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La Rai e la storia della moda: intervista a Fabiana Giacomotti

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Addentrarsi nella storia della Rai, soprattutto per quanto riguarda lo stile e la moda, non era compito affatto facile, ma Fabiana Giacomotti, giornalista, scrittrice e autore tv, ce l’ha fatta e ci ha regalato un libro che ben presto diventerà un must per tutti coloro che studiano la storia e i costumi della moda: “La tv alla moda – Stile e star nella storia della Rai”, edito da Silvana Editoriale con RaiEri.

Nell’anno del sessantesimo anniversario di Mamma Rai, ripercorrere la storia dell’Italia attraverso i programmi e le icone che hanno segnato un’epoca era d’obbligo: abbiamo intervistato l’autrice per conoscere da vicino aneddoti e curiosità, dal piccolo schermo alla realtà.

Quanto la Rai ha dettato moda, in fatto di tendenze e costume in questi sessant’anni?
“La Rai ha interpretato la moda e l’ha resa accessibile anche a chi non poteva avere accesso a quel mondo dorato. Nei primi anni Cinquanta solo le facoltose donne di città vivevano da vicino la moda, la maggior parte della popolazione non sapeva nemmeno cosa significasse. Ecco, la Rai fece da mediatrice culturale: i primi servizi moda andarono in onda nel 1957 ed erano sfilate in studio, raccontate da grandi conduttrici, come Bianca Maria Piccinino, che tramite un linguaggio accessibile, aprivano le porte di un universo quasi esclusivo a un pubblico molto più vasto. Se pensiamo poi a chi ci lavorava, in Rai, dalle grandissime Mina, Milva e Patty Pravo, vere icone di stile, a Corrado Colabucci, Piero Gherardi e Pietro Tosi, costumisti eccellenti non solo per la tv, ma anche per il cinema e la moda, beh allora è un attimo capire come la Rai rappresentava la moda, parlava di moda, era di moda”.

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Icone di moda che hanno lavorato in Rai: tre nomi e il perché della scelta.
“Alcuni li ho già fatti, come Mina, Milva e Patty Pravo, di un’eleganza senza pari, sempre dall’aspetto molto curato. Indossavano degli abiti molto moderni, che potrebbero essere di moda anche oggi con qualche astuto accorgimento. Ma se parliamo di costume e di influenza sulle mode a venire, allora la vera regina è lei, Raffaella Carrà, una vera innovatrice, un’icona di stile, poliedrica e sempre capace di reinventarsi, senza mai sembrare fuori luogo: non è l’emblema dell’eleganza, ma di sicuro ha un carisma, un’intelligenza e un’energia senza pari”.

L'autrice Fabiana Giacomotti
L’autrice Fabiana Giacomotti

Scartabellando negli archivi Rai e facendo ricerca, quali aneddoti curiosi sono saltati fuori?
“Episodi veri e propri non ne ho, più in generale sicuramente posso asserire che in passato c’erano molti meno problemi a vestire più volte lo stesso abito, lo fece più volte Raffaella Carrà, ma non solo. Alcuni abiti sono stati reinterpretati e rimaneggiati da diversi stilisti, quindi si riconosce proprio la stratificazione di stili nello stesso capo: in alcuni casi veniva massacrato, in altri invece usciva un capolavoro come risultato finale. Infine, ciò che ho imparato studiando la moda e il costume nella tv è l’importanza della finzione: oggi come allora, numerosi abiti di scena venivano creati giusto per durare il tempo di un programma o per venire bene in video. Per esempio, uno dei capi più belli che abbia mai visto era un top in maglia di lurex, con una serie di frange fatte di catenelle del ferramenta attaccate al collo tramite un lucchetto: una cosa assurda, se ci si pensa, ma che in video lasciava senza fiato. La bravura dei costumisti era di rendere con niente (anche ai tempi non c’era budget) un’idea fantastica, che durasse almeno lo spazio di un programma”.

Qual è stato il programma Rai per eccellenza, che ha segnato un’epoca, sia in termini di moda che di costume?
“In passato direi Studio Uno e Milleluci, quest’ultimo per la riproposizione della storia dello spettacolo. Oggi direi Tale e quale show, in particolar modo per i costumi curati da Donato Citro, un bello spettacolo con un’idea che regge”.

Per celebrare quest’importante anniversario, ha curato la mostra “1924-2014. La Rai racconta l’Italia”: ce ne parla?
“È una mostra che si avvale della prestigiosa partecipazione e collaborazione di Piero Angela, Piero Badaloni, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Arnaldo Plateroti, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa e Sergio Zavoli e di cui ho curato la parte che riguarda i costumi e la moda, appunto. Dopo l’esposizione al Vittoriano di Roma è approdata alla Triennale di Milano, per poi volare a Torino e a New York. È un’occasione per ripercorrere insieme la storia d’Italia e della nostra  televisione, rivivendo i grandi cambiamenti sociali, culturali, scientifici dei quali l’Italia e il mondo sono stati protagonisti”.

