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Altaroma. Il trionfo del savoir faire

Dal 26 al 29 gennaio l’edizione invernale delle passerelle romane torna in auge con AltaRoma, che diventa protagonista assoluta della Capitale. Con un raggio d’azione ampliato ed un viaggio incentrato sulle ali della creatività e sulla formazione a 360 gradi, si dipana all’interno dei diversi settori dell’eccellenza il sapere del Made in Italy.

Antiche istituzioni e talenti emergenti si incontrano e si scontrano in un fare unitario, s’intersecano e potenziano le loro esperienze, vivificando così lo spirito e il valore di una produzione artigianale e artistica che rappresenta la forza propulsiva del nostro sapere. Quattro giorni di sfilate, eventi, talk e manifestazioni diffuse per Roma, con l’obiettivo di mantenere intatto il fil rouge con il passato e al tempo stesso valorizzare la creatività emergente.

 [ph] S. Olivieri - G. Palma / Luca Sorrentino  Courtesy of AltaRoma
[ph] S. Olivieri – G. Palma / Luca Sorrentino
Courtesy of AltaRoma

Un ricco programma ed un’affascinante location underground, il Guido Reni District, area unica nel suo genere all’interno delle ex caserme Guido Reni, che per questa edizione è il nuovo headquarter della manifestazione a pochi passi dal museo Maxxi, accolgono grandi firme, new talents, fashion addicted e stampa in un mix avvincente di architetture dove il connubio tra arte, luoghi storici e moda si fonde in modo indissolubile. Un calendario vario quello di AltaRoma con numerose presenze tra Maison storiche e nuove realtà dell’alta moda internazionale, che hanno scelto Roma di nuovo per presentare le proprie collezioni. Contenitore di sfilate, presentazione di maison di couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità AltaRoma punta alla promozione del savoir faire inteso non solo come valorizzazione della sapienza artigianale, del fatto a mano e delle eccellenze del made in Italy ma anche di realtà internazionali. 

Courtesy of  Gattinoni Press Office
Courtesy of Gattinoni Press Office

Tre le sezioni in cui è suddivisa la manifestazione. Fashion Hub, dedicata allo scouting, formazione e promozione della creatività emergente. Atelier, contenitore di sfilate e presentazione di maison di couture, neo-couture, piccoli atelier, sartorie e artigianalità. In Town, destinata a iniziative e attività connesse alla moda che durante la manifestazione colgono l’occasione per promuoversi ed instaurare contatti utili al proprio business plan in città.

Tante le novità in questa edizione come il tanto atteso ritorno della maison Gattinoni che sfila all’interno dell’Università Link Campus con una collezione Alta Moda 2017 da vero e proprio sogno. Di memoria shakespeariana è la musa di Gattinoni, che reinventa per la prossima primavera estate il “Sogno di una notte di mezza estate” in un immaginifico giardino contemporaneo. Un regno onirico dove mentre l’alta moda si fonde con la realtà giovani adolescenti si rincorrono giocando sulle note della Fata confetto dello Schiaccianoci. “La mia donna ritorna misteriosamente alla sua adolescenza – dichiara Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni vive una nuova esistenza e una nuova giovinezza. Più spensierata, più libera come la new couture che scende dai tacchi ma non rinuncia ai rituali tipici dell’alta moda. Iperbole sartoriale”. 

Courtesy of Gattinoni Press Office
Courtesy of Gattinoni Press Office

Abiti surreali ispirati al sogno-sonno. Di consistenza soffice come le nuvole e di grandi volumi con lavorazioni di alta sartoria sono i capi realizzati dal designer. Camice over in organza si indossano su gonne dalle pieghe severe unite tra loro da piccoli fiocchi di tessuto con effetto origami. Giochi di colore per la collezione che vanno dalle nuances del rosa all’azzurro polvere, dal verde salvia al grigio perla. Lampone, bianco e nero completano la palette. Tulle di seta e organza satinata per i lunghi abiti, che raccontano, con un tripudio di micro cristalli trasparenti a forma di stella, le costellazioni. Un po’ angeli un po’ demoni i sogni non raccontano sempre fiabe e dalla leggerezza del tulle le nuvole diventano nere come il piccolo chiodo in piume di gallo, struzzo indossato su culottes in omaggio a Beyoncè. Libellule dorate si trasformano in bracciali grazie alle arti orafe di Gianni de Benedittis mentre leggere farfalla diventano preziosi anelli.

Renato Balestra Couture - Courtesy of Balestra Press Office
Renato Balestra Couture – Courtesy of Balestra Press Office

Tanto romanticismo e voglia di poesia per il grande couturier Renato Balestra, che ha vissuto tutti i tempi magici dell’alta moda romana. Trenta gli abiti da cocktail e da gran sera presentati ad AltaRoma. L’arrivo della primavera con i primi boccioli in fiore, i colori tenui come il glicine, il rosa delicato, il verde e il celeste aprono la sfilata di Balestra. Un inno alla rinascita la sua dove un abito arcobaleno fa il suo ingresso sulla passerella, una Venere botticelliana dai capelli cosparsi di petali colorati è la sua musa.

Renato Balestra Couture - Courtesy of Balestra Press Office
Renato Balestra Couture – Courtesy of Balestra Press Office

Romantica e raffinata come una sontuosa principessa delle favole, la donna di Renato Balestra culmina nell’abito in tulle dal corpino impreziosito da rose ricamate in diverse nuances. Una regina in candido mikado e pizzo chantilly esprime tutta l’eleganza della sposa nell’equilibrio classico della sua linea. Al termine della sfilata Balestra è stato premiato dalla sindaca Virginia Raggi con la medaglia del Natale di Roma 2016 coniata in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra Roma e Parigi.

Rani Zakhem - Courtesy of Rani Zakhem Press Office
Rani Zakhem – Courtesy of Rani Zakhem Press Office

Dal celebrare la primavera si passa a rendere omaggio a Dalida e agli anni della disco con Rani Zakhem. Tra l’atmosfera del jet-set degli anni ’70-’80, tra luci, paillette e stelle scintillanti lo Studio 54, la discomusic, Dalida e Bianca Jagger erano le icone indiscusse del momento. A sfilare sono jumpsuite morbide e avvolgenti, abiti scollati all’americana che lasciano scoperta la schiena, altri morbidi e scivolati i cui ampi volumi segnano la figura attorno al busto. E poi ancora outfit dove le maniche a pipistrello danno una connotazione precisa alla silhouette e abiti sirena dove scollature simmetriche e preziosi ricami floreali creano giochi senza fine.

