Quando la moda si veste dei prodotti tipici del Made in Italy, e per prodotti tipici si intende il cibo, la tradizione culinaria e quei sapori nostrani, il risultato finale non può che essere un connubio indissolubile tra moda e “food”. Ed è stata proprio questa unione vincente a svolgere un ruolo da protagonista nella mostra “L’eleganza del cibo” a New York, curata da Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella, Ceo della maison Gattinoni. Dopo l’esposizione al Museo dei Mercati di Traiano di Roma, i grandi nomi dell’alta moda si sono spostati nella Grande Mela, dal 24 giugno al 4 luglio. Un evento unico dove ben 58 stilisti, da Giorgio Armani a Etro, Valentino, Gucci, Gattinoni,Antonio Grimaldi, Salvatore Ferragamo,Ken Scott, Moschino e Laura Biagiotti insieme ad altri nomi importanti di designer emergenti, hanno creato appositamente degli abiti ispirandosi al tema del food fashion. Per la sezione bijoux, in mostra la creatività del brand FuturoRemoto by Gianni De Benedittis, senza dimenticare i giovani talenti come Tiziano Guardini e Italo Marseglia.
Eleganza del Cibo NY
Le loro creazioni sono state poi esposte al Chelsea Market, nel cuore di Manhattan. L’esposizione presentata dall’Agenzia Ice in collaborazione con Unindustria, aveva come fine celebrare la creatività del Made in Italy nel panorama internazionale. Chi ha assistito a questa mostra è stato accompagnato in un percorso visivo «ispirato alla contaminazione tra moda e food, tra eco-sostenibilità ed energia».
Giorgio Armani_Ph. Paolo BellettiKen Scott_Ph. Paolo Belletti
Da materiali come il bambù con cui Giorgio Armani ha realizzato la sua collezione Privè, si passa alle stampe con le immagini di colorati mercati italiani di frutti di mare e pasta di Etro, un chiaro rimando allo slogan “noi siamo ciò che mangiamo”. Salvatore Ferragamo, invece, ha preferito materiali “poveri”, dal sughero alla canapa, per realizzare le sue inimitabili calzature.
FuturoRemoto Gioielli – Designer Gianni De Benedittis
Un omaggio quindi alla cultura italiana, alla sua essenza e alla sua energia tramite la moda che si è fatta portavoce di quello che è da sempre stato il grande potenziale del Made in Italy benapprezzato all’estero. E il tutto, si è svolto con un padrino d’eccezione, tutto italiano anche lui: l’attore Raul Bova.
L’Esposizione Universale di Expo Milano 2015 ha ispirato tantissimi nuovi progetti e idee sensazionali. Il mondo della moda non fa certo eccezione e da quando è partito l’evento sono state ormai tantissime le nuove collezioni di noti brand d’alta moda ispirate al tema dell’alimentazione e della sostenibilità. A Roma, da un’idea del Vicepresidente sezione moda di Unindustria Lazio ,Stefano Dominella, e la storica della moda Bonizza Giordani Aragno, ha preso vita una mostra presso i mercati di Traiano interamente dedicata a valorizzare l’importante legame esistente fra nutrizione e moda. “L’eleganza del cibo – Tales about food and fashion” è stata inaugurata lo scorso 18 maggio e sarà aperta al pubblico fino al 1 novembre 2015 per celebrare con eleganza e delicatezza il meraviglioso connubio fra Made in Italy e natura, fil-rouge di tutta la mostra. All’interno dei Mercati traianei sono numerose le creazioni dei più famosi stilisti nazionali e internazionali che arricchiscono l’archivio. In totale sono 160 e si dividono fra 76 capi d’abbigliamento e 84 accessori tutti selezionati all’interno di un periodo storico ben preciso che parte dal 1950 fino ad arrivare ad oggi.
A Roma, però, non saranno presenti solo le creazioni d’alta moda ma anche una serie di immagini fotografiche, di cui otto quelle dell’artista coreana Yeonju Sung, per dar vita ad un percorso creativo che fonde l’arte e la storia insieme grazie alla location scelta che indirizza l’attenzione dei visitatori alle mura classiche romane. La natura, sempre presente e ben visibile all’interno del percorso, è messa in evidenza dai quattro elementi principali come l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco su stampe di tessuti, ricami, materiali e forme. Tra i capi accuratamente selezionati da presentare in questa mostra non poteva di certo mancare il “bread dress” di Gattinoni con bustier realizzato con vere spighe di grano e pantaloni in juta ricamati con salatini e biscotti glassati e cristallizzati ma non solo. A “L’eleganza del cibo” figurano anche le borse baguette di Fendi, l’abito ispirato al bambù firmato Armani Privè, l’abito “fettuccine” di Maurizio Galante e alcuni abiti della nuova collezione uomo di Etro ispirati alla frutta e alle verdure.
Un percorso, questo, che non si limita a mettere in mostra creazioni originali e pezzi unici dedicati all’alimentazione che hanno fatto la storia. Ci sono infatti abiti e accessori che con la loro presenza ricordano grandi denunce sociali e momenti di innovazione nel mondo della moda molto forti come le calzature di Salvatore Ferragamo create con l’utilizzo di materiali poveri come la rafia, la canapa e il sughero o ancora alcuni abiti di Moschino particolarmente iconici, basti pensare a una delle ultime collezioni dedicata al McDonald’s. Tantissimi gli altri stilisti presenti come Laura Biagiotti con il suo tailleur pantalone “florilegio”, Valentino con l’abito stampato con gusci di noce, Antonio Marras con le sue creazioni che ricordano la natura selvaggia della Sardegna e Benedetta Bruzziches con la sua pochette che ricorda un vassoio di pasticcini.
