Online la campagna contro la violenza sulle donne del trio di soprano Appassionante

Da ieri, mercoledì 25 novembre, su tutti i canali ufficiali e le piattaforme digitali, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il nuovo duetto del trio italiano di soprano Appassionante, formato da Giorgia Villa, Stefania Francabandiera e Mara Tanchis,  con la partecipazione straordinaria del celebre violinista armeno-libanese Ara  Malikian#OraVedoOraSentoOraParlo è una campagna di sensibilizzazione “artistica socio-culturale” della Overlook Italia, contro la violenza sulle donne e contro ogni forma di violenzaIl singolo, prodotto da Overlook Italia e Digital Records, è un vero e proprio manifesto contro ogni forma di violenza, sulle donne e non solo – da cui proseguirà la campagna di sensibilizzazione internazionale #OraVedoOraSentoOraParlo, ideata da Shirley Estigarribia e promossa da Overlook Italia. In un momento tragico come quello che stiamo vivendo, infatti, in cui la pandemia ha portato ad un aumento vertiginoso della violenza sulle donne, la musica e il multiculturalismo diventano uno strumento quanto mai necessario per denunciare e ribellarsi alla violenza in tutte le sue forme, risvegliando così le coscienze.“La violenza è fatta di paura e di silenzio ed è proprio qui che Appassionante, in quanto progetto al femminile è particolarmente sensibile al dramma della violenza sulle donne, che sostiene fortemente e di cui si sono fatte portavoce. Non saremo mai complici dell’omertà internazionale che ‘Non Vede, Non Sente, Non Parla’. La campagna  rappresenta la nostra lotta tradotta in iniziativa, l’azione è il luogo dove tutto può avere inizio”, spiega Giorgia Villa.

https://youtu.be/Ns0LRa7fGus

Nell’intento di comunicare questa “cultura della non violenza”, gioca un ruolo fondamentale il sodalizio artistico fra il violinista Ara Malikian (con la sua particolare storia di musica e riscatto) e il trio femminile Appassionante. Un legame, questo, che concede maggior veemenza al profondo significato della canzone per le diverse origini dei protagonisti. D’altronde, è proprio il rispetto per la diversità e l’individualità di ognuno di noi a rendere possibile una convivenza pacifica.

Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office
Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office

Il brano, scritto e composto da Mauro Borzellino, affronta la delicata e importante tematica da un punto di vista estremamente anticonvenzionale, invitando a rompere quel silenzio assordante che troppo spesso si cela dietro le tragiche storie di violenza. “È inaccettabile che la nostra civiltà ci si trovi ancora a combattere contro la violenza in tutte le sue forme e a lottare per ottenere diritti fondamentali con continue campagne di sensibilizzazione, in questo caso Appassionante vuole rivoluzionare anche i termini di questo argomento. Più che chiamarla ‘lotta’ a noi piace chiamarla ‘denuncia ’, il che significa ripudiare qualsiasi atto di violenza con la campagna , che come persone pubbliche sentiamo il dovere di prenderla a cuore. Vogliamo fortemente che questa campagna diventi di tutti”, dichiara Mara Tanchis.

Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office
Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office

 

Anche la cifra stilistica della canzone rispecchia perfettamente il messaggio di cui si vuole fare portavoce. La melodia, infatti, si ripete incessante e invariata, e l’incedere ritmico di questo “ostinato” è intervallato da enfatici e coraggiosi assoli di violino che divengono metafora di un canto di dolore e di una solitudine che non può e non vuole rimanere inascoltata. Il forte impatto emotivo è dato anche dalle diverse suggestioni sonore che si susseguono, trovando un perfetto equilibrio fra classico, epico e rock. Il singolo proseguirà il tour a livello internazionale per portare avanti la campagna sociale #OraVedoOraSentoOraParlo.“Fin da bambino sono stato influenzato dall’arte e dalla disciplina di mio padre, violinista anche lui, e ricordo la mia infanzia segnata dalla guerra civile in Libano. Quando avevo 6 o 7 anni, la guerra era la mia vita quotidiana. Mi sono reso conto di quanto fosse diversa la vita normale solo quando ho lasciato il Libano per trasferirmi in Germania.- sottolinea Ara Malikian –Durante la guerra passavamo molto tempo nel ripostiglio della casa per evitare le bombe, tante volte non potevo andare a scuola o giocare per strada con gli amici perché era troppo pericoloso. La musica, fin da allora, mi ha aiutato a superare tanti momenti difficili. Sarò per sempre grato a mio padre per avermi insegnato a suonare il violino e alla musica per avermi salvato la vita. Da qui ho deciso di diventare un uomo che vuole portare nel mondo il messaggio della non violenza e rendere felici gli altri facendo quello che amo di più. Per ciò, sono molto felice di aver subito aderito all’importante iniziativa di Appassionante”.

 

Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office
Il trio Appassionante_credits Courtesy of Press Office

 

Abbiamo deciso di lavorare per questa importantissima campagna perché vogliamo dare voce a tutte quelle persone che si sentono inascoltate, che sono state abbandonate, ignorate, lasciate sole. Vogliamo rompere il silenzio e gridare ad alta voce a tutto il mondo: ‘Basta!’. E vogliamo farlo con l’unico strumento che possediamo che è la nostra musica. Non siete sole”, conclude Stefania Francabandiera. “Ora vedo ora sento ora parlo  è il racconto di una donna che ha il potere di badare sé stessa, proprio come accade nella vita, e se ha dei problemi si alza e li affronta. Il suono del violino non è inserito come uno strumento all’interno del complesso di una canzone, piuttosto è una quarta voce, che si unisce a quelle di Appassionante per creare un brano profondo e capace di parlare a tutti. Abbiamo bisogno di musica, arte e cultura in tutta la società perché ci rende esseri sensibili e ci insegna a rispettare altri punti di vista. E sono fortemente convinto del fatto che chiunque abbia avuto la possibilità di conoscere tanta bellezza, non possa voler ferire volutamente gli altri. La verità è che se ci fosse una maggiore diffusione dell’arte nel mondo, ci sarebbe anche meno violenza”, aggiunge il musicista armeno-libanese.

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