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Lifestyle Mirror, un nuovo modo di fare shopping

Già il nome è tutto un programma: essere uno specchio della vita, ma non di quella intesa in generale, bensì della vita mondana, del modo di vivere, dello stile. Lifestyle Mirror, appunto. Questo il nome del nuovo progetto editoriale online, ideato dalla casa editrice Mediabend Capital, fondata a New York da Emanuele Della Valle, figlio del patron della Tod’s, e lanciato settimana scorsa in concomitanza con l’inizio della fashion week nella Grande Mela.

A metà strada tra magazine femminile e piattaforma di shopping online, Lifestyle Mirror si rivolge a un target decisamente giovane e cosmopolita, con i suoi servizi costantemente aggiornati, che rimandano a oggetti o must-have acquistabili attraverso siti di e-commerce dedicati. Beni di lusso e prodotti più commerciali sono l’oggetto della testata, ma non solo: Lifestyle Mirror dà consigli su tutto ciò che è stile, dall’abbigliamento alla gastronomia, passando per l’arte e l’arredamento, per arrivare ai viaggi e alla bellezza. Insomma, invogliare all’acquisto, ispirando il lettore – consumatore.

La prima cover di Lifestyle Mirror.

Un progetto nato sotto una buona stella e che dà ampio spazio e fiducia ai giovani: ad affiancare l’ideatore Emanuele Della Valle, infatti, ci sono il fotografo Francesco Carrozzini, co-fondatore e direttore creativo della testata, nonché figlio della celebre Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia dal 1988, e la stylist Chelsea Gombes, qui assunta in qualità di direttore responsabile, oltre a un esercito di contributor, qualificati e curiosi.

Emanuele Della Valle, fondatore della testata.

Insomma, una piattaforma online “A metà tra un concept store e un mega centro commerciale”, come amano definirlo i suoi fondatori, dove poter trovare oggetti del desiderio selezionati da veri esperti del settore e… immediatamente acquistarli.

Francesco Carrozzini, direttore creativo e co-fondatore della testata.

Una shopping experience ancora mai sperimentata, da ripetere più volte al giorno. Ma attenzione: potrebbe indurre ad assuefazione, tenere fuori dalla portata degli e-commerce addicted.

 Photo credits web 

Anno sabbatico? Ecco la risposta per chi è alla ricerca di un equilibrio interiore

SOUNDTRACK: Israel Kamakawiwo’ole – Over The Rainbow / Wonderful World

La mattina vi svegliate, aprite gli occhi lentamente, cominciate a mettere a fuoco gli oggetti intorno a voi e improvvisamente vi rendete conto che sta iniziando una nuova giornata. Il mento comincia a corrucciarsi, gli occhi si riempiono di lacrime che scivolano sul vostro volto fino a bagnarvi le orecchie. Così è ogni mattina, ogni sera prima di addormentarvi. La mente vaga e si sofferma su quanto di sbagliato c’è in voi. Vi sentite inutili, insoddisfatti, soli. Ancora lacrime a bagnare il cuscino.

Ciò di cui avete bisogno non sono i soldi, né una casa più grande, né un lavoro nuovo. Queste cose ce le avete già. Dentro di voi sapete cosa manca, che vi fa sentire così inadeguati. È la stima e la fiducia in voi stessi. È la pace, la serenità, l’equilibrio interiore che tutti cerchiamo ma che solo pochi raggiungono.

Presa consapevolezza del problema occorre pensare alla soluzione. Una potrebbe essere quella di partire. Non la classica vacanzetta di sette, massimo dieci giorni. Sto parlando di un viaggio vero e proprio. “Partire è un po’ come morire” recita un antico detto, perché la partenza implica sempre l’abbandono di qualcosa, di una parte di noi, di un luogo familiare, di persone care. Ma il viaggio è anche vita. La ricerca di se stessi attraverso il contatto con gli altri individui, con il mondo. Da secoli l’uomo è spinto ad abbandonare le terre native per avventurarsi in posti nuovi e sconosciuti. Spirito di esplorazione, esigenze ambientali, voglia di fuggire. Sì di fuggire. Il desiderio di allontanarsi da tutto quello che conosciamo e che ci rende così soli e fuoriposto.

