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Mango StartUp Studio investe nella start-up di noleggio di abbigliamento “La Más Mona”

Mango, uno dei principali gruppi di moda europei, rafforza il suo spirito innovativo e, attraverso l’acceleratore Mango StartUp Studio, investe in La Más Mona, la piattaforma di noleggio di abiti e accessori da cerimonia. 

L’investimento consiste nell’offrire un sostegno finanziario all’azienda attraverso un prestito partecipativo convertibile e rappresenta l’ingresso di La Más Mona in un programma di accelerazione attraverso il quale gli imprenditori scopriranno in prima persona il funzionamento di Mango e saranno in grado di scalare il loro modello di business.  Riceveranno inoltre consigli e sessioni di mentoring da parte di professionisti dell’azienda in aree quali l’internazionalizzazione delle operazioni e la tecnologia, nonché la gestione delle persone. Allo stesso modo, Mango sta lanciando un progetto pilota di noleggio di abbigliamento sul suo sito web tramite Mango Renting (www.mangorenting.com).

 Belen Rallo Del Olmo, Director di Mango StartUp Studio e Polo Villaamil, Founder & Ceo di La Más Mona
Belen Rallo Del Olmo, Director di Mango StartUp Studio e Polo Villaamil, Founder & Ceo di La Más Mona

Il servizio offrirà una quarantina di articoli che verranno aggiornate ogni mese, in modo che i clienti Mango possano godere di una maggiore versatilità e flessibilità nella scelta degli outfit per i loro eventi.

Si tratta del terzo investimento effettuato da Mango StartUp Studio dal suo lancio nel 2022. Finora l’acceleratore ha investito nella start-up di sostenibilità specializzata nella rivendita di rifiuti tessili, Recovo, e nell’azienda di retribuzione on-demand e flessibile, Payflow.

La Más Mona è stata fondata nel 2012 con la missione di offrire un modo più intelligente, responsabile e sostenibile di consumare. La piattaforma ha iniziato con un modello B2C di noleggio di abbigliamento, sia per abiti da cerimonia che per abiti da tutti i giorni, e ora ha esteso la sua attività con un modello B2B per i marchi che desiderano lanciare il proprio servizio di noleggio attraverso i propri clienti. Attualmente La Más Mona conta 315mila clienti registrati e 35mila capi noleggiati.

 Belen Rallo Del Olmo, Director di Mango StartUp Studio e Polo Villaamil, Founder & Ceo di La Más Mona
Belen Rallo Del Olmo, Director di Mango StartUp Studio e Polo Villaamil, Founder & Ceo di La Más Mona

About Mango StartUp Studio

Mango Start-Up Studio, l’acceleratore di start-up del settore moda creato dall’azienda, ha l’obiettivo di promuovere l’innovazione in Mango, individuare nuove opportunità di crescita e partecipare allo sviluppo di nuove tecnologie o modelli di business.
A tal fine, Mango StartUp Studio è alla ricerca di aziende e idee in fase di sviluppo per effettuare investimenti di seed-capital che contribuiscano all’innovazione della catena del valore dell’industria della moda e migliorino l’esperienza del cliente. Tecnologia e sostenibilità sono due aree di interesse prioritario per l’acceleratore, oltre a tutti gli anelli della catena del valore, dalla creazione e  dall’approvvigionamento dei prodotti alla distribuzione.

Photo credits Courtesy of Press Office

Lo stilista Ettore Bilotta realizza le divise dell’equipaggio della compagnia Kuwait Airways

È Ettore Bilotta il fashion designer scelto da Kuwait Airways per progettare e realizzare le nuove divise degli equipaggi di volo. Nell’anno del settantesimo anniversario della compagnia di bandiera, infatti, si attua un importante progetto di rilancio, che prevede una serie di servizi all’avanguardia, come l’home check-in, i servizi di limousine, l’introduzione di nuove destinazioni per la stagione estiva 2023. In quest’ottica di innalzamento degli standard, di grande rilievo è un radicale cambio di stile, con l’assegnazione a Bilotta del nuovo look dell’equipaggio di bordo.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