Photo credits Courtesy of Press Office

“Da 100 a 10. Un viaggio nella musica in Rolls-Royce”: ecco il libro di Angelo Calculli, già manager di Achille Lauro

Angelo Calculli, manager di Achille Lauro dal 2018 al 2022, pubblica il suo libro “Da 100 a 10. Un viaggio nella musica in Rolls-Royce” per Readaction Editrice, disponibile in tutte le librerie e digital store. Fautore del successo mainstream di Achille Lauro, così come l’artista stesso ha dichiarato in un’intervista a Il Sole 24 Ore: «Angelo, che se non ci fosse probabilmente oggi non staremmo facendo questa strada perché è una persona che…un grande visionario, che ha messo tanta della sua esperienza, non solo nella mia musica, ma nella mia vita. Mi ha insegnato tanto e appunto, mi ha anche permesso di osare perché molte volte anche rischiare è importantissimo».

Cover del libro “Da 100 a 10. Un viaggio nella musica in Rolls-Royce”_credits Courtesy of Press Office
Cover del libro “Da 100 a 10. Un viaggio nella musica in Rolls-Royce”_credits Courtesy of Press Office

Calculli racconta all’interno del suo libro cosa voglia dire essere un manager musicale con un case study tra i più emblematici della storia musicale italiana pop contemporanea, con quattro partecipazioni al Festival di Sanremo, di cui una come super ospite, grazie a una strategia manageriale frutto di visione, studio, esperienza e istinto. Con passione, sincerità e precisione, offre uno sguardo dietro le quinte ad aspiranti manager, fan e appassionati di musica, analizzando i successi, senza nascondere le insidie di un ruolo che affascina molti ma che rimane spesso nell’ombra.

«Ho sempre avuto qualcuno affianco a me che ha vissuto in prima linea questa avventura e che è in grado di smentire o confermare le cose che dico e che scrivo.” – dichiara Calculli -Una sera fui invitato all’Atlantico a Roma a vedere un concerto, diciamo così. Lì mi resi conto che io con quel mondo non c’entravo nulla. Invitai l’artista a guardare il film Velvet Goldmine (una biografia non autorizzata di David Bowie) perché mi dava l’impressione di essere quel personaggio. Il resto è raccontato in questo libro che ho iniziato a scrivere nel 2022, anno in cui ho deciso di lasciare il progetto per una mancanza di coerenza. Avevamo intrapreso una strada verso il rock con sfumature pop-punk ma la direzione, nonostante proclami e dichiarazioni, è mutata verso un prodotto eccessivamente commerciale, rispolverato e distante dagli album 1969, 1969 Achille Idol  Rebirth e da alcuni brani dell’album Lauro», conclude.

“Da 100 a 10. Un viaggio nella musica in Rolls-Royce” presenta nella quarta di copertina un QR code che una volta scannerizzato con il proprio smartphone, conduce ad una landing page ricca di contenuti esclusivi ed in continuo aggiornamento, tra cui la filmografia inedita di Angelo Calculli. Alla presentazione del suo libro presso la Camera dei Deputati lo scorso 4 maggio, seguirà un tour non convenzionale, ricco di live music e ospiti d’eccezione. Prossimi appuntamenti: Matera, 30 maggioRoma 6 luglio e Taranto 8 luglio.

Nella foto Angelo Calculli_credits Courtesy of Press Office
Nella foto Angelo Calculli_credits Courtesy of Press Office

I proventi dell’autore derivanti dalla pubblicazione saranno devoluti in beneficenza a Don Angelo Tataranni, Emporio Solidale “Il Granello di Senape” – Parrocchia S. Rocco, Matera.

Acquista “Da 100 a 10. Un viaggio nella Musica in Rolls-Royce” qui: https://amzn.to/3MHhrD5

 About Angelo Calculli 

Dopo una vita da avvocato d’azienda, passa al cinema e alla musica, vincendo premi prestigiosi e animando la vita culturale della sua terra. Poi arriva l’incontro con Lauro De Marinis, meglio noto come AchilleLauro che lo porta ad abbandonare il mondo cinematografico per dedicarsi a quello della musica. Per molti anni lavora come avvocato d’impresa per grandi aziende italiane e multinazionali sia del mondo agro-industriale che del Food & Beverage, anche con un lungo trascorso in Florida, dove collabora come legale di aziende italiane e americane allo sviluppo di reti distributive, in particolare nella contea di Miami. Dopo la crisi dell’export del 2002, causata dalla forte valorizzazione dell’euro sul dollaro, la sua attività si concentra in Italia e in particolare nel mondo delle grandi imprese del distretto del mobile imbottito di Puglia e Basilicata. Nel 2008 le aziende vertice del distretto del mobile imbottito, lo nominano project leader della task force nata per contrastare la crisi di settore e nello stesso anno fa parte del direttivo Api Matera, nella sezione mobile imbottito. Una costante, però, nella sua vita c’è sempre stata: la forte passione per la musica e per il cinema. Produce diversi cortometraggi di successo nel circuito festivaliero e vince il Globo d’Oro come produttore del corto “Sassiwood” con Sergio Rubini. Co-produce anche interessanti lungometraggi tra i quali: “L’Esigenza di unirmi ogni volta con te” con Marco Bocci e Claudia Gerini, con la regia dello scomparso Tonino Zangardi, “L’Eroe” con Salvatore Esposito e Cristina Donadio, ed altri.

