È nata una star: Brunori Sas, il racconto burlesque dell’Italia che cambia


Brunori Sas
Brunori Sas


SOUNDTRACK
: “Lei, lui, Firenze”- Brunori Sas

Sarcasmo e goliardia sono le chiavi del successo di Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, poliedrico cantautore di origini calabresi che spopola nelle hit parade delle classifiche musicali indie e non solo, strizzando simpaticamente l’occhio ad un’ Italia in trasformazione, il Belpaese in crisi che non demorde davanti alla sfacelo economico- finanziario. Un inno alla vita e alla bellezza bucolica del proprio paese natio, un intreccio di note folk che sposano versi melodici e fuori da ogni retorico schema musicale, evocando le sonorità di Rino Gaetano. Del resto, la Calabria ci regala artisti illustri e impegnati a denunciare con leggerezza il mal di vivere di una società in continua evoluzione. In Brunori è evidente il paradosso tra la briosità dei versi provocatori e romantiche battaglie  per ideali sani e spesso poco ortodossi.

Dario Brunori studia chitarra classica per evadere dalla monotonia di un  paesino calabrese, Guardia Piemontese, prigione di cristallo dove solo  la musica consente di sconfiggere la noia. La laurea in Economia e Commercio e la passione per la musica lo rendono un poeta dei nostri giorni che, lontano da vantare presuntuosamente conoscenze accademiche di alto rango, riesce a narrare in maniera semplice, senza giri di parole vagando per Mari e per “Monti”, storie vere e normali. E’ il caso de “Il giovane Mario” disilluso dalla vita che, non riuscendo ad arrivare alla fine del mese a causa del suo basso stipendio, sperpera tutto al gioco d’azzardo. Il cinico disincanto di Brunori è un connubio perfetto tra contraddizioni in continuo mutamento, legate da un fil rouge immancabile, l’amore, nel senso più alto del termine.

Acclamato e pluripremiato, vince nel 2009 il Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell’anno con l’album Vol. 1, nel 2010 vince il Premio Tenco come autore emergente, fino al Premio italiano per la Musica Indipendente nel 2011, aggiudicandosi nel 2012 la Targa Musica da Bere tra le nuove proposte.

Cover Poveri Cristi Vol.2
Cover dell’album Poveri Cristi Vol. 2

E’ del 2011 il suo secondo disco da solista, Poveri Cristi Vol. 2, in cui Brunori, cantastorie di un’Italia che cambia, è l’eco sonoro del disagio sociale contemporaneo, raccontato con disarmante naturalezza e normalità. Brunori fotografa la realtà in variopinti arpeggi musicali, sviscerando, con una semplicità fuori dal comune, che è chiave del suo originale successo, aneddoti e speranze made in Italy. La vita di tutti i giorni è la sua musa ispiratrice e lo si evince anche dalla collaborazione con il cantautore Giuseppe Peveri, in arte Dente, con cui Brunori ha inciso il singolo “Il suo sorriso”, che fa parte dell’ultimo album.

Abbiamo incontrato Dario Brunori, che con ironia e simpatia ha risposto alle nostre domande.

Poveri Cristi, titolo originale che rispecchia implicitamente il mood di un’Italia in cambiamento?
Quando ho scelto il titolo non pensavo all’Italia, o in generale ad un particolare contesto storico e sociale. Pensavo solo ai personaggi descritti all’interno delle canzoni e alla disperata ironia che si cela dietro al modo di dire “Poveri cristi”. Poi che la cosa possa essere interpretata in modo più largo mi fa piacere: spero sempre che rimanga uno spazio libero fra me e chi mi ascolta, e che questo spazio possa essere riempito dall’ascoltatore stesso e dalle sue suggestioni.

Calabria e Musica, rifugio o evasione?
Ogni evasione è un rifugio e viceversa. Sicuramente nel mio percorso la musica è arrivata come una salvezza da un vivere “noioso” e per noioso non intendo solo in accezione negativa. Sono convinto che la mancanza di noia sia uno degli elementi di maggior peso nella poca propensione che le nuove generazioni mostrano verso l’approfondimento.

Nuovi progetti per il futuro?
Scrivere sempre e comunque: canzoni, racconti, fesserie e bollettini di Equitalia. E rifare l’impianto elettrico a casa a San Fili che ormai è obsoleto.

Brunori Sas
Nella foto: il cantautore calabrese Dario Brunori, alias Brunori Sas

Dopo il consenso di pubblico riscosso da Poveri Cristi Vol.2, nel 2012 Dario Brunori intraprende una nuova avventura artistica: collabora con il regista piemontese Lucio Pellegrini per la colonna sonora del film comico “È nata una star?”, storia di un giovane “talentuoso” che si lancia nella carriera di pornoattore all’insaputa dei suoi genitori,  e che vede nel cast  Rocco Papaleo e Luciana Littizzetto. Lo stile ironico Brunori spazia dal melodico al pop, dal folk alla ballata, con nuovi arrangiamenti  e virtuosismi acustici. Un bagaglio cantautorale continuamente alla ricerca del nuovo, come solo un poeta contemporaneo sa fare, e una carriera, poco orientata al commerciale, che non può che essere in ascesa.

 

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