Archivi tag: Made in Italy

“G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy” , il primo libro sulla storia di colui che ha reso celebre la moda italiana nel mondo

G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy” è il primo libro che racconta la storia di colui che ha reso grande la moda italiana nel mondo. Tutti sanno che è stato il ‘padre della moda italiana’, ma in pochi conoscono il lungo percorso che portò Giovanni Battista Giorgini a organizzare la leggendaria sfilata del 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani. L’evento con cui la moda italiana mosse i primi passi sulla scena internazionale, per poi ‘trasferirsi’, sempre su idea di Giorgini, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. E quasi nessuno sa che per poco la nascita della moda italiana non avvenne a New York invece che a Firenze.

c1d5d20b-537a-46cc-b2c7-05c690c53231
G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy è il primo libro che racconta questa storia straordinaria, che non riguarda solo la nascita della moda italiana ma appunto del Made in Italy, e lo fa attraverso una profonda rilettura dell’Archivio Giorgini, l’enorme documentazione da lui stesso lasciata, relativa alla sua vita sia privata che lavorativa. Il nuovo volume  è stato presentato a Roma, al Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, da Neri Fadigati (presidente Archivio Giorgini e curatore del libro), Daniela Calanca (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna), Vittoria Caratozzolo (Sapienza, Università di Roma, con un incontro moderato da Alessio de’ Navasques.

089c2b92-6380-45b0-96a8-72468fe49a41
Un coffee table book di oltre 230 pagine, in inglese e italiano – edito da Gruppo Editoriale in collabo- razione con Polimoda – dove dell’archivio si svelano non solo le foto storiche, ma anche lettere, inviti, programmi, articoli e altri materiali dell’epoca. A questo importante apparato grafico si unisce il racconto corale di grandi firme italiane e internazionali, quali Gian Luca Bauzano, Daniela Calanca, Grazia d’Annunzio, Eva Desiderio e Sonnet Stanfill. Le cui penne ripercorrono la vita di Giovanni Battista Giorgini, a partire dai suoi primi viaggi negli anni Venti in America, dove proponeva ai buyer un campionario dei nostri migliori prodotti artigianali.

f0ca6a2c-6c76-4559-b268-f4deb84e5d20

In questi viaggi, nel dopoguerra, Giorgini notò il grande cambiamento sociale e di stile che stavano viven- do gli Stati Uniti. Parigi esercitava un grande fascino oltreoceano, ma la sua moda era elaborata, pom- posa e soprattutto cara. I buyer non vedevano l’ora di trovare abiti semplici e portabili con cui riempire le vetrine dei loro grandi magazzini, frequentati da giovani donne affaccendate tra lavoro e famiglia. Al- trettanto vogliose di spendere i soldi guadagnati per apparire carine e eleganti come le dive del cinema. Nasce da qui l’idea di organizzare una grande sfilata di abiti italiani in occasione della mostra Italy at Work.

611d6a6c-43e3-4648-97cb-3028cdd541d4

L’idea andò in fumo per il rifiuto del grande magazzino B. Altman & Co.. Giorgini però non si arrese e decise di portare il progetto della sfilata nella sua città. Fu quindi per questo diniego americano che la moda italiana è nata a Firenze e non a New York. Aprono il volume i contributi di chi Giorgini l’ha conosciuto, come lo stilista Roberto Capucci, e di grandi personaggi della moda come Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci, Bruce Pask, Men’s Fashion Director di Bergdorf Goodman e Neiman Marcus, e Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Una pubblicazione rivolta non solo agli appassionati che desiderano scoprire tutto su questo importante pezzo di storia italiana, ma soprattutto agli studenti di moda e ai giovani stilisti, che grazie all’attento lavoro di Polimoda sull’Archivio Giorgini, in queste pagine possono trovare i capi che hanno fatto la grande la moda italiana e i modelli, alcuni ormai di più di 70 anni fa, che risultano ancora oggi di grande attualità. Con firme come Simonetta, Schuberth, Fontana, Marucelli, Veneziani, Fabiani, Galitzine, Emilio Pucci, Roberto Capucci, Valentino e molti altri. “G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy è vendita nelle migliori librerie d’Italia, oltre che su gruppoeditoriale.com e sui principali portali di vendita online.