Attualmente è Direttore Artistico di MK3, generatore di crescita e successo per nuove leve della musica pop/urban italiana ed è anche manager di artisti del calibro di Claudio Santamaria (per le attività legate alla musica), Joe Bastianich (per le attività legate alla musica) e Michele Monina. Angelo Calculli è inoltre Direttore Artistico dell’Oversound Music Festival e della rassegna Estati D’Animo di Matera.

Dai Beatles a Donna Summer, tornano i racconti di musica pubblicati da Coniglio Editore

Torna, dopo oltre 10 anni di assenza, Coniglio Editore. La storica casa editrice rilevata dalla Trerefusi, già proprietaria di Iacobellieditore, sarà focalizzata esclusivamente sui racconti di musica, quella leggera  in particolare. Con saggi e approfondimenti relativi a contesti e biografie di autori, compositori, interpreti e lavoratori del backstage musicale che hanno saputo costruire un apparato solido nella storia, nel costume e nella società contemporanea, saranno pubblicate ex novo opere che stimoleranno un universo immaginario collettivo di ricordi, saperi, aneddoti.

È già in libreria il primo volume, REGISTRANDO I BEATLES. HERE, THERE, AND EVERYWHERE, scritto dallo storico tecnico del suono dei Fab Four, Geoff Emerick, il cui lavoro in studio fu di fondamentale contributo per gli album Revolver, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, The Beatles e Abbey Road. Si tratta in questo caso della traduzione di un libro, scritto a 4 mani con Howard Massey, che è entrato nella storia degli operatori del settore.

Coniglio Editore, credits Courtesy of Press Office
Coniglio Editore, credits Courtesy of Press Office

Si annunciano, nel frattempo, i titoli delle prossime uscite, tra le quali vi sono novità assolute: tra queste DONNA SUMMER LA VOCE ARCOBALENO. Da Disco Queen a Icona Pop di Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano (di imminente uscita); E SOTTOLINEO SE… Giorgio Calabrese, un italiano medio senza rete di Cesare Borrometi con Vito Vita; ENZO JANNACCI NON RINGRAZIA NESSUNO di Vito Vita e Alessio Lega, e POP STORY. Suite per consumismo pazzia e contraddizioni di Riccardo Bertoncelli. Tra i “cult” in ristampa si segnalano ALL’OMBRA DI SGT. PEPPER. Storia della musica psichedelica inglese di Federico Ferrari e C’ERA UNA VOLTA LA RCA. Conversazioni con Lilli Greco, di Maurizio Becker.

Una grande festa di “Welcome Back” è stata organizzata negli spazi del locale RiverSide di Roma, alla presenza del fondatore dello storico marchio, Francesco Coniglio. In tale occasione sarà anche illustrato il libro sui Beatles dal suo traduttore, Luigi Abramo, leader della band I Beatles a Roma, che si esibiranno, dopo la presentazione, in un concerto con il miglior repertorio del gruppo di Liverpool.

È online il sito ufficiale della Coniglio Editore sul quale, direttamente, potranno anche essere pre-ordinate ed acquistate le copie dei libri.

La Roma dell’artista Roberto Di Costanzo diventa un “Viaggio segreto con Eros”

Roberto Di Costanzo, maestro della nobile arte del disegno e del ritratto, si presenta ai suoi ammiratori a distanza di sette anni dalla sua ultima pubblicazione, con un nuovo carnet de voyage “Roma. Viaggio segreto con Eros”, edito da Edizioni Efesto, nella collana in artem. Un’opera ideata durante il periodo del lockdown che ha come protagonisti due capisaldi della vita dell’artista: la sua amata Roma ed il suo gatto nero Eros. Il libro, narrato per immagini, vuole essere un tributo alla bellezza romana, un percorso visionario ed onirico attraverso gli occhi del gatto Eros, che scopre e celebra le meraviglie architettoniche della Città Eterna. Ventidue disegni ad inchiostro di china e pastello che ritraggono Eros nel suo tour romano, partendo proprio dall’Atelier dell’artista situato in Via Giulia 111 e attraversando ponti storici, palazzi nobiliari, fontane barocche, ville monumentali, fino al rigore “metafisico” dell’Eur.

Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office
Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office

L’opera artistica nasce in occasione del quinto compleanno del felino Eros, notturno e fedele compagno dell’artista. Per la ricorrenza Roberto Di Costanzo affida al suo amato gatto la narrazione poetica e segreta della città vuota, dall’arcobaleno di Villa Pamphilj, al tramonto sulla Piramide Cestia, fino alla luna piena, che illumina San Pietro, su Via Piccolomini. Nel carnet de voyage, dedicato al suo maestro Piero Tosi, l’artista intende destinare al suo pubblico di estimatori ed allievi un forte messaggio di tenacia e di speranza, nel quale la difficoltà del momento storico vissuto può diventare opportunità creativa, trasformando la sofferenza in vera bellezza.

Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office
Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office

La prefazione dell’opera è affidata a Paolo Maria Noseda, che così si è espresso: “Per quest’opera artistica, Roberto Di Costanzo ha scelto i gatti di Roma, i veri anfitrioni che vivono liberamente la bellezza di una città millenaria… un soggetto iconico e allo stesso tempo semplice per trasporre la metafora della libertà, della scoperta, del sapere acquisire un punto di vista privilegiato sulla vita, esibendo tuttavia un certo distacco e noncuranza, ma restituendo vita a materiali che sembrano solo apparentemente inanimati e tutto ciò attraverso una silente presenza di un gatto. Dopo anni di bianco e nero, i suoi paesaggi sono ora peculiarmente velati di colore e assumono un significato nuovo che è il simbolo della tridimensionalità dell’essere umano all’interno della sua esistenza. Una storia e un viaggio dell’anima.” La pubblicazione è disponibile in tutti i circuiti delle maggiori librerie italiane.

Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office
Roberto Di Costanzo_Roma. Viaggio segreto con Eros_Courtesy of Press Office

About Roberto Di Costanzo:

Roberto Di Costanzo. Illustratore, ritrattista, pittore. Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia in costume, scenografia e arredamento per il cinema sotto la guida del suo mentore, il Maestro costumista Piero Tosi. Comincia quindi a lavorare come illustratore per numerose case editrici italiane ed estere tra cui Azimut e Editions Nomades. Dopo molte mostre collettive e personali in Italia, presenta le sue opere all’Espace Pierre Cardin su invito dello stesso Pierre Cardin, ed entra in contatto con il pubblico di collezionisti francesi. I suoi lavori vengono poi esposti alla Casa dell’Architettura di Roma, all’Institut Français – Centre Saint-Louis e alla 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia durante la quale rende omaggio a Federico Fellini con una serie di illustrazioni a china ispirate ai suoi film.

Oggi le opere di Roberto Di Costanzo sono entrate in prestigiose collezioni private in ambito europeo ed internazionale. Il suo percorso lo ha inoltre condotto a sperimentare la realizzazione di opere di grande formato che negli ultimi due anni ha esposto tra Roma, Parigi e Milano. Al momento è insegnante di anatomia artistica e disegno dell’architettura presso l’Accademia Italiana. Dal 2018 conduce masterclass e seminari di disegno del paesaggio presso isole o dimore storiche, proponendo ai suoi allievi l’esperienza del disegno dal vivo en-plein air con grande successo di pubblico di tutte le età.

Nel 2019 ha inaugurato il suo atelier in Via Giulia 111, nel cuore di Roma, dove propone corsi di disegno, mostre ed eventi culturali; l’atelier vanta come madrina dello spazio Anna Fendi, già estimatrice e collezionista delle opere del maestro.

About Edizioni Efesto:

Il marchio editoriale è nato all’inizio del 2013, con l’intento di pubblicare principalmente opere accademiche tecniche e scientifiche, con un bagaglio di esperienza maturata in anni di lavoro con i libri delle Edizioni Ingegneria 2000 e Siderea, storici marchi romani dell’editoria accademica di tipo tecnico. Successivamente si è deciso di pubblicare volumi di altri settori disciplinari (filosofia, storia, arte, archeologia).

Oltre alla manualistica accademica e alla saggistica, sono presenti in catalogo due collane di narrativa. In fase sperimentale, qualche volume del catalogo è disponibile anche in versione ebook.

 

“L’Alfabeto della Moda” nel libro di Sofia Gnoli

Gli abiti castigati di Catherine Deneuve in “Bella di giorno”, i travestimenti camp di David Bowie, i cappellini color sorbetto della regina Elisabetta… Tra consigli di eleganza, curiosità e qualche pettegolezzo, questo alfabeto della moda descrive l’atmosfera intorno a un certo tipo di abito, di accessorio o di stile. Come in un viaggio nel tempo, tornano alla memoria arbitri d’eleganza, creatori di moda e stelle del cinema, che hanno insegnato a milioni di donne come vestirsi, camminare, dissimulare i propri difetti e perfino pensare.

Courtesy of Press Office
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Da Gabriele d’Annunzio a Diana Vreeland, da Coco Chanel fino a Mae West, che affermava falsamente svagata: «mi fanno ridere le donne che vogliono governare il mondo da sole, senza uomini chi è che ti tira su la chiusura lampo sul dietro di un abito?». Tutti suggerimenti che in un momento di totale assenza di regole aiutano a sorridere e a tenere alto il morale. C’è questo e molto altro nel libro della storica della moda Sofia Gnoli dal titolo “L’Alfabeto della Moda“, edito da Carocci con le illustrazioni di Aldo Sacchetti.