La nuova collezione di uniformi, in perfetto equilibrio tra classicità e funzionalità, è ispirata a due elementi fondamentali: stile e ospitalità. Gli outfit sono contemporanei, classici, e pratici nella loro innata eleganza. Le linee sono glamour e donanti, ispirate a quegli anni 50 che hanno visto nascere la Kuwait Airways. La scelta cromatica alterna il blu navy, omaggio al colore della compagnia, al beige, nella tonalità dorata e inconfondibile del deserto di sabbia.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Tratto caratteristico è l’uso del tessuto jacquard, che si affianca alla tinta unita conferendo all’outfit un segno distintivo, che identifica la compagnia aerea, con un disegno che ricorda il diamante, in una serie di sfaccettature che danno tridimensionalità. I tessuti sono realizzati con una composizione in maggioranza di lana, fibra naturale, che garantisce, oltre al confort, anche un’elevata sicurezza grazie alla sua bassa infiammabilità.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Ettore Bilotta ha elaborato un vero total look, completo di borse, guanti, foulard, cappello e cinture, che lo rendono prezioso e accurato a prima vista, infondendo una sensazione di opulenza.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

«La nuova immagine di Kuwait Airways, nel suo 70° compleanno, non vanificherà la sua vocazione, quella di volare con serena raffinatezza- ha dichiarato Bilotta- ringrazio  il Ceo della Kuwait Airlines Maeen Razouqi per avermi scelto in questo importante progetto di rilancio della compagnia. Il Kuwait e la sua gente sono stati per me di grande ispirazione nella realizzazione delle uniformi, nelle quali ho voluto trasfondere l’innata eleganza della sua popolazione e la bellezza sinuosa del paese, un piccolo e prezioso diamante incastonato nella corona del Golfo Persico».

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

Le divise disegnate da Ettore Bilotta saranno indossate dagli equipaggi a partire da Maggio 2023 e resteranno a bordo per i prossimi 5 anni. Il couturier ha al suo attivo molte importanti collaborazioni, tra cui la creazione delle divise del personale di volo di primarie compagnie aeree internazionali, tra cui Etihad, Alitalia, Turkish Airlines. Il 2023 si apre con la nuova collaborazione con Kuwait Airways.

Ettore Bilotta per Kuwait Airways
Ettore Bilotta per Kuwait Airways

About Ettore Bilotta
Ettore Bilotta. Couturier italiano, affonda le radici della sua formazione nell’alta moda, presso l’atelier della storica maison Lancetti a Roma e a seguire presso l’atelier Raffaella Curiel a Milano. In seguito, fonda il suo atelier e il brand che porta il suo nome e debutta nel 2005 con una collezione presentata nel calendario della settimana della moda di Roma. Alla collezione couture affianca ben presto la linea pret a porter, che declina il medesimo registro stilistico che ha reso Ettore Bilotta uno dei designer più amati della moda italiana. Da allora non ha mai smesso di disegnare collezioni eleganti per clienti che amano vestirsi in modo esclusivo, come la Haute Couture richiede.

Photo credits Courtesy of Press Office

Mila Schön, avviato il progetto di espansione finanziaria della storica maison milanese

Mila Schön, marchio nato a Milano nel 1958 e tra gli “inventori” del prêt-à-porter italiano, ancora oggi simbolo di un’artigianalità tipicamente made in Italy e di un’estetica senza tempo, si appresta a intraprendere un percorso di significativa crescita e a diventare uno dei principali brand lifestyle nel segmento dell’affordable luxury.

Il progetto di espansione ha preso forma in seguito a una riorganizzazione strategica, perfezionata negli scorsi mesi, che ha visto un pool qualificato di investitori italiani, attraverso la newco Cofedo, avviare una partnership globale con il gruppo finanziario giapponese Itochu. In base all’accordo, dalla collezione Autunno-Inverno 2023/2024, la realtà italiana sarà responsabile di tutti gli aspetti, creativi e operativi e strategici, legati alla gestione del mondo Mila Schön in tutte le categorie merceologiche.

Scopo dell’operazione, guidata dal Ceo Guido Formilli Fendi – membro della famiglia fondatrice di Fendi, maison in cui ha lavorato fino al 2003, ricoprendo diversi ruoli di primo piano tra cui quello di direttore generale e direttore commerciale -, dal Presidente Barbara Gabarrini Confalonieri – imprenditrice e profonda conoscitrice del settore e dei gusti dei consumatori – e dal direttore creativo Marc Audibet è quello di permettere a Mila Schön di raggiungere nuovi traguardi, arrivando a raddoppiare nel medio termine il suo attuale fatturato, pari a circa 200 milioni di euro.

