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Vittorio Camaiani, il couturier marchigiano incanta l’Isola di Albarella con le sue creazioni

Tra le isole più eleganti d’Italia, immersa nella natura del parco del Delta del Po, patrimonio Unesco, collegata da una strada arginale e con un ponte alla terraferma, l’Isola di Albarella è un vero e proprio paradiso naturale. Qui durante la stagione estiva è denso il programma di eventi di arte, moda e cultura in provincia di Rovigo. Proprio lo stilista marchigiano Vittorio Camaiani è stato ospite di questo elegante contesto portando la sua haute couture nell’isola in rappresentanza del Made in Italy.

Le creazioni di Vittorio Camaiani
Le creazioni di Vittorio Camaiani

L’ultima collezione del celebre Poeta della moda, intitolata Quando è un mare, dopo aver solcato l’abituale passerella di Palazzo Colonna a Roma, ha affascinato anche il Veneto. Abiti ispirati alla bellezza del mar Adriatico per una donna moderna che non rinuncia alla femminilità ed allo stile.

Albarella e l’alta moda di Camaiani

Negli anni la passerella estiva dell’Isola, “La moda sotto le Stelle di Albarella”, organizzata dall’event manager Paola Toffano, riferimento degli eventi sul territorio, ha toccato i più grandi nomi dell’alta moda italiana, tra questi: Renato Balestra, Gattinoni, Sarli, Antonio Grimaldi, Raffaella Curiel. Nell’edizione 2023 Vittorio Camaiani ha affascinato il folto pubblico presente con un guardaroba ideale per una raffinata crociera.

Le creazioni di Vittorio Camaiani
Le creazioni di Vittorio Camaiani

La manifestazione è stata promossa dal Direttore dell’Isola di Albarella Mauro Rosatti, dalla responsabile eventi Giulia Amadori, dal centro sportivo dell’isola dove si è svolto il défilé. Abiti per l’attuale estate indossabili da mattina a sera, ispirati agli orizzonti del mare dello stilista, l’Adriatico di San Benedetto del Tronto, ma che al tempo stesso conducono verso quel mare immaginario che tutti noi amiamo. È una collezione che inneggia alla libertà, al sogno, a guardare lontano anche nella vita di tutti i giorni e a viaggiare con la mente, a “prendere il largo” e a sentirsi in vacanza pur nella frenesia del quotidiano. La collezione si configura come un baule pieno di suggestioni, di sensazioni e di quei ricordi che ci portiamo dentro collegati alle estati dell’infanzia, in un caleidoscopio di colori che evocano i tramonti sul mare, le righe delle cabine e degli ombrelloni, le stelle marine, gli orizzonti infiniti.

Le creazioni di Vittorio Camaiani
Le creazioni di Vittorio Camaiani

Le proposte si articolano in diversi momenti dal giorno alla sera e per la parte giorno nodi di corda e seta racchiudono i capi di lino, cotone clo clo e seta che scivolano sul corpo con motivi che evocano immediatamente il mare e l’estate in una successione di bianchi, blu, righe marinare fino agli ocra della sabbia e ai rosa dei tramonti sul mare. La sera di questa collezione si articola sull’organza, lo chiffon, la seta marocaine, il cady, in tute a righe in seta velate dal tulle, in abiti a caftano avvolti di chiffon, pantaloni in seta con stelle marine ricamate appoggiate sul fianco. In questa collezione non manca un’ampia dedica a un capo che Camaiani ha sempre nobilitato al massimo nella sua couture: la camicia. Il trucco delle modelle è stato affidato a Veronica Ramses, l’hairstylist a ABC Group di Adria, la parte tecnica dell’evento a SLD Service

Le creazioni di Vittorio Camaiani
Le creazioni di Vittorio Camaiani

Isola di Albarella, la cracking art e gli appuntamenti culturali di pregio

Nell’isola è possibile ammirare le opere di famosi artisti contemporanei. Tra questi la magnifica Rosa dei Ritorni creata da Marco Lodola. Inoltre in tutto il territorio sono presenti le installazioni originali ideate dal movimento artistico della Cracking Art, nato negli Anni Trenta con il proposito di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e vita artificiale. Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale tramite azioni performative coinvolgenti, come i celebri animali colorati. Rigenerare la plastica significa sottrarla dalla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita. Un nuovo linguaggio estetico innovativo che esprime una sensibilità particolare nei confronti della natura. Infine tra gli appuntamenti musicali più attesi nell’Isola di Albarella ci sarà Raf il 10 agosto 2023.

