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Fashion ID #17 | Giuliana Mancinelli Bonafaccia

Nella foto, la designer Giuliana Mancinelli Bonafaccia
Nella foto, la designer Giuliana Mancinelli Bonafaccia

SOUNDTRACK: Sigur Rós – Saeglópur
Uno stile ironico e mutevole quello della designer romana Giuliana Mancinelli Bonafaccia, una passione per gli accessori che porta la giovane studentessa di architettura a frequentare le più prestigiose scuole di gemmologia ad Anversa fino alla creazione, nel 2007, della prima linea di gioielli. Continua sperimentazione dei materiali e di pregiati pellami, uno per tutti il galuchat, pelle raffinata già utilizzata ai tempi di Luigi XV, e l’irriverente creatività rendono la griffe unica e riconoscibile. La filosofia stilistica di Giuliana Mancinelli Bonafaccia tende a fondere dettagli architettonici, elementi materici, scultorei, anatomici, guardando alla fotografia e alla biologia marina dal design contemporaneo le cui forme organiche in argento, rutenio nero e smalti policromi creano una miscellanea di combinazioni inusuali. Minerali, pietre preziose, gemme sono il framework costante e avanguardista in cui la giovane designer cala il suo universo stilistico in un mood a tratti surreale. Lavorazioni rigorosamente Made in Italy, dalla scelta dai materiali alla realizzazione di pezzi unici e raffinati in bilico tra percezione e sperimentazione dove la policromia esalta creazioni eleganti e dall’insolito appeal.

Durante l’edizione gennaio 2012 della kermesse capitolina AltaRoma AltaModa, la designer romana presenta nel calendario degli eventi collaterali, con la collaborazione creativa degli audiovisual performers Quiet ensemble, il Progetto Radiolarian, una performance multisensoriale in cui la nuova collezione di accessori, anelli, collane, bracciali, ispirata al lavoro sugli organismi unicellulari di Ernst Haeckel, si basa su un’equilibrata alchimia tra forma e materia, con richiami all’architettura  e alla biologia marina con elementi  scultorei e anatomici. Una coreografia di luci e ombre accompagna la presentazione della collezione, gioielli che emanano energia generando suoni, immagini proiettate sui corpi delle mannequin colorano uno spazio mutevole e dal forte impatto emozionale e visivo.

Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office

Nel luglio 2012, durante l’edizione estiva di Alta Roma Alta Moda, Giuliana Mancinelli Bonafaccia presenta la capsule collection “Hyparhedra” e prende parte al progetto Room Service, evento volto a presentare i nuovi talenti della tradizione artigiana e sartoriale italiana, curato da Simonetta Gianfelici. Per Hyparhedra la designer parte dagli studi sulla carta effettuati alla fine degli anni 20’ nel laboratorio “Vorkus” di Josef Albers Bauhaus e le trattazioni empiriche sulla natura di Ronald Resch degli anni 60’-70’. Questioni strutturali e volte alla costruzione di gioielli unici vengono capovolte dalla designer nella realizzazione di forme complesse e gioielli scultorei, opere iconiche in cui muta il concetto di incastro attraverso il ricorso costante ai materiali grezzi. Pelle, argento e carbonio, quest’ultimo utilizzato perché evoca le caratteristiche di leggerezza della carta ma è al contempo contraddistinto dalla forte robustezza meccanica, dominano l’intera collezione in cui è forte l’influenza architetturale.

Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office

Nella basic collection Origo, Giuliana Mancinelli Bonafaccia torna alle origini e presenta negli eventi collaterali di Alta Roma Alta Moda il suo stile inconfondibile che si concretizza in una filosofia estetica minimal e dalle strutture semplificate adatte alla quotidianità. Scarabei, piramidi, frecce e borchie in argento bagnato nel rutenio nero raccolgono l’eredità delle collezioni Anamorphosis e Radiolarian. La palette cromatica spazia dal nero, al cuoio per passare al bronzo e al turchese che colorano materiali non convenzionali come la pelle stampata effetto razza. Ecco bracciali unisex, singoli o doppi, per tutte le occasioni,intrecciati in pelle nera,  impreziositi da scarabei e punte a freccia. Orecchini e gemelli come spine nascono sui lobi delle orecchie e sui polsini.

Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office
Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Courtesy of Press Office

Tra artigianalità Made in Italy e attenta ricerca dei materiali, così come per gli studi su forme e strutture che ispirano le sue originali collezioni e i suoi gioielli, il talento creativo di Giuliana Mancinelli Bonafaccia è il lato innovativo dell’accessories design contemporaneo. Collezioni che guardano al futuro conservando le lavorazioni handmade, vero patrimonio indiscusso dell’alto artigianato italiano.

From Die Radiolarien to Radiolarian

Radiolarian, questo il nome della collezione di Giuliana Mancinelli Bonafaccia , ispirata  al lavoro di Ernst Haeckel, in particolar modo agli organismi unicellulari disegnati da Haeckel  nelle tavole del “Die Radiolarien” del 1862, i Radiolari.

L’approccio creativo che questa brillante designer ha impresso alla propria produzione rifugge classificazioni e stereoti, predicando piuttosto uno stile intuitivo nella ricerca, nell’esplorazione e nella sperimentazione dei materiali che ne riflettono la cifra distintiva.

Ogni singolo pezzo nasce da scelte non convenzionali e uniche nel loro genere, trovando nell’utilizzo di pellami pregiati – tra cui spicca il galuchat, pelle di razza la cui lavorazione risale al periodo napoleonico – una delle note più caratteristiche.

Il suo stile è la perfetta sintesi di contrapposizioni stilistiche:  dettagli architettonici, antichi testi di biologia marina, macro e texture, elementi materici, scultorei, nonché anatomici. L’elaborazione in chiave sintetica degli studi classici e della riflessione sulle forme biologiche degli elementi si arricchisce di ironia e provocazione nella realizzazione di gioielli di sofisticata fattura, dal design originale e moderno.

Forme organichein argento, rutenio nero e smalti policromi creano combinazioni inedite e attuali. Alta gioielleria che parte dalla ricontestualizzazione dei minerali sposati diligentemente ai diamanti, agli zaffiri e alle  pietre preziose che, come una “cornice”, stravolgono  l’immagine classica delle pietra da gioielleria.

Ogni singolo pezzo è il frutto di una lavorazione artigianale esclusivamente Made in Italy,  caratterizzata da una profonda cura del dettaglio seguito nella produzione dalla scelta di ogni singola pietra, nella creazione del prototipo, sino alla realizzazione finale del gioiello,  concepito come pezzo unico in edizione limitata.

La collezione sarà presentata il 31 gennaio dalle 19.00 in Via del Corallo, 19 a Roma in una spettacolare performance realizzata dai Quiet Ensemble .

Note Biografiche

La designer Giuliana Mancinelli  Bonafaccia  scopre l’interesse per la gioielleria e l’oreficeria mentre studia e lavora nel campo dell’architettura e dell’interior-design, una passione, frutto di una sempre più assidua applicazione e conoscenza, che la porta ben presto a frequentare i noti corsi di gemmologia dell’IGI di Anversa in “Colored Stones Identification”, “Colored Stones Grading and Evaluation” and “Pearls Grading and Evaluation”, e si concretizza nel 2007 con la creazione della sua linea di gioielli.

Nell’Ottobre 2010 i suoi gioielli sfilano in occasione della manifestazione “Roma Fashion White” con il patrocino di Altaroma e nel Luglio 2011 appaiono nel fashion film “Academy Girl”, scritto e diretto da Angelo Cricchi e Silvia Morani, prodotto dall’Accademia di Costume e Moda e presentato durante la settimana di AltaRoma AltaModa.

 

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