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International Tattoo Expo, arte e passione sulla pelle

Arte e passione incise per sempre sulla pella. Le colonne marmoree del Palazzo dei Congressi di Roma si tingeranno dell’inchiostro dei migliori artisti internazionali, ognuno appartenente ad uno stile od ad una scuola diversa. Una tra le più grandi convention di tatuaggi al mondo è pronta ad ospitare i le più grandi leggende di questa arte. Le leggende del mondo del tatuaggio, ma anche i migliori nuovi talenti di quest’arte si riuniranno nella Capitale venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 maggio 2017 per la diciottesima edizione dell’International Tattoo Expo. Più di quattrocento tatuatori provenienti da ogni continente sono pronti a tingere d’inchiostro il marmo del del Palazzo dei Congressi dell’Eur. Una location incredibile, in grado di soddisfare al massimo le aspettative degli appassionati o dei semplici curiosi che in un ambiente così suggestivo potranno farsi tatuare dei più importanti tatuatori al mondo.

 

Giuseppe Messina
Giuseppe Messina

Il successo della precedente edizione con circa ventimila visitatori, conferma come il mondo dei tatuaggi sia diventato il simbolo della cultura artistica moderna e oggi dichiarato dalla critica anche come espressione d’arte contemporanea. Il prestigio della manifestazione è confermato anche dal livello artistico dei tatuatori presenti e dagli ospiti famosi con una passione per i tatuaggi. Tra i principali tatuatori di questa edizione ricordiamo il tatuatore inglese Paul Talbot che proporrà uno stile da lui definito punk collage in cui unisce avantgarde e trash polka con l’ausilio di una tecnica raffinata che mescola saturazioni di colore a “veli” di sfumature.

Angelo Rasile
Angelo Rasile

Direttamente da San Pietroburgo Tomasz Tofi Torfinski è il portavoce del surrealismo tanto che con lui questo stile nel mondo del tatuaggio ha raggiunto vette impensabili nel passato. Mescolare colori caldi a quelli freddi per ottenere vere e proprie “visioni oniriche” su pelle è ormai il suo marchio di fabbrica che gli ha fatto vincere decine di premi nelle convention di tutto il mondo.Marco Manzo  che detiene il primato di aver introdotto l’arte del tatuaggio nel mondo dell’arte contemporanea, essendo presente con le sue opere nei più importanti musei d’arte contemporanea al mondo come tra cui il Moma di New York, l’ Hamburger Bahnhof di Berlino e il Maxxi di Roma. Le sue creazioni sono delle vere e proprie costruzioni di raffinati pizzi e trine tatuati con genialità e tecnica direttamente sulla pelle invece che sul tessuto.

 

Eduardo Lascano
Eduardo Lascano

Sempre dal paese transcontinentale è pronta a stupire Daria Pirojenko. La sua capacità nel mescolare al realismo elementi cartoon abbinandoli a sfondi watercolor di tipo pittorico la sta proiettando verso le vette del tatuaggio mondiale.Dopo aver tatuato Fedez, arriverà all’international Tattoo Expo anche Andrea Lanzi con i suoi tatuaggi hypercolor. Uno dei più eccentrici artisti italiano con uno stile unico e una creatività infinita.Dalla Polonia, invece, arriva un altro maestro del realismo a colori: Karol Rybakowski. In pochi anni ha dimostrato che la ritrattistica sia a colori che in bianco e nero non hanno segreti per lui.Il “calore” delle opere di Maya Sapiga è pronto a conquistare la pelle del pubblico italiano. Per gli amanti del più puro stile traditional americano saranno imperdibili i tatuaggi di Myke Chambers, direttamente dal famosissimo Seven Swords di Philadelfia insieme a Carlos Perez, Aaron Francione e Jeff Miller.

Sasha Prosperi
Sasha Prosperi

Il lettering è tornato a cavalcare la scena del tattoo o forse non l’ha mai abbandonata. Snt Simo, unico tatuatore europeo a far parte della World Wide Letter Gang (la più importante crew del lettering al mondo) è l’esponente italiano più importante di questo genere. I suoi tatuaggi su colli, teste, occhi e mani faranno impazzire il pubblico dell’International Tattoo Expo Roma. Dalla Korea del Sud l’affascinante Zoseon con il suo bianco e nero reso ancora più raffinato dal gusto orientale. Inconfondibile Abey Alvarez: il suo stile “chicano” è quello a cui tutti fanno riferimento. Nella California del Sud lo studio 3 Foot Radius è sinonimo di “street style”. Mentre il suo collega Kalmone rivela le sue radici che affondano nel writing di strada. Thomas Clark porta dalla Nuova Zelanda lo stile tribale in compagnia di Jason Teitinga, direttamente dalle Isole Cook.

 

Matteo Motta
Matteo Motta

Anche quest’anno la convention offre ai visitatori degli eventi paralleli legati al mondo dell’arte, curati da Betty Soares. Oltre ai contest e alle premiazioni dei migliori lavori eseguiti durante la convention si alterneranno sul palco performance di diverso tipo oltre a due bellissime mostre curate da Welt e da Anna Chiara Felletti.

