi l’arte e mettila da parte. Un monito assolutamente scoraggiante per i giovani talenti della creatività italiana. Invece, la Capitale ha un cuore che batte per il design, la musica, le nuove tecnologie guardando con un occhio internazionale e contemporaneo alla futura generazione di artisti nostrani. Il 5 giugno la Città dell’Altra Economia si trasforma in un poliedrico paese delle meraviglie dove si fondono arte, design, nuove frontiere della comunicazione e digitalizzazione, anche musicale.

RUFA website
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E’ il Grand Finale organizzato dalla Rome University of Fine Arts, acronimo RUFA, che precede l’apertura ufficiale del calendario dell’Estate Romana nella suggestiva cornice dell’Ex Mattatoio, a due passi dal Museo di Arte Contemporanea situato nel quartiere Testaccio. In mostra i lavori più originali di pittura, fotografia, scenografia degli studenti, installazioni sonore e video media (Living Basquiat e Anartist Anarchist) dove collaudati maestri dell’arte contemporanea incontrano le nuove promesse della creatività.

RUFA website
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Un’occasione unica che ha sposato anche finalità benefiche come la promozione di progetti solidali, di riqualificazione urbana, di ecosostenibilità e di sostegno a forme di consumo intelligente basato sui diritti del cittadino. Ne sono un esempio il Video Kingston realizzato per l’Organizzazione non governativa Save The Children che il musicista “vagabondo” (Rockit) Sandro Joyeux ha presentato in Italia, dopo i 127 concerti e l’Antischiavitour, e la raccolta fondi attraverso la vendita del catalogo Sguardi Dall’Africa per AMREF, principale organizzazione sanitaria internazionale africana. I progetti, accanto a Children in need del Centro Dragoretti, sono stati realizzati in collaborazione con gli studenti RUFA.

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A Roma l’arte è viva e vegeta e si nutre di progetti creativi anche grazie agli allievi e i docenti della Rome University of Fine Arts.

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