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“Larte”, a Milano il meglio dell’Italian lifestyle

logo-Larte-Milano-960x473Larte, scritto proprio così, senza apostrofi, tutto attaccato, quasi a voler abbracciare in un’unica parola tutto quello che in essa può essere contenuta. Questo il nome del concept, nato nel cuore di Milano, nella centralissima Via Manzoni, laddove anni fa visse il poeta e scrittore Carlo Emilio Gadda, che vuole essere il nuovo polo dell’eccellenza italiana in fatto di lifestyle: uno spazio dove possono convivere e completarsi moda, enogastronomia, arti e design.

Un progetto ambizioso, ispirato da Fondazione Altagamma, che intende rilanciare e far conoscere nel mondo l’esperienza del Contemporary Italian Lifestyle, riunendo tra i soci alcuni dei più importanti brand Made in Italy: Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca’ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel, illycaffè, MK Consulting, Federico Regalia, Sanpellegrino e Santo Versace. Non solo ristorante stellato, dunque, ma anche luogo di ritrovo per un caffè o una cioccolata, galleria per mostre d’arte d’eccezione e store per shopping di lusso.

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«Desideriamo creare un ambiente affascinante in cui tutto ciò che viene presentato e acquistato diviene esso stesso ‘opera d’arte’ da guardare, vivere, condividere e ricordare – commenta Davide Rampello, presidente e direttore creativo dell’hub milanese – Dal caffè al cioccolato, dal quadro al piatto dello chef, dalle bottiglie al modello di scarpe e all’arredo».

Oltre a Rampello, nel team dirigenziale vi sono anche Roberto Morelli, vicepresidente esecutivo, già direttore delle strategie di business di illycaffè ed Ermanno Zanini, già general manager del Capri Palace, nel ruolo di direttore. A dare un tocco glam e artistico, invece, ci saranno in esposizione alcune delle opere dei più importanti designer italiani, come Fortunato Depero, Arnaldo Pomodoro ed Emilio Vedova, per citarne solo alcuni.

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Un modello di collaborazione tutto italiano, pronto però ad essere esportato nel mondo, per farsi portavoce del meglio dell’Italian lifestyle.

Photo credits Courtesy of Press Office

Coffee Pot Piazza Bologna e la chef Viola Rossetti insieme per un nuovo menu cosmopolita

Fino al 31 luglio tante le novità inserite nel nuovo menu ideato in collaborazione con la chef Viola Rossetti ideatrice anche di un percorso gastronomico di 10 piatti che porta la sua firma (Il percorso di Viola) e che troverete solamente in questo temporary restaurant. Tra i piatti della capsule collection culinaria di Viola troverete gli edamame serviti con tartufo nero e sale Maldom o con polvere d’arancia e salsa teriyaki, uno stupefacente baccalà al vapore con hummus di ceci, asparagi e carote in agrodolce e i raspberry roll con cream cheese, salmone, avocado e, top di mela caramellata e lampone ghiacciato. A caratterizzare poi il Coffee Pot di Piazza Bologna a Roma è la sua cucina che mescola tanti sapori dal mondo: i gyoza di baccalà o maiale proposti anche in una variante vegetariana, i pokè bowls con salmone e tonno o e i mex burgers con pane di mais servito con nachos homemade.
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A proposito di Viola Rossetti
Già chef di Shinto & Coffee Pot, insegnante alla Boscolo Etoile Academy, con alle spalle un’attività parallela di insegnante di cucina e chef a domicilio, Viola Rossetti offre servizi di consulenze per start-up, corsi di cucina personalizzati, catering ed eventi. Viola Cucina Cruda è un’esperienza di cucina fusion e gourmet itinerante.
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Da Roma a New York. La moda italiana si lascia ispirare dal food