Rani Zakhem - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino Courtesy of AltaRoma
Rani Zakhem – Courtesy of Rani Zakhem Press Office

Toni pastello per la tavolozza di colori di Zakhem. Dal lilla al giallo, dal verde ai toni del lime passando per il rosa, il blu fino al rosso carminio. Beige, oro ed un effetto nudo scintillante per l’abito da gran sera, che rende omaggio agli anni in cui venivano esaltate la dinamicità e una nuova idea di libertà, che per lo stilista viene rappresentata al meglio dalla figura di Dalida.

Nino Lettieri - ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri Courtesy of Nino Lettieri Press Office
Nino Lettieri – ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri
Courtesy of Nino Lettieri Press Office

Virtuosismi sartoriali con un gusto optical si sviluppano da Nino Lettieri, che si lascia trascinare dal fascino delle figure geometriche che sin da ragazzo scarabocchiava sui quaderni di scuola. “Geometria” è il titolo della sua collezione P/E 2017 dove l’originalità dei tessuti sia stampati su chiffon, organza e satin che tessuti dagli antichi telai del 1700 dalla storica azienda Gustavo de Negri raffigurano giochi di righe, pois, geometrie, in una divertente e poetica rappresentazione.

Nino Lettieri - ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri Courtesy of Nino Lettieri Press Office
Nino Lettieri – ©Paolo De Novi_ Nino Lettieri
Courtesy of Nino Lettieri Press Office

Quaranta gli outfits scesi in passerella che vanno dal bianco-nero al rosso corallo e giallo intenso. Tra kaftani, abiti lunghi, giubotti e soprabiti con ricami di paillets dalle linee essenziali realizzati in broccato di seta, si fa largo una sposa moderna, in un candido kaftano bianco in organza a righe sovrapposta ad un leggero chiffon di piccoli pois con ricami geometrici e delicate paillets bianche. Bijoux rigorosamente black&white in agata e onice by Albaserena.

Sabrina Persechino - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Sabrina Persechino – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Rigore geometrico anche qui ma con echi di culture arabe per la collezione PE 2017 di Sabrina Persechino. Fatate atmosfere arabeggianti sono il fil rouge di questa linea dove la stilista ha voluto ispirarsi alla Jaali, la grata decorata attraverso l’uso della calligrafia e della geometria usata nelle popolazioni islamiche per preservare l’intimità familiare. E come un brise-soleil che separa l’interno dall’esterno attraverso il filtraggio della luce, gli abiti come gli edifici assumo aspetti diversi variando continuamente la propria immagine accentuando la sensazione di mobilità e velocità con alternanze di tessuti macramè geometrici, sopratutto vividi nei capi bianchi.

Sabrina Persechino -  [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Sabrina Persechino – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Trame nodose a base quadrata a disegnare una griglia ornamentale che lascia spiare la silhouette esaltando la femminilità. A far da collettore al bianco è l’oro, elemento di legame fra tutte le altre trame in piqué di seta nero e sabbia le cui ampiezze emulano le suriyah libiche. Cromatismi dorati dunque su sfondi bianchi, ma anche nero e colori desertici.

Giada Curti  - Courtesy of Giada Curti Press Office
Giada Curti – Courtesy of Giada Curti Press Office

Evoca un Eden segreto e intimo la sontuosa passerella di Giada Curti. Eterea femminilità ed una raggiante leggerezza caratterizza la linea d’ispirazione suggerita dall’ecletticità dell’artista Lawrence Alma Tadema. Onora la bellezza e la visione onirica la collezione di Giada Curti, dove è curata e ricercata la descrizione del particolare ove a giacche sovrapposte a lunghi abiti impalpabili si mixano tessuti come mikado di seta, voile stampati con motivi floreali, pailletts sfumate e luminose.

Giada Curti  - Courtesy of Giada Curti Press Office
Giada Curti – Courtesy of Giada Curti Press Office

Preziose le shoes ideate da Valentina Gallo design del luxury brand veneziano in cui il tema dei fiori è stato interpretato con tessuto in crepe de chine. Eleganza ricercata per i gioielli contemporanei firmati Alex Carelli, laddove il ferro si mixa alla morbidezza della forma e del colore delle pietre naturali. A completare i suggestivi outfits creati dalla stilista esclusive borse gioiello in piume.

Vittorio Camaiani - Courtesy of Vittorio Camaiani press Office
Vittorio Camaiani – Courtesy of Vittorio Camaiani press Office

Dal Giardino Segreto di Giada Curti si passa ai riccioli barocchi e ai baffi di Vélazquez, che guarniscono le snelle tuniche e le bluse di organza di Vittorio Camaiani. “Questa volta ho subito il fascino non solo della pittura ma della personalità del pittore stesso, della sua figura così caratteristica – dice Camaiani – una corrispondenza tra me e Vélazquez, lontani e diversi ma legati dalla stessa passione per l’arte”. Suggestioni del Seicento spagnolo entrano a far parte della sua collezione dove tutto viene alleggerito grazie a lini, garze e chiffon. Leit motiv della linea non potevano non essere i caratteristici baffi dell’artista, ricamati a mano o ad intarsio sugli abiti.

Vittorio Camaiani - Courtesy of Vittorio Camaiani press Office
Vittorio Camaiani – Courtesy of Vittorio Camaiani press Office

Linee a trapezio per camicie e abiti e un nuovo prototipo di gonna la cui forma richiama l’infanta Margarita protagonista di un capolavoro di Velazquez. Dal bianco delle tele ancora da dipingere si passa al grigio, e poi al rosso, al nero e ancora l’azzurro, tinte che cambiano intensità e corposità in base ai preziosi tessuti. Lella Baldi accompagna Camaiani con le sue preziose calzature mentre Marina Corazziari completa gli outfits con i suoi gioielli scultura.

Camillo Bona - Courtesy of Camillo Bona Press Office
Camillo Bona -[ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Interessanti le sovrapposizioni di pizzo e raffia sfruttate da Camillo Bona per dare espressione a moderne fantasie e a silhouette verticali. Segno distintivo del suo stile il certosino lavoro del fatto a mano, dove ore e ore di lavorazione e complesse applicazioni tessili rappresentano il suo stile e quello dell’Alta Moda Italiana. Trenta i capi di finissima fattura e bianco è il primo colore della collezione mescolato poi ai toni pastello del rosa, giallo, verde acqua e celeste.

Camillo Bona - [ph] S. Dragone - G. Palma / Luca Sorrentino - Courtesy of AltaRoma Press Office
Camillo Bona – [ph] S. Dragone – G. Palma / Luca Sorrentino – Courtesy of AltaRoma Press Office

Una collezione marmorea la sua, dove panneggi e plissè danzano sullo sfondo della Città Eterna. Lane, cachemire, leggerissimi lini, trasparenti chiffon e raffia rievocano forme e giochi di volute che ricordano le architetture della Città Divina. Perle, coralli e pietre dalle mille sfaccettature ricoprono invece il collo come preziosi collarini.