About Sofia Gnoli

Sofia Gnoli, studiosa di moda, docente universitaria e giornalista, scrive sul “Venerdì” e sulla “Repubblica”. Fra le sue ultime pubblicazioni: The Origins of Italian Fashion (V&A Publishing, 2014). Con Carocci editore ha pubblicato Moda. Dalla nascita della haute couture a oggi (8 a rist. 2019) ed Eleganza fascista (2017).

Sfere extra pp. 208, € 14,00

“Il giro d’Italia in 50 isole” nell’emozionante viaggio autorale di Lucrezia Argentiero

Salina, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office
Salina, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office

Nascono in Puglia l’idea e la stesura de “Il giro d’Italia in 50 isole” della giornalista e scrittrice Lucrezia Argentiero (di origini pugliese, ma “adottata” da Bologna). Una “guida emozionale” che conduce alla scoperta delle 50 isole dello Stivale, tutte diverse fra loro e tutte a portata di mano. Ne “Il giro d’Italia in 50 isole” di Lucrezia Argentiero è l’Italia in mezzo al blu la protagonista.

Burano, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office
Burano, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office

Da Nord a Sud 50 mete imperdibili. “Altri mondi” che vi rapiranno il cuore una volta approdati, grazie al sole che scalda e abbronza, al vento perennemente presente che culla i pensieri, al profumo di salsedine che inebria i sensi. Sono “altri mondi” sì, ma vicini. Mondi conosciuti ma anche meno noti. Posti perfetti per chi nello sguardo cerca sempre l’infinito. Fazzoletti di terra – facilmente raggiungibili e a volte nascosti – che diventano dimora per chi non smette mai di sognare, di emozionarsi e di ascoltare. Da vivere in un solo giorno, solamente per qualche ora o da trascorrerci le vacanze tanto desiderate.

L'autrice Lucrezia Argentiero e la piccola Nina
L’autrice Lucrezia Argentiero e la piccola Nina

Le isole segrete e le spiagge semi-deserte. Ma anche tanta cucina, storia, cultura e le dritte per una vacanza attiva. Dal trekking alle escursioni in barca, dal diving allo snorkeling. 

Copertina Guida
Copertina Guida

Cinquanta paradisi unici e autentici, perle tuffate nel blu, ognuna con una sua caratteristica. Un giro d’Italia per fare il pieno di emozioni. Dai fazzoletti di terra più fashion come le più blasonate Capri e Panarea a quelli incontaminati, come Stromboli o Gorgona, per andare con lo zaino in spalla in mezzo alla natura. Dalle oasi gastronomiche per chi vuole il massimo anche a tavola, come Grado e Favignana alle oasi del benessere, in primis Ischia, per dedicarsi alla cura del corpo e dello spirito. Da quelle circondate dalle acque del mare a quelle adagiate nei laghi come San Giulio in Piemonte, dove è possibile andare a caccia di draghi. Da quelle “toccata e fuga”, piccoli scogli quasi sconosciuti a quelle “belle e possibili”, sempre, come la selvaggia Filicudi.

Ponza, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office
Ponza, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office

Il giro d’Italia in 50 isole” è una guida da leggere attentamente per farsi condurre “per mano” in ognuna di queste cinquanta magiche realtà e poi scegliere l’isola dei vostri sogni, quella giusta per ritemprarvi e ritrovare voi stessi. Da soli. O in compagnia. Perché le isole sono un po’ come le persone. Hanno un carattere e una propria identità. Ognuna di queste perle ha una caratteristica che ben la contraddistingue. Sono posti che raccontano come eravamo e come siamo. Posti che ami e ci ritorni perché te ne sei innamorato. Sono così le isole. Anche solo leggendo sarete trasportati con la fantasia in questo viaggio che sa di sogno ma che può diventare realtà. Certo sarà un’impresa ardua sceglierne solo una. Sono tutti scrigni incantevoli, con mare pulito e panorami da togliere il fiato. Ma non c’è da preoccuparsi, non si deve attraversare il mondo per viverle. Sono tutte a portata di mano!

Capri, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office
Capri, Ph. Vittorio Sciosia_Courtesy of Press Office

Il nuovo libro/guida “Il giro d’Italia in 50 isole”, pubblicato da Iter Edizioni (www.iteredizioni.it), disponibile in libreria, in edicola e direttamente a casa, ordinandolo tramite le librerie online è il vademecum perfetto per chi cerca ancora il suo rifugio, per chi vuole fare un viaggio virtuale, per chi sta programmando la prossima vacanza estiva. È un preziosa guida (non mancano le info pratiche, posti consigliati dove dormire e mangiare, ma anche le curiosità e l’idea in più da non perdere) per iniziare un vero e proprio “viaggio dei desideri”.