Un viaggio del genere alla scoperta di se stessi, alla ricerca del proprio equilibrio necessita di molto tempo. Un anno sabbatico è l’ideale. Il Gap Year, così lo chiamano gli inglesi, è un periodo di interruzione nella carriera lavorativa di una persona, solitamente della durata di undici mesi. I lavoratori “staccano la spina” dalla routine quotidiana per riacquistare quella tranquillità di cui si sente troppo spesso la mancanza. In Italia l’anno sabbatico è stato introdotto con la legge n. 53 del 2000, proposta dal Ministro Livia Turco. La legge introduceva i congedi parentali per maternità, formazione e gravi motivi familiari. L’anno sabbatico è un periodo di assenza non retribuito, al termine del quale il richiedente conserva il diritto a riprendere il posto di lavoro.

Ma allora dove trovare i soldi? Come organizzarsi? Riccardo Caserini, autore del libro “Mollo tutto e parto!…ma prima o poi ritorno”, ci spiega che non è un’impresa impossibile, non è un’esperienza utopica, bensì una dimensione alla portata di tutti, nessuno escluso. L’idea dell’anno sabbatico ha origini antichissime. Nella tradizione ebraica era il periodo nel quale si mettevano a riposo i campi, si cancellavano i debiti e liberavano gli schiavi. Non si trattava di una banale tregua dalla fatica del lavoro ma di un ritorno alla vita dello spirito per trarne forza e ricominciare un nuovo ciclo. Riccardo Caserini, che si è preso più di un anno sabbatico, si ricollega all’antico concetto biblico mostrandoci come una lunga interruzione dagli impegni abituali possa essere rigeneratrice e utile. Il libro è un manuale pieno di consigli pratici per chi pensa di prendersi una pausa per la crescita personale, per la ricerca della pace interiore, per la semplice avventura sognata da tempo.

Mangia, prega, ama. Filosofia di vita e titolo del libro autobiografico di Elizabeth Gilbert, da cui è stato tratto il film del 2010 con Julia Roberts. Liz ha una vita apparentemente perfetta, un solido matrimonio, una bella casa, una carriera di successo come scrittrice. Nonostante ciò è infelice e sente il desiderio interiore di allontanarsi da tutto e da tutti. Intraprende un viaggio intorno al mondo, trascorrendo quattro mesi in Italia, mangiando e godendosi la vita (“Mangia”), tre mesi in India, trovando la propria spiritualità (“Prega”) e gli ultimi mesi a Bali, in Indonesia, in cerca dell’equilibrio fra le due precedenti scoperte, l’amore (“Ama”). Una storia vera emozionante che ci mostra come a volte serva un grande cambiamento per riscoprire la gioia di vivere e il piacere di amarsi.

Trovare la strada verso un equilibrio significa raggiungere il proprio benessere. Per riuscire a fare questo occorre imparare ad organizzare la nostra mente in funzione della vita, coltivare fiducia in noi stessi, nelle nostre capacità e possibilità, elaborando processi di pensiero nuovi che si traducano in serenità, sicurezza e alla fine felicità. Ogni individuo ha la facoltà di trasformare la propria vita, cambiando i pensieri, perché i nostri pensieri determinano il nostro destino. Se per esempio pensiamo di non essere in grado di fare qualcosa, quest’idea diventa per noi vera e le nostre azioni tenderanno a confermare questa convinzione. Dobbiamo pertanto cambiare i nostri pensieri, selezionare esclusivamente pensieri positivi, in modo da ottenere comportamenti positivi. Se stiamo bene con noi stessi, anche gli altri cominceranno a sentirsi a proprio agio con noi. Jovanotti cantava “Io penso Positivo”. Aveva ragione. Controllare le emozioni, trasformare la rabbia e le frustrazioni verso il successo, aumentare la propria autostima, allontanarsi da tutto quello che ci rende infelici per scoprire finalmente se stessi e raggiungere l’equilibrio. Questi i primi passi verso una vita serena. Imparare dal passato ma non morirvi dentro, perché ormai è storia. Proiettarsi nel futuro, misterioso ma pieno di opportunità. Godersi il momento che è un dono, per questo si chiama presente.

