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“G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy” , il primo libro sulla storia di colui che ha reso celebre la moda italiana nel mondo

G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy” è il primo libro che racconta la storia di colui che ha reso grande la moda italiana nel mondo. Tutti sanno che è stato il ‘padre della moda italiana’, ma in pochi conoscono il lungo percorso che portò Giovanni Battista Giorgini a organizzare la leggendaria sfilata del 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani. L’evento con cui la moda italiana mosse i primi passi sulla scena internazionale, per poi ‘trasferirsi’, sempre su idea di Giorgini, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. E quasi nessuno sa che per poco la nascita della moda italiana non avvenne a New York invece che a Firenze.

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G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy è il primo libro che racconta questa storia straordinaria, che non riguarda solo la nascita della moda italiana ma appunto del Made in Italy, e lo fa attraverso una profonda rilettura dell’Archivio Giorgini, l’enorme documentazione da lui stesso lasciata, relativa alla sua vita sia privata che lavorativa. Il nuovo volume sarà presentato a Roma, sabato 25 marzo 2023 alle ore 16.15, al Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, da Neri Fadigati (presidente Archivio Giorgini e curatore del libro), Daniela Calanca (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna), Vittoria Caratozzolo (Sapienza, Università di Roma, con un incontro moderato da Alessio de’ Navasques.

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Un coffee table book di oltre 230 pagine, in inglese e italiano – edito da Gruppo Editoriale in collabo- razione con Polimoda – dove dell’archivio si svelano non solo le foto storiche, ma anche lettere, inviti, programmi, articoli e altri materiali dell’epoca. A questo importante apparato grafico si unisce il racconto corale di grandi firme italiane e internazionali, quali Gian Luca Bauzano, Daniela Calanca, Grazia d’Annunzio, Eva Desiderio e Sonnet Stanfill. Le cui penne ripercorrono la vita di Giovanni Battista Giorgini, a partire dai suoi primi viaggi negli anni Venti in America, dove proponeva ai buyer un campionario dei nostri migliori prodotti artigianali.

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In questi viaggi, nel dopoguerra, Giorgini notò il grande cambiamento sociale e di stile che stavano viven- do gli Stati Uniti. Parigi esercitava un grande fascino oltreoceano, ma la sua moda era elaborata, pom- posa e soprattutto cara. I buyer non vedevano l’ora di trovare abiti semplici e portabili con cui riempire le vetrine dei loro grandi magazzini, frequentati da giovani donne affaccendate tra lavoro e famiglia. Al- trettanto vogliose di spendere i soldi guadagnati per apparire carine e eleganti come le dive del cinema. Nasce da qui l’idea di organizzare una grande sfilata di abiti italiani in occasione della mostra Italy at Work.

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L’idea andò in fumo per il rifiuto del grande magazzino B. Altman & Co.. Giorgini però non si arrese e decise di portare il progetto della sfilata nella sua città. Fu quindi per questo diniego americano che la moda italiana è nata a Firenze e non a New York. Aprono il volume i contributi di chi Giorgini l’ha conosciuto, come lo stilista Roberto Capucci, e di grandi personaggi della moda come Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci, Bruce Pask, Men’s Fashion Director di Bergdorf Goodman e Neiman Marcus, e Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Una pubblicazione rivolta non solo agli appassionati che desiderano scoprire tutto su questo importante pezzo di storia italiana, ma soprattutto agli studenti di moda e ai giovani stilisti, che grazie all’attento lavoro di Polimoda sull’Archivio Giorgini, in queste pagine possono trovare i capi che hanno fatto la grande la moda italiana e i modelli, alcuni ormai di più di 70 anni fa, che risultano ancora oggi di grande attualità. Con firme come Simonetta, Schuberth, Fontana, Marucelli, Veneziani, Fabiani, Galitzine, Emilio Pucci, Roberto Capucci, Valentino e molti altri. “G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy è vendita nelle migliori librerie d’Italia, oltre che su gruppoeditoriale.com e sui principali portali di vendita online.