Mila Schön
Mila Schön

Il nuovo assetto punta su una strategia di distribuzione wholesale premium e selettiva, che avrà come punto di partenza il network selezionato di negozi multimarca su cui può contare il brand a livello internazionale. Le priorità saranno da un lato il consolidamento dei mercati attualmente di riferimento quali appunto Italia e l’Europa, dall’altro l’espansione globale, con un focus sulle significative opportunità offerte da aree come Asia e Medio Oriente e il rafforzamento all’interno delle grandi catene di department store in America.

Il business plan delineato da Cofedo prevede l’ampliamento della clientela di Mila Schön raggiungendo anche le nuove generazioni di giovani consumatori, entrando in nuove categorie di prodotto come la linea casa, le fragranze, l’occhialeria e l’abbigliamento maschile, sempre senza smettere di valorizzare le radici italiane della maison, famosa per aver vestito le donne del jet set internazionale come Jacqueline Kennedy e Marella Agnelli.
La Direzione Creativa è stata affidata a Marc Audibet, fashion designer che in passato ha disegnato le collezioni donna di Hermès, Prada e Salvatore Ferragamo e noto nel settore anche per le sue ricerche sui tessuti stretch. Audibet interpreterà lo stile di Mila Schön con uno spirito innovativo e moderno proponendo al mercato, sin dalla sua stagione di debutto, una linea completa di abbigliamento fatta di oltre 100 pezzi, a cui si aggiungono anche una serie di proposte tra accessori e calzature.

In linea con la tradizione della maison, storicamente impegnata nel promuovere rapporti duraturi con i fotografi – primo fra tutti Ugo Mulas – per dare sostanza iconografica alla propria visione stilistica, la nuova brand identity di Mila Schön sarà comunicata con progetti speciali e con una serie di iniziative esclusive, anche digital. A idearle sarà un team di talenti, impegnati in una serie di special project e colab nel segno della contaminazione con mondi diversi ma complementari a quello della moda, come la pittura e il cinema.

Un bozzetto Mila Schön
Un bozzetto Mila Schön

Guido Formilli Fendi, Ceo di Cofedo ha dichiarato: «Io e Barbara Gabarrini Confalonieri siamo orgogliosi di collaborare con Itochu a questa fase di espansione di Mila Schön. Crediamo che la partnership avvierà una nuova fase di crescita e di consolidamento del ruolo della maison all’interno del panorama internazionale dei fashion & lifestyle brand. Se abbiamo investito in questo progetto è perché crediamo sia una straordinaria opportunità per accompagnare un marchio, simbolo dell’esclusività italiana, verso una leadership globale per questo vogliamo da subito consolidare la presenza della maison nei mercati internazionali operando con strategie di lungo termine con partner selezionati».

Barbara Gabarrini Confalonieri, Presidente di Cofedo ha dichiarato: «Mila Schön è un patrimonio del made in Italy che vogliamo valorizzare. Personalmente sono sempre stata attratta dall’immagine del marchio e dal suo stile inimitabile, fatto di femminilità, rigore e sensibilità cromatica. Ora il progetto nato con Cofedo ci offre la possibilità di entrare in questo mondo, caratterizzato da incredibile esclusività e creatività, e quindi da affrontare con prudenza e rispetto. Siamo convinti che, nell’ambito del nuovo corso della maison, l’ingresso di Marc Audibet potrà dare ottimi frutti, portando Mila Schön a diventare leader nel segmento dell’affordable luxury. Grazie al suo intuito e al suo talento, all’esperienza pluriennale e alla sensibilità per tessuti e le silhouette, Marc saprà interpretare al meglio l’immenso patrimonio estetico di Mila Schön con nuove declinazioni e interpretazioni nelle collezioni di abbigliamento del brand, dando anche nuova vitalità al mondo delle calzature e degli accessori».