http://www.youtube.com/watch?v=uE37yX8xRR8&feature=related

Miami Swim Fashion Week 2015, le ultime tendenze della moda mare

Da New York a Londra passando per Milano e infine Parigi: quando si parla di prêt-à-porter ogni fashion addicted sa quali sono le tappe obbligatorie per scoprire le nuove tendenze di abbigliamento e accessori dei migliori brand nazionali e internazionali. Ma quando l’attenzione è interamente rivolta alle tendenze mare è un’altra la città che detta le rigide regole del fashion system. Stiamo parlando di Miami e in particolar modo della Swim Fashion Week 2015, quest’anno svoltasi in quattro giornate dal 18 al 21 luglio, in cui hanno sfilato in totale quasi una ventina di brand mettendo in mostra l’accessorio numero uno dell’estate: il costume da bagno.

Credits Google
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Tantissime le novità che hanno sfilato in passerella e che, in alcuni casi, prendono in prestito la loro ispirazione dalla moda degli anni ’80. Da una parte, infatti, sono stati presentati costumi caratterizzati da uno stile sportswear perfetto per vere surfer girl con slip cut e top sportivi, come quelli di Mara Hoffman, ma anche interi sempre più tecnici e stampe minimal chic come quelli firmati Chromat. Dall’altra parte, invece, il leit motiv sceso in campo a Miami Beach, Florida, sembra puntare sui colori vitaminici e caraibici, su modelli dalle linee sinuose e femminili perfetti per esaltare ancora di più le curve e su un leggero tocco vintage richiamante proprio gli Eighties.
Minimale Animale non si lascia scappare l’occasione di far sfilare bikini e trikini effetto bondage su modelle con tanto di casco nella tonalità del nero dark per snellire ancora di più la figura. Intrigante e iper femminile la passerella di Tori Praver che presenta modelli super sexy come micro tanga oppure slip brasiliani resi ancora più eleganti dalle aperture sui fianchi e infine fasce con micro stampe e maxi volants. Palette cromatica che punta interamente sulle tonalità del rosa barbie e della carta da zucchero, con prevalenza di stampa tie-dye, per Luli Fama che porta in auge gli anni ’80 sfoggiando slip dai colori fluo.

Credits Google
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Non manca naturalmente una particolare attenzione ai dettagli come i caftani dalle tonalità calde, i costumi a manica lunga e le culotte a vita alta perfette per adattarsi sul corpo femminile come una seconda pelle. Per quanto riguarda i materiali molto interessante sembra essere la scelta di Mikoh Swimwear di puntare sul neoprene, che rende in pochissimo tempo il costume da bagno grintoso e di carattere data la potente somiglianza alla pelle e al lattice; mentre Caffè Swimwear non si lascia scappare l’occasione della Miami Swim Week per sfoggiare costumi con top a triangolino impreziositi dalla seta, il tessuto numero uno dell’eleganza.

Milano Moda Uomo 2015, le ultime tendenze per lui

Colori pastello, look romantici e retrò e attenzione ai dettagli sartoriali rigorosamente Made in Italy. La vetrina di Milano Moda Uomo si è da poco conclusa e i riflettori, ormai spenti sulle passerelle delle case di moda più famose al mondo, sono ora puntati sulla ricerca delle tendenze maschili per la prossima stagione primavera/estate 2016. Moltissime le maison d’alta moda che come al solito hanno partecipato facendo sfilare uomini dai look sempre più casual chic.

Molta attenzione è stata data alla direzione di Alessandro Michele per la nuova collezione firmata Gucci in cui, per la prima volta, hanno fatto la loro comparsa delle ballerine da uomo. Tendenze, queste, che precorrono i tempi trasportandoci in un futuro in cui l’uomo moderno sceglie accessori femminili mai usati prima d’ora. Le stampe floreali fanno ancora una volta il loro ingresso in passerella seguendo la tradizione storica del brand che pone sempre l’accento su petali colorati freschi e primaverili. Tra i materiali scelti prevale la seta che fascia il corpo dell’uomo in maniera aggraziata seguendo i suoi movimenti su capi d’abbigliamento dalla linea stretta e attillata. Camicie e pantaloni si fanno slim ma non troppo per essere infine messi in risalto dai colori talvolta accesi e spesso pastello scelti per questa collezione.