Photo credits Courtesy of Press Office

– Cover  del libro G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy, edito da Gruppo Editoriale

– G.B.Giorgini 1955 N.A.G. credito Archivio Giorgini

– SimonettaSport_1957 credito Archivio Giorgini

– Valentino_1963 credito Archivio Giorgini

“Larte”, a Milano il meglio dell’Italian lifestyle

logo-Larte-Milano-960x473Larte, scritto proprio così, senza apostrofi, tutto attaccato, quasi a voler abbracciare in un’unica parola tutto quello che in essa può essere contenuta. Questo il nome del concept, nato nel cuore di Milano, nella centralissima Via Manzoni, laddove anni fa visse il poeta e scrittore Carlo Emilio Gadda, che vuole essere il nuovo polo dell’eccellenza italiana in fatto di lifestyle: uno spazio dove possono convivere e completarsi moda, enogastronomia, arti e design.

Un progetto ambizioso, ispirato da Fondazione Altagamma, che intende rilanciare e far conoscere nel mondo l’esperienza del Contemporary Italian Lifestyle, riunendo tra i soci alcuni dei più importanti brand Made in Italy: Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca’ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel, illycaffè, MK Consulting, Federico Regalia, Sanpellegrino e Santo Versace. Non solo ristorante stellato, dunque, ma anche luogo di ritrovo per un caffè o una cioccolata, galleria per mostre d’arte d’eccezione e store per shopping di lusso.

Larte-Milano-stile-italiano-Artemide-e-Zanotta

«Desideriamo creare un ambiente affascinante in cui tutto ciò che viene presentato e acquistato diviene esso stesso ‘opera d’arte’ da guardare, vivere, condividere e ricordare – commenta Davide Rampello, presidente e direttore creativo dell’hub milanese – Dal caffè al cioccolato, dal quadro al piatto dello chef, dalle bottiglie al modello di scarpe e all’arredo».

Oltre a Rampello, nel team dirigenziale vi sono anche Roberto Morelli, vicepresidente esecutivo, già direttore delle strategie di business di illycaffè ed Ermanno Zanini, già general manager del Capri Palace, nel ruolo di direttore. A dare un tocco glam e artistico, invece, ci saranno in esposizione alcune delle opere dei più importanti designer italiani, come Fortunato Depero, Arnaldo Pomodoro ed Emilio Vedova, per citarne solo alcuni.

Larte-Milano-cucina-e-sala-960x639

Un modello di collaborazione tutto italiano, pronto però ad essere esportato nel mondo, per farsi portavoce del meglio dell’Italian lifestyle.

Photo credits Courtesy of Press Office

Francesca Castagnacci, quel sofisticato amore per il design

Tutto parte da una suggestione, un sentire tradotto con schizzi e acquerelli in una storia che guida verso la morfologia ispiratrice. È così che Francesca Castagnacci, classe 1982, dopo una ricca formazione attraverso una laurea in design d’oreficeria presso la facoltà di Architettura e un ricco bagaglio culturale, grazie alla ricerca di nuove fonti d’ispirazione, culture e mondi a confronto attraverso i suoi viaggi, asseconda la sua vena artistica affacciandosi al mondo della moda.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Spinta da importanti riconoscimenti come la borsa di studi Ferragamo per il master Polimoda e la vincita di importanti concorsi, i suoi disegni visionari si trasformano in borse e scarpe, oniriche ed evocative, ma al contempo audaci e innovative. E’ la sua ispirazione crescente e il desiderio di mettersi alla prova che spinge Francesca Castagnacci a presentare al pubblico alcuni pezzi della sua collezione. Da quel momento le sue creazioni, pezzi unici trasgressivi ma sofisticati, diventano oggetto iconico e di culto dei molti fashion addict.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Un successo questo, che ha lanciato di li a poco la nascente società e il brand stesso. L’incontro di Francesca con diverse realtà nel campo della ricerca applicata e dell’industria, e l’interesse di un fondo di investimento per le sue creazioni, ha dato vita nel 2014 ad un progetto con la conseguente nascita di Francesca Castagnacci srl. L’iniziativa, che vede coinvolte competenze del Made in Italy, permette la massima libertà espressiva e la completa possibilità di personalizzare gli accessori metallici curando particolarmente la qualità e l’innovazione del prodotto finale. Dall’universale al particolare, la filosofia e la ricercatezza delle sue creazioni si trasmettono nel suo stile che incanta e convince. Innovazione, eccellenza ed esclusività sono alla base della scelta dei materiali per le sue collezioni.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Prodotti unici e qualità dell’artigianato italiano unito a materiali inediti e a dettagli tecnologici fanno del marchio un prodotto originale dall’alto contenuto emozionale. Ogni sua creazione trae ispirazione dallo studio delle forme, sintesi di ricerca concettuale e progresso. Accostamenti asimmetrici tra figure e materiali sono il filo conduttore della collezione, tra tonalità decise e colori neutri.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Forme nelle forme, gusci da cui emergono materie preziose e inaspettate. L’esclusività viene espressa in ogni dettaglio da forti texture e geometrie, dall’altissima qualità nella scelta dei pellami e delle stoffe fino alle finiture. Elementi pregiati e inconsueti a volte si accostano a pelli di origine ittica e tessuti dalla forte componente tecnologica contenenti ad esempio fibre ottiche luminose.