Photo credits Courtesy of Press Office

– Cover  del libro G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy, edito da Gruppo Editoriale

– G.B.Giorgini 1955 N.A.G. credito Archivio Giorgini

– SimonettaSport_1957 credito Archivio Giorgini

– Valentino_1963 credito Archivio Giorgini

Lo stilista Ettore Bilotta realizza le divise dell’equipaggio della compagnia Kuwait Airways

È Ettore Bilotta il fashion designer scelto da Kuwait Airways per progettare e realizzare le nuove divise degli equipaggi di volo. Nell’anno del settantesimo anniversario della compagnia di bandiera, infatti, si attua un importante progetto di rilancio, che prevede una serie di servizi all’avanguardia, come l’home check-in, i servizi di limousine, l’introduzione di nuove destinazioni per la stagione estiva 2023. In quest’ottica di innalzamento degli standard, di grande rilievo è un radicale cambio di stile, con l’assegnazione a Bilotta del nuovo look dell’equipaggio di bordo.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

La nuova collezione di uniformi, in perfetto equilibrio tra classicità e funzionalità, è ispirata a due elementi fondamentali: stile e ospitalità. Gli outfit sono contemporanei, classici, e pratici nella loro innata eleganza. Le linee sono glamour e donanti, ispirate a quegli anni 50 che hanno visto nascere la Kuwait Airways. La scelta cromatica alterna il blu navy, omaggio al colore della compagnia, al beige, nella tonalità dorata e inconfondibile del deserto di sabbia.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Tratto caratteristico è l’uso del tessuto jacquard, che si affianca alla tinta unita conferendo all’outfit un segno distintivo, che identifica la compagnia aerea, con un disegno che ricorda il diamante, in una serie di sfaccettature che danno tridimensionalità. I tessuti sono realizzati con una composizione in maggioranza di lana, fibra naturale, che garantisce, oltre al confort, anche un’elevata sicurezza grazie alla sua bassa infiammabilità.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Ettore Bilotta ha elaborato un vero total look, completo di borse, guanti, foulard, cappello e cinture, che lo rendono prezioso e accurato a prima vista, infondendo una sensazione di opulenza.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

«La nuova immagine di Kuwait Airways, nel suo 70° compleanno, non vanificherà la sua vocazione, quella di volare con serena raffinatezza- ha dichiarato Bilotta- ringrazio  il Ceo della Kuwait Airlines Maeen Razouqi per avermi scelto in questo importante progetto di rilancio della compagnia. Il Kuwait e la sua gente sono stati per me di grande ispirazione nella realizzazione delle uniformi, nelle quali ho voluto trasfondere l’innata eleganza della sua popolazione e la bellezza sinuosa del paese, un piccolo e prezioso diamante incastonato nella corona del Golfo Persico».

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Le divise disegnate da Ettore Bilotta saranno indossate dagli equipaggi a partire da Maggio 2023 e resteranno a bordo per i prossimi 5 anni. Il couturier ha al suo attivo molte importanti collaborazioni, tra cui la creazione delle divise del personale di volo di primarie compagnie aeree internazionali, tra cui Etihad, Alitalia, Turkish Airlines. Il 2023 si apre con la nuova collaborazione con Kuwait Airways.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

About Ettore Bilotta
Ettore Bilotta. Couturier italiano, affonda le radici della sua formazione nell’alta moda, presso l’atelier della storica maison Lancetti a Roma e a seguire presso l’atelier Raffaella Curiel a Milano. In seguito, fonda il suo atelier e il brand che porta il suo nome e debutta nel 2005 con una collezione presentata nel calendario della settimana della moda di Roma. Alla collezione couture affianca ben presto la linea pret a porter, che declina il medesimo registro stilistico che ha reso Ettore Bilotta uno dei designer più amati della moda italiana. Da allora non ha mai smesso di disegnare collezioni eleganti per clienti che amano vestirsi in modo esclusivo, come la Haute Couture richiede.