Milano Moda Uomo 2015 Zegna Plein
Ermenegildo Zegna, Philipp Plein – Credits Photo © Marcus Tondo

Tagli sartoriali e mood raffinato ed elegante invadono, invece, la passerella di Giorgio Armani che ancora una volta rende l’uomo sofisticato grazie ai capi d’abbigliamento presentati tra cui camicie a righe o di filo lisce e pantaloni dalla linea scivolata e dalla lunghezza midi fino a metà gamba. Per la linea Emporio Armani diventa al contrario protagonista la pelle facendo il suo ingresso trionfale su blazer e giacche diffondendo subito un mood decisamente più rock ma sempre bon ton in perfetta sintonia con la filosofia del brand. Un animo deciso che si insinua anche nella collezione P/E 2016 di Philipp Plein in cui a farla da padrone sono le borchie che rendono lo stile maschile audace e per nulla banale.

Milano Moda Uomo Armani Emporio
Giorgio Armani, Emporio Armani – Credits Photo © Yannis Vlamos

Semplicità e rigore sembrano essere invece le parole chiave per Calvin Klein dove in passerella si respira un’aria nuova composta in prevalenza da linee piuttosto pulite e tonalità intense. Lusso, stile e classicità sono i tre punti cardine che legano le nuove collezioni della prossima stagione di Dolce & Gabbana ed Ermenegildo Zegna pensate entrambe per eventi eleganti dove primeggiano da una parte giacche doppiopetto e materiali pregiati come la seta e dall’altra completi da lavoro a cui si aggiunge infine anche un trench coat dalle nuance pastello. Colori questi che conquistano perfino il cuore di Ermanno Scervino che li trasferisce su pullover traforati in perfetta armonia con le restanti fantasie della capsule collection, tra cui camouflage e pied de poule.

Milano Moda Uomo
Calvin Klein, Ermanno Scervino, Dolce & Gabbana, Gucci – Credits Photo © Yannis Vlamos

Trussardi omaggia Coca-Cola con un’edizione limitata di lattine

L’eleganza del marchio Trussardi e lo stile cool della Coca-Cola si uniscono per dar vita ad una collezione in edizione limitata dal nome “Elegantly Cool”. Per omaggiare i 100 anni della bottiglia in vetro contour, infatti, è nata una collaborazione straordinaria tra due grandi brand. La stampa grafica scelta da Trussardi per Coca-Cola mette in mostra gli elementi chiave di questa grande maison e il simbolo presente da 40 anni: il levriero. Sulle due bottiglie in vetro e su due lattine compare infatti il levriero Trussardi realizzato in maniera divertente ma al tempo stesso elegante utilizzando i colori base tra cui viola, ciliegia, rosso Coca-Cola e verde acido. Sulla terza lattina compare invece la storica stampa “lizard” che unisce i materiali pregiati dell’alta pelletteria al metallo puntando su tonalità forti come l’oro e l’argento.

Coca Cola Trussardi
Credits Google

Tutte le creazioni di Trussardi per Coca-Cola Light, realizzate in limited edition, in formato da 330 ml, 500 ml ma anche da 1,5 lt saranno disponibili in tutta Italia a partire da giugno fino ad dicembre 2015. Per quanto riguarda le edizioni in vetro, invece, il formato da 250 ml sarà disponibile nei migliori punti vendita del mercato siciliano a partire da agosto fino a settembre 2015, mentre il formato da 330 ml in vetro sarà presente nel padiglione Coca-Cola installato a Expo Milano 2015 e nel Cafè Trussardi da giugno fino a ottobre 2015. Ma non è finita qui perché a Milano, e più precisamente in Piazza Cinque Giornate, le stampe limitate di Trussardi per Coca-Cola andranno a decorare anche il department store Coin.