AltaRoma 2016. Fashion Hub per i giovani e tanti eventi In Town

Anche quest’anno l’edizione di AltaRoma AltaModa, tenutasi dal 29 gennaio al 31 gennaio 2016 si è distinta per il successo ricevuto. Grazie alle tre sezioni Atelier, Fashion Hub e In Town la promozione dell’haute couture italiana, accanto alla valorizzazione del Made in Italy e ad una costante ricerca di talenti emergenti, atelier e progetti di street art, ha potuto trovare nell’attività dell’organizzazione romana un’importante vetrina internazionale.

A darne conferma è lo stesso luogo deputato ad essere il “fulcro della moda”, il nuovo fashion hub, ovvero l’ex Dogana di San Lorenzo, location che dona alla kermesse un sapore underground in linea con le altre capitali europee. E’ lo stesso Presidente, Silvia Venturini Fendi ad affermare che “E’ un’area industriale nel cuore di un quartiere effervescente, che i giovani amano. Li abbiamo raccolto tutte le anime di AltaRoma, i talenti emergenti, gli atelier storici, sartorie, e laboratori di nicchia e innovativi nella sezione “Artisanal Intelligence” e In Town con le sue mostre, eventi e party”.

L72 Collection - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-
L72 Collection – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone – Gianluca Palma – Luca Sorrentino

Il lavoro di scouting portato avanti dalla kermesse in questi anni ha trasformato AltaRoma in una vetrina internazionale del new fashion del Made in Italy preparando i giovani designer al debutto oltre confine. Via libera dunque ai nuovi creativi che espongono le loro creazioni sotto gli occhi dei personaggi della moda. Numerosi sono i talenti provenienti dal progetto di ricerca Who Is On Next? organizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, che hanno anticipato la moda Fall/Winter 2016/17. Si tratta di designer come Lee Wood, fondatore di L72, marchio vincitore del concorso Who Is On Next? 2015 che propone una collezione dove lo sportwear si fonde con l’estetica anni ’50. Cotoni compatti, lana e nylon su una silhouette a corolla dove stampe floreali vintage e colori pop si mixano insieme. ShanXi è invece il designer cinese che firma la collezione del brand Miao Ran, anch’esso finalista al concorso Who Is On Next? 2015. Uomo e donna sono indistinguibili. Gli outfits dalle linee morbide e multilayer giocano sulle tinte forti. Denim e cappelli in lana con ponpon oversize sono il must have per la prossima stagione. Atmosfere ovattate dai colori pastello ricordano il profumo dello zucchero filato.

Luca Sciascia - Courtesy of Press Office - PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino
Luca Sciascia – Courtesy of Press Office – PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino

Torna in auge il bonton anni ’50 per Luca Sciascia. Inaspettate stratificazioni materiche conferiscono dinamismo alla silhouette degli abiti. Maglieria oversize avvolgente si contrappone agli asciutti leggins in paillettes ricamati a mano, ai long dress impalpabili, e ai mini dress strutturati. Capospalla destrutturati, comodi e avvolgenti dalle tinte baby completano i look conferendo un’immagine di femminilità spensierata.

Giuseppe Di Morabito celebra invece il mondo floreale, con particolare riferimento alle opere dell’Arcimboldo. Una palette dai colori pastello che va dai pacati toni del rosa al verde pistacchio, fino alle tinte di rosso, verde smeraldo e nero grafico. I fiori sono il tema dominante della collezione e sono stampati su abiti tagliati al ginocchio o decorati con volant, oppure come pattern sono applicati su calze. Una danza di colori delicati si alterna su capi di diverso peso e volume. Dai cappotti in lana ricamati si passa alle sete doppiate, così come macramè e pizzi si contrappongono a tessuti di pelle cromati.

Greta Boldini - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino
Greta Boldini – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino

La collezione di Greta Boldini ci trasporta invece all’interno di scenografie parigine, dove Isabelle, protagonista del film di Bernardo Bartolucci “The Dreamers”, è la loro musa. Come un sogno la collezione celebra la bellezza assoluta grazie agli iconici plissè a doppia spina declinati su rasi misti seta e su viscose adagiate su morbide organze. Scelta pregiata di tessuti che vanno dal crêpe de chine alla georgette di seta per i look serali, fino alle angore e ai strutturati tweed. Una palette dove a spiccare sono il ceruleo, il rosso scarlatto, fiordaliso e giallo zafferano. Una sensualità portata anche attraverso capi presi dal guardaroba maschile come il maxi cappotto o la camicia.

Artisanal Intelligence - Body for the Dress
Artisanal Intelligence – Body for the Dress

AltaRoma si è trasformata sempre di più in una ardente incubatrice di nuovi stilisti, non solo di abiti, ma anche di accessori, borse e scarpe come lo testimonia il progetto A.I. Artisanal Intelligence, una piattaforma nata per unire Arte, Artigianato e Moda tutto in nome del Made in Italy, che presenta per l’occasione “Body for the Dress”. L’ex Dogana ha accolto anche un altro ricco percorso espositivo che ha dato visibilità a 4 designer finalisti nella categoria accessori, Avanblanc, Bams Moda, Catherine de’ Medici 1533 e Giannico, il tutto nell’ambito di un suggestivo allestimento ecosostenibile curato da Arredopallet.

Avanblanc
Avanblanc

Avanblanc, fondato da Francesca Calistri, è il progetto imprenditoriale di borse nato nel 2014 dopo una lunga esperienza attraverso varie collaborazioni con Scervino Street, Mila Shon e Francesco Biasia. Un design essenziale e innovativo il suo, che grazie alla scelta di pregiati materiali, tecniche di costruzione avanzate e un’attenta lavorazione dei pellami, garantisce il rispetto del Made in Italy.

Bams
Bams

Il marchio Bams nasce invece dall’ispirazione di 3 giovani imprenditori unita dalla passione per la moda e l’artigianato. Il risultato è un mix di tessuti tappezzeria, pellami esotici, velluti con lavorazioni uniche, sete indonesiane e cotoni rifilati. Ogni scarpa Bams è unica nel suo genere. Vero must della collezione è la ballerina, una calzatura raffinata e comoda al contempo tanto amata dalle dive di oggi e di ieri.

Catherine de' Medici 1533
Catherine de’ Medici 1533

Catherine de’Medici 1533 nasce dall’estro creativo di Francesca Pisano in tributo a Catherine De’ Medici, la prima donna ad aver indossato i tacchi. Rispetto per la tadizione e raffinatezza dello stile sono i valori alla base del suo progetto. Le sue creazioni rappresentano il vintage reinterpretato in chiave moderna, come le emotion degli smartphone applicati su pumps e sneakers. 