About Mila Schön

Fondato nel 1958 a Milano da Mila Schön ”signora dell’eleganza italiana”, il marchio è oggi una realtà del lusso di notorietà internazionale, simbolo di un’artigianalità e di un’estetica spiccatamente italiana. Grazie alla visione della sua fondatrice, la cui invenzione più nota a livello stilistico resta il double e i tagli di Fontana, il brand Mila Schön è stato tra i primi ad allargare il campo d’azione dall’abbigliamento al lifestyle e il design producendo nel corso degli anni una vasta gamma di collaborazioni extra-settore e nel corso della sua storia ha conquistato importanti riconoscimenti come il Neiman Marcus Award, riservato alle figure che più hanno influenzato la moda mondiale negli anni.

Photo credits Courtesy of Press Office

Beatrice Gigli: “Il Circolo delle dame colte per rafforzare l’identità del mio brand con i gadget”

Sei anni fa Beatrice Gigli ha fondato la Beatrice Gigli Communication e si occupa della comunicazione, delle relazioni pubbliche e istituzionali e di eventi di marchi di eccellenza del Made in Italy legati alla moda, all’enogastronomia, al cinema e alla cultura.

Nella foto Beatrice Gigli_credits Courtesy of Press Office
Nella foto Beatrice Gigli_credits Courtesy of Beatrice Gigli Communication

Sto per lanciare il primo brand di gadget e merchandising della mia azienda: il nome è Circolo delle dame colte. Lo scopo è quello di rafforzare in modo veramente particolare l’identità del marchio della mia azienda, attraverso uno storytelling culturale per raccontare il mio lavoro: il circolo delle dame colte era un salotto sorto in età napoleonica e fondato da donne, ma erano ammessi anche i cavalieri, il cui obiettivo era quello di dare un notevole contributo al lavoro, alla cultura e alla politica attraverso le relazioni pubbliche e le iniziative. Il Circolo delle dame colte è lo spunto perfetto per raccontare il mio lavoro: la Beatrice Gigli Communication fa tutte queste attività– spiega la fondatrice dell’agenzia di comunicazione e giornalista- Perché riportare questa storia sui gadget aziendali? Perché lavoro molto sul marketing e merchandising è un ottimo veicolo per l’immagine pubblica, aziendale o personale che sia. E deve essere impostato come un vero e proprio brand con un ‘alta qualità dei materiali e delle grafiche. Basti pensare che il merchandising imperiale è stato inventato la napoletane, la grande N sulle ceramiche, sulle scatole, , sui cuscini. Credo che Napoleone sia stato tra i più grandi comunicatori“.

Il Circolo delle dame colte_Courtesy of Beatrice Gigli Communication
Il Circolo delle dame colte_Courtesy of Beatrice Gigli Communication

I gadget – t shirt, tazze, agende, shopper bag, ma non solo – hanno le “dame colte” con il logo della mia azienda -la nuvoletta del fumetto- sulla testa. Il messaggio che vorrei veicolare è quello che la cultura, il conoscere, il raccontare una storia può cambiarci la prospettiva di vedere le cose, e naturalmente l’approccio con il nostro lavoro. È un valore aggiunto molto importante.  I gadget sono promozionali ma ho previsto anche della “capsule” destinate alla vendita a sostegno di cause benefiche.

Dove studiare moda? Le 5 migliori scuole italiane e straniere

Fashion business management, fashion styling o fashion communication. Vuoi lavorare in uno di questi campi, ma non sai da dove iniziare? Ecco le migliori scuole di moda italiane e straniere che propongono corsi e master grazie ai quali puoi specializzarti a partire dal prossimo anno.  

Settembre è ancora lontano, ma è arrivato il momento di pensare a quali percorsi intraprendere una volta finite le vacanze estive. Se la tua passione è la moda e vuoi specializzarti in uno dei numerosi campi che il fashion world propone, allora non resta che consultare i corsi e i master proposti dai grandi istituti italiani e stranieri. I programmi formativi sono davvero numerosi, ma anche quelli studiati ad hoc per chi è interessato al marketing, alla comunicazione, allo styling, al merchandising, al business e al management. Nelle scuole di moda, oltre ai tradizionali corsi di fashion design per aspiranti designer, per chi desidera progettare gioielli e accessori o per chi punta su modellistica o sartoria, c’è anche un’ampia gamma di corsi dedicata al settore amministrativo. La moda infatti è un universo molto variegato, con molti campi professionali in cui poter formarsi e specializzarsi.