All’inaugurazione della mostra, promossa dalla Regione Lazio, dall’Assessorato alla Cultura e Turismo Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da Unindustria, erano in tantissimi i presenti del mondo istituzionale da Nicola Zingaretti, presidente della Regione, a Maurizio Stirpe presidente di Unindustria e del Club Calcio Frosinone, passando per Giovanna Marinelli assessore alla Cultura e al Turismo, fino a Claudio ParisiPresicce sovrintendente capitolino ai Beni Culturali. Al vernissage dell’esposizione tanti anche i VIP come Serena Autieri, Paola Minaccioni,Marina Ripa di Meana, Marta Flavi eGiovanni Ciacci.
“La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto” è il titolo della mostra, promossa da Unindustria, a cura di Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno, inaugurata il 5 dicembre presso il Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Una grande esibizione che celebra la maestria sartoriale del Made in Italy attraverso l’esposizione museale di centotrenta abiti e sessantuno accessori delle più prestigiose case di moda italiane ma anche di giovani designer emergenti.
Plissé, nervature millimetriche, pizzi e ricami che racchiudono la sapiente artigianalità del bello e ben fatto italiano. Foto di sartorie e laboratori couture raccontano l’evoluzione di una professione antica ma di assoluta contemporaneità, che potrebbe dar spazio a nuove opportunità di lavoro anche in un periodo di crisi economica e sociale come quella che stiamo attraversando.
Il percorso espositivo della mostra “La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto” è la conclusione del progetto “Omaggio alla professione sartoriale: dalle caterinette alla dress maker“, voluto fortemente dal Vicepresidente della sezione moda di Unindustria, Stefano Dominella, per accendere i riflettori sul lavoro artigianale, spesso sottovalutato in passato, e che oggi si è rinnovato grazie anche all’ausilio della tecnologia. Il presente si fonde al passato per rilanciare il futuro: dalla tradizione del costume popolare italiano, attraverso gli abiti regionali, per arrivare alle creazioni di Giorgio Armani, Salvatore Ferragamo,Gianfranco Ferré (abiti concessi dall’omonima Fondazione), Blumarine, Enrico Coveri, Mila Schön, Gattinoni, Sarli, Renato Balestra, Romeo Gigli, Walter Albini, fino alle sperimentazioni di giovani creativi come Sylvio Giardina, TizianoGuardini, Maurizio Galante, Francesco Scognamiglio e Gabriele Colangelo, solo per citarne alcuni.
Fondazione Gianfranco Ferré
Renato Balestra
In esposizione al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, la mostra “La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto” propone tavole di ricami preziosissimi, dagli anni Trenta fino a oggi e il contributo delle più importanti accedemie e istituti di moda e design italiani. E ancora i bellissimi costumi di scena del Teatro dell’Opera di Roma. Un tributo alle sapienti mani artigiane che realizzano il ben fatto del Belpaese, senza le quali la ricchezza del Made in Italy non esiterebbe e tutto sarebbe confinato alla mera produzione industriale standardizzata. Una risposta concreta al fast fashion, attraverso l’esaltazione dell’alta moda che si esprime nella ricerca dei materiali e nei dettagli couture.
Teatro dell'Opera di RomaGattinoni CoutureEnrico Coveri
La storica della moda Bonizza Giordani Aragno, curatrice della mostra “La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto” descrive la stessa come un’esperienza dell’Alta Moda Italiana, attraverso la sartoria e poi l’industria. Un incontro-scontro tra passato e presente attraverso originali manufatti in cui la progettualità del fashion designer si alterna a capi di stilisti contemporanei già affermati. Un tentativo di lettura sul Made in Italy di oggi in cui le differenze si evincono ‘nel fatto bene’, che si nutre di concetti, pensieri da esprimere anche con la nuova frontiera del fare.
Tiziano GuardiniMaurizio Galante
“Nel sistema moda lavora quasi 1 milione di addetti – commenta Stefano Dominella – e oltre il 40% ha un’età inferiore ai quarant’anni. Per questo è importante sostenere gli Istituti tecnico-professionali di sartoria, unico vero ingresso nel mondo della moda per migliaia di giovani. Per avvicinare i giovani a queste professioni, è importante il sostegno delle Istituzioni attraverso la creazione di Master e Corsi di formazione ad hoc. Formarsi in un Istituto tecnico professionale può garantire ai ragazzi un futuro di successo da sarto, modellista o tecnico-blotter, un lavoro innovativo, creativo e tecnico al tempo stesso, che consente di guadagnare molto, stando a contatto con maestranze altrettanto qualificate”.
Mostra "La seduzione dell'Artigianato" Museo delle Arti e Tradizioni PopolariMostra "La seduzione dell'Artigianato" Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
Nel corso dell’inaugurazione della mostra “La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto a Roma sono state premiate una sarta première, Marilena Di Giulio, per l’impegno profuso durante i cinquant’anni di carriera e una giovane dressmaker, Giuliana Casarcia, con l’augurio di diventare una professionista di successo del settore.
Mostra "La seduzione dell'Artigianato" Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
“La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e ben fatto” sarà visitabile fino al 10 febbraio 2013 presso il Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma
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