Trussardi Coca Cola 2015
Credits Google

Una binomio che rende orgogliosi sia il gruppo Coca-Cola che il brand Trussardi come confermato da entrambe le parti. “Coca-Cola consolida il legame con il mondo della moda, che dura da oltre 15 anni” – come annuncia Fabrizio Nucifora, Direttore Marketing Coca-Cola Italia – “grazie a una partnership d’eccezione, quella con la maison Trussardi: una realtà italiana di grande prestigio, simbolo internazionale del Made in Italy d’eccellenza.” – e ancora – “Una collaborazione fortemente voluta da ambo le parti, che sottolinea al tempo stesso l’italianità di Coca-Cola e la vicinanza del brand alle eccellenze del nostro Paese”.
Grande entusiasmo anche da parte di Gaia Trussardi, direttore artistico del marchio che afferma: “Siamo particolarmente felici di estendere il nostro lifestyle verso un colosso mondiale quale Coca-Cola” – e inoltre – “In particolar modo di essere stati i primi a vestire Coca- Cola, un marchio famoso davvero in tutto il mondo anche grazie alla sua bottiglia conosciuta non solo come oggetto di culto ma anche come segno grafico universale e celebrata in arte, musica, design e pubblicità”.

Collezioni Cruise 2016, la magia di Chanel e Louis Vuitton

L’annuncio ufficiale di date e location, per le nuove collezioni Cruise 2016, aveva messo in subbuglio il mondo del fashion con il tanto atteso inizio alle danze di Karl Lagerfeld nella giornata del 4 maggio. Per l’occasione, il fashion designer ha scelto di far sfilare la nuova capsule collection di Chanel direttamente a Seoul, all’interno del Dongdaemun Design Plaza progettato da Zaha Hadid. Un incontro fra mondo occidentale e orientale espresso in un mix perfetto fra modernità e tradizione. Il direttore creativo della maison francese ha presentato ben 95 proposte, disponibili a partire da novembre, che non lasciano spazio alla classicità ispirandosi al mondo colorato dei cartoon giapponesi. Le modelle, quasi tutte truccate secondo il minnie style, hanno fatto rivivere in passerella la magia dei tessuti popolari coreani e dell’artigiano locale mettendo in risalto al tempo stesso tessuti iper tecnologici, moderni e funzionali. La K-Pop collection di Lagerfeld, come ha dichiarato lui stesso è stata: “l’esplorazione di un universo estetico proiettato al futuro” e tutto questo è stato infatti sottolineato sia dai materiali selezionati che dalle tonalità presentate come l’avorio, il verde menta, il blu cielo e un insieme multicolor riproposto su una serie di abiti dalle lunghezze midi e maxi. A completare la collezione gli intramontabili completi in tweed, abiti di chemisier, gonne e giacche a trapezio e pantaloni dalla linea dritta e confortevole. Gli accessori scelti da Lagerfeld, infine, sono un tocco di gusto che regala quel bon ton in più grazie a spille lavorate, perle e catene.

Collezioni Cruise 2016 Chanel Seoul
Collezione Cruise Chanel 2016 © Instagram

Solamente due giorni più tardi, il 6 maggio, è stato il turno di Nicolas Ghesquière che come location per la nuova collezione Cruise 2016 di Louis Vuitton ha scelto una delle panoramiche più belle ed emozionanti di Palm Springs. Affascinante e suggestiva, la Bob and Dolores Hope Estate si è dimostrata fin da subito perfetta per accogliere una capsule collection pronta a stupire soprattutto data l’ispirazione principale che ha mosso il genio creativo del fashion designer a capo della maison francese. Ghesquière ha infatti dichiarato che il fil rouge di tutta la linea è stata la contrapposizione, o meglio il paradosso come dice lui stesso, tra le linee rigide e brutali caratteristiche dell’architettura e l’eleganza raffinata degli interni. “L’idea di mixare una certa rigidezza alla dolcezza delle forme” è stato un richiamo praticamente irresistibile per il direttore creativo di Louis Vuitton.
Durante la sfilata a Palm Springs ha dominato incontrastata una palette cromatica fatta di nuance tenui e delicate come il bianco, il blue navy, l’oliva e l’arancione. La pelle, come materiale, è stata reinterpretata in più forme dagli accessori come le cinture alla vita, borse da giorno e scarpe sportive fino agli abiti leggeri e impalpabili. Come unico contrasto l’effetto coco dal finish lucido per garantire un aspetto contemporaneo e ribelle alla donna Louis Vuitton. Dagli abiti agli ensemble la parola chiave è morbidezza. Che si ritrovi negli ampi abiti lunghi o nei top con inserti cut out passando infine per le maxi gonne e i capispalla la silhouette femminile è rispettata nella sua raffinatezza e magnificenza.