Per chi vuole specializzarsi in un particolare settore del fashion business, molti istituti e scuole di moda organizzano (oltre ai tradizionali corsi di laurea) dei corsi a durata mensile o annuale, oppure dei veri e propri master. Attraverso questi percorsi scolastici che alternano teoria e pratica, si apprende come trasformare un’idea in un modello produttivo, sviluppando così abilità creative e culturali, ma anche economiche e manageriali. I professionisti del fashion business lavorano con la produzione, con la comunicazione, con il marketing ed il fashion retail business e devono avere una conoscenza profonda del panorama della moda.

Vuoi lavorare nel mondo della moda ma non sai da dove iniziare? Ecco 5 scuole di moda italiane e straniere che puoi consultare subito, per scegliere quella più adatta alle tue esigenze e iniziare a partire da settembre 2017.

Le migliori 5 fashion schools

Bologna Business School – Fashion business marketing

La Business School dell’Università di Bologna propone un Global MBA in Design, Fashion and Luxury Goods. L’obiettivo è quello di formare professionisti del settore management, in grado di stabilire un equilibrio tra creatività e business nella gestione di imprese di lusso. Il programma si concentra sugli aspetti pratici del fashion marketing e management, grazie allo stretto rapporto con le imprese italiane. Nel corso del primo trimestre, le lezioni riguarderanno materie di general management; a partire dal secondo trimestre i partecipanti si dedicheranno allo studio di materie specifiche del track. A queste si affiancano ore di partecipazione a laboratori di business e analisi di casi di retail e un periodo di 500 ore di internship presso realtà leader nel design, fashion and luxury goods o da dedicare a un project work imprenditoriale.

Format: Full-time

Lingua: Inglese

Durata: 12 mesi

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Nel backstage di una sfilata della Parsons The New School for Design a New York, nel 2014.
(Brian Ach/Getty Images for Amazon Fashion)

Eidos Comunicazione – Master in giornalismo di moda

La Eidos è specializzata in giornalismo e propone, tra  vari master, un master in giornalismo di moda e comunicazione per rispondere al numero sempre più grande di richieste da parte di professionisti che vogliono specializzarsi in questo campo. Questo percorso didattico intende fornire non solo competenze da giornalista tout court, ma anche sull’ufficio stampa, sulla scrittura sul web e sui social, sullo styling e sull’intero sistema moda. Un percorso adatto a chi aspira a queste figure professionali: fashion editor; stylist; ufficio stampa; marketing & advertising manager e giornalista. Incluso uno stage di 6 mesi.

Format: Weekend + stage

Lingua: Italiano/Inglese

Durata: 6 mesi

Scuola Romana di Fotografia a Roma – Diventa fotografo di moda

La storica scuola romana di fotografia propone un master triennale che ti consente di specializzarti nella fotografia di moda, concentrandosi sui diversi linguaggi visivi della comunicazione. Parte dallo studio degli stili storici e delle interazioni tra moda e arte per garantire l’acquisizione di competenze sufficienti a realizzare servizi fotografici che interpretino le nuove tendenze.

Format: Full-time

Lingua: Italiano/Inglese

Durata: 3 anni

Central Saint Martins di Londra – Fashion designer

Le scuole di moda inglesi sono sicuramente tra le più prestigiose. Una delle più importanti la Central Saint Martins di Londra che offre 13 indirizzi di studio dedicati alla moda Molto famosa anche perché lì si sono laureati stilisti come Alexander McQueen e Christopher Kane. Offre sbocchi lavorativi importanti per i più talentuosi.

Format: Full-time

Lingua: inglese

Durata: dipende dal corso scelto

Parsons The New School of Fashion of New York – Fashion communication

Tra le scuole di moda americane non possiamo non consigliarvi la Parsons The New School of Fashion di New York, una vera e propria università che offre agli studenti stage all’interno delle aziende anche durante l’anno accademico grazie al fatto che l’istituto abbia, nel corso degli anni, stretto accordi con importanti case di moda come LVMH. Anche qui gli sbocchi professionali sono garantiti, ma il prezzo da pagare (anche) per questo è molto altro (circa 39mila euro). Esistono, però, anche dei corsi on line a cui potete dare un’occhiata, anche solo per un primo approccio al loro metodo di studio.

