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“Missoni, Art, Colours”. Il made in Italy si mette in mostra a Londra

La moda e l’arte: connubio inscindibile per chi sa che oltre a begli abiti e accessori luccicanti c’è di più. C’è di più, infatti, nella storia di Ottavio e Rosita Missoni. “Vivere a colori” è il motto che ha guidato la vita di questa esuberante coppia, nel privato e nel lavoro, fino a rendere i loro variopinti motivi a righe e a zigzag un simbolo del made in Italy nel mondo. Oggi una mostra riavvolge il filo che ha unito Ottavio e Rosita e che ha legato indissolubilmente la maison Missoni all’arte del ‘900. “Missoni, Art, Colour” è il titolo della mostra che ha avuto un grandissimo successo al museo MA*GA di Gallarate e che si appresta a partire per Londra. Curata dallo storico dell’arte Luciano Caramel, da Luca Missoni, direttore artistico dell’Archivio Missoni, e dal Direttore del MA*GA Emma Zanella, la mostra fa le valigie e va a Londra, proprio dove Ottavio e Rosita si sono conosciuti.

 

Photo Courtesy Ansa.it
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Così l’accordo con il Fashion and Textile Museum diventa anche un po’ magico. Magico come quei fili colorati che i due hanno iniziato ad intrecciare nel 1953 aprendo una maglieria a Gallarate, del tutto ignari che sarebbero diventati i sovrani del filato made in Italy. In più di 60 anni di storia, gli abiti Missoni hanno mantenuto l’identità giocosa e divertente dei fondatori della maison. Spensierato, colorato, rilassato è lo stile che ha permesso al marchio di diventare famoso in tutto il mondo, simbolo di qualità italiana ma anche di quella leggerezza ed ironia che all’estero un po’ ci invidiano. Quando un giornalista poneva domande troppo tecniche a Ottavio, lui rispondeva con insolenza «Ma che ne so, chiedilo a LaRosita. È lei che sa tutto!» con quella spontaneità e quel nomignolo affettuoso con cui aveva guadagnato la simpatia di tutto il mondo della moda e non solo.

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La mostra permette di esplorare il mondo Missoni dall’interno, dalla forza creativa che ha ispirato gli arazzi e i dipinti di Ottavio Missoni e i look inconfondibili realizzati da Rosita e poi dalla figlia Angela. Accanto alle creazioni a righe e a zig zag, vedremo gli studi tecnici, le combinazioni di stampe, i patchwork, e i capolavori dell’arte del ‘900 che li hanno ispirati. I cerchi concentrici in tonalità accese di Sonia Delaunay, i colori saturi delle tele di Lucio Fontana e le sfumature vibranti del futurista Gino Severini. «Questa mostra – racconta Luca Missoniè destinata a illustrare il processo creativo di inserimento dell’opera d’arte nelle forme della moda. È sempre una grande sfida riscoprire il potenziale della nostra colorata eredità per creare esperienze uniche e positive». Così “Missoni, Art, Colour” arriverà a Londra il prossimo 6 maggio e sarà visitabile al Fashion and Textile Museum portando all’estero la fantasia, la cura e la qualità della moda italiana. È stata Zandra Rhodes, la “principessa del Punk” che creò capolavori da indossare per Freddy Mercury e Lady Diana e oggi curatrice del museo, a volerla portare nella capitale britannica. «Illustra tutta l’arte alle spalle del loro lavoro e voglio portarla a Londra» ha spiegato, presenziando alla chiusura della mostra a Gallarate. È evidente che anche lei sia stata trascinata nel coloratissimo vortice degli abiti Missoni.

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Photo Credits Missoni.com