Il giro d’Italia in 50 isole

Lucrezia Argentiero

Iter Edizioni

14,00

Biografia Lucrezia Argentiero

Giornalista filmmaker, di origini pugliesi ma “adottata” da Bologna. Viaggiatrice per lavoro e per passione, ama raccontare i territori attraverso le immagini. Sua la regia di numerosi documentari turistici e d’attualità. Suo il libro Il giro del mondo in 80 isole, Iter Edizioni. Altre passioni? La fotografia e il suo cane, Nina. Cercatela sul pink blog“amichesiparte.com” e sul profilo Instagram “luzargentiero”.

Edicola 518, a Perugia il progetto di editoria d’avanguardia dedica il suo chiosco alla poesia

Edicola 518, progetto  perugino di editoria davanguardia, riviste indipendenti dal mondo e saggi politici, da oggi dedica il suo iconico chiosco alla poesia.

Edicola 518
Edicola 518

Nasce così la prima edicola poetica d’Italia che raccoglie, oltre a una vasta selezione di titoli nazionali e internazionali di editori specialistici come Interno Poesia, Crocetti o Interlinea, anche la collana di poesia Scritture Private di Emergenze Publishing, la casa editrice curata da Antonio e Alberto Brizioli, fondatori del progetto.

Paradiso 518
Paradiso 518

La collana, uscita in simultanea con tre titoli nel 2022, raccoglie testi che non vengono certo dalla tradizione letteraria; Piuttosto dalle soffitte, dalle scrivanie, dai cassetti e forse anche dai bidoni della spazzatura. I poeti pubblicati sono contraddistinti dall’impossibilità manifesta di adattarsi a questo o quel gusto letterario. Si parte con una selezione delle poesie di Giorgio Straccivarius, già apprezzate da personaggi come Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Federico Fellini (per il quale l’autore recitò ne Il Casanova), si prosegue con la riproposizione integrale di Giorgia è nostra, un libro del 1984 di Giovanna Mingrone, che in quegli anni portò avanti una altrettanto insolita indagine sulla sessualità nelle campagne umbre, pubblicata con la prefazione di Dacia Maraini; il terzo volume è una selezione inedita di Antonio Brizioli, che porta il progetto nel presente e anzi gli dà uno sguardo verso il futuro.

Lo staff di Paradiso 518
Lo staff di Paradiso 518

Le copertine sono affidate a un artista di fama internazionale come Paolo Ventura, che sintetizza vicende complessissime in un’immagine secca che le cristallizza e trasmette in ogni cover.

Il progetto 

Situata in una delle scalinate d’ingresso al centro storico di Perugia, Edicola 518 fu rilevata dal collettivo Emergenze nel 2016, smentendo la tendenza per cui, data la crisi della carta stampata, ogni giorno in Italia chiudevano in media due edicole. Nel 2019 il progetto si è dotato di uno spazio al chiuso, eloquentemente chiamato Paradiso 518, che sostituisce l’edicola durante i mesi più freddi e vi si affianca negli altri, per sopperire ai limiti di spazio. Ora, con la riapertura del chiosco, c’è una modifica sostanziale nella selezione offerta al pubblico.

Alcuni volumi della collana
Alcuni volumi della collana

«Alla poesia non siamo più abituati – commentano Alberto e Antonio Brizioli – molti sono spaventati dall’idea che il linguaggio poetico sia poco accessibile, ma è un’idea del tutto viziata dalla scarsa familiarità con questo genere, considerato ormai appannaggio del passato».

Da 8 anni Edicola organizza anche il ciclo d’incontri “Quattro metri quadrati di spazio infinito” che ospita a Perugia autori, artisti ed editori per confrontarsi sui grandi temi del presente. Nei giardini di fronte al chiosco, simbolo del progetto e delle sue capacità di creare dialoghi di qualità, sono stati ospitati grandi autori come Franco Bifo Berardi, Goffredo Fofi, Piergiorgio Giacché, Riccardo Falcinelli, Paolo Ventura, Bruno Corà, Pierpaolo Capovilla, Beppe Giacobbe e molti altri.

Edicola 518
Edicola 518

La nuova stagione vedrà avvicendarsi nomi emergenti come quello di Alberto Ravasio, fresco del suo brillante esordio La Vita Sessuale di Guglielmo Sputacchiera (Quodlibet 2022); autori ben più navigati come Roberto Farina (Sarà perché ti amo, felicità) e tanti addetti ai lavori, grafici, editori ed esponenti a vario titolo del variegato panorama editoriale italiano.

Photo credits Courtesy of Press Office

Dries Van Noten, l’idea del designer belga di celebrare le collezioni di moda attraverso i libri

Moda e libri insieme. In principio fu il designer belga Dries Van Noten a celebrare le creazioni della collezione Autunno-Inverno 2016-2017 attraverso due volumi , uno per la linea femminile, uno per quella maschile raccontando così lo spirito delle ultime sfilate.