Photo credits Courtesy of Press Office

Versace sfila a Los Angeles, in passerella il fascino di Hollywood e il glamour della Golden Age

L’energia, il glamour e la potenza di Hollywood – questi sono i temi di ispirazione della nuova collezione. L’energia che deriva dall’incontro tra il glamour della Golden Age e l’attitude contemporanea; la sicurezza che si prova nel vivere il proprio momento indossando Versace con la collezione autunno-inverno 2023/24 presentata a Los Angeles.

Los Angeles, Versace FW 23/24
Los Angeles, Versace FW 23/24

L’artigianato e la tecnica di Atelier Versace caratterizzano la silhouette. Gli abiti con busti strutturali ripiegati, scollature ondulate e spalle arrotondate fanno riferimento alla collezione Atelier Versace Primavera-Estate 1995. Il tailoring con spalle dritte, emblema Versace, esalta la forma a clessidra. Le gonne e gli abiti A-line con pieghe a portafoglio dimostrano la maestria nella costruzione, con volumi proiettati frontalmente. Una profonda comprensione del corpo si traduce in tagli e spacchi sensibili al corpo.

Los Angeles, Versace FW 23/24
Los Angeles, Versace FW 23/24

«Questa collezione inizia dalla profonda comprensione del corpo che Versace ha sempre avuto a cuore. Abbiamo applicato le lezioni dell’Atelier al ready-to-wear: dalla costruzione, alla struttura, passando per la qualità dei tessuti. Si tratta di una celebrazione del nostro mestiere e di un’accurata comprensione del vero lusso, volto a creare un guardaroba per gli innovatori e i promotori di vero cambiamento – e per chi li supportaPer me Los Angeles è una dimora naturale per Versace: condividiamo lo stesso DNA di energia, potenza, creatività e immaginazione. In questo show condividiamo con il mondo questi valori: insieme», spiega il direttore creativo Donatella Versace.

Los Angeles, Versace FW 23/24
Los Angeles, Versace FW 23/24

L’intera collezione pone l’accento sui materiali, sulla loro consistenza e sulla texture, grazie a una serie di tessuti Versace realizzati su misura in collaborazione con fornitori di lunga data. La lana bouclé e la seta duchesse doppia, arricchiscono le giustapposizioni di materiali. Stole e cappotti sono realizzati in pelliccia sintetica. Pelle effetto crepe. Motivo coccodrillo in seta devoré semitrasparente. Barocco in lana jacquard e camicie in popeline. Il dettaglio della fascia e della cintura sono un omaggio ai codici del marchio, insieme alle cuciture “nastro Gianni” d’archivio e alla fibbia Medusa del ’95, una versione dell’iconico simbolo del marchio, realizzata per la campagna Atelier Versace del 1995 della quale Madonna è protagonista.

Los Angeles, Versace FW 23/24
Los Angeles, Versace FW 23/24

Nero, caramello e cioccolato sono i colori principali, senza tempo e versatili, e si conformano alla volontà di tradurre la qualità, la creatività e l’artigianato dell’Atelier Versace nel prêt-à-porter di tutti i giorni. I colori secondari Grigio Antracite, Albicocca Dahlia, Turchese, Rosa per l’uomo fanno riferimento alle palette di colori Versace dei primi anni 2000.

Animal: Stampe animalier tratte dall’archivio Versace includono coccodrillo e dalmata.

Silhouette Floreale: Un motivo grafico multi-floreale con fiori pendenti.

Photo credits Courtesy of Press Office

Motorefisico: «La sfilata del futuro? Sarà contaminata dalla Digital Art»

Un singolare métissage tra arte digitale e street con esperienze optical fantascientifiche nelle opere visual del duo creativo romano formato dai designer Gianmaria Zonfrillo e Lorenzo Pagliara che, dal 2015, con “Motorefisico” hanno conquistato il panorama italiano e internazionale grazie alle loro installazioni visive che guardano alla pixel art di Krayon e ai pattern di Sten & Lex. Tra contaminazioni urban e psichedeliche. Un sogno nel cassetto per la coppia di artisti? La sfilata di moda del futuro.

