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“Tutti al mare”, alla galleria Restelliartco. di Roma in mostra le memorie fotografiche dell’industria turistica laziale

Sarà presentata oggi alla Galleria Restelliartco di Roma, per la durata di un solo giorno, una selezione di fotografie d’epoca provenienti dall’archivio “Tutti al mare realizzato da BuuuBall of Colors, con il contributo della Regione Lazio : una significativa raccolta di centinaia di scatti inediti tra i primi del ‘900 e i primi anni ’60, che ritraggono le prime vacanze al mare dei cittadini del Lazio, svelata dai galleristi Filippo Restelli e Raffaella Rossi.

Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.
Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.

Le immagini raccolte dal curatore e collezionista Valerio Maria Trapasso, non sono solo uno straordinario teatro naturale delle “vacanze che furono”, ma anche un affresco della nascente industria turistica nel Lazio.

Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.
Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.

Dagli anni ’20 “andare al mare” diventa un fenomeno di massa innescando fin da subito un cortocircuito tra tempo libero, divertimento, esibizionismo e memoria e che la fotografia, con la sua diffusione popolare tra le due guerre, sintetizza perfettamente. Attraverso la fotografia le vacanze diventano la certificazione non solo di un momento felice, ma anche o soprattutto l’ostentazione di una propria conquista sociale e familiare.

Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.
Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.

Rappresentano quindi una “memoria collettiva” all’interno della quale il tempo diventa chiave essenziale della narrazione fotografica. Una narrazione che avviene in questo caso non attraverso fotografi ufficiali, ma attraverso la “fotografia di famiglia”, non posata; uno sguardo informale quindi, molto più spontaneo e reale.

 

Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.
Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.

Il titolo “Tutti al Mare” – che richiama la canzone resa celebre da Gabriella Ferri – sta a significare infatti esattamente la portata di massa di questo nuovo accesso al divertimento; tutti vanno al mare e per tutti la spiaggia diventa “la nuova gita fuori porta”: una frontiera da conquistare, un terreno inesplorato di giochi, di legami familiari e di fughe amorose. L’archivio fotografico testimonia un cambiamento epocale nelle abitudini delle persone strettamente connesso alle profonde trasformazioni nel territorio del Lazio.

Dai primi del ‘900 Il Regno d’Italia s’impegna a rafforzare le reti stradali tra le province e il mare, ma è solo negli anni ’20 con la costruzione della via del Mare prima e della via Cristoforo Colombo poi che, soprattutto i romani, avranno il loro accesso diretto ai litorali sul Tirreno. Negli stessi anni l’istituzione del tram a vapore – diventato poi treno – che collega la Capitale a Ostia sancisce definitivamente questo rapporto imprescindibile tra tempo libero e vita balneare.

Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.
Mostra fotografica “Tutti al mare”, galleria Restelliartco.

È importante sottolineare anche i cambiamenti e le innovazioni nel tipo di mezzo fotografico utilizzato tra il 1920 e il 1960: si passa infatti dalle prime macchine fornite di cavalletto, più costose e di quasi esclusivo appannaggio di una fascia sociale medio-alta all’utilizzo di pellicole più sensibili che non necessitano di supporto e con ottiche più luminose che man mano si avvicineranno sempre più alle reflex, le macchine istantanee che incontreranno da subito una diffusione di massa.

La mostra è visitabile online sul sito www.tuttialmarefotografia.it e sarà accompagnata da un catalogo cartaceo contenente gli scatti più significativi. A breve, inoltre,  l’apertura di una pagina instagram accessibile a tutti, sulla quale sarà possibile inviare fotografie d’epoca, che saranno poi selezionate al fine di incrementare ulteriormente l’archivio.

 Photo credits Courtesy of Press Office

Oliviero Toscani immortala i centenari d’Ogliastra nella Blue Zone Sarda

Il maestro Oliviero Toscani è arrivato in Ogliastra, nei paesi della Blue Zone Sarda, per uno shooting fotografico che, fra le mura domestiche e di casa in casa, ha come protagonisti i centenari e gli ultranovantenni dei Comuni di Arzana, Baunei, Perdasdefogu, Villagrande, Talana e Urzulei.

 Il creatore di “Razza Umana – Human Race”, uno dei fotografi più innovativi di sempre, a metà strada tra arte, moda e comunicazione, ha accolto di buon grado l’invito del regista Pietro Mereu, presidente dell’Associazione Culturale Mater Dea, affiancato dalla vicepresidente Ludovica Piras, per realizzare scatti d’autore in una della cinque Blue Zone con il record mondiale di longevità.

«Cento, cento anni! Un miraggio che però mette anche una certa paura, pur essendo il sogno di tutti quello di arrivare a questa età. I centenari mi incutono un senso di quiete, forse perché dimostrano di non voler ottenere dalla vita più di ciò che hanno già avuto. Stranamente, trovo che si assomiglino fra loro, mi danno l’impressione di appartenere ad una comunità di extraterrestri, hanno un’aria mista di passato e futuro. Sono sicuramente degli esseri umani molto affascinanti», afferma il Oliviero Toscani.

Il progetto fotografico si avvale del patrocinio dei Comuni della Blue Zone d’Ogliastra: Arzana, Baunei, Perdasdefogu, Talana, Urzulei e Villagrande Strisaili e del sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission. Le fotografie firmate da Toscani verranno stampate in gigantografie e posizionate nei vari comuni della Blue Zone di appartenenza dei centenari in una mostra permanente. Un regalo per le comunità in memoria delle proprie radici.

«Sono tanti i fotografi che si sono cimentati nel ritrarre i centenari sardi, ma ho sempre pensato che fosse necessario un progetto comune e un grande maestro per farlo. Così ho ritenuto opportuno contattare Toscani. Lui ha sposato subito l’idea raccontandomi che, in uno dei suoi primi lavori, aveva ritratto ad Arles Jeanne Calment, la donna più vecchia del mondo vissuta fino a 122 anni, che da bambina puliva i pennelli di Vincent van Gogh. Stiamo già lavorando con l’obiettivo di portare l’intera esposizione, completa di tutte le fotografie riunite, in una location molto prestigiosa di Roma nel mese di marzo 2023», spiega Pietro Mereu.