Giannico
Giannico

Giannico è un marchio giovanissimo. A soli 17 anni Nicolò Beretta realizza la sua prima collezione di scarpe in Italia riuscendo a presentare le sue creazioni Autunno/Inverno 2013/2014 durante la fashionweek di Milano e Parigi. Ad uno stile bon-ton Giannico aggiunge un pizzico di aggressività con tacchi stiletto e linea a punta, il tutto impreziosito da contrasti cromatici, texture e applicazioni gioiello.

Quattromani FW16-17_27
Quattromani FW16-17 – Courtesy of Press Office

Prosegue dopo il successo delle prime edizioni la collaborazione tra AltaRoma e il contemporary department store Coin Excelsior a sostegno dell’opportunità di creare un link tra designer e cliente finale. Quattromani per l’occasione ha presentato la sua collezione F/W 2016-2017 con una sfilata performance dove i capi incontrano realmente le clienti. Anche questo anno AltaRoma rinnova l’impegno nella promozione della formazione offrendo all’Accademia Koefia, all’Accademia Costume & Moda e all’Accademia di Belle Arti di Frosinone l’opportunità di presentare il proprio lavoro e le collezioni di giovani studenti. Altra novità è la presenza dell’innovativa start up, TFORTHREE, selezionata da Smart&Start Ialia. La start up è un laboratorio creativo di giovani designer, un contemporary fashion brand e un canale di vendita globale che per l’occasione ha presentato in anteprima la sua prima Capsule Colection M.I.T. Multiple Identity TforThree

M.I.T  Multiple Identity TforThree - Courtesy of Press Office
M.I.T Multiple Identity TforThree – Courtesy of Press Office

AltaRoma non è stato però un evento chiuso nel fashion hub, anzi grazie al progetto pilota “Road to Style – Celebrating Via dell’Oca e Via della Penna” sono state valorizzate le vie cult dello shopping romano portandovi le creazioni di giovani design come quelle di Benedetta Bruzziches, finalista di Who Is On Next? 2012 . Boutique di nicchia, raffinati atelier e piccoli laboratori sono stati così il palcoscenico per l’esposizione diffusa dei nuovi talenti. Il legame della città è fondamentale per il successo della manifestazione. “Roma ha un potenziale enorme, AltaRoma da sempre è impegnata nella valorizzazione non solo delle sue realtà produttive – dichiara il Presidente di AltaRoma, Silvia Venturini Fendi – ma anche dei suoi quartieri, degli spazi meno noti […]”. Altro evento da segnalare è stato AltaRoma – XVI “World of Fashion” confronto tra Oriente e Occidente attraverso il linguaggio della moda. Inserito nel palinsesto “In Town”, e diretto da Nino Graziano Luca, hanno sfilato le creazioni di quattro stilisti internazionali, lo stilista palestinese Jamal Taslaq, il fashion designer Fawzi Nawar, la stilista colombiana Lisbeth Camargo e la fashion designer italiana Maria Laura Froio. Una vetrina privilegiata questa, che varca i confini nazionali abbracciando diverse culture e linguaggi che tra loro rappresentano la vera ricchezza di un mondo in continua evoluzione.

 

Milan Fashion Week.Lavori in corso, fiori, selfie e cartoline

E’ terminata da poco la Settimana della Moda Milanese, che dal 23 al 28 settembre 2015 ha portato in passerella una ventata di novità. Tanti sono i designer famosi che si sono alternati presentando i must have per le tendenze Spring-Summer 2016.

Una vera e propria dichiarazione d’amore per il Bel Paese è stata quella rappresentata dalla collezione firmata Dolce&Gabbana. Festosa, colorata e attuale è arrivata sulla passerella del duo con un compendio di Torri di Pisa, Colossei, agrumi ed eccellenze italiane ridotte a simbolo. La silhouette anni ’50 e ’60 torna in auge tra gonne a ruota e sofisticati tubini, arricchiti da scritte, cartoline e stampe souvenir di città come Roma, Venezia, Firenze e la bella Sicilia.

 

La nuova collezione P/E 2016 di Gucci, presenta un mix di contaminazioni stilistiche che anMilan_Fashion_Week_1imano gli abiti indossati dalle modelle. Alessandro Michele esplora antiche mappe, epoche storiche e paesaggi popolati da uccelli esotici e fiori tropicali, dando vita ad abiti, come il classico tailleur rivisitato con stampa floreale e maxi fiocco, in cui a trionfare sono gli elementi eterogenei che si combinano in un perfetto equilibrio armonico. Un futuro must have è la cravatta larga con bocca ricamata, che ritroviamo come forma anche negli orecchini del marchio.

Grande varietà di forme e fantasia per le righe e le geometrie. Si tratta di Missoni, Emilio Pucci e Armani. Non le semplici e classiche righe qui ma spessori diversi tra una riga e l’altra, accostati a tagli geometrici e asimmetrici che staccano la monotonia tipiche di questa fantasia. Per la prossima stagione estiva Miuccia Prada rivisita il tailleur, un grande classico del guardaroba femminile, in versione originale e super lussuoso realizzato anche con tessuti importanti come la pelle e l’astrakan. Ricoperto di applicazioni di fiori e maxi pailletts scintillanti, con bordature a contrasto, trasparenze e ricami il tailleur di Prada diventa un vero must have per il 2016.

Sarà un primavera a tinte forti quella di Fendi, dove il rosso, il corallo e il blu cobalto saranno i protagonisti assoluti, utilizzati sopratutto su una serie di abiti a palloncino, bluse con maniche a sbuffo e sopratutto sui capi in pelle e pelliccia. La minigonna di Fendi sarà aderente sotto e morbida e ricamata sopra. Sovrapposizioni e colori a contrasto troviamo invece per Marni, dove un mix di forme scultoree e tagli asimmetrici si mescolano a dettagli color-block abbinati tra loro all’insegna della creatività. Con l’esordio di Peter Dundas nei panni di Creative Director per Roberto Cavalli assistiamo ad un cambio di rotta, ad una nuova era che ridefinisce la sensualità tipica della maison fiorentina in chiave più grintosa e sporty-chic. I must have della prossima primavera-estate saranno denim rosa, frange boho e fantasie tie-dye coloratissime.