Partiamo dal nome

«Desideravamo un nome italiano di senso compiuto,. Il “motore fisico” è la traduzione delle leggi della fisica nei vari mondi virtuali creati dall’uomo»

Gli artisti ai quali vi ispirate?

«Street artist contemporanei che lavorano sulla composizione visiva e optical.  Ci piacciono molto i pattern di Sten & Lex e la pixel art di Krayon per quanto riguarda la Street Art italiana. A livello mondiale ci lasciamo ispirare da Felipe Pantone e Cruz Diez. Per  la parte digital guardiamo spesso i lavori dei Quiet ensemble (Italia) e dei 404.zero (Russia)».

Cos’è  l’arte digitale?

«Ci sono diverse forme di arte digitale,  tutte passano dall’utilizzo di dati campionati da uno strumento e trasformati da un computer. Quando si realizza un’installazione interattiva si usa un sensore di movimento che fornisce i dati al computer che le trasforma in immagini»

I lavori ai quali vi sentite più legati?

«Siamo legati un po’ a tutti i nostri lavori, ognuno ha la sua storia dietro. Siamo molto affezionati alla scalinata di 300 metri quadrati che abbiamo realizzato a Miami, sia per la grande metratura che per l’importanza della location: il Mana Wynwood Convention Center. L’opera è stata realizzata in occasione del III Points Festival, essere all’interno di una kermesse di queste proporzioni è sempre un’esperienza meravigliosa».

Chi è la mente e chi il braccio tra voi due?

«Lavorando insieme ci si divide i ruoli, in ogni lavoro ognuno dei due ha delle cose che fa più spesso, ma siamo sicuramente entrambi mente e ancor più braccia. Li alterniamo a seconda della tipologia di progetto».

Realizzate fantascientifici allestimenti site specific.

«Si tratta di installazioni legate al luogo in cui si trovano e richiedono una grande quantità di sopralluoghi per rilevare la location, in aggiunta ci vuole molta progettazione. Operiamo su installazioni cinetiche o luminose, solitamente composte da sottili fili di tessuto. L’obiettivo è creare un oggetto geometrico immersivo che cambia in base alla prospettiva di osservazione.

Avete  mai pensato di creare installazioni per i fashion show? 

«Sì, sarebbe un’opportunità molto stimolante quella  di realizzare allestimenti per il mondo della moda, per il momento non è ancora accaduto. I nostri brand preferiti? Marcelo Burlon, Iris van Herpen e Gareth Pugh».

Come sarà la sfilata di moda del futuro?

«Un fashion show contaminato dalle più moderne forme di arte digitale e installative.  Col passare del tempo le influenze estetiche offerte da questi mezzi diverranno immersive e coinvolgenti».

A cosa state lavorando?

«Inizieremo presto il cantiere di Healthy Color, il nuovo locale del rapper Sfera Ebbasta, il calciatore Andrea Petagna e del creative director Marcelo Burlon. In parallelo pensiamo ad un progetto in realtà virtuale che sarà svelato entro dicembre. E  siamo già all’opera come consuetudine su alcune  installazioni natalizie».

 

 

Culture lontane e talenti in passerella, “International Couture Fashion Show” incanta Altaroma

Un suggestivo viaggio tra i paesi e le culture del mondo. International Couture Fashion Show, organizzato da Maria Christina Rigano, Consigliere dell’Istituto Culturale Italo Libanese, incanta il ricco parterre di Altaroma, la kermesse capitolina dedicata alla moda che per l’ edizione invernale ha scelto le passerelle grunge del Guido Reni DistrictA’biddikkia, Baroqco Jewelry, Marcela de Cala, Missaki Couture e Natasha Pavluchenko, designer internazionali di grande talento, hanno fatto sfilare in passerella le loro creazioni couture, unite dal fil rouge della bellezza mistica, che non conosce confini geografici o culturali.