Il libro dedicato alla collezione femminile trae ispirazione dalla tumultuosa relazione amorosa tra Gabriele D’Annunzio e Luisa Casati, nobildonna, collezionista d’arte italiana e amante dell’alta moda. Trovatasi al centro di uno scandalo con lo scrittore, la marchesa Casati divenne eccentrica, in particolar modo nell’abbigliamento, lei stessa intendeva essere un’opera d’arte per mezzo del suo stile di vita.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

È la decadenza come stile di vita” ha raccontato Van Noten ad i-D nel backstage dopo la sfilata a Parigi lo scorso Marzo. “Si sostenevano a vicenda ma non sono mai stati felici perché volevano sempre arrivare al limite. Con questa collezione volevamo tradurre questa loro passione sfrenata.”

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

L’opera è stata realizzata insieme all’artista inglese Gill Button, il quale ha saputo interpretare a suo modo la collezione e realizzare la maggior parte delle immagini presenti nel libro tra cui silhouette, tessuti e dettagli dei capi. Il volto bistrato della marchesa è riconoscibile sin dalla copertina e il tratto forte di Gill Button continua anche nelle illustrazioni, nei particolari della collezione, visivamente molto affascinante e ricca di dettagli.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

L’illustratore inglese, perfettamente in linea con la visione artistica e stilistica di Dries Van Noten ha dipinto a mano tutti i 1200 inviti per la sfilata di Parigi. “Mi sono concesso due minuti al massimo per ogni invito”- racconta Button. “Per me è stato un onore avere la possibilità di lavorare con Dries perché amo la sua visione estetica e i suoi lavori, per me sono semplicemente perfetti”. Per la collezione maschile invece, Dries Van Noten ha scelto come location per l’evento il Paris Opera Garnier, un sogno percorso e atteso per 17 anni. Il volume realizzato per la collezione Uomo è per lo più un libro fotografico. Una raccolta di scatti di fotografi ufficiali e altri “rubati” sui social media degli invitati allo show.

Una raccolta celebrativa unica che difficilmente potrà sfuggire a collezionisti e appassionati, un album di ricordi, testimonianze di un giorno speciale. I libri sono disponibili nella boutique del brand in edizione limitata.

Dries Van Noten Official
Dries Van Noten Official

“You’ll never walk alone”, un viaggio attraverso i sentimenti nel primo romanzo di Marco Giuli

Dopo aver partecipato e vinto, nel 2019, il concorso “1.000 parole” di Montecovello con il racconto Sulla via di Santiago, lo scrittore romano Marco Giuli pubblica il suo primo romanzo “You’ll never walk alone”, edito da Porto Seguro Editore. È la storia di un viaggio, un lungo viaggio da Roma a Liverpool a bordo di un vecchio maggiolino bianco. I protagonisti sono Marco e Mattia, due amici da una vita e compagni di mille avventure. Mattia ha un sogno, quello di assistere alla partita della sua squadra del cuore contro i fortissimi Reds, ma Mattia ha anche una grave malattia che gli impedisce di prendere un aereo o un altro mezzo di trasporto pubblico. Sarà il suo migliore amico Marco a cercare di esaudire il suo desiderio. Insieme faranno esperienze uniche e affronteranno molte difficoltà, consolidando ulteriormente il loro legame di amicizia. Fino al tragico epilogo.

Lo scrittore romano Marco Giuli_Courtesy of Press Office
Lo scrittore romano Marco Giuli_Courtesy of Press Office

«Ho voluto scrivere un romanzo che parlasse di amicizia – racconta l’autore Marco Giuli – e di viaggi. Sono un appassionato di on the road, delle lunghe e deserte strade dell’ovest americano, ma volevo che la mia storia fosse più vicino al mio mondo. Volevo che le persone che leggeranno il mio libro si riescano ad immedesimarsi più facilmente nei personaggi e nella storia. Raccontare di un viaggio in America, per quanto affascinante, sarebbe stato qualcosa di troppo lontano. L’amicizia, poi, è il motore di questo mondo sempre più freddo. Abbiamo bisogno di amici nella nostra vita, e abbiamo bisogno di amici come Marco lo era per Mattia, e viceversa». 

You'll never walk alone_Courtesy of Press Office
You’ll never walk alone_Courtesy of Press Office

Il libro è distribuito, al prezzo di €13,90, in tutti gli store online (LaFeltrinelli, IBS, Amazon e Mondadori store) e sul sito della casa editrice Porto Seguro Editore.

L’autore

Marco Giuli nasce a Roma nel 1987. Da piccolo si imbatte per caso in Cose Preziose di Stephen King e ne rimase così affascinato da spingersi verso quella particolare scrittura. Nel 2017 scrive la sua prima raccolta di brevi racconti: Come quando finisce l’apnea. Partecipa poi per due volte a 1.000 Parole di Montecovello, vincendo il titolo Migliore Opera con Sulla Via di Santiago. You’ll never walk alone è il suo primo romanzo.