gdk-nudecocco

L’accessorio metallico è realizzato come un pezzo unico di gioielleria, direttamente ideato e disegnato da Francesca, rispettando gli ampi standard qualitativi, come l’impiego di trattamenti nickel e piombo free. Elemento figurativo per eccellenza è l’anello, simbolo della costante ricerca di perfezione e della complessità divenuta forma, che si evolve nel particolare stilistico della catena, elemento funzionale e distintivo della collezione di borse.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Una collezione la sua che diventa parte integrante della donna che la indossa. Si sviluppa e si avvolge esaltandone l’eleganza del polso grazie alla praticità del manico e dalla forza espressa dall’accurata scelta delle minuzia. Un design racchiuso in forme sinuose e audaci, si identifica nella donna alla quale il brand si ispira, decisa forte, ma al contempo femminile e di gran classe.

Francesca Castagnacci Collection - Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office

Francesca Castagnacci è sinonimo di garanzia e qualità del prodotto, ma sopratutto dell’accurata ricerca con cui è stato ideato e realizzato. Ogni pezzo delle sue collezioni è contrassegnato da un TAG elettromagnetico, un’impronta digitale unica e irriproducibile, che grazie all’aiuto dello smartphone può veicolare e riprodurre contenuti mirati tramite tecnologia NFC garantendo l’autenticità del prodotto. Il suo è un design essenziale studiato su forme e volumi, dove eleganza e particolari stupiscono ed affascinano. Un design dove ogni sfumatura è strettamente ricercata per una donna che sa osare con sofisticata classe e raffinatezza.

Da Napoli alla Silicon Valley. Il viaggio della start up Maison Academia

Al secolo Next Styler, Maison Academia rientra in uno di quei casi felici dell’imprenditoria italiana. Creato da stilisti emergenti scelti dalla community, il progetto nasce dall’idea dei suoi fondatori Mary Palomba e Maurizio Palumbo.
Il meccanismo è molto semplice: gli stilisti si registrano sul sito, scelgono di partecipare ad un contest tematico e caricano il proprio sketch. Ogni contest è ispirato alle tendenze del momento e indica ai partecipanti perfino i colori da usare per le creazioni. Requisito di ogni sketch è rispettare il mood del concorso.

Un bozzetto realizzato da un giovane creativo della community di NextStyler.
Un bozzetto realizzato da un giovane creativo della community di Maison Academia.

Una volta pubblicato, lo sketch è pronto per essere votato dalla community di Fashion Lover. In seguito, il team di esperti di Maison Academia affianca i giovani designer selezionati nella realizzazione dei bozzetti.
Infine le creazioni vengono valutate da una giuria internazionale di esperti del settore moda che permettono ai giovani creativi di vedere il proprio abito realizzato e messo in produzione senza che il designer debba affrontarne i costi.

Nascono così collezioni originali, fatte di pochi esemplari, nel rispetto dei più alti standard di qualità di una produzione italiana. Anche in questo caso, l’innovazione tecnologica coniugata con la tradizione manifatturiera italiana sembra dare ottimi frutti.

Ma questo brand ha pensato davvero a tutto, perfino al lancio di un sito e-commerce da cui vendere direttamente gli abiti delle giovani promesse della moda. Per volontà dei fondatori del brand, le aziende che producono le collezioni “vincenti” sono esclusivamente italiane, garantendo un alto livello delle produzioni. La lavorazione eseguita è in gran parte a mano con stoffe di altissima qualità e resa.