Collezioni Cruise 2016 Louis Vuitton Palm Springs
Collezione Cruise Louis Vuitton 2016 © Ph. Alessandro Garofalo / Indigitalimages.com

Acquafredda, in arrivo a Seregno un nuovo store monomarca

Originalità, carattere e fantasia. Queste e molte altre le caratteristiche che identificano il brand Acquafredda, una realtà del Made in Italy che punta sui giovani e su uno stile sportivo ma allo stesso tempo casual. I grandi obiettivi del marchio, nato nel 1998 da un’idea e dal coraggio di Franco Pierucci, sono cambiati con il passare degli anni puntando prima su capi tecnici di caccia e pesca, realizzati al tempo per marchi come Beretta o Sensas, ad oggi in cui vengono proposti total look sia per uomo che per donna pratici ed informali.
Sabato 9 maggio 2015 Acquafredda inaugurerà un nuovo punto vendita a Seregno, Milano, in Corso del Popolo 106 dove, dalle 15 alle 19, sarà possibile usufruire dei consigli di stile de “I Murr”, lifestyler e consulenti di moda specializzati nel loro campo da ben 23 anni.

Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office
Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office

È un passo importante quello del brand che, in questo modo, cerca di spingere su una realtà più che mai in crescita. Lo confermano i diversi store, gestiti dalla stessa Pierucci&Company, e distribuiti sul territorio nazionale da Brescia a Como passando per Mantova fino a Mondovì (Cuneo). Senza dimenticare che per il futuro Acquafredda ha già annunciato che la prossima tappa sarà Genova, ma non è finita qui. È, infatti, lo stesso imprenditore massese Franco Pierucci ad esporsi avendo affermato che l’azienda: “conta di crescere ancora, sia attraverso l’apertura di nuovi Acquafredda Store per raggiungere l’obiettivo di arrivare a 20 Store diretti entro la primavera 2016” – e ancora – “Sia sviluppando la distribuzione del marchio AF, con una rete vendita diretta sia in Italia che nei mercati esteri dando inizio alla operazione franchising ad inizio 2016”.

Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office
Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office

Ad ispirare la mission del brand la vicinanza con il mare e la volontà, per questo, di creare dei prodotti che rispecchiassero il più possibile un taglio semplice e lineare prendendo come ulteriore riferimento lo stile dei college studenteschi, giovane e dinamico. “Vivere con stile e semplicità una tradizione tutta italiana”, Acquafredda lo sa bene perché, ad oggi, ogni cliente riesce a percepire la passione di questo marchio tutto italiano che racchiude in sé, con grande equilibrio ed armonia, i valori di una moda che non passa mai imponendosi sulle altre come uno stile di vita vero.

Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office
Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office
Acquafredda Nuovo Store Seregno Milano I Murr
Courtesy of Press Office

Fracomina presenta la collezione eco-friendly Seed The Future

Basta poco per fare la differenza nel mondo e un brand come Fracomina lo sa bene, dato che per la sua nuova collezione Primavera/Estate 2015 ha scelto di lanciare un progetto eco-friendly a portata di tutti.
“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento è adesso”. È con questa citazione di Confucio che il marchio italiano scende in campo presentando Seed The Future, una capsule collection molto particolare in cui saranno inclusi ben sette mila capi d’abbigliamento recanti un cartellino pieno di semi piantabili. Un gesto semplice che arriva direttamente al cuore dei clienti che potranno in questo modo fare la loro parte per rendere il mondo più verde. Seed The Future, dunque, non è una semplice linea d’abbigliamento ma un modo diverso di guardare al futuro, un modo diverso di fare azienda e di pensare perché solo così si potrà rendere la terra più vivibile per tutti trasformandola attraverso piccole azioni.