Quando la moda si veste dei prodotti tipici del Made in Italy, e per prodotti tipici si intende il cibo, la tradizione culinaria e quei sapori nostrani, il risultato finale non può che essere un connubio indissolubile tra moda e “food”. Ed è stata proprio questa unione vincente a svolgere un ruolo da protagonista nella mostra “L’eleganza del cibo” a New York, curata da Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella, Ceo della maison Gattinoni. Dopo l’esposizione al Museo dei Mercati di Traiano di Roma, i grandi nomi dell’alta moda si sono spostati nella Grande Mela, dal 24 giugno al 4 luglio. Un evento unico dove ben 58 stilisti, da Giorgio Armani a Etro, Valentino, Gucci, Gattinoni,Antonio Grimaldi, Salvatore Ferragamo,Ken Scott, Moschino e Laura Biagiotti insieme ad altri nomi importanti di designer emergenti, hanno creato appositamente degli abiti ispirandosi al tema del food fashion. Per la sezione bijoux, in mostra la creatività del brand FuturoRemoto by Gianni De Benedittis, senza dimenticare i giovani talenti come Tiziano Guardini e Italo Marseglia.

Eleganza del Cibo NY
Eleganza del Cibo NY

Le loro creazioni sono state poi esposte al Chelsea Market, nel cuore di Manhattan. L’esposizione presentata dall’Agenzia Ice in collaborazione con Unindustria, aveva come fine celebrare la creatività del Made in Italy nel panorama internazionale. Chi ha assistito a questa mostra è stato accompagnato in un percorso visivo «ispirato alla contaminazione tra moda e food, tra eco-sostenibilità ed energia».

Giorgio Armani_Ph. Paolo Belletti
Giorgio Armani_Ph. Paolo Belletti
Ken Scott_Ph. Paolo Belletti
Ken Scott_Ph. Paolo Belletti

Da materiali come il bambù con cui Giorgio Armani ha realizzato la sua collezione Privè, si passa alle stampe con le immagini di colorati mercati italiani di frutti di mare e pasta di Etro, un chiaro rimando allo slogan “noi siamo ciò che mangiamo”. Salvatore Ferragamo, invece, ha preferito materiali “poveri”, dal sughero alla canapa, per realizzare le sue inimitabili calzature.

FuturoRemoto Gioielli - Designer Gianni De Benedittis
FuturoRemoto Gioielli – Designer Gianni De Benedittis

Un omaggio quindi alla cultura italiana, alla sua essenza e alla sua energia tramite la moda che si è fatta portavoce di quello che è da sempre stato il grande potenziale del Made in Italy ben apprezzato all’estero. E il tutto, si è svolto con un padrino d’eccezione, tutto italiano anche lui: l’attore Raul Bova.

 

Villa Paganini. Tutto il buono della cucina sarda a Roma in un menù

 

Il ristorante Villa Paganini, nel quartiere Trieste, punto di riferimento per gli amanti della cucina di pesce a Roma da oltre 25 anni, lancia per l’estate il nuovo menù, ‘Incontri da gustare’

Affacciato su un’isola verde storica della città, lontano dal caos e dalla frenesia metropolitana, il Ristorante Villa Paganini è da oltre 25 anni il punto di riferimento in città per gli amanti della cucina di pesce e delle fragranze del Mediterraneo. Alfiero Tucci, sorriso aperto ed eloquio coinvolgente, e Francesco Fois, il timido e appassionato chef, rappresentano l’anima e il cuore di Villa Paganini dal 1990; hanno ereditato la dedizione per il lavoro, la cura dei dettagli e la passione per la cucina dai fratelli Boi, famosi imprenditori della ristorazione sarda in Italia. Location raffinata e luci soffuse, ingredienti di grande qualità e atmosfera familiare, innovazione e tradizione: la squadra di Villa Paganini ha ideato una ricetta propria e originale di accoglienza, dicendo no al format dello ‘chef televisivo’, ma concentrando ogni sforzo sul soddisfare una clientela affezionata.