Nella vision del marchio, il successo di un fashion designer sta si nel talento ma anche nella capacità di condividere e promuovere il proprio progetto attraverso la rete. Una sorta di palestra per i creativi alle prime esperienze che devono imparare a promuovere le loro idee. E se la comunicazione è spesso la nota dolente per molti imprenditori italiani, il successo di Maison Academia assume un significato maggiore.

foto startupper
I due startupper Mary Palomba e Maurizio Palumbo a lavoro.

Maison Academia è stata premiata con un capitale investito di 500.000 euro per il suo sviluppo nel corso della prima edizione del TechCrunch Italy, importante evento catalizzatore dedicato all’imprenditoria digitale. Organizzato da TechCrunch Europe e Populis a Roma, il TechCrunch del 2012 ha rappresentato una vetrina per  le migliori startup italiane del momento, alla presenza di un pubblico internazionale di esperti, innovatori e venture capitalist. La selezione è stata curata da Mind The Bridge Foundation, organizzazione no-profit della Silicon Valley fondata e diretta dall’italiano Marco Marinucci, già business development manager di Google. Dopo un periodo di 4 settimane di  incubazione al Gym della fondazione Mind the Bridge, sono state individuare le migliori idee tra centinaia di richieste di partecipazione giunte da parte delle startup più competitive dell’intera penisola. Maison Academia ha partecipato anche alla prima edizione di Wind Business Factor vincendo il contest “Web Factor” e aggiudicandosi il tour Start Up Nation in Israele.

Poi, la Finanziaria Laziale di Sviluppo (Filas), primo operatore di venture capital nel Lazio, ha deciso di scommettere sull’elevato potenziale di questa start up, e su quello di Interactive Project e Stereomood che si occupano rispettivamente di browsing game e musica in streaming. Filas e altri investitori privati hanno da poco co-investito circa 1,5 milioni di euro puntando sulle qualità di queste giovani imprese: innovazione tecnologica e modello di business molto competitivo anche all’estero.Chiunque ami la moda e voglia scommettere su uno di questi giovani creativi, possono iscriversi al sito come fashion lover, sfogliare le proposte dei designer e votare i bozzetti. I migliori saranno trasformati in abiti esclusivi ed originali.

Info: www.maisonacademia.com

 

Rosa Chemical, date sold out e un tour estivo rigorosamente “Made in Italy”

Rosa Chemical, rivelazione della 73esima edizione del Festival di Sanremo, a cui ha partecipato per la prima volta con “Made in Italy”, aggiunge nuove date al tour estivo. Dopo il successo del suo primo tour nei club, con ancora due date in programma ai Magazzini Generali di Milano il 10 (sold out) e l’11 maggio, è pronto a calcare nuovi palchi dei principali festival italiani. Le date sono prodotte da Friends & Partners e da Magellano Concerti, per tutte le info sui biglietti consultare i siti www.friendsandpartners.it e www.magellanoconcerti.it/.

Il tour estivo, che parte il 2 giugno 2023 al Nameless Festival di Annone di Brianza (LC), vede aggiungersi cinque nuove date: 27 giugno 2023 Campi Beer Festival di Campi Bisenzio (FI), 22 luglio 2023 Rock In Roma di Roma, 24 luglio 2023 Un’Estate da Belvedere di Caserta, 30 luglio Castello di Brescia di Brescia e 18 agosto 2023 Arabax Music Festival di Arbatax (NU).

ROSA CHEMICAL TOUR ESTIVO_Credits Ph. Kali Yuga @unascritturadiluce
ROSA CHEMICAL TOUR ESTIVO_Credits Ph. Kali Yuga @unascritturadiluce

Prima di questa tournée estiva, Rosa Chemical si è esibito per la prima volta in concerto davanti ai suoi fan nel suo primo attesissimo tour nei club, che ha già collezionato quattro SOLD OUT: lunedì 17 aprile, martedì 18 aprile e mercoledì 10 maggio i Magazzini Generali di Milano e giovedì 20 aprile all’Orion di Ciampino (Roma), oltre che l’appuntamento in programma sempre ai Magazzini Generali, per giovedì 11 maggio (biglietti ancora disponibili). Durante i live, ha preso forma l’immaginario a 360° di Rosa Chemical, tra performance di ballerine lap dance, brani che hanno segnato il percorso dell’artista come “50 Special”, graffiti realizzati in collaborazione con il pubblico e un discorso sull’importanza di dare amore a chi sembra essere contro i propri valori. Durante le date, anche ospiti e amici di sempre, come MamboLosco, Radical e il produttore Greg Willen.