Format: Full-time

Lingua: Inglese

Durata: 4 anni + stage

 

Malloni, glamour “poetricity” nel cuore di Roma

La nuova Boutique Malloni nasce nel cuore del fashion district romano: in Via Bocca di Leone 34 (tra via Condotti e Via del Babuino).Con una superficie di circa 120 mq posti su due livelli, il progetto è curato dall’Arch. Lorenzo Malloni in un gioco di luci e riflessi in cui vetri bronzati alternano lucido, opaco, satinato e finiture a specchio. I moduli di vetro declinano sfumature di colori eleganti e discrete. Accanto ai toni neutri della pavimentazione sono inserite appenderie realizzate in metallo grezzo che creano un percorso sinuoso e dinamico e al contempo sviluppano una narrativa dei capi definendo un unico racconto, quello della collezione Malloni.Gli elementi di arredo sono realizzati interamente da Officine Malloni, realtà interna all’azienda, di creazione, prototipazione e infine produzione di oggetti di design e arredo. In occasione dell’Opening Store romano verrà ospitata all’interno della boutique l’opera “rètina” delle visual artists Le CostuMistiche (Serena Furiassi e Valentina Cardinali) che diventa metafora delle dualità dell’esistenza (interno-esterno, luce-ombra, vuoto-pieno, cielo-abisso, maschile-femminile).

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Un’ opera dal duplice volto, fruibile in diverse condizioni di luce e realizzata con più materiali, tra cui reti da pesca di recupero che conferiscono all’opera un carattere “nudo e crudo” e dall’aspetto tessuto non tessuto. Reti che raccontano una storia, maneggiate da sempre da mani maschili, fanno emergere un animo femminino. La sagoma di un manichino assente prende corpo in una presenza evanescente e rievoca archetipi femminili ancestrali. La serata, ispirata al tema della leggerezza e della positività, vedrà la partecipazione di Beatrice Aiello, volto degli spot e delle campagne pubblicitarie 2016 di Alitalia e Lavazza. Bellissima e sofisticata, durante l’evento l’ospite interagirà indossando un look Primavera Estate ideato appositamente per l’opening romano.

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La Collezione Poetricity Primavera-Estate 2017, presente nello store romano, continua a definire l’immagine caratteristica del marchio attraverso linee sottili, delicate e dall’aurea quasi diafana: creature vestite di volumi trasparenti e leggerezza. Linee pulite, colori minimali e neutri che vanno dal bianco al nero, passando per l’avorio ed il color crema. Tra i tanti neutri irrompe e si fa strada il rosso amaranto. Tutto è leggero e fluido. Tra i pezzi forti della collezione: tailleur mixati a pezzi di maglieria, dettagli di pelle applicati su piccoli grembiuli asimmetrici, semi ruote sulle schiene che lasciano intravedere il corpo avvolto dai lacci. Plastron su camicie e polsi allacciati su giacche sono altri componenti altrettanto importanti che rimandano alle lavorazioni manuali e artigianali. Le silhouette sono spesso imbrigliate da nastri e legature che enfatizzano le linee del corpo in maniera poetica ed eterea, ridisegnando la figura in modo particolare, contaminandola con grazia e delicatezza. La nuova collezione Malloni si lascia cosi trasportare, in una mutevolezza intellettuale che ha la poesia come percorso principale d’ispirazione. La contrapposizione tra l’essenzialità e capi imponenti crea un risultato finale unico.  Malloni spa è l’insieme delle attività produttive che ogni giorno danno vita alla Maison Malloni. L’azienda è proprietaria dei fashion brands _MALLONI, IXOS e del progetto Malloni TRACE. Tutto ha inizio nel 1960 in un laboratorio artigianale di calzature di qualità fondato da Marcello Malloni. Negli anni ‘80 diviene amministratore dell’Azienda Fabio Malloni (figlio di Marcello), designer di calzature, creativo e con evidenti doti imprenditoriali. Nasce così il marchio Ixos Calzature. La guida di Fabio favorisce la crescita dell’azienda e l’ingresso del marchio nel mercato internazionale.