Photo credits Courtesy of Press Office

Felpe e windbreakers nella linea apparel fall-winter del brand Havaianas

Havaianas, brand brasiliano simbolo dell’estate, lancia un nuova capsule di abbigliamento dedicata alla stagione più fredda, presentando la linea apparel fall-winter 2020 di felpe e windbreakers.

Hawaianas_credits Courtesy of Press Office
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Windbreakers

Sempre più presente nelle linee dei fashion brands, la proposta sportswear di Havaianas include due diverse stampe: una vivace composizione di foglie colorate e una camouflage in scala di grigio, entrambe con zip a contrasto.

Hawaianas_credits Courtesy of Press Office
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Felpe 
Tra i capi preferiti dell’autunno-inverno vi è la felpa, indumento versatile adatto in tutti i momenti. La felpa Havaianas è disponibile in due modelli, uno per lei e uno per lui, ciascuno dei quali presenta due varianti colori, dai toni discreti e facilmente abbinabili a ogni tipo di outfit.

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“Independent Fashion Destination”, il primo short movie di Giglio.com si ispira alla cultura mediterranea

Giglio.com lancia il primo short-movie che definisce i valori della sua estetica: “Independent Fashion Destination. Al centro della narrazione i valori che contraddistinguono la luxury e-destination e la cultura mediterranea – inclusiva, disinvolta e multiculturale – che da sempre rappresenta le radici del marchio. La bellezza mediterranea si rivela in tutto il suo raffinato e inebriante fascino nella magia scenografica di un’isola rigogliosa che ne racchiude, idealmente, l’essenza. Si susseguono scene di vita di ragazzi e ragazze, compagni di un viaggio che attraversa lo stile, con spirito libero e indipendente. L’obiettivo è quello di coinvolgere un pubblico moderno e internazionale perché proprio l’indipendenza – di pensiero, di scelta e di vita – definisce l’estetica proposta da Giglio.com.

GIGLIO.COM - Independent Fashion Destination_Courtesy of Press Office
GIGLIO.COM – Independent Fashion Destination_Courtesy of Press Office

Luxury destination globale e allo stesso tempo unica, che trova nella leggerezza del mediterraneo italiano il suo codice estetico. Nelle parole di Giuseppe Giglio, ceo di Giglio.com: “Vogliamo ispirare la ricerca della bellezza, con leggerezza e gioia di vivere… ed essere dei buoni compagni di viaggio per i nostri clienti. Questo short-movie rappresenta il nostro manifesto di stile e riafferma la nostra identità di Independent Fashion Destination.”

GIGLIO.COM - Independent Fashion Destination_Courtesy of Press Office
GIGLIO.COM – Independent Fashion Destination_Courtesy of Press Office

Il breve cortometraggio sarà on air nei canali tv e digital con una reach stimata di 10 milioni di visualizzazioni. Contemporaneamente avverrà la distribuzione a livello internazionale su YouTube, con l’obiettivo di raggiungere fino a 15 milioni di visualizzazioni.

 

“Sotto il segno dei Pesci”, a Roma sfila la Grecia di Vittorio Camaiani

Con la collezione Spring Summer 2019, che verrà presentata il prossimo 30 marzo alle ore 18:30 nella splendida cornice barocca della Coffee House di Palazzo Colonna a Roma dalla direttrice Elena Parmegiani, Vittorio Camaiani ha scelto di intraprendere un viaggio creativo che racconta il mare, partendo dalla nativa San Benedetto del Tronto, e veleggiando verso il bianco abbagliante e il blu profondo delle isole greche.  Lo sguardo del couturier marchigiano è partito dai pesci del mosaico anni Trenta della Palazzina Azzurra di San Benedetto e ha puntato lontano, spinto da quell’inesauribile desiderio di scoprire nuovi lidi e da quella attenta ricerca di elementi estetici sempre diversi che caratterizza la sua moda.