Rosa Chemical si impone nel panorama musicale attuale per i testi eccentrici nati dall’esigenza di esprimersi senza filtri a 360°, con un linguaggio dissacrante e non convenzionale, che gli hanno permesso di rivoluzionare il mondo urban, in particolare con il suo manifesto artistico “POLKA”: la serie, divisa in tre parti, vede la collaborazione coi Thelonius B. e la produzione di Greg Willen in “Polka” (2020, che ha anticipato il suo primo album “Forever”), il feat. con Gué e Ernia in “Polka 2” (2021) e infine la produzione di Bdope in “Polka 3” (2022), non etichettabile in alcun genere, in un mix di cultura gitana e musica elettronica. A novembre 2022 torna con “non è normale”, canzone con cui gira l’Italia in un radio & digital tour a bordo di un camper rosa per dare vita a contenuti che fanno discutere sul concetto di normalità. Dopo aver debuttato in gara al Festival della canzone italiana, Rosa Chemical è pronto ora ad incontrare i propri fan nel corso del suo primo tour nei club e estivo.

Noir e vintage: ecco il nuovo fumetto made in Italy disegnato da Flavio Beoni e Ivano Codina

È il volume di esordio di una serie poliziesca di ispirazione noir ed è già un piccolo cult in rete tra i cultori del genere. Schwarz Kriminalpolizei n.1 – Freischützen è infatti un noir di ispirazione Seventies, ambientato in Germania ma sceneggiato e disegnato da due italiani, Flavio Beoni e Ivano Codina. Beoni, soggettista e sceneggiatore, è al suo primo lavoro completamente da solo, con un fumetto “nato quasi per caso”: inizialmente, infatti, era stato concepito come albo di una serie antologica da inserire in una collana di fumetti erotici per un’associazione culturale specializzata nel genere.

 

Schwarz Kriminalpolizei - Courtesy of Press Office
Schwarz Kriminalpolizei – Courtesy of Press Office

Quando il progetto è saltato, Beoni ha deciso comunque di auto-produrre il fumetto come primo volume di una serie giallo-poliziesca con protagonista l’ispettore tedesco Frank Schwarz. Un personaggio ancora tutto da conoscere, di cui vita e indole verranno svelati nel corso dei prossimi numeri, ma sicuramente un eroe positivo, al contrario degli antieroi che popolano i noir più conosciuti.

Schwarz Kriminalpolizei - Courtesy of Press Office
Schwarz Kriminalpolizei – Courtesy of Press Office

A disegnarne le avventure, la mano di Ivano Codina, noto illustratore italiano che ha lavorato a lungo per Tiramolla e pubblicato le proprie storie, tra gli altri, su Topolino e il National Geographic Kids. Sue le tavole che illustrano le storie di Schwarz, ambientate nella perturbante Germania della Foresta Nera, dove leggende e folklore locale si intrecciano con cupe atmosfere thriller e tocchi horror.

Schwarz Kriminalpolizei - Courtesy of Press Office
Schwarz Kriminalpolizei – Courtesy of Press Office

In questo primo numero di Schwarz Kriminalpolizei sono contenute un po’ tutte le mie passioni: il fumetto italiano tascabile vintage, dal quale ho preso il formato e le due vignette in bianco e nero per pagina, e le serie TV poliziesche tedesche in voga negli anni 70, che trovo molto affascinanti.” – spiega Beoni- “Essendomi ispirato a vari elementi diversi tra loro, credo che il fumetto non possa nemmeno essere collocato in un genere preciso e forse è proprio questo a renderlo più originale. Sicuramente è un poliziesco, ed è anche un noir, vista la trama e le atmosfere cupe: nonostante questo, è impostato diversamente dal classico noir più conosciuto dal grande pubblico, come Diabolik”.