Baroqco-jewelry_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office
Baroqco-jewelry_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office

Ad aprire lo spettacolo, il tributo alla città di Tursi-Matera e a Maria di Anglona, omaggiati dalla designer Polacca Natasha Pavluchenko con la collezione intitolata “Maria Anglona”, testimonianza di come la storia influenza e sprona la moda.  Natasha Pavluchenko è rimasta colpita dalla bellezza della Vergine di Anglona, dalla città di Tursi e dal suo al centro storico insieme alla collegiata di Santa Maria Maggiore in Rabatana. Sulla catwalk romana 15 creazioni ispirate alla “Pala dell’Altare Maggiore” risalente al 1700 e posta oggi di fianco della Vergine.  Ospite alla sfilata una delegazione proveniente dalla Basilicata formata da stampa e personalità di spicco. A’biddikkia di Giovanna Mandarano conferma il DNA del Brand, sempre legato al gusto mediterraneo ed influenzato dalla sua Panarea. La collezione couture intitolata “La Rinascita della Moda” presenta un susseguirsi di 12 abiti dalle tinte decise che spaziano dal rosso al verde al viola ricordando l’arco baleno con tagli sinuosi che risaltano la silhouette femminile con l’aggiunta di alcuni dettagli che ricordano lo stile Barocco.  Una modella d’eccezione sarà la Testimonial del Brand A’biddikkia direttamente da Ballando con le Stelle la bella bionda Veera Kinnunem. La Rinascita della Moda” è favoleggiata da un mix di tessuti pregiati dai colori vivaci che ricordano sempre la terra nativa della stilista. Tessuti e manifattura di alta qualità, tutto made in Italy.

Abiddikkia_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office
Abiddikkia_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office

Missaki Couture fa sognare le odalische con “Cyra”. La Grecia con la sua bellezza e i suoi colori è la fonte d’ispirazione del designer libanese e così diventa anche il titolo della collezione couture di Missak Farassian presentata a Altaroma sul catwalk di International Couture brillano 20 abiti da sera dai colori pastello, il nero sempre presente, immancabile per la cerimonia e in finale l’abito da sposa. Stili e ricami disegnano una silhouette regale e trasmettono un senso di leadership interiore e un forte desiderio di prendersi cura dei dettagli. I gioielli celestiali della collezione di Baroqco “Stairways to Heaven” elevano l’anima della donna che li indossa. Dieci parure principesche sfilano insieme agli abiti neo-couture di Natasha Pavluchenko che conferiscono un’aura moderna e disinvolta a corone e gioielli scultorei. Una bellezza pura emerge da gioielli unici, fatti a mano e realizzati appositamente per sfilare sulla catwalk di Altaroma. La collezione “Stairways to Heaven” è stata creata ispirandosi all’idea di come essere più vicini a Dio, grazie alla purezza dell’Anima che permette di elevarsi rispetto al mondo irrequieto in cui viviamo. L’anima vicino a Dio è pura e bella. Realizzata in metalli pregiati placcati in oro 24 carati, abbinando decorazioni e abbellimenti con l’applicazione di Swarovski elements e di pietre semi preziose che provengono dall’Indonesia e dal Brasile.

Missaki Couture_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office
Missaki Couture_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office

In gran finale la “Vieira” di Marcela de Cala, ispirata ai miti e alle storie della famosa Vieira di Santiago de Compostela. Si racconta che la Vieira fosse una metafora per aiutare le persone a trovare la giusta strada da seguire. Marcela de Cala presenta una collezione di 20 abiti da sposa spudoratamente femminili. Perfetti per coloro che vogliono brillare nel giorno più importante della propria vita senza rinunciare all’eleganza, capi lavori caratterizzati da perline, paillettes e inserti di ogni tipo che uniti ai tulle e ai pizzi creano un effetto luminoso da sogno. La collezione “Vieira” simboleggia l’inizio di un bellissimo viaggio che approda sulla passerella di Altaroma. “Vieira” è ricca di sfumature, di ricami bianchi intrecciati e di stratificazione ingegnose selvaggiamente romantiche che cercano di catturare l’essenza della storia nascosta dietro il guscio. La forma della conchiglia ha giocato un ruolo importante donando volume agli abiti e ostentando una silhouette dai raffinati ornamenti di conchiglie e di perle.

