Franca Sozzani, Cavaliere della Legion d’onore

Nel mondo finora era conosciuta come la “papessa della moda”. Per la sua influenza, perché simbolo della moda italiana e, perciò, anche di quella parte di italianità che tutti ci invidiano, che tutti provano a imitare, ma che nessuno riesce a equiparare, poiché parte del nostro bagaglio culturale, del nostro stile di vita, del nostro dna.
Da qualche giorno Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, è anche Chevalier de la Legion d’Honneur.

A insignirla il 14 marzo all’Eliseo di Parigi di una delle massime onorificenze, il presidente francese Nicholas Sarkozy, che ha motivato così la decisione: “Franca Sozzani è una grande filosofa nel mondo della moda e questi 25 anni in Condé Nast rappresentano un grande successo dal punto di vista artistico e commerciale. Ha avuto un ruolo importante nella scoperta di nuovi talenti e si è distinta per aver aperto le porte di questo mondo cercando continue sinergie con altri settori di mercato. La moda francese deve ringraziare questa direttrice italiana per il sostegno che in tutti questi anni ha saputo portare al mondo fashion”.

Presenti alla cerimonia, tanti amici e colleghi della Sozzani, la première dame Carla Bruni e Jonathan Newhouse, Presidente di Condé Nast International, che ha tenuto un lungo e commovente discorso ripercorrendo le tappe della carriera di Franca Sozzani, dal primo incarico come assistente, fino all’ascesa sul trono di Vogue Italia in qualità di direttore.
Prima della Sozzani hanno ricevuto la Legion d’onore nomi celebri come Umberto Eco, Giorgio Armani, Carlo De Benedetti e Giorgio De Chirico. Oltre che per la sua cascata di riccioli biondi, la figura esile e minuta, e l’ampio sorriso contagioso, Franca Sozzani è celebre per l’impegno nel lavoro e per il suo coraggio.
Lo scorso settembre è stata nominata ambasciatrice ONU per lo sviluppo della moda nel mondo.
A dimostrazione che gli scettici si sbagliano, che la moda non è solo superficialità e chiacchiere.

La moda è anche sacrificio, lavoro e passione. Tanta passione. Così tanta da spingerti a compiere atti fuori dagli schemi. Che ti porta a scrivere libri e articoli sulla moda e i modelli di colore, da sempre passati in sordina, ma oggi una grande realtà.
Passione che ti infuoca nella lotta all’anoressia. Passione che ti porta a combattere la logica comune, facendoti schierare dalla parte delle forme, delle curve. Delle donne curvy appunto.
Passione, infine, che ti fa sfidare la tua stessa categoria, quella dei giornalisti, che ti porta ad aprire un blog nel momento in cui i colleghi si sentono minacciati da questa nuova realtà.
Passione che ti convince che i giovani non sono senza competenze, impreparati o svogliati come si sente ripetere in televisione. Che ti invoglia a dar loro spazio, a esser parte della tua rivista e, in piccolo, del tuo mondo.
La moda è un lavoro, ma può essere anche una missione.
Franca Sozzani in venticinque anni di carriera ha combattuto le battaglie di chi non ha una voce, ha rivoluzionato il giornalismo senza tradirlo, ha dimostrato che ci sono strade possibili e che non sempre mors tua è vita mea. E viceversa.
In un mondo che gira sempre più veloce, tanto che è difficile anche solo mantenere l’andatura, fa piacere vedere che alcune persone, nonostante gli anni, i successi e la fama, restano vere, e che davanti a un riconoscimento enorme come la Legion d’onore hanno la reazione più semplice e naturale del mondo: sorridono e si commuovono.

Legion d’onore nella moda

La Legion d’onore, istituita da Napoleone Bonaparte nel 1800, è l’onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica francese.
L’ordine cavalleresco in questione è diviso in cinque classi: Grand-croix (Gran Croce), Grand Officier (Grand’Ufficiale), Commandeur (Commendatore), Officier (Ufficiale) e Chevalier (Cavaliere).
Oltre a queste cinque classi, ne esiste una sesta, Grand maître (Gran Maestro), onorificenza attribuita solo al Presidente della Repubblica francese.
In passato molti nomi celebri della moda sono stati insigniti di questa onorificenza: nel 1983 è toccato a Pierre Cardin; nel 2001 è stata la volta di Jean Paul Gaultier, decorato dallo stesso Cardin; nel 2005, c’è stato il maestro Valentino. Nel 2008 è stata la volta di Giorgio Armani, diventato Officier dopo esser stato già nominato Chevalier nel 1998. Nel luglio 2010 sono stati eletti “cavalieri” gli stilisti Ralph Lauren, John Galliano, Nicole Farhi. Lo stesso anno Karl Lagerfeld è stato fatto Commandeur. Infine, a luglio 2011, è stata nominata Chevalier un’altra donna influente del fashion system: Anna Wintour.
 

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