Courtesy of Press Office -Quattromani SS 2016
Courtesy of Press Office -Quattromani SS 2016

Eterea ma allo stesso modo grintosa e sicura di sé è l’identikit della donna Blumarine della prossima stagione. Romantiche stampe floreali decorano abiti di tulle dalle trasparenze sexy, pantaloni ampi e comfy, bluse morbide e casual, nonché giacche munite di tasche. Stesso mood anche per MaxMara, che alle righe ha preferito le corde e le stelle osando molto il giallo e il rosso aragosta.

Stravagante come sempre e sopratutto “segnaletica” è la collezione P/E 2016 di Moschino disegnata dall’estro di Jeremy Scott. Protagonisti cartelli stradali, colori fluo ed accessori en pendant. Tailleur con fiocchi sono un must anche della sua collezione che punta sul look Car Wash e Lavori in corso. Frange bicolor e piume mono colore arricchiscono gli abiti. Decisamente più calda, avvolgente e sofisticata è la linea di abbigliamento presentata da Alberta Ferretti, che ha scelto una palette legata ai colori naturali della terra, come le tonalità chiaro scure del marrone con un’aggiunta di senape, viola e nero. I vestiti da giorno hanno un sottotono brillante dorato mentre i modelli più sensuali vantano eleganti intrecci sui top con lunghe frange sulle gonne.

Courtesy of Press Office - Quattromani SS 2016
Courtesy of Press Office – Quattromani SS 2016

Tra i colori moda 2016 spicca il flash green, un verde scattante che è stato il prescelto da Fausto Puglisi, il quale oltre ad aver proposto una serie di minidress piuttosto audaci, ha anche portato in scena degli abiti da sera in stile dea greca. Tempestata di conchiglie colorate è la minigonna di Puglisi. Per Salvatore Ferragamo le silhouette scultoree incontrano la leggerezza dei tessuti fluidi e impalpabili sulla passerella per un guardaroba elegante e ladylike, arricchito con trasparenze sensuali, volant e dettagli plisseé.

Mentre Emilio Pucci abbandona le fantasie che da sempre hanno caratterizzato la maison, puntando a completi urbani e ricercati, Ermanno Scervino preferisce lo stile maschile per le proposte femminili per la prossima stagione calda vestendo le sue donne con tailleur con pantalone e nuance kaki e grigie. A dettare le nuove tendenze per l’anno nuovo non poteva mancare Re Giorgio che ha affermato che la sua donna deve essere semplice e sofisticata, sopratutto in questa epoca in cui tutti gli stilisti cercano di proporre l’innovazione, perdendo di vista la portabilità dei vestiti creati. Ad essere proposti sono coordinati chic, abiti leggeri, nuance sobrie e come solo lui sa fare camice e giacche destrutturate.

Courtesy of Press Office -  Giuliana Mancinelli Bonafaccia SS 2016
Courtesy of Press Office –
Giuliana Mancinelli Bonafaccia SS 2016

Una fashion week 2015 che è stata all’insegna del colore, delle tonalità definite e brillanti che si fanno notare. Proprio come quelle di Stella Jean regina dei mix cromatici che ha proposto una serie di look caratterizzati da sublimi sovrapposizioni riproponendo le frange con le quali ha realizzato aderenti gonne nonché ricami applicati su minidress con gonne strutturate a corolla. Reminescenze decò e suggestioni oriental per la collezione P/E di Quattromani che si snoda attraverso un ricco e singolare mélange stilistico, un omaggio all’artista sassarese Edina Altara e ai suoi originali collage.

Courtesy of Press Office - Giuliana Mancinelli Bonafaccia SS 2016
Courtesy of Press Office – Giuliana Mancinelli Bonafaccia SS 2016

 

Segue la matrice postmoderna del design industriale dei primi anni 80 la nuova collezione di Giuliana Mancinelli Bonafaccia in cui l’ottone bagnato in oro e palladio diventa la texture su cui disegnare gioielli e applicazioni cabochon, arricchite da elementi in plexiglass e smalti, per borse in nappa e preziose clutch dall’allure geometrica.

Un mix&match eccentrico sviluppato su giustapposizioni cromatiche delinea invece la nuova collezione di borse SS 2016 di Federica Berardelli. Un occhio gioiello, in bronzo e pelli policromi, crea aggrovigliati contrasti cromatici su maxi, midi e mini Alex Bag. Pelli di vitello e pitone multicolor sono la base di una palette cromatica esplorativa, esegesi di una persistente dicotomia tra figurativismo e arte urbana.

Courtesy of Press Office - Federica Berardelli SS16
Courtesy of Press Office –
Federica Berardelli SS16

E’ impossibile poi parlare di tendenze moda per la primavera/estate 2016 senza pensare ai colori secondo Pantone. A parte i colori intramontabili come il bianco e il nero a dominare l’anno nuovo sarà un elegante Rosa Quartz, femminile e ideale per essere indossato dalla mattina alla sera e perfetto per creare abbinamenti ricercati con creazioni tinta unita o con stampe floreali, altro grande must have di stagione. Tra i colori moda 2016 non può mancare un tocco di rosso, anzi di Fiesta. Questa è la nuance che Pantone ha scelto per la nuova stagione che verrà e che ricorda i lontani paesi esotici.

Courtesy of Press Office - Flaminia Barosini SS 2016
Courtesy of Press Office – Flaminia Barosini SS 2016

Per quanto riguarda gli accessori per eccellenza scarpe e borse seguono le tendenze degli abiti, geometrie e righe, bauletto e capienti. Per quanto riguarda i tacchi sono vertiginosi per Versace, meno aggressive per Armani, un decolleté con cinturino alla caviglia, sandali bassi per Dolce&Gabbana, si alle ballerine per Moschino. Per i gioielli particolare è la collezione di Flaminia Barosini in cui le trame liquide del bronzo delineano delle “Synapses”. Un magnifico trattato neuroestetico scandito da segmenti geometrici, ramificazioni e linee pure illuminano le sue creazioni. Gli orecchini invece sono rigorosamente maxi come nelle collezioni di Gucci, Prada, Roberto Cavalli e Marras.

 

 

 

 

 

Moda, arte e creatività. Tutto questo è AltaRoma

Alla sua XXVIIesima edizione la manifestazione di AltaRoma, in calendario dal 10 luglio al 13 luglio, ha avuto non poche novità a partire dalla nuova sede istituzionale, il Palazzo delle Esposizioni, che ha ospitato quasi tutte le sfilate, inaugurazioni, mostre e progetti speciali trasformandosi per quattro giorni in una “casa-museo-officina della moda”. Pronta a rafforzare il legame tra la moda e la città di Roma, con i suoi sfondi da cartolina, AltaRoma grazie al ruolo che ricopre continua ad essere un grande sistema di promozione della moda italiana.