Natasha Pavluchenko_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office
Natasha Pavluchenko_Ph. Pietro Piacenti_Courtesy of Press Office

Il make-up delle modelle è stato curato dal MUA Pablo, art director Face Place Make-up Academy by Pablo Gil Cagnè, e dal suo staff. L’hair style è stato affidato a Professional Sebastian sotto la direzione dell’art director Giovanni Salerno. Le calzature Rugantino, invece, sono state fornite da Alessi & Alessi. Casting e Production Management a cura di Eleonora Eutizi.  Ad ammirare le creazioni in passerella, un fitto parterre di nomi noti, con personalità istituzionali, del mondo della modae dello spettacolo. Tra loro, le loro Eccellenze Ambasciatori dei paesi partecipanti a International Couture, la Principessa Rita Boncompagni Ludovisi, il Prof. Dott. Giuseppe Anelli Presidente fondazione Sapentia Mundi, l’Ing. Antonello De Santis Presidente Rete Jonica Turismo, il dott. Giovanni Oliva Segretario Generale Fondazione Matera 2019, il Sindaco di Tursi il Prof. Salvatore Cosma, il Vicesindaco Maria Anglona Adduci e l’Assessore Roberto Trani, il Prof. Dott. Mangialardi, Enzo Merli AD di Fustenberg, le attrici Cristina Pelliccia, Anna Bellato Teresa Romagnoli, Esther Elisha, l’attore Josafat Vagni, il modello Matteo Begni, il presentatore Anthony Peth, l’Artista Ilian Rachov e molti altri.  Maria Cristina Rigano è una Event Manager & Press Agent specializzata nel settore della moda. Madre lingua in arabo, francese e italiano con una buona conoscenza dell’inglese, ha curato numerose fashion weeks in tutto il mondo. È ideatrice e organizzatrice dell’evento “International Couture” Fashion Show inserito nel calendario ufficiale della settimana della moda capitolina ALTAROMA. Attualmente è anche docente all’università UNINT in Terminologia della Moda e dell’Enogastronomia alla FIT.

Lusso e glamour al Royal Gala di Dubai

Nella foto H.E. Sheikha Hend Al Qassemi
Nella foto H.E. Sheikha Hend Al Qassemi

 

Moda e lusso all’annuale Royal Gala di Dubai, in media partnership con Velvet Magazine, nella suggestiva scenografia di Palazzo Versace con il parrainage di H. E. Sheikha Hend Al Qassemi. Si celebra in passerella la fusione degli stili e nazionalità con designer provenienti dalla Russia, dall’Iran, dalla Francia e dagli Emirati Arabi che hanno presentato le loro collezioni ad un ricco parterre di buyer, esponenti dell’upper class locale e internazionale, stampa e influencer. A dare il via allo show Aiza Dzhabrailova di ASET che ha aggiunto un tocco di “Notti arabe” ai suoi preziosi ricami e silhouette nitide in cui i dettagli sono i veri protagonisti . Il designer iraniano, Nakisa, ha entusiasmato il parterre con uno stile e una visione che dall’ispirazione barocca ricreando una sensazione nostalgica del XVI secolo.La collezione della Sheikha Hend Al Qassemi, House of Hend, è un métissage glam tra cultura orientale e occidentale, in cui la moda è un ponte tra civiltà mentre il brand di gioielli Rodery, lanciato in Italia nel 1986, ha presentato le sue preziose gemme durante il fashion show. La Sheikha ha basato i suoi disegni sulla tradizione islamica tradizionale e li ha trasformati attraverso un’interpretazione moderna con abbellimenti di perle e dettagli floreali per un tocco sensuale  e femminile.

 

Royal Gala Dubai
Royal Gala Dubai

 

Royal Gala Dubai
Royal Gala Dubai

 

Sara Mohamed, del Palais Des Argano, mostrò una collezione ispirata dai caftani marocchini che dimostravano che la regalità era il tema della notte attraverso i colori, i dettagli e i disegni deluxe. Il défilé couture SS’17 di Amato ha dato vita ad un vero stile avanguardistico con una collezione intitolata “Flowers of War”, ispirata da guerriere coraggiose e temerarie durante l’invasione del Giappone in Cina. Amato ha illustrato disegni sognanti portati alla vita attraverso colori vivaci e racconti di storia. Yanina, la celebre maison russa famosa in tutto il mondo, è stata presentata per la prima volta a Dubai.