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La linea Malloni Donna viene lanciata nel 2001 grazie all’intuito e alla creatività di Fabio Malloni e Floriana Orsetto. Il veloce e favorevole riscontro da parte del pubblico porta subito all’apertura della prima Boutique monomarca a Milano. Si susseguono sfilate, e eventi e l’apertura di nuove Boutiques nelle città italiane di maggiore interesse culturale e artistico. Dal 2016 due importanti realtà HANGAR MALLONI e OFFICINE MALLONI (presenti già dal 2013) diventano interne al gruppo e si consolidano dirette e coordinate dall’Architetto Lorenzo Malloni – HANGAR è il nuovo ufficio dedicato all’interior design ed alla comunicazione visiva dell’Azienda MALLONI, le OFFICINE sono le aree del laboratorio che sviluppa e produce l’arredo ed il design progettato da Lorenzo Malloni.

Fondazione Giorgio Armani: quando la moda incontra il sociale

La moda non va mai in vacanza e l’estate diventa il periodo giusto per elaborare i bilanci della prima decade di attività e programmare dettagliatamente il “futuro”.

By Armani Official
By Armani Official

Giorgio Armani ne sa qualcosa e dopo il clamoroso annuncio di addio alle passerelle milanesi, lo stilista annuncia la nascita della Fondazione che porta il suo nome.

La Fondazione-ha dichiarato Re Giorgio- creata per realizzare progetti di utilità pubblica e sociale, assicurerà nel tempo che gli assetti del governo di Armani si mantengano stabili, rispettosi e coerenti con alcuni principi che mi stanno particolarmente a cuore e  che da sempre ispirano la mia attività di designer ed imprenditore“.

Principi che si ispirano all’autonomia e all’indipendenza di un Gruppo, quello Giorgio Armani S.p.A., che dal 1975 include tutti i marchi fondati nel corso del tempo come Armani Collezioni, Emporio Armani, A|X, Armani Casa, Armani Jeans, Armani Caffè, Giorgio Armani, Giorgio Armani Privé, AJ, EA7, Armani Ristorante ecc…

L’impero, diventato perciò troppo grande e “potente”, necessitava di una sorta di garanzia mirata allo sviluppo del marchio in nome dell’eccellenza del Made in Italy, capace di equilibrare gli investimenti finanziari, limitando gli indebitamenti e le acquisizioni.

by Giorgio Armani Facebook
by Giorgio Armani Facebook

Più volte il Fashion System si è interrogato circa il futuro dell’azienda e la Fondazione è la risposta concreta. Non solo un mezzo, bensì uno strumento in grado di fornire continuità economica rassicurando così tutte le persone del Gruppo che lavorano con lealtà e passione contribuendo al successo aziendale.

By Armani Official
By Armani Official

 

Le fondazioni di moda in Italia rappresentano oggi un patrimonio dal valore inestimabile. Diverse maisons, come Ferragamo, Prada, Gucci e Trussardi, hanno deciso di dare vita a fondazioni omonime con lo scopo di raccontare la propria storia, promuovere l’arte e la cultura tramite restauri e interventi urbani.

 

 

 

 

Massimiliano Giornetti lascia Ferragamo. Un nuovo trono vacante nella moda

 

Ci eravamo illusi. Avevamo pensato che, conclusosi il 2015, lo strazio sarebbe finito. E invece ecco un nuovo terremoto che scuote il fashion system. Il virus del cambiamento sta contagiando il mondo della moda su ogni fronte. Così, dopo aver placato i pianti per Alexander Wang che ha lasciato la direzione creativa di Balenciaga, per Raf Simon, congedatosi da Christian Dior, per Alber Elbaz, che ha concluso il suo sodalizio artistico durato 14 anni con Lanvin, e per i fratelli Capasa che hanno lasciato Costume National (maison fondata da loro stessi), un altro nome si aggiunge alla lista: quello di Massimiliano Giornetti.