Durante i suoi viaggi in Grecia, Vittorio Camaiani si è lasciato rapire da quella bellezza violenta, assoluta, che caratterizza le Cicladi, da Paros, a Santorini, ad Amorgos, perle bianche spazzate dal vento e sospese in quel mare dai colori sempre diversi. E’ un viaggio simbolico dal noto all’ignoto il suo, dai luoghi conosciuti alla scoperta di isole remote che galleggiano nel blu dell’Egeo e che attraversa questa collezione con elementi fortemente evocativi.

Courtesy of Press Office
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Motivo ricorrente di questa collezione sono i pesci, da sempre simbolo per eccellenza del mare. Sono i pesci che Vittorio Camaiani ha visto sui pescherecci dell’isola di Paros e che ha trasformato in dettagli decorativi: i pesci si appoggiano con garbo su maglie a righe di sapore marinaro, definiscono in un incrocio suggestivo l’orlo di abiti di lino, “migrano” sapientemente ricamati su cappe da sera di seta color tortora, vanno a chiudere in vita, stretti in un abbraccio e tempestati di preziosi cristalli, abiti-scultura che omaggiano l’antica Grecia, “volano” dipinti a mano su disegno dello stilista sui batik di top, pantaloni e caftani.

Ma il mare è anche vento e vele e le corde delle barche, elementi che ritroviamo nei completi in lino della parte giorno in cui triangoli di tessuto impalpabile si appoggiano al capo con la leggerezza di vele al vento, mentre le corde decorano bermuda azzurri e blu e chiudono pantaloni sciolti di lino color sabbia.

Courtesy of Press Office
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Nella parte esplicitamente dedicata a Santorini Vittorio Camaiani omaggia anche l’architettura tipica delle isole greche. Le cupole delle chiese si ritrovano dipinte a mano nei batik di completi-caftano dal taglio asimmetrico, le croci delle chiese vengono citate nel taglio di tute e abiti da sera in cady e duchesse e nei ricami di cristalli swarovski su abiti e pantaloni in marocaine e organza. Le tipiche scale del villaggio di Oia vengono invece riprodotte nell’orlo di gonne in lino e dell’abito da sera rosso in seta jacquard che simboleggia il celebre tramonto di Santorini.

Tra le nuances marine del bianco, dell’azzurro e del blu profondo, tra il color sabbia e il rosso, questa collezione scenografica veste una donna originale e ironica, moderna esploratrice di luoghi che sono al contempo reali e immaginari, simbolo di una bellezza antica e senza tempo

 

Courtesy of Press Office
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La collezione verrà presentata nella Coffee House di Palazzo Colonna, dimora settecentesca con all’interno statue e bassorilievi antichi. La particolarità del salone è rappresentata dall’affresco del mito di “Amore e Psiche” realizzato nel 1730 dall’artista Francesco Mancini per volere del Principe Fabrizio Colonna. L’interno della Coffe House costituisce un miracolo di armonia tanto da essere stato definito “il più delizioso e delicato spazio settecentesco a Roma che per la seconda volta incontrerà la haute couture di Vittorio Camaiani.”

www.vittoriocamaiani.it www.coffeehousecolonna.it

#vittoriocamaiani #vittoriocamaianiatelier #coffeehouse #palazzocolonna #ss2019

Si ringraziano:

Città di San Benedetto del Tronto

Meding Group sicurezza e medicina sul lavoro

All Com servizi audio/video

Orlandi Passion Happy Lifestyle

Cantina Ciù Ciù

HTO.tv

Hanno collaborato:

COMPAGNIA DELLA BELLEZZA www.compagniadellabellezza.com

VIVI MAKE UP ACADEMY www.vivimakeupaccademy.it

Calzature LELLA BALDI per Vittorio Camaiani www.lellabaldi.it

Cappelli JOMMI DEMETRIO per Vittorio Camaiani www.jommidemetrio.com

Silk QUARZIA Batik Clothing per Vittorio Camaiani www.quarzia.it

ALESSANDRO CALLIGARO photo preview

Falconeri, ironici e romantici nella campagna autunno-inverno 18/19

Se per Pablo Picasso “i colori come i lineamenti seguono i cambiamenti delle emozioni”, il brand Falconeri per la campagna stampa autunno-inverno 18/19 cresce e si evolve verso nuove proposte rimanendo però saldo alle sue origini e alla sua identità.