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Anton Giulio Grande – Courtesy AltaRoma PressOffice

E’ con l’immagine di un boudoir francese che si aprono le danze della prima giornata di AltaRoma AltaModa. A debuttare sono le dame, centaure di Anton Giulio Grande. Haute couture come prezioso legame tra arte antica e contemporanea, come espressione di una solida tradizione e di una colta trasgressività riflesse nella performance dello stilista, che ha scelto per la sua presentazione la galleria d’Arte Benucci a Roma, scrigno di grandi artisti tra passato e presente. Tra le sculture di Giorgio De Chirico, Igor Mitoraj e Fernando Botero e le tele di Luca Signorelli, di Gianbattista Tiepolo contrapposte alla contemporaneità di Giacomo Balla la moda si scompone e ricompone secondo i capricci del tempo. Abiti che si fondono con le opere esposte e con il prestigioso mobilio, ricreano atmosfere, sensazioni, emozioni d’altro tempo facendo prendere vita ad una piccola pièce grazie alle modelle, che leggiadre, raffigurano perfetti mimi. Un letto a baldacchino settecentesco con opulenti velluti e sete d’epoca fa da sfondo ad una vanitosa cortigiana che fasciata da un tubino rosso asimmetrico dal provocante taglio ad oblò sul fianco si muove sinuosa nella regale sala con trucchi e acconciature da vero set cinematografico. Simbolo di contraddizione tra antico e moderno sono i due mezzi di trasporto esposti nella galleria, la sfarzosa portantina dorata del 700 appartenuta ai Savoia, che accompagna un abito sirena color miele interamente ricamato da ramage di jais e cristalli, e la versione della BMW R nine T decorata dai tatoo del maestro Marco Manzo affiancata da una centaura d’Haute Couture in giacca simmetrica in raso nero indossata su leggings neri tempestati si swarovski.

Ph. Gorunway
Curiel Couture – Ph. Gorunway

Dalla corte di Maria Antonietta balziamo indietro nel tempo fino al Cinquecento in casa Tudor con la sfilata per la collezione A/I 2015/2016 di Raffaella Curiel a Palazzo delle Esposizioni. D’ispirazione Tudors la collezione di Couriel Couture è un omaggio alla Regina Elisabetta in occasione del suo 90° compleanno. Ad influenzare la collezione sono i tagli, le linee dei vestiti e delle giacche dell’epoca che mettevano in evidenzia il punto vita allungandolo, evidenziando il décolleté, impreziosito da gioielli ridondanti e donando più volume ai fianchi in modo da creare un perfetto equilibrio tra femminilità e silhouette. Lusso portato all’estremo dove a dominare sono i piccoli dettagli, dalle gorgères, ai polsi, alle cinture, agli arcobaleni di tessuti mischiati fra di loro e ai bijoux. Dalle modelle ingabbiate negli alti colli spesso rifiniti da colletti inamidati e bianchi si passa alle particolari calzature, ovvero pantofole rivisitate e ricamate con frange per il giorno e con sete per la sera. Ad arricchire gli opulenti abiti ci sono le creazioni della jewels designer Marina Corazziari. Il suo eclettico stile fonde il neo-classico con il barocco e le fastosità rinascimentali. Intere parure realizzate con ori, cammei, radici di smeraldo, rubini e zaffiri celebrano gli sfarzi e le ricchezze d’altri tempi.

Rani Zakhem - Ph. Gorunway
Rani Zakhem – Ph. Gorunway

Il viaggio nel tempo attraverso la moda continua con AltaRoma passando alla collezione dell’Ambasciatore del glamour hollywoodiano, Rani Zakhem, che dedica le sue creazioni di Haute Couture Inverno 201572016 al cinema americano d’epoca, Gilbert Adrian, Jean Louis, Orry Kelly, aprendo la sfilata con un omaggio a Marlene Dietrich. La sfilata è stata una interpretazione contemporanea dell’allure della moda della prima metà del ‘900 sospesa tra Art Decò, Ertè, i ruggenti anni Venti, il desiderio di glamour e bellezza nonostante il grigiore delle guerre. Nella collezione di Rani Zakhem ricorrono pieghe che ondeggiano accarezzando il corpo, guaine di pizzo d’oro ornate di cristalli, tubini di lurex che ricordano una argentea cascata. La luce è il principale filo conduttore della collezione ed è l’uso del colore in particolare che ne esalta la luminosità. I colori sono quelli rubati alle sfumature dell’oro, arancio, champagne fino al rosso fiammeggiante fino ad arrivare nel gran finale interpretato con un cielo di raso nero tempestato da una costellazione di diamanti, in un immaginario ciclo che vede l’alternarsi del sole e della luna a scandire il trascorrere del tempo tra il giorno e la notte. Merletti, cascate di pailletts, pizzo di Solstiss ricamato di pietre, chiffon drappeggianti e mantelle di seta avvolgono i fluttuanti abiti per una donna elegantemente sensuale, una Lola contemporanea di cui resta solo il ricordo avvolto in una nuvola bionda.

Renato Balestra - Ph. Gorunway
Renato Balestra – Ph. Gorunway

In passerella per la collezione A/I 2015/2016 di Renato Balestra, che ha sfilato nel suo stesso Atelier a Roma, tutte le sfumature del grigio. Questo il fil rouge delle sue creazioni, dal pallido perla all’argento brillante, dal platino fino all’ematite. Preziosa e sontuosa l’Alta Moda di Balestra è ricca di dettagli dove il lusso e l’alta tradizione sartoriale si fondono con le esigenze della quotidianità. Tessuti sostenuti e rasi ton sur ton si sposano creando effetti di lucido ed opaco. Leggera la sposa, in platino con effetto “liquido” dove i rivoli di tulle impalpabile e i leggeri ricami madreperla delineano una silhouette evanescente e romantica.

Luigi Borbone - Ph. Gorunway
Luigi Borbone – Ph. Gorunway

Continuando a celebrare il passato, le epoche, la bellezza femminile, AltaRoma porta ancora una volta in scena il perfetto connubio tra moda, arte e cultura. Come un ricordo, un profumo, sulla passerella camminano le muse di Luigi Borbone nella sua A/I 2015 in un’eleganza che non teme l’ostentazione della femminilità. Abiti che scivolano sul corpo ispirati a kimoni o mise da raffinatissime concubine si accostano al corpo nel busto per aprirsi in basso con gonne plissé e sbiechi dal tono new look. I colori vanno dall’amaranto al blu cina, dal verde acido alle antiche porcellane. Volumi morbidi e tagli geometrici sono raccolti da fiocchi e nastri che chiudono abiti robe manteau, giacche e abiti morbidi come vestaglie. Particolare l’uso del monocromatismo e dei colori ai limiti del fluo per dare un tocco contemporaneo agli abiti anche grazie all’uso di moderne tecnologie e alla preziosità degli Swarovski che permettono di disegnare con la luce sulla collezione.

