Sikalindi, natura mediterranea che si fa superficie

Dalla pianta da frutto che caratterizza il selvaggio e caldo paesaggio del Sud Mediterraneo nasce SIKALINDIVerafibradidicond’India.

Una singolare materia prima che diventa un originale complemento d’arredo: la fibra del fico d’India. Si chiama Sikalindi lo showroom “naturale” che raccoglie le creazioni artigianali di un gruppo di talento che ha dato vita alla Salento G.D. Un progetto made in Italy che nasce a Lecce, nel Tacco dello Stivale, luogo naturale del fico d’india, icona del paesaggio mediterraneo.

E proprio dalla fibra ottenuta dalle pale della pianta da frutto si può creare un’originale trama di oggetti, dalle superfici uniche ed esclusive: trasformando la materia prima, infatti, si possono rivestire mobili e complementi d’arredo, dando loro venature dalle texture sempre differenti.

Lo spazio espositivo Sikalindi sembra un angolo affacciato direttamente sulla macchia mediterranea, resa docile dal lavoro di abili e pazienti mani artigiane, che hanno voluto esplorare luoghi “inospitali” dai quali ricavare una materia apparentemente povera e inerte. Ma di inerte c’è ben poco, a partire dal lavoro necessario per trasformarla in prodotto finito.

È stato proprio lo sguardo attento di un’antica famiglia di mobilieri salentini a notare, durante la mondatura di piante di fico d’india, la presenza di un’esile fibra all’interno delle pale. L’estrazione della fibra ha richiesto una meticolosa operazione da parte di mani esperte e il risultato è stato straordinario:  si  è ottenuta una superficie simile a quella disegnata da un artista, in realtà composta semplicemente da una trama organica e naturale.

E il richiamo sensoriale di queste trame è così forte che le mani di chiunque le guardi sentono il bisogno di sfiorare la matericità di quelle vene e di quelle porosità, espressione della forza e dell’armonia della natura.

Ed ecco che da quel mondo, dal mondo della fibra del fico d’india, nascono tavoli, librerie, portafoto, vasi, specchi, sedie, attraverso un accurato processo di lavorazione manuale (coperto da brevetto).

L’esile fibra vegetale, raccolta senza l’ausilio di alcun mezzo meccanico, viene essiccata al sole che la trasforma in resistente fibra legnosa per poi essere trattata al fine di assicurare un’assoluta inalterabilità nel tempo. Ad essiccamento completato la fibra viene disposta sui piani da rivestire e successivamente incollata, levigata e verniciata interamente a mano. Le foglie essiccate creano texture insolite, dando vita a disegni dai colori unici e irripetibili, che dipendono esclusivamente dalle condizioni di crescita della pianta e dalla sua esposizione alla pioggia, ai venti e al sole del Sud.

Ed è qui che si esprimono la creatività, la cultura e l’esperienza manuale dell’arte dei mobilieri. Dietro ogni oggetto si legge una storia, tessuta di tradizione e sperimentazione. I tavoli assumono forme esclusive ed emanano il profumo della raffinatezza, della naturalezza e dell’originalità, anche nei nomi. Si chiamano Siko (fico), Milo (conversazione) e Zonto (fico tardivo, fuori stagione), alcune delle creazioni artigianali di Sikalindi, appellativi mutuati dal griko, una lingua dialettale salentina del passato che, rievocata, permette di recuperare il legame tra la sua antica terra e la sua storia.

Lo showroom Sikalindi rappresenta uno spazio contemporaneo dove si incontra la tradizione senza perdere il senso del nuovo, dell’originale, raccontato attraverso essenze mediterranee che esaltano e raccontano il paesaggio del Sud.

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