Falconeri_Courtesy of Press Office
Falconeri_Courtesy of Press Office

Un colore che prende forma nei capi destrutturati con tonalità intense e vivide, così come negli scatti firmati dal fotografo Alvaro Beamud Cortés. T-shirt e dolcevita ma anche girocolli declinati nelle diverse fantasie passando per l’azzurro cielo e indagano nuance inedite. Dall’ultrawhite al rosso lacca, dal turchese al rosa, senza dimenticare il grigio polvere e il total black sempre presenti nella collezione.

Falconeri_Courtesy of Press Office
Falconeri_Courtesy of Press Office

La matericità del cachemere prende vita nelle istantanee fotografiche che trasmettono emozioni visive con un fascino tutto personale. Per lui, gli scatti dell’advertising campaign sono in grado di veicolare la personalità di chi non ha paura di osare con il colore, ad esempio scegliendo lo zaffiro per le maglie girocollo. E se è ancora presto per pensare alla stagione fredda, la nuova tendenza è rafforzata con capi in cachemere come le giacche o i cappotti. Abbinamenti versatili e timeless da indossare con ironia quando e dove si vuole.

Falconeri_Courtesy of Press Office
Falconeri_Courtesy of Press Office

Ispirazione vintage e toni pastello, Selena Gomez rinnova la collaborazione con il brand Coach

Il brand Coach ha svelato la nuova collaborazione con la cantante, attrice e star Selena Gomez. Dopo l’iconica borsa “Selena Grace” e una serie di accessori presentati lo scorso autunno, la nuova collezione include capi ready to wear e accessori ed è disegnata dalla star americana e in sinergia con il direttore creativo del marchio Stuart Vevers. La collezione è fortemente pervasa dallo stile giocoso di Selena che contrasta con quello della sua immaginazione. Oltre ai capi sottoveste che comprendono morbidi maglioni e felpe con cappuccio sui toni pastello e di ispirazione vintage, nella new collection anche la “Bond” e la “Trail Bag”.

Selena Gomez per COACH_Courtesy of Press Office
Selena Gomez per COACH_Courtesy of Press Office

Tra sportswear ed eleganza, per Selena Gomez i capi unici si distinguono per il motto che reca la scritta “Non perfetta, sempre io”. Le borse, in morbida pelle sono realizzate e rifinite con quell’ispirazione vintage che non manca mai nelle creazioni Coach. «Adoro lavorare con Selena perché ha un punto di vista forte sul design» ha dichiarato Vevers. «Volevo che tutti i pezzi riflettessero il suo stile e il suo fascino e fossero disinvolti, sono così orgogliosa della collezione», ha detto Gomez. «Ciò che amo di più del lavoro con il team Coach è che sanno molto bene come mi vesto. Tutto è sembrato autentico fin dall’inizio».

Selena Gomez per COACH_Courtesy of Press Office
Selena Gomez per COACH_Courtesy of Press Office

La collezione Coach per Selena Gomez sarà disponibile negli store del brand a partire dal prossimo 14 agosto e disponibile negli store di Coach a partire dal 31 agosto prossimo. Scattata con lo sfondo dello skyline di New York, l’advertising campaign è stata creata con collaboratori di lunga data di coach tra i quali il fotografo Steven Meisel, l’art director Fabien Baron, il makeup artist Pat McGrath e l’hair stylist Guido Palau. Una collezione ricca di fascino che guarda al futuro del marchio con energia e creatività.