 

Andrea Fiorenza
Andrea Fiorenza

LE MOSTRE

“INK OF AGES” – WELT

La mostra prende forma da un idea del tatuatore romano Welt, nello specifico esplora il tema delle influenze della musica che nel corso degli anni ha ispirato vari stili dell’arte del tatuaggio: il rapporto tra punk rock e traditional old school, rap e chicano style, heavy metal e dark/horror; nonchè nuove avanguardie artistiche come black work, new school, avant-garde, lettering, realistic, dotwork e molti altri. Saranno anche presenti alcune delle opere selezionate direttamente dalla collezione privata di MIKI VIALETTO.

“CORE DE ROMA” – PAMELA RANYART

La giovane artista romana Pamela, in arte Ranya Art, trae la sua ispirazione da un processo di ricerca interiore, ponendola come massima della sua esistenza.

ANNA CHIARA FELLETTI

Più che da immagini immortalate su tavole in legno e fogli per acquerelli a grana grossa, quello di Annachiara Felletti è un vero e proprio universo dominato dalle donne. Figure femminili si creano dalla mescolanza di pastelli, acquerelli, ecoline e foglie d’oro sapientemente distribuite; prendono forma e fuoriescono come potenti ed austere divinità da sfondi iperborei; luci ed ombre giocano tra loro, d’azzardo, a levigare superfici che talvolta sembrano tridimensionali.

 

INFO E CONTATTI

Venerdì 5 maggio h. 13,00 – 24,00

Sabato 6 maggio h. 13,00 – 24,00

Domenica 7 maggio h. 13,00 – 22,00

Costo del biglietto € 15,00

 

http://www.internationaltattooexporoma.com

https://www.facebook.com/InternationalTattooExpoRoma/

Quando conviene importare le buone idee

L’architettura apre le porte a Roma, svelando molti luoghi suggestivi della nostra capitale. Dalle architetture moderne del MAXII e dell’Università Roma Tre fino a veri e propri gioielli dell’antichità barocca come il “tempietto” di San Pietro in Montorio, opera del Bramante e la Chiesa dei Ss. Luca e Martina di Pietro da Cortona. Nato nel 1992 a Londra da un’idea di Victoria Thornton, l’Open House Worldwide sbarca presto in numerose città dell’Europa, America, Medio Oriente e Australia.

E Roma non si tira indietro, anzi coglie la sfida e attraverso gli sforzi di volontari e architetti, progetta e coordina quello che da due anni a questa parte, è diventato uno degli appuntamenti più attesi dagli addetti al settore e non solo.

L’esaurimento dei posti disponibili per la visite guidate ai siti architettonici, già a pochi giorni dall’inizio della manifestazione, è infatti indice dell’elevato interesse del pubblico per l’architettura e per la città in cui vive. Il programma di quest’anno prevedeva un’ampia scelta di siti visitabili, tra cui anche itinerari guidati attraverso gli scorci dei quartieri romani di Testaccio, Ostiense e EUR, modi nuovi e originali per rivivere le emozioni che questi luoghi che appartengono alla nostra quotidianità, sanno rivelare.

Tra il profumo del bucato appena steso e l’odore intenso del sugo che si mescola a quello di spezie indiane, è stato possibile godere di una chiacchierata di alcuni tra gli architetti più creativi del momento. Ma non sono mancate le passeggiate nei luoghi considerati inaccessibili dai più, come gli incantevoli giardini dell’Istituto di Cultura Giapponese, edificio opera dell’architetto Yoshida Isoya, oppure quelle all’ombra dell’elegante portico borrominiano dell’Accademia di San Luca.

Tuttavia questa iniziativa non permette di esporre solo le perle di un patrimonio storico e artistico unico al mondo ma anche di puntare un riflettore su tutte le realtà professionali della città. Ad aprire le porte al pubblico sono ad esempio gli architetti Claudia Clemente e Francesco Isidori, i quali hanno permesso ai visitatori di lasciarsi “spiare” in una loro tipica giornata lavorativa, oppure la coppia (anche nella vita) dello studio Lai Be che ha ospitato il pubblico nella loro accogliente studio – abitazione.

L’architettura a Roma ha da sempre imposto il suo ritmo a livello internazionale con grandi opere come accade anche oggi con la recentissima inaugurazione della Stazione Tiburtina di Roma, nata dall’idea di Paolo Desideri oppure della famosa “nuvola” del Nuovo Centro Congressi all’Eur di Massimiliano Fuksas, ancora in fase di costruzione, senza dimenticare la Torre Eurosky di Purini-Thermes, curatori del progetto architettonico.

Questi sono stati solo alcuni dei luoghi visitabili in occasione della seconda edizione dell’Open House Roma, iniziativa che si inquadra nella variegata rosa di proposte culturali della primavera romana.

E come si gestisce il “post Open House”? L’idea è quella di raccogliere testimonianze dirette di chi c’è stato veramente attraverso commenti e immagini che è possibile pubblicare sul sito Flickr http://www.flickr.com/groups/openhouseroma/. Ed è in questo spazio, tra amanti dell’arte e appassionati di fotografia che si può cominciare a ragionare sull’impatto che questo genere di iniziative hanno nel nostro paese, specialmente in un’epoca in cui a volte si ha la sensazione che la cultura voglia essere messa a margine.

Chiara Cianfarani

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