Schwarz Kriminalpolizei - Courtesy of Press Office
Schwarz Kriminalpolizei – Courtesy of Press Office

 

Artigianalità made in Italy e capsule collection esclusive, la moda sostenibile di Aserico

L’idea era nell’aria già da un po’ ma Riccardo Ceriani, vissuto sin da piccolo nel settore dell’abbigliamento, ha deciso di lanciare proprio in questo periodo il suo progetto personale: Aserico, un brand che vuole celebrare la creatività e l’artigianato italiano andando incontro ai nuovi trend della moda ovvero l’unicità, la ricercatezza e la personalizzazione del capo. Capsule collection limitate e non elevati assortimenti, perché è questo che la Generazione Z vuole: qualcosa di unico, introvabile ma soprattutto sostenibile, al passo con i tempi, contemporaneo nel pensiero anche nella filosofia aziendale. E se da un lato la GenZ ha riscoperto la tematica della personalizzazione dei capi, dall’altra parte il made in Italy, nell’ambito dell’abbigliamento femminile, è molto richiesto all’estero, con una crescita del +6,6% lo scorso anno, per un giro d’affari che sfiora gli 8 Miliardi di euro. “Vogliamo proporre al mercato un concept completamente diverso che possa dare luce al Made in Italy e allo stesso tempo essere una riflessione concreta sui temi della sostenibilità nella moda: dare il via al cambiamento e mostrare un’alternativa per le nuove generazioni che sono sensibili a questi temi e che amano indossare qualcosa di unico”, spiega il fondatore di Aserico Riccardo Ceriani.

Aserico_Courtesy of Press Office
Aserico_Courtesy of Press Office

Artigiani e creativi italiani per collezioni esclusive e limitate composte da 10 modelli l’una

La prima capsule collection, in arrivo ad ottobre, prevede la creazione di 10 modelli, tra i 20 e i 50 capi per modello: la scelta sposa a pieno il trend legato alla lotta contro il fast fashion e alla visione di una moda più sostenibile e unica nel suo genere.

Ma oltre a questo tema, c’è anche quello legato all’artigianalità italiana: sia l’elemento creativo che la parte di composizione e distribuzione dei capi è ideata da professionisti italiani. Aserico è l’incontro tra artigiano e designer: Riccardo Ceriani e il suo team credono nella esclusività delle collaborazione con i designer per creare capi che catturino l’attenzione e che vadano alla ricerca dell’effetto wow su chi li osserva. L’abito è l’ultimo step di un percorso che parte con l’ideazione da parte del creativo e continua con la realizzazione fisica frutto dell’abilità degli artigiani del made in Italy. Ogni capsule, che usciranno a cadenza bimestrale, avrà un suo stilista e incontrerà gusti diversi a seconda delle opzioni che verranno proposte nello store di Aserico. L’obiettivo di Aserico è prima di tutto far conoscere al mercato italiano i talenti che ha a disposizione e mostrare che una nuova moda è possibile: più sostenibile, più green, più esclusiva.

Aserico_Courtesy of Press Office
Aserico_Courtesy of Press Office

Un brand italiano per portare la creatività del paese nelle case: tutta la filiera è composta da talenti italiani perché il Made in Italy è molto apprezzato all’estero e vogliamo dare un’alternativa alla grande distribuzione che possa essere preferita anche per questo aspetto legato all’artigianalità”, conclude Ceriani.

About Aserico

Aserico è una startup che vuole aiutare le donne a differenziarsi dalla massa e uscire dal conformismo, proponendo capi esclusivi e limitati, prodotti Made in Italy qualitativamente superiori ed eticamente corretti, ad un prezzo contenuto. Ogni Capsule Collection firmata Aserico, nasce dal pensiero dello stilista e dalla tradizione e maestria degli artigiani.

Francesca Zambito. La moda “Dangerouge”

Francesca Zambito vive e lavora a Torino, dove ha sede il suo laboratorio. Francesca, soprannominata Rouge fin dai tempi delle scuole, frequenta l‘ istituto IED MODA MILANO con buoni risultati e dopo la laurea decide di seguire le orme del padre nella skate-industry all’interno dell’azienda di famiglia.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Nel 2010 sente la necessita’ di uscire dall’Italia e di creare qualcosa di personale, ed è in quello stesso anno che Rouge farà della catena un simbolo di estremo riconoscimento sia a livello personale sia a livello di stile, diventando così un elemento indissolubile all’interno di ogni sua futura collezione. Inizia così, partendo da un’operazione di customizing di alcune converse, ma il desiderio non era quello di reinventare o  modificare un oggetto preesistente, bensì di dare vita a uno totalmente nuovo.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Cosi con un gioco di parole nasce “Le Dangerouge“, una parola che racchiude le tre lingue preferite dalla stilista: le (italiano); danger (inglese); rouge (francese). Il significato di “rouge”, del rosso fuoco, inteso come passione e desiderio, viene affiancato a quello della parola “danger” che rappresenta invece il pericolo, il rischio ed in qualche misura la voglia di abbattere certe frontiere e di mettersi in gioco. Dopo un immediato feedback positivo da parte del consumatore finale, nel gennaio 2014 Francesca Zambito fonda la sua azienda in territorio italiano, nonostante le difficoltà per mantenere il made in Italy.