“Ammetto che ho vissuto”, ritratto di Signora in rosa nel libro di Mariangela Celli

Articoli estratti dal suo seguitissimo blog, scorci di vita vissuta, narrazioni autobiografiche. Mariangela Celli, ci guida nel suo mondo raccontando, attraverso le pagine rosa del suo libro, aneddoti, esperienze ed emozioni di una vita vissuta a pieno, con amore, sensibilità ed intelligenza. Alla domanda “Cosa vorresti che emergesse di più dal tuo libro?” candidamente risponde  “che sono una persona perbene”. In effetti, centrare l’obiettivo non è un compito facile per nessun autore, men che meno per chi si cimenta nella sua opera prima. Mariangela Celli, professoressa e seguitissima lifestyle blogger, fondatrice di www.teachandchic.it, coglie perfettamente nel segno e non solo riesce a far emergere la sua ricca e poliedrica personalità ma, soprattutto, lo fa con grande eleganza, femminilità, acuta ironia ed autoironia. Una narrazione intelligente ma mai saccente, filosofica ma non retorica, scorrevole e mai scontata.

Mariangela Celli_Courtesy of Press Office
Mariangela Celli_Courtesy of Press Office

Non è un frutto del caso, quindi, la scelta stilistica delle pagine rosa del suo libro, segno di una personalità forte e differente. Una diversità femminile che è il tratto distintivo che si percepisce in ogni riga del libro: “Noi che non siamo come le altre è il titolo di un libro di una grande scrittrice spagnola, sceneggiatrice e laureata in filosofia. […] Storie di quattro donne che Non Sono Come Le Altre. Purtroppo, sono donne “dolcemente complicate”, ma che poi, saranno donne risolute e risolte. Donne che hanno viaggiato dentro sé stesse, per poi diventare adulte, coscienti e consapevoli. […]  Ovvio che consiglio di leggerlo, a tutte le donne che non si sentono come le altre. Va da sé che non essere come le altre non vuole significare che si è migliori, anzi… Ho vissuto e mi sono molto applicata negli studi, però mi sono sentita sempre un po’ spettatrice del mondo. […] Io continuo a sentirmi un po’ diversa e non è una bella sensazione. Ma continuo a mettermi in discussione ogni benedetto giorno, e penso che questo sia una cosa positiva. Le Donne troppo sicure di sé, quelle che hanno una soluzione per tutto, non mi sono mai piaciute, non fanno proprio per me. Spesso preferisco dare loro l’idea di avere ragione. Tanto a me cosa cambia? Io ho da fare, devo ancora migliorarmi”.

Ammetto che ho vissuto_Courtesy of Press Office
Ammetto che ho vissuto_Courtesy of Press Office

Una Donna differente, dunque, non migliore. Ma consapevole, capace di mettersi in discussione e di continuare a coltivare l’antica passione per lo studio, in un costante anelito all’apprendimento ed alla conoscenza del mondo, della società, dell’altro e, non ultimo, di sé stessa. Ammetto che ho vissuto (Nep Edizioni) non è solo un racconto di vita, dunque. Non solo una mera narrazione di episodi che si susseguono. È un appassionato ritratto autobiografico realizzato con uno stile denso di sapienti note di femminilità, fil rouge dell’intera lettura. Un percorso che sorprende ed emoziona, inducendo nel lettore sorrisi e riflessioni al contempo, in cui emerge l’essenza più intima di una Donna che ha vissuto, amato, viaggiato e studiato molto, che ha saputo vivere le proprie esperienze con grande consapevolezza, con intensità e profondità. “Una Donna che – come indicato nella prefazione dalla scrittrice Laura Mancini – non è solo una ‘professoressa’ che ha voluto mettersi in gioco superando il divario generazionale, è una scrittrice che ha trasferito sulla carta nuovi modelli di narrazione e storytelling, legati al digitale”. Il libro è un inno alla positività ed ai sentimenti: “sono sempre stata innamorata dell’amore” – scrive l’autrice, e l’amore è il comune denominatore di ogni parola del libro. Dai racconti della città natìa, ai profondi legami con la sorella Valdisa, con i genitori, fino ai colleghi, agli amici, all’amatissimo compagno ed i suoi adorati alunni. Ogni singolo aneddoto è il ritratto di un Donna che ha fatto tesoro di ogni esperienza, incluse quelle negative, quelle che producono “danni e cocci da rimettere insieme”.

Ammetto che ho vissuto_Courtesy of Press Office
Ammetto che ho vissuto_Courtesy of Press Office

Il lusso, i viaggi, la vita agiata non vengono mai vissuti dalla protagonista con egoismo ma, anzi con altruistica condivisione di esperienze ed insegnamenti e, soprattutto, senza ostentazione e presunzione: “più in alto vi mettete e più vi farete male quando cadrete” – scrive l’autrice, che non fa mistero di detestare ogni forma di arroganza e presunzione. Mariangela Celli è semplicemente una persona perbene, una donna che ama amare e donare, soprattutto ai più fragili, capace di parlare lo stesso linguaggio dei suoi “ragazzi speciali” e conquistare il loro cuore. Una Donna che oggi vive un meritato successo costruito con lo studio, l’applicazione e la disciplina: “ero una donna che aveva realizzato tutti i propri sogni e aveva costruito un bel quadretto… ma, che dire? Sono sempre rimasta me stessa: una persona per bene”.

Credits Ph. Claudia Frijio Photographer

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