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Digital gap, in Italia oltre il 70% delle PMI ha un basso livello di digitalizzazione

La bassa digitalizzazione come ostacolo alla crescita delle PMI italiane, in un quadro complessivo in cui le microimprese sono quelle a subire maggiormente il digital gap rispetto alle realtà più grandi. Questi, in sintesi, i risultati che emergono dall’ultima analisi Cerved sulla digitalizzazione delle imprese in Italia, che evidenzia come al diminuire delle dimensioni dell’azienda diminuiscono anche le competenze digitali impiegate per crescere.

Oltre il 70% delle PMI in Italia ha ancora un basso livello di digitalizzazione, nonostante l’elevata propensione alla crescita e la spinta alla ripresa nella fase post pandemia. E nel complesso delle tecnologie da conoscere, i dati continuano a essere una risorsa preziosa e ancora poco sfruttata, anche per i giovani professionisti del settore.

Analizzando i dati relativi a propensione innovativa, cultura digitale e posizionamento sul web di circa 150mila imprese in Italia, emerge che il 9,1% di loro (14.506) presenta un’elevata propensione alla digitalizzazione, 32.182 PMI (il 20,3%) con una propensione alla digitalizzazione moderata, mentre la quota restante di oltre due terzi evidenzia bassi livelli di digitalizzazione. La percentuale di aziende con elevate digital capabilities è più elevata tra le medie imprese (15,9%), mentre le piccole fanno registrare percentuali più basse di imprese digitalizzate (7,8%). Nel complesso, i livelli di digitalizzazione delle PMI risultano ancora molto inferiori rispetto alle grandi imprese (9,1% contro 31%). Differenze importanti che emergono anche nel confronto tra le diverse filiere produttive, con la filiera chimica e meccanica e le imprese ICT che superano il 30% per arrivare a quelle delle costruzioni e dei trasporti intorno al 5%.

Opportunità di ripresa per le aziende, di lavoro per i giovani

Nel nuovo scenario economico post Covid, le aziende più digitalizzate avranno la possibilità di aggredire prima la ripresa disponendo di maggiori capacità per ottimizzare le risorse e aumentare gli obiettivi di performance. In questo senso, un ruolo importante lo svolge anche l’automatizzazione di molte fasi del lavoro di raccolta e analisi dei dati, laddove risulta complesso- soprattutto per le piccole e medie imprese- avere a disposizione figure professionali che si occupino di raccoglierli, analizzarli e trasformarli in input preziosi per il business.

È in questo contesto che si colloca la crescente attenzione che le imprese hanno rivolto all’analisi dei customer data. L’utilizzo del Customer Data Model, infatti, consente di risparmiare tempo, destinando le risorse a sviluppare analisi che verranno poi tradotte in ottimizzazione dei processi di marketing e CRM. Si tratta, per le aziende anche di piccole dimensioni, di avere accesso a una trasformazione digitale graduale ma profonda.

credits Courtesy of Press Office
credits Courtesy of Press Office

Approccio che rappresenta uno caratteristica distintiva di F2 Innovation, società che, proprio attraverso l’utilizzo di customer data model, modelli di analisi e un mix di competenze, ha ottenuto una crescita costante negli ultimi due anni. Per sé, ma soprattutto per le aziende accompagnate nella costruzione e gestione di una efficace presenza online nei mesi dei lockdown, in cui la sola vetrina possibile era quella digitale.

Interventi di questo tipo hanno permesso a molte piccole e medie imprese di recuperare terreno, grazie anche alla possibilità di conoscere e comprendere, in via preliminare, l’effettivo potenziale della corretta gestione dei customer data nello sviluppo del proprio business. Con il risultato che in molte hanno chiuso il 2020 con risultati addirittura migliori dell’anno precedente. Ma il settore, in forte crescita, rappresenta una grande possibilità anche per giovani professionisti: uno dei punti di forza di F2 Innovation, infatti, è proprio il team, che unisce la presenza di manager esperti (come il CEO Alessandro Cavallo, imprenditore e docente in Università Lumsa e Luiss Business School) con brillanti neolaureati, selezionati tra quelli provenienti dalle migliori università italiane. Puntare sulla formazione e sulla crescita dei professionisti del team è ritenuto indispensabile dall’azienda, che ha l’obiettivo di crescere proprio attraverso le risorse umane, e che seleziona anche studenti per stage e percorsi di internship retribuiti.