Selena Gomez per COACH_ Courtesy of Press Office
Selena Gomez per COACH_ Courtesy of Press Office

Firminio, “Contaminazioni” di stili nella nuova collezione di borse per la prossima stagione

Sabato 28 luglio, la città di Alvito (FR) si è accesa per la quarta edizione di Firminio – Luci d’Estate. Il centro storico della cittadina ha accolto centinaia di persone per l’evento di presentazione della nuova collezione di borse autunno/inverno 2018-2019 del marchio di moda e alto artigianato che dal basso Lazio sta conquistando rapidamente nuovi mercati sul territorio nazionale e internazionale. La linea intitolata “Contaminazioni” è stata presentata attraverso un’esposizione e un percorso fotografico on the road dedicati alla creazione e alla manifattura della nuova produzione.

Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione
Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione

Firminio per la nuova stagione propone borse di forma trapezoidale, realizzate in pelle martellata con manico sagomato in legno di noce nazionale (linea V) o con patta in sughero e tracolla in pelle (linea QR). La palette ruota attorno al mondo autunnale dei rossi caldi e dei marroni – dal Cremisi al Cappuccino al Branch – fino a tonalità stagionali quali il viola Pansy, il verde Bosco, il blue Fairy e l’intramontabile Nero. Su tutto, la raffinatezza del metallo dorato. Ad arricchire la nuova collezione, anche la linea LAV: borse con parete in pittura lavagna. Durante la serata il disegnatore Adamo D’Agostino ha realizzato live delle illustrazioni in gessetto colorato per rendere uniche le creazioni Firminio.

Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione
Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione

Siamo partite da qui nel 2016 con una grande passione per l’artigianato italiano e l’ambizione di portare il Made in Italy nel mondo” racconta Valeria Maria Fazio, general manager di Firminio. “Con la quarta edizione di Luci d’Estate abbiamo festeggiato con gli amici sempre più numerosi di Firminio i nostri successi e questa nuova collezione che sposa modernità e tradizione, locale e globale, e che ci accompagnerà nelle prossime settimane nelle più importanti fiere e negli showroom da Milano a Parigi”.

Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione
Firminio_Courtesy of S/C Comunicazione

Il nome Firminio si ispira al protagonista di un romanzo di Sam Savage, un topolino che vive in una libreria di Manhattan e che grazie alla lettura non smette mai di sognare” spiega Valentina Abbate, creatrice e designer del marchio di Alvito. “Le nostre borse vogliono realizzare questo sogno: mostrare come elementi diversi e con qualità essenziali possono combinarsi tra loro per creare qualcosa di raffinato ma fuori dai canoni, capace di raccontare le storie di ognuna di noi con essenzialità ed eleganza”.

Courtesy of S/C Comunicazione
Firminio Courtesy of S/C Comunicazione

Il brand

Firminio nasce dall’amicizia di due donne: Valentina Abbate e Valeria Maria Fazio. Originarie di Alvito, Valentina e Valeria condividono oltre alla data di nascita una grande passione per l’artigianato italiano e un progetto: valorizzare la loro terra d’origine. Un sogno inseguito con caparbietà e abilità: dal 2016, partendo dal basso Lazio, il marchio ha conquistato nuovi mercati sul territorio nazionale ed internazionale, offrendo una gamma di borse con nomi femminili per dare a tutte le donne un’ampia possibilità di interpretare l’accessorio seguendo i propri gusti e la propria personalità.

Courtesy of S/C Comunicazione
Firminio Courtesy of S/C Comunicazione

La collezione

Il leitmotiv della collezione Firminio è la commistione tra un’accurata lavorazione della pelle e materiali pregiati quali il legno di noce nazionale e il sughero. Pelle ed elementi naturali si fondono, dando luogo a creazioni per una donna dinamica, determinata ed elegante, che sceglie accessori unici.

