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Erika Barbato, i segreti di Instagram svelati da una fashion influencer

Come creare un account che abbia successo su Instagram? Scatti belli e tanto da raccontare sono essenziali, ma ci sono anche delle regole che dovresti iniziare a seguire. Una tra tutte ce l’ha svelata Erika Barbato, lifestyle blogger affermata.

Come avere successo su Instagram? È un po’ quello che ci chiediamo tutti, soprattutto adesso che i social network sono invasi da piccoli e grandi influencer, in grado di conquistare il pubblico e guadagnare mettendo in mostra la propria vita. Ma quali sono i loro segreti?

Instagram e moda: ecco qualche segreto

Belle foto, didascalie curate, contenuti interessanti e trasparenza sono gli elementi essenziali di un buon profilo. Sicuramente avere la possibilità di fare delle belle foto è un plus, ma anche se non si ha la possibilità di passeggiare sulle bianche spiagge delle Maldive tutti i giorni, questo non significa che non si possano pubblicare scatti belli e coinvolgenti. A volte basta davvero guardarsi intorno, immortalare e ispirare gli altri con pochi elementi, forse quelli più impensabili. Insomma, una volta ottenuto il contenuto, il passaggio successivo è quello di pulirlo, ordinarlo, privarlo dei dettagli obsoleti (ricorda che less is more) e poi pubblicarlo.

Come creare un buon profilo Instagram: le dritte da seguire

  • La luce: per scattare le proprie foto scegli sempre la luce naturale, anziché quella artificiale. Anche se non sei munito/a di una buona macchina fotografica, con una buona illuminazione, anche il proprio cellulare può fare degli ottimi scatti.
  • Guardati intorno: seleziona oggetti e dettagli, e ricorda che lo spazio non deve mai essere troppo carico. Punta sulla semplicità.
  • Usa sfondi neutri, meglio puntare sul bianco, sui toni pastello, ma sempre monocromatici.
  • Per quanto riguarda le modifiche, per il calore e la saturazione punta su bianchi, neri, grigi e rosa, nuances predilette su Instagram. Come app esterna ti consigliamo snapseed.
  • Usa un solo filtro per rendere la gallery omogenea e ordinata.
  • Prima di iniziare a pubblicare, fai una programmazione. Individua un massimo di 6 scatti che vorrai pubblicare. Scegli le foto in modo che creino una sequenza per oggetto fotografato, colori, forme o linee. Impara anche a lasciare degli spazi, alternando foto ricche di dettagli a quelle più vuote, per non far apparire la gallery nel suo insieme un ammasso di dettagli.

I profili Instagram che più piacciono sono quelli in cui la gallery appare come un moodboard, caratterizzato da accostamenti di foto coerenti, seppur differenti.

Leggi anche i consigli della blogger Ida Galati su come migliorare la gallery Instagram di una blogger

Erika Barbato, i segreti di Instagram svelati da una fashion influencer

Intervistandola abbiamo capito che, regole a parte, quello che più premia è la spontaneità. Essere se stessi ripaga sempre, anche sul web. Erika Barbato, fashion e lifestyle blogger è la dimostrazione che su Instagram spesso le regole vanno infrante e che non sempre devi usare filtri o tagli particolari per avere successo. Erika ha aperto il suo blog nel 2012 e il suo è, come lo definisce lei stessa, “un diario personale da condividere con chi decide di andare oltre le foto sui social ed entrare nella mia quotidianità”. Su Instagram conta 95k followers, il suo profilo è ricco e colorato, racconta di lei, della sua vita, ispira allegria. L’Orèal Paris, Maybelline, Freddy, Morellato, Stroili, Guess, Hugo Boss, Swarovsky sono solo alcuni brand con cui ha collaborato, ma l’abbiamo vista anche nelle vesti di blogger a Miss Italia e a Sanremo.

Erika Barbato
Credits: Profilo Instagram Erika Barbato

Sei nata come fashion blogger e poi sei sbarcata su Instagram. Com’è cambiato il tuo modo di comunicare e quanto peso ha ancora il blog secondo te?

«Sì, ho iniziato innanzitutto dal blog, senza avere ancora Instagram, quindi chi mi seguiva leggeva esclusivamente i miei articoli sul blog. Adesso è un po’ cambiato tutto essendo i social più immediati e rapidi rispetto al blog. Continuo ad aggiornarlo (erikabarbato.com), ma curo sempre di più Instagram e il rapporto con i followers, credo conti molto di più oggi».