Massimiliano Giornetti. ph. GettyImages
Massimiliano Giornetti. ph. GettyImages

Giornetti, infatti, lascia la direzione creativa di Salvatore Ferragamo. La notizia arriva con un comunicato stampa ufficiale giovedì 24 marzo. La portata di queste separazioni è tale da poter essere paragonata a quella di celebri divorzi come per le coppie Gwyneth Paltrow / Chris Martin, Ben Affleck / Jennifer Garner e Charlize Theron / Sean Penn. Questa svolta per la maison italiana arriva in un momento particolare: il brand ha infatti recentemente festeggiato il suo centesimo anniversario.

Era il 1915 quando il giovane Salvatore Ferragamo decise di lasciare la sua Italia per volare verso gli Stati Uniti d’America. La sua storia iniziò proprio oltre oceano, dove cominciò a creare scarpe. Non era un semplice calzolaio, ma un artista che univa in maniera eccelsa la sua creatività alla conoscenza dell’anatomia (frequentò l’University of Southern California), riuscendo a interpretare al meglio le richieste delle sue celebri clienti. Dopo l’esperienza statunitense, tornò in Italia e aprì un calzaturificio a Firenze, quindi alcune boutique.

Salvatore Ferragamo e Audrey Hepburn
Salvatore Ferragamo e Audrey Hepburn

 

La famiglia di Salvatore Ferragamo
La famiglia di Salvatore Ferragamo

Nel 1928 fondò un’azienda che portava il suo nome. Le sue scarpe avevano incantato persino le star più esigenti, sedotte da uno stile tanto raffinato. Dopo la sua morte negli anni Sessanta, il suo nome non svanì, anzi divenne uno dei più emblematici del made in Italy grazie alla famiglia che ereditò i sogni del capostipite. L’azienda crebbe e cominciò a realizzare anche borse e linee di abbigliamento, quindi orologi, gioielli, profumi e occhiali.

A questa storia lunga un secolo Massimiliano Giornetti, classe ’71, prende parte nel 2000. Il designer porta con sé una formazione interessante: il diploma al Polimoda Fashion Design Institute di Firenze e l’esperienza a Roma come assistente di Anton Giulio Grande, sia alla collezione prêt-à-porter, sia per quella di haute couture. L’esordio da Ferragamo lo vede nell’Ufficio Stile della linea maschile. Ma la sua scalata è inarrestabile. Nel 2004 prende la direzione creativa della linea uomo, nel 2011 diventa direttore creativo anche delle collezioni femminili, fatto nuovo per l’azienda che aveva avuto sempre due differenti designer per le due linee.

Uno stile, il suo, elegante e sobrio. Forse fin troppo. D’altronde, Salvatore Ferragamo non è forse proprio questo? Un brand che si distingue dagli altri per la sua linearità, per le forme pulite e per una notevole attenzione alle scarpe, che rimangono il suo punto forte. Giornetti ha saputo, collezione dopo collezione, dare una nuova vita alla maison, tenendo sempre presenti gli storici pilastri di Ferragamo. La perizia tecnica, inoltre, lasciava trasparire quel suo breve passato nella Haute Couture. Qualsiasi cosa pensino critici ed esperti del settore, una cosa è certa: lo stile made by Giornetti piaceva ai clienti. A testimoniarlo la crescita del fatturato delle vendite registrata negli ultimi anni, specie nel 2015.

Collezione Salvatore Ferragamo FW 2016/2017
Collezione Salvatore Ferragamo FW 2016/2017

Non sono chiari i motivi di questa rottura. Dal comunicato apprendiamo soltanto che “il Gruppo Ferragamo ringrazia Massimiliano Giornetti per il suo impegno e per la lunga collaborazione”. Una separazione serena, dunque. Ma una scelta dipesa da chi? Di certo, in una situazione tanto movimentata nel fashion biz, con troni vacanti qua e là (tra i quali quello di Christian Dior), dietro a un’abdicazione potrebbe pure esserci un disegno ben preciso del designer, magari interessato a nuovi territori. E se Michele Norsa, Amministratore Delegato del Gruppo Ferragamo, afferma “Coglieremo questa opportunità per rivisitare il nostro approccio alla creatività. Negli anni l’azienda ha scoperto e sostenuto tanti giovani talenti ed oggi può contare su un eccellente team creativo interno”, cosa avrà da dirci Giornetti? Attendiamo impazienti.

Massimiliano Giornetti. ph. GettyImages
Massimiliano Giornetti. ph. GettyImages
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