Royal Gala Dubai
Royal Gala Dubai
Royal Gala Dubai
Royal Gala Dubai
Roayl Gala Dubai
Roayl Gala Dubai

 

I dettagli lussuosi, i tessuti pregiati e l’attenzione per i particolari si sono affiancati alla visione di Yulia Yanina,con creatività epersonalità. Infine, la moda made in France con Loris Azzaro, che festeggia 50 anni di carriera, con la loro collezione SS’17 Couture. La collezione è stata progettata in collaborazione con Bianca Brandolini e Eugenie Niarchos e rende omaggio agli abiti iconici della casa. Lo stilista iraniano Sadaf Dabiralai ha presentato le sue creazioni nella sala principale che porta alla sala da ballo insieme a THARB che ha esposto le borse elegantemente progettate e realizzate con savoir faire artigiano. NC ROCKS ha esposto i bijoux del duo creativo composto da madre e figlia, per donne contemporanee e moderne e Hysideis, casa di moda italiana specializzata nella pelletteria, ha presentato i suoi prodotti dal mood rock’n’roll-chic.

Spazio ai giovani talenti per Re Giorgio a Milano Moda Uomo

Quando i grandi della moda, e per grandi intendiamo quella con la “m” maiuscola, ripongono la propria fiducia negli stilisti di nuova generazione, allora si deve prender carta e penna, segnarsi i loro nomi e tener d’occhio queste nuove promesse. È il caso di Moto Guo, Consistence e Yoshio Kubo, i tre giovani stilisti emergenti sostenuti da Giorgio Armani che presenteranno il 17 gennaio, ultimo giorno di Milano Moda Uomo, le loro collezioni.Del resto il sostegno di Re Giorgio alla giovane creatività della moda non è mai mancato e tuttora continua. Dopo aver ospitato lo scorso giugno all’Armani Teatro di Milano, un nuovo designer per ogni stagione di Milano Moda Uomo e Milano Moda Donna, in vista della prossima settimana della moda maschile, insieme alla Camera Nazionale della Moda Italiana, lo stilista ospiterà in un’unica sfilata e in uno stesso appuntamento queste tre giovani promesse.

Spazio ai giovani talenti per Armani: Moto Guo, Consistence e Yoshio Kubo a Milano Moda Uomo

Moto Guo, Consistence e Yoshio Kubo, provenienti rispettivamente dalla Malesia, Cina/Taiwan e Giappone, proporranno le proprie creazioni sempre all’interno dell’Armani Teatro, in uno spazio dedicato a loro.
Una speranza ben riposta quindi quella di Armani, ma che parte anche da una considerazione di fondo e quanto mai più realistica: “Milano sta vivendo un momento di grande fermento estetico e culturale, del quale la moda è parte attiva. Per questo ho deciso di ampliare e strutturare la mia iniziativa a favore dei designer di maggior talento, per creare una giornata unica e stimolante nel calendario. Mi piaceva l’idea di offrire la possibilità a più brand di presentare il proprio lavoro in quest’occasione, lasciando che siano semplicemente gli abiti a parlare senza avvalersi di particolari allestimenti. Mi auguro che, così come era stato per me, anche per loro sia di buon auspicio”.
La scelta di dare spazio, voce e stimolo ai giovani talenti è anche un modo per favorire il cosiddetto “ricambio” generazionale e di rendere sempre più internazionale il calendario milanese in modo tale da far conoscere quanto più possibile i nuovi designer anche in diverse parti del mondo. Stessa intenzione che ha avuto il presidente Cnmi Carlo Capasa quando ha deciso di organizzare due sfilate in più quest’anno rispetto all’ edizione passata. Fra i nuovi nomi, ci saranno Billionaire, Federico Curradi, Plein Sport. Degli ormai noti brand, torneranno sulle passerelle milanesi Antonio Marras, Ermenegildo Zegna, Frankie Morello, Moschino e N. 21.

Spazio ai giovani talenti per Armani: Moto Guo, Consistence e Yoshio Kubo a Milano Moda Uomo

Forse però, questa possibilità che Giorgio Armani sta dando ai tre nuovi talenti, per alcuni potrà sembrare solo un grande azzardo. In effetti, una così grande visibilità difficilmente si dà a chi è agli esordi e sta appena varcando le soglie del fashion world.