Francesca Zambito, owner e designer del brand LE DANGEROUGE, racconta la sua passione, la sua idea ed il suo lavoro attraverso un video, della durata di 59 secondi,  diretto da Alex Caroppi. Eccola di spalle Francesca,  intenta nel suo lavoro creativo fatto di artigianalità, manualità e di materie prime di eccellenza. La musica, creata da  Gigi Traverso, accompagna la sequenza delle immagini fino a diventare incalzante quando l’attenzione si sposta sulla vera protagonista : la “catena”.  Simbolo e marchio identificativo del brand Le Dangerouge, oggi noto e riconoscibile dagli appassionati di moda di tutto il mondo,  ha conquistato la simpatia di numerose celebrities  come Nina Zilli ed Irina Shayk. La catena firma ogni creazione Le Dangerouge e diventa leit motiv, quasi ossessivo, della seconda parte del video con i due giovani attori, Costante Campanino e Caroline Frola, che esprimono tutta l’energia e la positività del brand made in Italy.L’idea stilistica della catena vanta numerose imitazioni, ma solo Le Dangerouge è l’originale.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Scheda Tecnica video “Le Dangerouge”

Director: Alex Caroppi

Art directing, screenplay:  Victor Chissano, Rouge

Production: I’ll do me Filmaking

Producer, organization: Ortensia Braga

Original  soundtrack: Gigi Traverso

Voice over:  Yendry Fiorentino

Actors:  Costante Campanino, Caroline Frola

Location: Studio  Lusco Terazzan

LE DANGEROUGE SHOES

facebook: ledangerouge

website: http://www.ledangerouge.com

 

Borsalino e il progetto del cappello su misura

Se vi dicessimo Jean-Paul Belmondo, Alain Delon, Al Capone o, ancora, Robert Redford, Piero Tosi e Jean Claude Carrière, qual è la prima cosa che pensereste? Indubbiamente la loro passione per il cinema. Ma ciò che accomuna questi grandi nomi è anche un’altra cosa. Una passione anche questa sicuramente. Ed è quella per il cappello più noto al mondo e più amato nell’industria cinematografica hollywoodiana, sin dagli anni’20.

Borsalino e il progetto del cappello su misura

Stiamo parlando ovviamente di Borsalino, il celebre cappello in feltro. Il suo nome, apparso la prima volta ad Alessandria, la città piemontese in cui è nato il marchio, è dal 1857 simbolo di qualità e eccellenza.
E proprio per queste sue caratteristiche, l’azienda ha deciso di omaggiare la secolare tradizione artigianale, lanciando l’ “Itinerant Made To Measure Experience Trunk”, un progetto itinerante dove si realizzeranno, nei vari punti vendita del marchio, cappelli su misura.

Borsalino e il progetto del cappello su misura

L’obiettivo del progetto è infatti “personalizzare”. Lodenfrey, lo storico department store a sei piani e simbolo di Monaco di Baviera, ha dato inizio al progetto ospitando il servizio su misura della storica manifattura e installando in una delle sue vetrine, una quinta teatrale con davanti, circondati da flash fotografici, i cappelli Borsalino, sospesi in aria.
Il designer Moreno Ferrari, la storia e i segreti artigianali che hanno reso inestimabile il valore di Borsalino, viaggeranno in tutto il mondo. Saranno diverse infatti le tappe internazionali del fashion world che ospiteranno questo progetto.

Borsalino e il progetto del cappello su misura

Il servizio su misura, per chi lo sceglierà, permetterà di personalizzare il proprio cappello in feltro, scegliendone il colore tra le trentatré varianti possibili, la larghezza della tesa (dai trentotto colori disponibili), il nastro, la fodera e il marocchino. Infine, si potrà anche incidervi all’interno le proprie iniziali in lamina d’oro.