Sabrina Persechino - Courtesy Press Office
Sabrina Persechino – Courtesy Press Office

Moda e architettura, due mondi apparentemente distanti ma al tempo stesso incredibilmente vicini riuniti in passerella. La donna di Sabrina Persechino, per la collezione A/I 2015/2016 è rappresentata dal leit motiv che prende sapientemente ispirazione dagli espedienti decorativi arabeggianti alla maniera del Muquarnas dell’architettura orientale. A sfilare abiti realizzati con orditi di design di interni lavorati e realizzati ad hoc per dare vita ad outfit da giorno, cocktail e da grand soirée. Grande importanza ricade sulla Cappella Palatina di Palermo e in particolar modo sulla sua cupola, sul transetto e sulle absidi in quanto è da qui che la stilista ha preso spunto per realizzare le cappe-mantello nei color zaffiro, che richiamano le arcate ogivali e i vaporosi abiti nella cromia del rosso accesso a reinterpretare l’innesto in pianta della cupola che si eregge sopra le tre absidi del santuario. La tavola dei colori spazia dall’oro al bianco, dal blu sfumato nei toni del zaffiro e dell’argento brunito fino al rosso a ricordo delle absidi inarcate tra loro. Gli abiti stessi sono la fonte di luce e grazie alle loro forme lineari ricordano la sacralità.

Chiaradè - Courtesy of Press Office
Chiaradè – Courtesy of Press Office

Dalle magnificenti arcate ogivali che suggeriscono le austere forme degli abiti della Persechino si passa alle forme voluttuose e soffici della raffinata, romantica e sognatrice donna Chiaradè. Disegnata dallo stilista Pasquale Pironti, la sua musa vive di passione come le rose rosse, elemento iconico presente in gran parte delle creazioni, ricamate e stampate che sbocciano protagoniste sugli abiti sartoriali attraverso petali di seta applicati su macramé, broccati di seta e pizzi. La collezione A/I 2015/2016 pensata dallo stilista sembra voler rimandare ad una struggente storia d’amore, e si ispira al libro di Anne Deniau, fotografa francese, che per 13 anni ha seguito i backstage delle sfilate dello stilista inglese Alexander Mc Queen. Gli abiti da cocktail realizzati a mano e su misura avvolgono la silhouette con delicati chantilly e rebrodè francesi, voile leggerissimi, organze e tulle di seta. A dominare è il rosso con tutte le sue sfumature, anche se non manca il nero e il nude. Nuvole di tulle per gli accessori, che avvolgono il corpo e il volto delle modelle “perché l’amore non guarda con gli occhi” riprendendo il titolo del libro fotografico a cui lo stilista fa riferimento.

Green Inspiration - Courtesy of Press Office
Green Inspiration – Courtesy of Press Office

Tra sfilate, mostre e presentazioni ci sono stati anche molti eventi collaterali in giro per la città come ad esempio “Green Inspiration” ideato da Fashion News Magazine, da un’idea di Barbara Molinaro e Chic Zone in collaborazione con Matrix, Accademia L’Oreal e Simone Belli Academy. Un evento ed un premio questo, un percorso alla scoperta di progetti ispirati al mondo Green come abiti, accessori, arte, libri per non parlare dei prodotti di bellezza tutti firmati L’Oreal. Tanti gli ospiti intervenuti che hanno affollato le storiche sale di Palazzo Mignanelli, sede dell’Accademia L’Oreal di Roma. Green Inspiration ha offerto ai partecipanti un servizio gratuito di global beauty da esperti del settore così, trasportati dall’inebriante profumo di melograno, arancia e bacche di acai hanno potuto conoscere il nuovo servizio “Biolage Cleasing”, un prodotto innovativo che deterge e condiziona il capello all’istante. In mostra anche le creazioni artigianali eco friendly come Eco Tools, leader nella produzione di pennelli per il trucco eco-conscious. Presenti nomi noti nel campo della moda e del design sostenibile come Siria Eco Design, Nana’è el by NanaaleoSbottonando. Durante l’evento è stato anche assegnato il “Premio Green Inspiration” al prodotto più innovativo, la spazzola Eco Tools, che grazie ad una tecnologia naturale con le le sue setole autoriscaldanti fa risparmiare il 20% di energia e tempo. Un nuovo modo di fare eventi questo, un nuovo modo di vivere la settimana della moda capitolina, ricca di appuntamenti, pubbliche relazioni immersi nell’arte e nella cultura.

 

 

 

 

 

 

 

Un viaggio tra arte, lusso e artigianalità: tutto questo è AltaRoma 2015

Una XXVI° edizione di AltaRomaAltaModa degna del suo nome, quella che è andata in scena quest’anno nella Capitale dal 30 gennaio al 2 febbraio 2015. Una fashion week che si è snodata tra gli sfondi e i colori di location d’eccezione come il MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, istituzione dedicata alla creatività contemporanea, e lo Spazio AltaRoma, proprio alle porte dell’Auditorium Parco della Musica. Qui in una commistione di stili, alta sartorialità e know how le maison storiche sono tornate a calcare le catwalk di Roma insieme a nomi affermati dell’alta moda italiana, il tutto in un crocevia tra Moda e Arte dove la capacità di trarre spunto dal passato non passa inosservata e si trasforma in una visione creativa, che proietta le capacità manuali in una declinazione contemporanea e sperimentale.

Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni, si è lasciato ispirare da Expo 2015, presentando per la prossima Primavera/Estate plats exquis. Universi di perfezione assoluta che convivono accanto a noi le creazioni di Gattinoni, dove eleganza e fascino diventano opere commestibili nell’Open Colonna, regno dello chef Antonello Colonna.

Gattinoni couture à la carte - Ph. Press Office Gattinoni
Gattinoni couture à la carte – Ph. Press Office Gattinoni

Cibo sacro e profano, geometrie escatologiche, misura, proporzione, forma, contenuto, colore. L’abito è nutrimento, alimento. Piatto prelibato, ma soprattutto eccellenza. Come l’Alta moda. E’ una cucina selezionata e ricercata quella di Mariotto, sia nella scelta dei tessuti, che in quella dei materiali, dei ricami, dei tagli, delle vertigini sartoriali e delle geometrie esemplari, il tutto in una nuova linea lanciata proprio per questa collezione, le joli panier. Dunque niente più abiti per dame pre rivoluzionarie ma uno chic jolie panier per tutte. Per silhouette magre, slanciate, per coloro che vogliono osare, per chi vuol semplicemente nascondere, celare. L’abito si fonde e si confonde con il cibo, in questa nuova collezione, diventa oggetto di culto prelibato. “Fusion è fashion” commenta Guillermo Mariotto, dove una sinfonia di forme, profumi e sapori si mescola all’arte creativa dell’alta moda.