Su Instagram hai raggiunto 95mila followers. Qual è stata la tua strategia vincente per “sfondare” su questo social?

«Sono su Instagram da 4 anni e ho raggiunto da poco i 95k. Devo dire, però, che non ho mai guardato ai numeri, ma ai contenuti. Mi piace curare la gallery e come dicevo prima, il rapporto con i followers. Molte volte numeri grandissimi non implicano persone vere dietro i telefoni, e allora meglio pochi, ma buoni no?
La strategia vincente per me è rimanere se stessi e darsi al pubblico per quello che si è: chi ti segue se ne accorge quando ti crei un personaggio».

Foto, filtri, didascalie e hashtag. Su cosa punti per catturare l’attenzione dei tuoi followers?

«Punto in genere sulle didascalie, scrivo quello che penso, molte volte in maniera ironica. I followers mi rispondono e ridono con me. Per quanto riguarda i filtri non ne ho trovato uno preferito, mi piacciono le foto molto colorate».

Erika Barbato
Credits: Profilo Instagram Erika Barbato

Come si realizza la gallery ideale?

«Non so se la mia è la gallery ideale: mi piace condividere momenti di quotidianità, i look, i viaggi, i piatti che mangio… non ho quindi un argomento in particolare. Però le gallery che trovo più curate sono solitamente quelle in cui viene utilizzato sempre lo stesso filtro e un unico focus principale».

Le fashion influencer su Instagram sono sempre più numerose. È ancora possibile distinguersi e proporre qualcosa di nuovo? Cosa consiglieresti a chi vuole provarci partendo adesso da zero?

«Diciamo che, essendo il web aperto a tutti, basta creare un account e scrivere in bio “Influencers”/ “Blogger”, senza avere nemmeno un blog. Ce ne sono tantissime, troppe. Ma credo che il pubblico sappia distinguere tra chi lo fa in maniera professionale e chi ci prova per ricevere qualche capo gratis. Io consiglierei di farlo solo se si ha qualcosa da dire con personalità e desiderio genuino di condividere piccoli e grandi pezzi della propria quotidianità».

Erika Barbato
Credits: Profilo Instagram Erika Barbato

Hai già fatto dei progetti che coinvolgessero più igers? Se sì, quali e come si sono sviluppati? Ti è capito anche di collaborare con altri igers?

«Progetti con più igers sì, sempre relativi a promozione del territorio, di attività locali. Sicilia, Campania, Puglia, eravamo tra igers (ma direi anche amiche) e oltre a prender parte a bei progetti abbiamo passato bei momenti in posti bellissimi».

Fai più collaborazioni con il tuo blog oppure con Instagram?

«La fonte principale al momento è Instagram, aggiorno comunque il blog con un post magari al riguardo. Ma la maggior parte dei progetti si focalizzano su Instagram e gli altri social in genere»

Libri di moda: ecco 8 volumi da leggere subito

Essere un esperto o un giornalista di moda non significa soltanto saper scrivere bene e avere una grande passione per il mondo del fashion. Un bagaglio culturale ricco e variegato, con conoscenze che possano spaziare dalla storia della moda e la fotografia, a campi come attualità, economia, arte e cinema è indispensabile. Lo studio continuo, l’aggiornamento costante e l’attenzione alle novità contribuiscono alla formazione di quello spiccato senso critico che una giornalista deve assolutamente possedere. Un vocabolario settoriale ricco a cui poter attingere nella stesura degli articoli e un ampio campo di conoscenze permettono poi la creazione di contenuti di qualità, con riferimenti colti e originali. Un buon giornalista non deve dunque mai smettere di studiare e aggiornarsi.

Ecco 8 libri assolutamente da leggere e rileggere, per avere conoscenze sulla storia, sul vocabolario e sulla comunicazione di moda sul web.

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Vuoi diventare giornalista di moda? Potrebbe interessarti il Master in comunicazione e giornalismo di Moda di Eidos Communication in partenza a settembre 2017

1. Storia della moda dal XVIII al XX secolo di Enrica Morini

Avere una panoramica sulla storia della moda è essenziale per poterne scrivere, analizzare i fenomeni attuali e prevedere i cambiamenti futuri. Storia della moda dal XVIII al XX secolo di Enrica Morini è un viaggio attraverso tre secoli di cambiamenti e sviluppi, per arrivare alla moda moderna, passando di capitale in capitale, da Parigi, a New York, da Londra a Milano, Firenze e Roma. Questo libro illustra il percorso del sistema moda e tutte le trasformazioni sociali che essa ha subito per diventare oggi un fenomeno di massa.