Borsalino e il progetto del cappello su misura

Il fine ultimo di questo progetto, oltre a rendere omaggio a Borsalino, un’icona di stile, eleganza e qualità che ha dato un grande contributo alla storia del cappello, in generale, è quello di rendere noto a tutti come il marchio sia anche e, soprattutto, un prodotto interamente completamente Made in Italy, che nasconde dietro un importante lavoro sartoriale e che continuerà ad essere per ancora molto tempo presente nel mondo della moda e dell’accessorio.

Questo perché Borsalino, è molto più di un semplice cappello, è storia.

Novant’anni di moda. Fendi sfila sull’acqua di Fontana di Trevi

Una fiaba che dura da 90 anni quella di Fendi. Una poesia che la maison ha decantato scegliendo Roma, la sua città natale per celebrare il novantesimo anniversario dell’azienda. La collezione A/I dell’Haute Fourrure “Legends of Fairy Tales” ha sfilato lo scorso 7 Luglio sulle acque della Fontana di Trevi tornata al suo antico splendore grazie al supporto di Fendi che ne ha finanziato il restauro.

Una sfilata a Roma presso la Fontana di Trevi è il modo migliore per celebrare i 90 anni di Fendi, un’occasione unica per esprimere le nostre radici, l’audace creatività e la più elevata artigianalità che da sempre ci contraddistinguonoha dichiarato Pietro Beccari, Presidente e Amministratore delegato di Fendi. –  La Fontana di Trevi è un luogo magico, che rappresenta perfettamente i valori di Fendi, la sua tradizione e la sua storia, con uno sguardo rivolto sempre al futuro.

Fendi Official Instagram
Fendi Official Instagram
collezione A/I 2016

Le modelle hanno sfilato su una passerella trasparente di plexiglass dando l’impressione di camminare sull’acqua. Figure eteree ispirate alle fiabe nordiche in perfetta sintonia con la scenografia naturale della location. Gli abiti presentati vedono una rivisitazione della pelliccia, da sempre il core-buisiness della griffe, ora come ricamo sui lunghi abiti di organza, ora come mosaico sui cappotti. Ricami preziosi, motivi floreali, pizzi, inserti e margherite in visone, la collezione è un tripudio di dettagli. Si susseguono in passerella giochi di luci e colori che immergono gli invitati in una dimensione di incanto e magia.

Fendi Official Facebook -Kendall Jenner
Fendi Official Facebook -Kendall Jenner

Sembra quasi di vivere all’interno di un sogno, di una favola. La Fontana di Trevi è per tutti noi una leggenda. E il nostro défilé una visione onirica” spiega Silvia Venturini Fendi, direttore artistico delle linee Uomo, Bambino e Accessori. Le creazioni disegnate dal genio creativo Karl Lagerfeld sono la testimonianza di una libertà artistica e un’artigianalità sempre dosate, di una costante passione per la qualità dei materiali e di una sperimentazione continua.

200 invitati hanno potuto festeggiare il compleanno dell’azienda fondata da Adele Casagrande ed Edoardo Fendi, 90 anni di successi straordinari che ebbero inizio nella storica boutique in via del Plebiscito. La storia di Fendi parla di lusso, arte e ricerca creativa. Nel corso degli anni la maison romana ha travalicato i confini nazionali stringendo numerose collaborazioni che hanno portato l’azienda a dar vita a collezioni uniche.

Nel parterre degli ospiti, tra gli altri, ci sono il ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini, le attrici Kate Hudson e Ornella Muti, Luca Cordero di Montezemolo, Bernard e Alexander Arnault, vertici del Gruppo LVHM, di cui Fendi è entrata a far parte nel 2001, il CEO di Fendi Pietro Beccari, e tre delle cinque sorelle Fendi, Carla, Anna e Alda.

Dopo la sfilata, una cena per 600 invitati sulla Terrazza del Pincio a Villa Borghese accompagnata dalla musica di Giorgio Moroder.

Fendi Official Facebook-Terrazza del Pincio
Fendi Official Facebook-Terrazza del Pincio

Per celebrare l’anniversario inoltre sono stati presentati un libro fotografico “East of the sun and West of the Moon” e una mostra “The Artisans of Dreams” a Palazzo della Civiltà Italiana, aperta al pubblico dal 9 Luglio al 29 Ottobre.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...