A Firenze l’estate è rock con ContestaRockHair, tra musica e divertimento

Il 20 e 21 luglio sarà un weekend all’insegna della musica rock per ContestaRockHair, il brand internazionale di hairstyle sarà ospite del Rock Village (viale Pasquale Paoli incrocio con via Pierluigi Nervi, Firenze), allestito in occasione di Rockin’1000 That’s Live: il concerto della più grande Rock Band al mondo, 1500 musicisti diretti dal Maestro Peppe Vessicchio, con la partecipazione di Courtney Love, che si svolge sabato 21 luglio presso lo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Una due giorni per vivere la musica a 360° con i concerti live e un programma ricco di attività, e per cogliere l’occasione di assistere – o essere protagonista – del celebre Cutting Live, firmato ContestaRockHair: una vera e propria performance interattiva concepita a ritmo di musica.

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Per questa occasione il brand sorprenderà il suo pubblico con una novità inedita: il cutting live si tinge dei colori dell’arcobaleno con ColorFul Hair Flash di L’Oréal Professionnel che permette un tocco crazy che dura il tempo di uno shampoo. Negli spazi del village il brand e il partner di lunga data L’Oréal Professionnel si preparano a cambiare il look di tutti coloro che ne avranno voglia. Un luogo senza precedenti, che convoglia la musica l’hairstyle e l’arte del tattoo con un esperto tatuatore a disposizione dei più audaci. E non è finita, per prendersi cura della pelle tatuata e mantenerla idratata, La Roche-Posay Cicaplast Baume B5 è l’alleato ideale. Balsamo Lenitivo Riparatore in versione anche con SPF50 per proteggersi dall’esposizione UV quotidiana. Ideale invece per un momento rinfrescante ed emolliente è l’Acqua Termale, un’acqua naturalmente antiossidante che lenisce e protegge, anti-irritazioni, per bambini e adulti. Tutto questo a disposizione di tutti i visitatori della manifestazione, e per chi ha acquistato i biglietti del grande concerto del 21 luglio, l’accesso al village è infatti gratuito, un’esperienza unica da non perdere.

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Rockin1000_marco_onofri_ Courtesy of S/C Comunicazione

«Il nostro mestiere è fatto di incontri e contaminazioni – raccontano i direttori creativi di ContestaRockHair, Alessandro Santopaolo e Massimo Bianco – e la partnership con L’Oréal Professionnel è per noi uno stimolo continuo, che ci invita a raccontare il nostro punto di vista sul mondo che ci circonda. L’iniziativa firmata da Rockin’1000, una grande opera musicale collettiva che accoglie tutti, senza barriere e senza limiti, è per noi un’interessante opportunità per relazionarci con una community che celebra la musica e la diversità».

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Rockin1000_Ph. Marco Onofri Courtesy of S/C Comunicazione

Teatro, moda e il sound dei Baustelle. Ad AltaRoma le creazioni di Italo Marseglia

La moda diventa teatro durante AltaRoma con le creazioni del designer Italo Marseglia  allo Studio 10 di Cinecittà. Le camicie bianche in scena sono una previsione della camicia di forza alla quale è destinata Anna a suggello della unione carnale con il suo amore fuggente.  La camicia diviene quasi scultura grazie al matematico sviluppo delle forme con cui il designer progetta sproporzioni tra colli e maniche esagerati su busti puliti. L’ambientazione del dramma negli anni ’70 è palese nei dettagli: un collo da bowling esagerato nella camicia della protagonista, i polsi lavorati senza aperture ed i bottoni grandi. Marseglia scolpisce le sue forme geometrico-matematiche con l’uso del popeline bianco – tessuto emblema della camiceria. I pantaloni, invece, sono una nuova espressione estetica e  seguono le forme ed i movimenti.