Ma se facciamo un piccolo sforzo con la memoria e torniamo al lontano 1974 quando nella Sala Bianca di Palazzo Pitti un giovane Giorgio Armani si presentò davanti al pubblico delle passerelle, e si fece notare con la sua collezione Tendresse, dallo stile che ricordava quello del Bauhaus, con quel prendisole e chemisier dalle nuances tra il bianco e il blu, ma soprattutto da quella che oggi è diventata la sua firma inconfondibile, ovvero la giacca, il capo maschile rivisitato completamente sulla donna, potremo dire che, magari, ogni tanto azzardare può portare a un risultato unico e irripetibile.

E quindi, perché non ricreare la stessa situazione oggi e dare la stessa possibilità di farsi conoscere? Sarà infatti così per Moto Guo, Consistence e Yoshio Kubo grazie a Giorgio Armani: spazio ai giovani e al talento per future collezioni e nuove tendenze.

Novità in casa Burberry, si sfila due volte l’anno

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«Ogni nuova moda è rifiuto di ereditare, è sovvertimento contro l’oppressione della vecchia moda; la moda si vive come un diritto, il diritto naturale del presente sul passato» così parlava il noto critico letterario Roland Barthes e che cos’è la moda se non sovvertimento di se stessa, rifiuto e riaffermazione, eredità e progresso. Il tempo scorre inesorabile, la società si evolve, i tempi cambiano tanto per essere retorici e nulla esprime al meglio il cambiamento come la moda. Perifrasi troppo lunga, soltanto per introdurre una novità. L’autore di questa è il noto brand britannico Burberry, che ha ufficializzato la propria decisione riguardo alle prossime sfilate. Una vera e propria rivoluzione! Il calendario di Burberry d’ora in avanti prevedrà soltanto due appuntamenti annuali, uno a febbraio ed uno a settembre. Ma le novità non terminano qui, infatti sulla passerella vedremo sfilare simultaneamente la collezione uomo e la collezione donna, inoltre i capi saranno immediatamente disponibili sul sito del brand al termine dello show. «Questi cambiamenti ci serviranno per creare una connessione tra l’esperienza della sfilata e il momento in cui le persone possono esplorare personalmente i capi», afferma Christopher Bailey, Chief Creative e Chief Executive Officer del brand, che aggiunge «I nostri show vanno in questa direzione già da qualche tempo. Dagli streaming live, alla possibilità di ordinare i capi direttamente dalla passerella, alle campagne social. Questo è solo un ulteriore passo in un processo creativo che è in continua evoluzione». Casa Burberry non si arresta ed introduce un’ulteriore news, stiamo parlando dell’unificazione delle linee Brit, London e Prorsum in una sola nuova etichetta Burberry.

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Evoluzione è dunque la parola chiave. Si ci chiede sempre di più quale sarà il futuro delle sfilate, una cosa è certa, la volontà degli stilisti di oggi è quella di ridurre le distanze tra il prodotto della passarella e il potenziale cliente. La stessa Diane Von Furstenberg, Presidente della Camera della Moda americana aveva reso noto il proposito di cambiare la modalità delle sfilate newyorkesi. In un mondo sempre più social, il cliente che ha la possibilità di assistere virtualmente all’evento e di osservare i pezzi della collezione è portato, inevitabilmente, ad avere l’immediata esigenza di richiedere l’articolo, oggetto di desiderio, nello store del brand, articolo che però non sarà disponibile prima di sei mesi. Un tempo troppo lungo che non soddisfa più l’esigenza dei potenziali clienti. A seguire l’esempio di Burberry, sono anche altri noti brand di moda, come Michael Kors che permette di acquistare una selezione di capi subito dopo la sua sfilata seguito da Proenza Schouler che ha messo in vendita una limited edition di borse e capi d’abbigliamento, la Proenza Schouler Early Edition, subito dopo lo show. Questa notevole aria di cambiamento ha intanto smosso qualcosa e la proposta del CFDA sembra piuttosto allettante, questa infatti per risolvere la situazione avrebbe proposto di presentare le collezioni dapprima agli addetti ai lavori con delle presentazioni semestrali presso gli showroom dei brand, consentendo così alle sfilate di divenire sempre più social, e dare una rapida visibilità ai capi proposti, i quali sarebbero già presenti negli store.