“In F2 Innovation siamo consapevoli del fatto che molte aziende, soprattutto pmi, non riescano a sfruttare pienamente il grande potenziale che deriva dalla digitalizzazione e dal corretto utilizzo dei Customer Data -spiega Cavallo- Per questo, stiamo continuando ad affiancarle anche rafforzando la nostra gamma di soluzioni, e continuiamo ad assumere manager e consultant. Contemporaneamente, intendiamo migliorare la nostra collaborazione con l’università, sia per favorire l’inserimento di risorse sia per migliorare ricerca e sviluppo applicati ai Customer Data”.

F2 Innovation- company profile

F2 Innovation è una società di consulenza marketing e IT specializzata nell’implementazione di soluzioni tech-objective per potenziare e attivare i Customer Data. Grazie a un approccio metodologico- Customer Data Model- focalizzato sulla raccolta, valorizzazione e impiego dei dati, sostiene le aziende nell’ottimizzare la gestione di attività e processi di sales&marketing e le relazioni con i clienti. Il criterio data-driven di F2 Innovation è orientato a supportare le aziende nell’affrontare le sfide della trasformazione nel medio-lungo termine.

Tra i clienti seguiti da F2 Innovation: Sara Assicurazioni, Codemotion, BeSafe Suite, Vikey, Pharmercure, Seta Beauty e British Centre.

Talents made in Italy. Stelle brillanti nell’universo fashion

Stella Jean, Marco De Vincenzo, Gabriele Colangelo, Christian Pellizzari: sono questi i nuovi talenti italiani della moda.Giovani e ambiziosi, vincitori di prestigiosi concorsi dedicati alle stelle nascenti del fashion e  diplomati nelle più celebri accademie di moda. Con una capacità comune: reinventare un vecchio concetto di moda.

Multiculturalità, dandy metropolitano, eleganza e raffinatezza sono le parole chiave per i giovani designer, già lanciati con successo nell’universo del fashion system.

Colori e tessuti Wax ( tipica texute africana con stampe fantasia) per Stella Jean, la bella designer italo-haitiana nata nella capitale dove vive e lavora.

Seconda classificata, nel luglio 2011, del prestigioso concorso “Who is on Next?”,organizzato da Alta Moda Roma e Vogue Italia, Stella Jean è in grado di creare un mosaico culturale dove fantasie e  accessori eccessivi giocano un ruolo fondamentale.

stellajean

La stilista dà vita alle sue collezioni partendo dalla struttura narrativa tipica di un racconto con l’obiettivo di raccontare una storia attraverso le immagini. È lo styling la parte vincente della giovane Stella Jean che rende ogni pezzo della collezione unico e capace di comunicare.

Stampe geometriche e silhouette pulite per il siciliano Marco De Vincenzo.

MarcoDeVincenzo

Nato a Messina nel 1978, si trasferisce a Roma a soli diciotto anni. Anche lui tra i vincitori del concorso “Who is on Next”, è da undici anni l’assistente di Silvia Venturini Fendi per la linea accessori.Le sue collezioni di prêt-à-porter sono caratterizzate da simmetrie, tessuti accoppiati o tagliati a laser e contrasto di colori.

“L’importante è che io riesca a mantenere i miei codici, la mia firma, anche se ogni sei mesi cerco di raccontare qualcosa di nuovo.” Queste le parole dello stilista siciliano quando gli viene chiesto cosa vuole che emerga dalle sue collezioni.

Mentre il giovane trevigiano Christian Pellizzari (classe 1981) dopo gli studi al Polimoda di Firenze e la collaborazione, di quattro anni, con Tonello, nel 2010 lancia la sua collezione.

ChristianPellizzari

Reinterpreta il classico dandy mettendo al centro delle sue collezioni le giacche da uomo, sia casual che formali, in vari tessuti. Dalla lana al cachemire, passando per la seta e il poliestere. Un mix di forme e tessuti visibile anche nei giubbotti.