Quasi hip-hop nel loro essere calati e nei pesanti sfoghi piega. La protagonista ed il suo compagno indossano una variante nera in cadì di viscosa mentre i fantasmi di Anna indossano denim bianco. Cercando di seguire le psicosi Anna, il designer gioca con la contaminazione di un perverso scenario sado-maso che imbriglia le figure in scena al di sopra delle immacolate camicie con imbracature fatte di nastri di gros-grain a contrasto che simboleggiano, altresì, il legame indissolubile tra i protagonisti della vicenda.  In passerella non una piéce teatrale, nè un trattato di psichiatria, o un concerto, né  tantomeno una sfilata, ma un esasperato atto d’amore per il teatro, per la musica e per il costume. Anna Cappelli è ultima opera di Annibale Ruccello, talento scomparso prematuramente a soli trenta anni nel 1986, drammaturgo con la passione per le figure femminili estreme.

Italo Marseglia, Courtesy of Sonia Rondini Press Office
Nella foto una creazione Italo Marseglia, Courtesy of Sonia Rondini Press Office

E’ la storia di Anna, dattilografa per necessità, trasferitasi in un piccolo centro e costretta a vivere in uno stanzino. Detesta tutti e tutto, famiglia compresa che ha già dato la sua stanza alla sorella Giuliana. Il sogno della sua vita sembra realizzarsi nell’amore per il ragioniere Tonino Scarpa, proprietario di una casa con ben dodici stanze, con il quale Anna andrà a convivere. Finalmente tutto è suo, Tonino, la casa, che importa se la discriminano, lei è una donna emancipata che non crede alle convenzioni borghesi. L’abbandono improvviso da parte di Tonino aprono il baratro nella mente di Anna, innescando una voragine senza ritorno di lucida follia.  Lavorando sul testo di Annibale Ruccello  le vicissitudini di Anna vanno in scena tra immersioni nel testo e brani dei Baustelle, il gruppo che oggi avrebbe amato per le assonanze e le affinità che i testi hanno con il vissuto della protagonista.  Accanto ad Anna ci sono i suoi fantasmi e i suoi perché in un sconfinato alternarsi di stati d’animo imbrigliati in camicie di forza che identificano i legami da annodare e da sciogliere. Seguendo le iperboliche elucubrazioni di Anna, muovendosi tra la dimensione del razionale e dell’irrazionale, lo stilista Italo Marseglia ha voluto ingabbiare i personaggi in candide camicie bianche.

Italo Marseglia, Courtesy of Sonia Rondini Press Office
Nella foto una creazione Italo Marseglia, Courtesy of Sonia Rondini Press Office

 Le camicie bianche in scena sono una previsione della camicia di forza alla quale è destinata Anna a suggello della unione carnale con il suo amore fuggente.  La camicia diviene quasi scultura grazie al matematico sviluppo delle forme con cui il designer progetta sproporzioni tra colli e maniche esagerati su busti puliti. L’ambientazione del dramma negli anni ’70 è palese nei dettagli: un collo da bowling esagerato nella camicia della protagonista, i polsi lavorati senza aperture ed i bottoni grandi. Marseglia scolpisce le sue forme geometrico-matematiche con l’uso del popeline bianco – tessuto emblema della camiceria. I pantaloni, invece, sono a-gender; seguono le forme ed i movimenti. Quasi hip-hop nel loro essere calati e nei pesanti sfoghi piega. La protagonista ed il suo compagno indossano una variante nera in cadì di viscosa mentre i fantasmi di Anna indossano denim bianco.  Cercando di seguire le psicosi Anna, il designer gioca con la contaminazione di un perverso scenario sado-maso che imbriglia le figure in scena al di sopra delle immacolate camicie con imbracature fatte di nastri di gros-grain a contrasto che simboleggiano, altresì, il legame indissolubile tra i protagonisti della vicenda

Make up e hairstyling a cura di Pop Up Crew by Giuseppe Leanza, medico estetico e Art Director della “Giuseppe Leanza Academy”.

www.italomarseglia.it

office@italomarseglia.it

Instagram italomarseglia

#annacappelliadoraibaustelle  #cappelliebaustelle

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