Alta Moda. L’Haute Couture di Valentino torna a Roma

Mirabilia Romae, è il nome del più grande evento di Valentino che quest’anno ha deciso di presentare in Italia la sua nuova collezione Haute Couture Autunno Inverno 2015 . Un evento memorabile nato per celebrare il forte legame tra la maison e la città eterna, tenutosi lo scorso 9 luglio a Roma in piazza Mignanelli, sede storica degli Atelier Alta Moda della casa.

Uno spettacolo questo, che lungi dall’essere una semplice sfilata ha preso la forma di un’esclusiva installazione curata dall’artista Pietro Ruffo che ha reinterpretato la celebre cornice di piazza Mignanelli. Oltre al fashion show anche una Mostra Diffusa, ideata dai direttori creativi della casa di moda dal 2008,  Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli insieme allo storico d’arte Filippo Cosmelli. “Abbiamo voluto raccontare dalla nostra personale prospettiva le meraviglie della città – commentano i due direttori creativi – che tutti i giorni ci ispira. Amiamo la sua bellezza, i suoi contrasti, le sue sfaccettature, la sua capacità di trasformarsi nel tempo e proiettarsi al futuro”. 

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Piazza Mignanelli

Sull’installazione di legno, come se fosse una passeggiata archeologica intorno alla Colonna dell’Immacolata, tra gli spilli e i pini immaginari dell’artista Ruffo, ha preso vita il defilé e posto 715 persone arrivate da ogni parte del mondo, da personaggi noti come Gwynet Paltrow a Tilda Swinton, da Michelle Rodriguez a Mika. Dai tanti volti del cinema italiano tra cui Luisa Ranieri,Isabella Ferrari, Luca Zingaretti e Pier Francesco Favino agli sceicchi Hind Bint Hamad al Thani figlia della proprietaria del brand, la sceicca Mozah, che da alcuni anni è passato al Fondo Sovrano del Qatar. Tanti i motivi che hanno portato a realizzare un avvenimento del genere. Innanzitutto una nuova e monumentale boutique in Piazza di Spagna, tre piani per 1500 metri quadrati, il premio come migliori stilisti dell’anno, numeri da business che si attestano su una crescita molto importante e costante e sopratutto il grande desiderio di celebrare Roma e una certa italianità che solo il duo Chiuri- Piccioli poteva portare avanti con un certo charme.

Per mostrare al meglio tutto il loro lavoro la maison ha aperto una decina di luoghi segreti e d’incanto di Roma facendoli dialogare con alcuni abiti haute couture prodotti negli ultimi anni. Un vero e proprio viaggio nella memoria estetica e culturale della città, un tour all’interno della Grande Bellezza italiana che si occupa di riportare alla luce le meraviglie dell’industria, del pensiero, dell’artigianato e sopratutto dell’ingegno umano.

“Nel corso della nostra direzione abbiamo sempre inteso la romanità e la couture come cultura quali basi di ogni nostro lavoro – raccontano i due direttori creativi. Oggi vorremmo raccontarlo non solo con gli abiti ma anche coi luoghi e con la bellezza che ci hanno forgiato e in mezzo a cui viviamo, spesso inconsapevolmente. Roma è fonte d’ispirazione per il nostro lavoro – continuano Chiuri e Piccioli – e essere qui vivere qui, fa la differenza. Vorremmo farlo vedere, farlo capire per cogliere al meglio quelle tante facce che convivono insieme. Di base questo lavoro ci dà una grande occasione di riflettere su quello che facciamo qui e perché lo facciamo”.

Il duo non poteva spiegarsi meglio con queste parole e come narratori di una fiaba per bambini della Grande Storia Italiana fanno sfilare cappe nere con archi e architetture del Pantheon o del Palazzo della Civiltà, magicamente riportate con incastri di velluti e duchesse di seta, così come il pizzo che simula armature o gli intarsi policromi che ricordano i pavimenti barocchi.

Sono tutti racconti questi, come le favolose ninne nanne raccontate al viziato pubblico esigente della couture internazionale. Un modo questo per celebrare Valentino per Roma, fonte inesauribile d’ispirazione per la grande griffe. Ad essere presente nel nuovo flagship store della maison la capsule collection di questo memorabile evento.

 

 

 

 

 

 

 

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