La sua moda? Lui la definisce così: “Quello che disegno e produco mi riflette molto, è uno stile contaminato da pezzi di sartoria tradizionale, mixati a pezzi sport wear, tessuti ricercati e sempre una parte riservata alla sera,  ma sempre con uno spirito ironico”.

Dulcis in fundo il milanese Gabriele Colangelo (classe 1975). Inizia la gavetta disegnando la linea Versace Jeans Donna, passando poi a Just Cavalli Donna e approdando al ruolo di direttore creativo del marchio italiano Jenny. La svolta avviene nel 2008 quando debutta con la sua prima collezione.

gabrielecolangelo

Segni distintivi? Pellicceria artigianale e ricamo. Tutto frutto della cultura sartoriale appresa nell’atelier di famiglia. La sua donna è elegante, raffinata e discreta.

Quattro giovani. Quattro ragazzi italiani. Quattro stili diversi. Quattro personalità vincenti.

Ancora una volta il Made in Italy sembra avere una marcia in più nel fashion system e noi ne siamo orgogliosi.

Yoox Group lancia lo Yoox Stage Program

wocmrxlezlhgsfks_lGiovani a rapporto! C’è una possibilità nel mondo del lavoro da non lasciarsi sfuggire: Yoox Group, il partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design fondato da Federico Marchetti ormai più di dieci anni fa, lancia lo Yoox Stage Program, finalizzato all’inserimento in azienda di giovani neolaureati. Diciotto mesi di formazione – lavoro, di cui i primi sei prevedono non solo una formazione pratica, ma anche accademica con lezioni frontali con i senior manager per acquisire le nozioni base e una visione completa del mestiere e del mercato di riferimento. L’anno restante invece, gli stagisti avranno la possibilità di entrare in contatto con le diverse aree su un meccanismo di rotazione nelle diverse funzioni aziendali, per far sì che tutti possano imparare tutto. Al termine dello stage, i neolaureati potranno avere la possibilità di ricoprire il loro primo ruolo in azienda, con assunzione a tempo indeterminato tramite regolare contratto.

Il candidato ideale è neolaureato appassionato di e-commerce di moda, con un’ottima conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici. Per inviare la candidatura c’è tempo fino al 31 marzo, andando sul sito del gruppo al link: http://www.yooxgroup.com/en/careers/positions_by_area.asp.

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Un’ottima opportunità per entrare in un’azienda in forte crescita con un organico di 700 persone, di età media di 32 anni, che lavorano dagli uffici in Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina e Hong Kong. Un team dinamico, che cerca persone altrettanto entusiaste e appassionate per crescere sempre di più.

Un nuovo inizio nel mondo del lavoro: parte il progetto Start

start-2013Start come inizio. Così si chiama il progetto finanziato dalla Regione Lombardia e promosso dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Camera di Commercio di Milano, dalle altre Camere di Commercio lombarde aderenti al progetto e dal Comune di Milano, che offre a disoccupate, inoccupate, cassintegrate e iscritte alla lista di mobilità la possibilità di rimettersi in gioco, avviando una propria impresa. Due milioni di euro messi a disposizione dei partecipanti, che potranno usufruire dei servizi gratuiti di formazione, assistenza, consulenza specialistica e accesso al microcredito. Non solo: il bando si rivolge anche agli under 35 per aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro, supportando le piccole o medio imprese che operano nei settori della moda, della digitalizzazione e della green economy, mettendo a disposizione voucher da 8 o 10 mila euro e oltre cento posti di lavoro.

«La situazione occupazionale si presenta grave, soprattutto per i giovani. Ecco perché ci siamo attivati insieme alle altre Camere lombarde e alla Regione. Ci siamo concentrati su un intervento che possa avere un impatto positivo e aprire nuovi sbocchi occupazionali, per sostenere chi vuole diventare imprenditore di se stesso e per incoraggiare le imprese ad assumere», ha commentato Carlo Zanetti, presidente della CCIAA. Un modo, quindi, per riprendere la propria strada nel mondo del lavoro in maniera innovativa e sicura, appoggiati dallo Stato.

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Maggiori informazioni per aderire al progetto e presentare la propria candidatura sono disponibili sul sito www.start.lombardia.it. Non perdete tempo: il lavoro se non c’è, lo si crea.

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