Fracomina Seed The Future PE
Collezione P/E 2015 © Fracomina

Risolvere l’impatto ambientale non è una cosa facile e Fracomina lo sa bene ma allo stesso tempo sa che come azienda può fare la vera differenza dagli altri scenari di mercato che, senza scrupoli, si ostinano ad inquinare e rendere meno pulito il mondo in cui viviamo. Il brand, essendo un’azienda industriale conscia del proprio ruolo in questo delicato sistema, ha perciò deciso di coinvolgere fin da subito le consumatrici. I sette mila capi della collezione Seed The Future hanno “un cartellino che si semina” realizzato in carta naturale e ogni cliente, dopo averlo acquistato, potrà scegliere liberamente se contribuire a contrastare l’effetto serra e il cambiamento climatico andando a piantare il proprio seme. Ogni albero che verrà piantato sarà poi immediatamente registrato tramite la geo-referenziazione, fotografato e ricreato su una mappa all’interno della pagina ufficiale del marchio.

Fracomina Seed The Future PE 2015 Brand
Collezione P/E 2015 © Fracomina

In questo modo Fracomina spera di poter così incrementare l’assorbimento di CO2 e partecipare alla tutela della biodiversità nonché alla lotta alla desertificazione e all’erosione. Ma non solo: le popolazioni locali e le cooperative di agricoltori riceveranno un bonus per ogni albero piantato andando dunque effettivamente a guadagnarci dal punto di vista economico, senza dimenticare le clienti stesse del brand che potranno fare la loro parte in questo progetto green godendo allo stesso tempo dello stile dei capi d’abbigliamento firmati Fracomina, caratterizzati però purtroppo da un impatto ambientale non indifferente per via dei loro processi di lavorazione e produzione. La collezione Primavera/Estate 2015 Seed The Future risulta, poi, ancora più concreta se si considera che una pianta in un anno può assorbire 10 kg di anidride carbonica e migliorare in questo modo l’attuale compensazione ecologica, perché come spiega il brand: “un mondo più verde è un mondo più pulito”.

Quattromani. Guest brand italiano alla Riga Fashion Week

AltaRomAltaModa, l’evento di moda più atteso della Capitale, per molti brand è l’occasione migliore per emergere e farsi conoscere. Tra i grandi stilisti, nazionali e internazionali, che hanno fatto la storia del fashion system quest’anno c’era anche Quattromani con la sua nuova collezione Autunno/Inverno 2015-2016. Il brand, gestito dalla coppia di direttori creativi Massimo Noli e Nicola Frau, ha avuto poi la possibilità di essere presente alla Riga Fashion Week come guest brand italiano.

Quattromani Riga Fashion Week 2015
Ph. Luca Sorrentino

Una notizia che non è passata inosservata perché alla settimana della moda lettone partecipano ogni volta i marchi più importanti del nord est europeo provenienti dalla Lituania, dall’Estonia, dalla Russia e dall’Italia. Quest’anno la RFW, tenutasi dal 17 al 21 febbraio, ha premiato l’impegno e la creatività di Quattromani scegliendolo come guest brand per l’Italia. I due fashion designer hanno puntato questa volta su una collezione che esaltasse il mito delle Janas, le fatine tessitrici sarde che riempiono di magia e stupore le favole italiane. Un allure fatato si instaura come fil rouge in tutti i capi d’abbigliamento del marchio italiano contaminando con delicatezza anche la palette cromatica che passa da nuance più tenui come il lilla, il cammello e il giallo canarino a tonalità più intense come il blu notte e il nero. I tessuti tecnici fanno la loro comparsa attraverso minigonne in cavallino e rete e bomber senza dimenticare l’importanza del tocco morbido e caldo dei poncho in lana merinos, dei capispalla e di originali pon pon su culotte e minidress. La scelta dei materiali da parte del brand, finalista della nona edizione di “Who Is On Next?”, è più che mai volta a sottolineare il taglio lineare e asciutto dei capi dall’ispirazione anni Settanta tra cui lana, cotone e gabardine.