 

Alfiero alla direzione, Amedeo in sala e Francesco Fois in cucina, sono il cuore pulsante del locale. Per molti anni  hanno collaborato con Alberto Boi, un grande imprenditore della ristorazione italiana, titolare del ristorante Gallura, con il quale hanno condiviso l’amore e la cura per questo lavoro
Alfiero alla direzione, Amedeo in sala e Francesco Fois in cucina, sono il cuore pulsante del locale. Per molti anni hanno collaborato con Alberto Boi, un grande imprenditore della ristorazione italiana

“Il pesce bisogna saperlo scegliere, lavorare, valorizzare con cotture e ingredienti studiati – spiega il direttore Alfiero Tucci -, non ci si può improvvisare. Il successo che abbiamo avuto in questi 25 anni di attività lo dobbiamo proprio a questo: la dedizione per la qualità, mai offuscata da qualche moda del momento o dalla tentazione di giocare al ribasso, con gli ingredienti, per far meglio quadrare i conti. Per l’estate abbiamo deciso di lanciare quindi un nuovo menù, che tiene fede al nostro percorso e alle scelte di qualità che ci hanno sempre contraddistinto, ma che, grazie ad un costo fisso (30 euro), è accessibile a tutti, può far conoscere e apprezzare la nostra cucina anche ai giovani e alle famiglie”.

 

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Il Ristorante Villa Paganini è una location ideale per ogni tipo di cena, per una pausa pranzo dal lavoro, incontri business e feste private ma questa caratteristica ‘finestra sul parco’ lo rende anche perfetto per quelle famiglie che cercano un’esperienza di gusto a Roma abbinata ad una passeggiata all’aperto con i bambini.

LA CUCINA DI VILLA PAGANINI

Pescato del giorno, ingredienti genuini e stagionali, l’eredità della cultura sarda e mediterranea a condire e amalgamare il tutto: sono questi gli assi della manica che hanno reso l’indirizzo di Villa Paganini tra i più rinomati per la cucina di pesce a Roma.

La cucina di Francesco ruota intorno a tre parole chiave: semplicità, qualità,  freschezza. A ben vedere, ce n’è anche una quarta, che indica la culla, l’involucro d’oro in cui tutte le sue preparazioni prendono vita: il Mediterraneo. “I colori e i sapori del Mare Mediterraneo mi guidano da sempre e considero un vero e proprio privilegio potermi far ispirare da questa ricchezza e attingere dalle sue eccellenze” spiega lo chef. Le antiche ricette della tradizione e la cura per gli ingredienti sono due capisaldi irrinunciabili. “Itonnarelli di rucola cacio e pepe con carciofi e gamberi fritti croccanti che ho inserito nel menù sono tirati a mano come facevano le nonne. Non uso prodotti semilavorati, tanto che tutte le mie salse e le composte vengono preparate al momento, con la cura di un tempo”.

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Il dessert del nuovo menù – frutti rossi, latte, lime e melissa con mousse allo champagne e croccante ai semi di papavero, servito al barattolo – è solo una delle golose proposte di pasticceria di Francesco. La conoscenza dell’arte esatta della pasticceria non è scontata nel curriculum vitae di un cuoco, ma lo chef ha avuto la fortuna di affinarla grazie alla preziosa guida del maestro pasticcere Davide Malizia, campione mondiale di pasticceria e lavorazione di zucchero artistico nel 2006 e nel 2013. Oggi vanta decine di ricette artigianali inedite, ideate da lui (come la millefoglie di mele con ripieno di fonduta di pecorino dolce sardo, bottarga e miele di mirto o la cheesecake al cioccolato e peperoncino), oltre ai classici dessert, come il tiramisù leggero preparato senza il tuorlo dell’uovo, o le tipiche delizie sarde come le seadas e i dolcetti alla mandorla.

Info e foto credits

www.ristorantevillapaganini.it

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