2. Parole di moda. Da A-line dress a Zuava di Michela Zio e Monica Camozzi

Un buon giornalista di moda deve conoscere il lessico di settore, a cui attingere nella stesura dei propri articoli. Dai capi ai tessuti, dagli accessori alle scarpe, dalla terminologia storica “tecnica” ai neologismi di settore. Parole di Moda è un vocabolario fashion che contiene in ordine alfabetico tutti i vocaboli ricorrenti e anche i meno noti, che sono ormai entrati a far parte del lessico quotidiano di giornalisti, sarti, stilisti e fashion blogger.

3. Modabolario dizionario tecnico creativo di Antonio Donanno

Un vocabolario innovativo e originale quello di Donanno, con termini che si articolano nei vari settori tecnologici, storici, stilistici, sartoriali e industriali del tessile/abbigliamento, arricchito da molte figure a colori, fra dipinti, fotografie e illustrazioni scelte per integrare il testo scritto e spiegarlo attraverso l’immediatezza visiva. Non si tratta però solo di un semplice vocabolario: Modabolario contiene anche un inserto realizzato dal semiologo-psicologo Pietro Brunelli che esamina il fenomeno moda degli ultimi cinquant’anni e di oggi e un ultimo capito interamente dedicato agli stilisti.

4. La comunicazione della moda (significati e metodologie) di Hélène Blignaut e Luisa Ciuni

L’avvento di Internet, con la nascita di numerosi giornali digitali e blog, ha portato a un aumento delle nozioni inesatte, urlate e confuse. Per fare una buona comunicazione di moda è quindi necessario secondo Blignaut e Ciuni rinnovare la capacità di osservazione dei fenomeni per ricominciare a distinguerli e ridare una mano a chi comunica per mestiere. Questo volume si pone proprio questo obiettivo, rivolgendosi agli studenti e ai professionisti (giornalisti, addetti stampa o studiosi di pubblicità) ai quali offrire una nuova guida per farsi leggere, ascoltare e seguire.

5. Alla corte di re moda di Daniela Fedi e Lucia Serlenga

Un’altra caratteristica che un buon giornalista non può non possedere è la curiosità. La voglia di scoprire, conoscere, andare oltre ciò che appare, per poi raccontarlo. Cosa si cela nel backstage delle sfilate di moda? Daniela Fedi e Lucia Serlenga, due giornaliste da anni impiegate in questo settore, lo raccontano senza peli sulla lingua, svelando tutti i segreti che si celano dietro le quinte dei fashion shows.

6. Comunicare la moda. Il manuale per futuri giornalisti e addetti stampa del settore di Hélène Blignaut, Luisa Ciuni, Maria Grazia Persico

La comunicazione di moda viene analizzata a 360° in questo volume, concentrandosi sia sulla figura del giornalista di moda, ma anche su quella dell’addetto stampa e sul rapporto che intercorre tra i due. Qual è il ruolo e quali sono i mezzi del giornalista che si occupa di moda e dell’addetto stampa che comunica la sua azienda all’esterno? Come si scrive un articolo su una sfilata e come si prepara un corretto ed efficace comunicato stampa? Come far fruttare al meglio la collaborazione tra giornalista e addetto stampa? Queste sono alcune delle domande a cui Blignaut, Ciuni e Persico cercano di dare una risposta.

7. Runway: The Spectacle of Fashion di Alix Browne

Un libro interamente dedicato alle sfilate e all’importanza delle scenografie. Si va dalla prima sfilata di Raf Simons da Dior, che fece ricoprire le pareti della sala in cui si trovava il pubblico di fiori veri, agli spettacoli accuratissimi di Miuccia Prada, a quelli dall’ambientazione sempre diversa di Karl Lagerfeld per Chanel.

8. Fashion Blogger, new dandy? di Giulia Rossi

C’era una volta il giornalista di moda, l’esperto. Poi, con il web, è arrivato il fashion blogger, inizialmente un semplice appassionato, poi sempre più professionale e dalle qualità complesse da accostare più che al giornalista in senso stretto a un influencer o a una celebrity. Il libro ripercorre gli approcci alla moda dei principali filosofi e sociologi, poi descrive nel dettaglio il fashion blog nelle sue principali tipologie, illustrandone case history e confrontandoli con i media tradizionali, per poi analizzare le principali tendenze della comunicazione online della moda. Una panoramica completa sull’evoluzione contemporanea di uno dei fenomeni più pervasivi e influenti dei nostri tempi: per comprendere come la moda, intesa come spinta all’uniformità e nello stesso tempo motore di creatività e distinzione, sappia essere anche un importante fattore di mutamento e una lente straordinaria con cui leggere la società nel suo complesso.