Gattinoni couture (Ph. Press Office Gattinoni)
Gattinoni couture (Ph. Press Office Gattinoni)

Tra le tavole imbandite dal sapore new renaissance, mannequins al centro della scena come meravigliosi piatti da portata. E’ la top model Dayane Mello ad indossare il “Bread dress”, un vero e proprio inno all’eco sostenibilità. Più di millecinquecento ore di lavoro per realizzare il bustier scolpito con vere spighe di grano, pantaloni ricamati con oltre ottocento biscotti e un cappello a grande falde realizzato conn farina di grano duro da artigiani del pane. A risplendere tra le tavole imbandite sono i gioielli di Gianni de Benedettis, designer del brand FuturoRemoto, che ha creato per la collezione orecchini e parure, bracciali di pane con pietre dure e collier-fourchette in platino che avvolgono preziosi spaghetti.

Antonio Grimaldi couture (Ph. Press Office Antonio Grimaldi)
Antonio Grimaldi couture (Ph. Press Office Antonio Grimaldi)

Quella di Antonio Grimaldi è una Flowers Philosophy. E’ dal mondo dei fiori che lo stilista trae ispirazione per il suo giardino incantato d’Alta Moda. Una collezione Primavera/Estate 2015 dove gli abiti sbocciano in passerella come bulbi mossi dalla brezza mattutina. I petali colorati posati sulla passerella a comporre un mosaico barocco, realizzato grazie alla maestria artigiana della tradizionale Infiorata di Genzano, hanno accolto eteree fanciulle botticelliane con abiti leggeri quasi impalpabili. Le creazioni con stampe all-over o completamente dipinte a mano celebrano le meravigliose opere fotografiche di Irving Penn, immagini che nel secondo dopoguerra hanno rimodellato l’idea di stile ed eleganza nell’immaginario collettivo. Romantica e sensuale è la donna di Antonio Grimaldi. Gli abiti che indossa lasciano intravedere i corsetti ispirati alla lingerie anni Cinquanta.

Ph. Press Office Antonio Grimaldi
Ph. Press Office Antonio Grimaldi

Le guepière ricamate in cristalli, intarsiate in pizzo o plissé vestono contemporanee pin-up. Antonio Grimaldi ruba dal guardaroba maschile la camicia che la trasforma, con fiocchi e lunghi strascichi, che ricordano le ali delle libellule, in creazioni iper-femminili. I tessuti sono morbidi e a trionfare sono le lavorazioni plissé. Gli abiti in cady disegnano la figura grazie agli intarsi in tulle e ai ricami in Swarovski. Sapientemente voluta dal designer è la neutralizzazione degli accessori. Infatti unico protagonista è l’abito nella sua poliedricità. Unica licenza è il sandalo color cipria in pelle, lineare e privo di orpelli.

 

Ph. Press Office Antonio Grimaldi
Ph. Press Office Antonio Grimaldi

Viaggio meraviglioso dalla Thailandia al Vietnam, dalle Filippine alla Malesia tra fili di seta d’oro, impalpabili stoffe, rielaborazioni di antichi tessuti ristampati su sete le creazioni-gioiello di Curiel Couture s’impongono come regine durante la fashion week romana.

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Curiel Couture ( Ph. Press Office Curiel)

Gli abiti dalle tonalità delle aurore variopinte di polvere d’oro, dei tramonti vividi di vermiglia lacca e dei teneri verdi delle addormentate coltivazioni di riso riportano a Roma nella collezione P/E 2015 tutte le emozionanti visioni dei viaggi della stilista lungo il magnifico Oriente. I bruni della terra cotta e delle ambre avvolgono le modelle come ancora le gamme dei grappoli delle fragili orchidee dai loro colori sfavillanti. Costumi di etnie diverse calcano la passerella, risultato di esperti laboratori, tecniche primordiali creatività ed eccezionale artigianato.

Curiel Couture ( Ph. Press Office Curiel)
Curiel Couture ( Ph. Press Office Curiel)

 

Gemme come scaglie d’oro, conchiglie e coralli, madreperla, vetri colorati mescolati a tessuti stampati a mano e a cera. Ed ancora sete impalpabili, broccati mixati a stoffe d’arte povera da vetusti telai caratterizzano questa collezione. Esempio di grande artigianato è la giacca in broccato e cotone bianco e nero lavorata con un effetto spigato. Abbinata ad una gonna di organza nera a corolla e al corpetto ricamato di cannette e perline di vetro crea il tailleur tanto amato dalle signore del jet set per la perfezione dei loro tagli. A contraddistinguerli è la palette di  colori del tutto orientale, dal bianco al giallo senape, dal rosa cupo all’ecru per finire sui toni del verde smeraldo e del turchese.

Curiel Couture ( Ph. Press Office Curiel)
Curiel Couture ( Ph. Press Office Curiel)

E’ lo splendore del mare ad ispirare Renato Balestra per la sua collezione P/E 2015, e più precisamente la figura mitologica di una dea che emerge dalla spuma del mare portando in scena la bellezza di Venere. Sfilano in passerella abiti sensuali e spumosi come nuvole di meduse su tinte evanescenti come il celeste rugiada e l’avorio pallido che donano alle modelle un’allure magica. Capi leggeri, raffinati, leggiadri ed estremamente lussuosi.

Renato Balestra couture P/E 2015
Renato Balestra couture P/E 2015

La collezione, composta da trenta abiti, prevede capi leggeri in organza con grandi volant che donano uno stile etereo a chi li indossa. Un vero e proprio inno alla bellezza femminile, un inno all’essere donna, una donna che si trasforma in dea con eleganza e sopratutto con capi che non passano mai di moda. Gonne che si aprono come fossero vaporose onde del mare, fili di organza che creano delicati effetti alga. Abiti da cocktail e da sera impreziositi l’uno da ricami o da pennellate dorate, gli altri cosparsi da preziosi ricami effetto rugiada.

Renato Balestra couture
Renato Balestra couture

Particolarità sono l’unghia gioiello delle modelle, dipinte ricamando attentamente su di esse il colore e il tessuto dell’abito. A chiudere la passerella per il gran finale lo spettacolare abito da sposa nel delicatissimo color avorio con le particolari onde vaporose, a caratterizzarlo è il corpino trasparente ricamato di cristalli iridescenti che bagnano la silhouette.

Renato Balestra couture - abito da sposa
Renato Balestra couture – abito da sposa

 

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