2015 Riga Fashion Week Quattromani
Ph. Luca Sorrentino

Per quanto riguarda i rappresentanti degli altri paesi, invece, hanno fatto il loro ingresso in campo delle collezioni tutte diverse l’una dall’altra. Polina Samarina (Russia) incanta il pubblico con uno stile moderno e geometrico, direttamente ispirato all’architettura di vetro e acciaio del Louvre di Parigi. Agne Kuzmickaite (Lituania) trasmette, al contrario, un senso di funzionalità concettuale molto forte all’interno della sua linea A/I 2016, mentre il brand Pohjanheimo (Lettonia) enfatizza i capi giocando con delle sfumature di grigio e nero raccontando il suo concetto di bellezza femminile ed eterea ispirata alle fredde mattine nordiche.

Paris Fashion Week, finale a sorpresa alla sfilata di Valentino

Quella di Valentino, alla Paris Fashion Week 2015, non è stata una semplice sfilata ma un vero e proprio spettacolo “bello bello in modo assurdo” con finale a sorpresa. Al termine della collezione, infatti, sono comparsi Ben Stiller e Owen Wilson interpretando in maniera figosa Derek e Hansel, i loro personaggi chiave nel film “Zoolander”, facendo vivere in passerella una magia assolutamente unica.
Una scelta dunque azzeccata da parte dei due fashion designer della maison, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, che ha lasciato tutti a bocca aperta. I due attori, complici le riprese di “Zoolander 2” a Roma per ben due settimane, hanno preso parte alla collezione Autunno/Inverno 2015-2016 sfilando anch’essi con le nuove creazioni prêt-à-porter firmate Valentino.

Hansel Derek Zoolander Sfilata Valentino Parigi
Ben Stiller (Derek Zoolander) e Owen Wilson (Hansel) © Yannis Vlamos

Lo stupore e l’emozione, comunque, hanno pervaso la passerella ancor prima dell’apparizione dei due attori. La nuova collezione per la prossima stagione, infatti, celebra la donna in maniera eccellente ponendo l’attenzione sulla passione e sulla femminilità. La presenza di un certo dualismo è costante e resa ancora più forte e d’impatto grazie alle due muse ispiratrici dei due direttori creativi: Emilie Louise Flöge e Celia Birtwell. Da un lato troviamo libertà e grazia, dall’altro invece sensualità e stampe pittoriche che si alternano in maniera netta e decisa.

L’arte di Emilie e Celia si rispecchia in ogni creazione dando vita da una parte ad abiti di chiffon con rouches plissettatte e giochi di trasparenze che regalano alla donna un allure sofisticato ed elegante. Dall’altra, invece, si ritrova una tendenza black&white che punta su abiti dalla lunghezze mini e midi ma anche ensemble maschili, fino ad arrivare alle stampe geometriche intarsiate tra loro anziché essere stampate. Frange e triangoli di pelle nera fanno capolino in maniera armonica mescolandosi con classe al macramé, al pizzo e allo chantilly delle creazioni finali in cui esplode una varietà di colori accesi, tra cui rosso celeste e avorio, su stampe floreali e draghi imponenti.

Derek Zoolander Hansel Sfilata Parigi Valentino
Valentino A/I 2015-2016 © Yannis Vlamos

Il risultato finale richiama  l’attenzione su una donna molto elegante in cui materiali pregiati come il raso, la georgette e la pelliccia vengono esaltati alla perfezione su abiti con silhouette verticale dalle lunghezze fino ai piedi e alla caviglia. La nuova collezione Valentino Autunno/Inverno 2015-2016 non smentisce perciò l’amore e la dedizione che i due fashion designer della maison hanno nei confronti del loro lavoro dando loro modo di stupire ancora una volta. La famosa posa magnum di Derek Zoolander e i selfie scattati nel backstage insieme alla direttrice di Vogue America Anna Wintour hanno infine fatto il resto regalando agli appassionati di moda un doppio spettacolo ancora più unico e sorprendente.

Hansel Derek Zoolander Sfilata Valentino Parigi
Valentino A/I 2015-2016 © Yannis Vlamos
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