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L’assordante “Rumore bianco” di Sylvio Giardina

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Il colore bianco è simbolo di innocenza, purezza e forse anche di libertà, perché grazie alla sua neutralità lascia libero sfogo all’ immaginazione. È proprio questo colore, non-colore il fil rouge che lega la collezione Primavera/ Estate 2015 di Sylvio Giardina.

Questa nuance assorbe e racchiude in sé tutti i rumori, le voci e i colori dando vita a capi versatili e dinamici. L’utilizzo di texture diverse tra loro crea un intrigante gioco di forme e di rimandi. Sugli abiti si increspano rasi e broccati tridimensionali. L’elemento fondamentale è la luce dei capi che fuoriesce da ogni singola piega. “Rumore bianco” è una collezione che guarda l’universo femminile in toto. Permette di dar voce alle diverse personalità insite in ciascuna donna. Dà spazio alla leggerezza che, non ha nulla a che fare con la superficialità. Saper dare a ogni cosa il giusto peso, senza farsi incatenare, guardando sempre più in alto, fino a credere di toccare l’orizzonte con un dito. Il bianco è declinato e arricchito da ombre inaspettate che, vengono regalate dalla complicità del verde. Dal verde acido al verde acqua. Un incessante movimento è creato dalle pieghe alle balze, fino agli orli di abiti e gonne. I tessuti utilizzati contribuiscono a fornire una luce inaspettata che illumina con dolcezza. Tra questi predominano il raso tramato con fili di nylon o il tweed di rafia nera trattato con vernici luminescenti. Ricami a mano e tulle impreziosiscono il tutto, donando quella agognata leggerezza ad ogni capo. Si sperimenta attraverso fasce elastiche che ne ridisegnano la silhouette. Frange inaspettate rendono gli abiti divertenti e giocosi.

Il designer ha voluto offrire ad ogni donna la possibilità di sentirsi libera, anche del peso dei vestiti stessi. Dando voce all’Io più vero, spogliandosi delle convenzioni e dei cliché. Ascoltare il cuore, che non sbaglia mai la risposta da dare alla ragione.

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