E voi? Qual è il libro di moda che vi interessa di più?

Stampe e colori delicati, sei tendenze menswear per la prossima estate

Quali sono le ultime tendenze in fatto di moda uomo? Dall’abbigliamento agli accessori, ecco i trend di cui non potrete fare a meno quest’estate

Tendenze moda uomo per la prossima estate: cosa indossano gli uomini quest’estate? Le scorse passerelle viste da Milano a New York, passando per Londra e Parigi, hanno definito i diktat della bella stagione. Nuances delicate, vestibilità comoda e la passione per il vintage sembrano essere i capi saldi delle tendenze al maschile. Giochiamo con i colori, combiniamo gli stili, per un mix&match che vuole abbandonare lo stile troppo rigido visto durante la stagione invernale. Ecco tutti i trend che vorrete sfoggiare subito, per un’estate all’insegna dello stile.

Tendenze moda uomo, 6 trend di cui non potrete fare a meno quest’estate

Stampe tropicali

In fatto di tendenze al maschile quest’estate vede il ritorno delle fantasie floreali e multicolor, per camicie a maniche corte e felpe. Petali e fiori sbocciano su camicie, pantaloni e giacche. Attenzione, però, a indossare queste ultime con pantaloni neutri e accessori minimal.

Colori tenui

Le nuances più in voga in questa stagione sono quelle delicate: azzurro, verde, giallo e soprattutto rosa (dalla gradazione salmone a quella più baby).

Il camouflage

Lo stile military chic torna in voga anche quest’estate. Camicie, bomber o parka leggeri da indossare con pantaloni tinta unita e sneakers ai piedi. Per avere un look street, basta aggiungere qualche accessorio in più: gli orecchini da uomo sono un vero trend. Ancora non li hai? Scegli piccoli cerchi, diamanti o dei veri e propri dilatatori se il tuo stile punta all’alternativo.

tendenze moda uomo

Bretelle

Divertirsi con il proprio look e sdrammatizzare quando possibile è un segno di grande personalità. Perché non dare un tocco in più puntando su accessori particolari in grado di fare la differenza? Scegliete le bretelle per donare un forte senso di stile sia ai look formali che a quelli più casual. Possono essere in pelle o in tessuto, dello stesso colore dell’outfit oppure a contrasto. Da indossare non soltanto con le camicie, ma anche con le t-shirt bianche, per un look più hipster, che guarda alla moda newyorkese.

bretelle uomo

Cappelli

Questa è sicuramente la stagione dei cappelli. Li abbiamo visti sfilare su tutte le passerelle, proposti in tutte le varianti e modelli: texani, in pelle, sintetici o sportivi. Via libera a berretti, classici oppure alle coppole per uno stile più ricercato, dal design old school. A ognuno il suo!

Mocassini

Se siete stanchi delle solite sneakers o delle scarpe laccate, quest’estate potete puntare sui mocassini, di qualsiasi colore e tessuto. Da abbinare a pantaloni leggeri, in lino o cotone e camicie colorate. Perfetti in vacanza e comodi da indossare.

E voi? Qual è la tendenza che preferite?

Comprare un nuovo smartphone? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Smartphone nuovo? Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di acquistare il tuo nuovo telefono cellulare. Dai marchi migliori sul mercato al momento più adatto per comprarlo, non perdere i nostri consigli tech 

Scegliere uno smartphone è sempre più difficile. I numerosi brand elettronici lanciano infatti costantemente nuovi prodotti sul mercato. Non si fa in tempo a comprare l’ultimo modello, che ce n’è già uno migliore in arrivo. Insomma, una corsa infinita. Sempre più numerosi, tecnologici e avanzati, ognuno di questi strumenti presenta caratteristiche avanzate e funzionalità all’avanguardia. Decidere di comprarne uno non è così semplice come può sembrare e trovare quello più adatto alle proprie esigenze può diventare un’ardua impresa. Destreggiarsi poi tra numeri, sigle e terminologie sconosciute ai più mette davvero a dura prova. Ecco allora alcuni consigli tech da seguire subito, per ridurre il campo d’azione della telefonia mobile e trovare il modello di smartphone più adatto.

Comprare un nuovo smartphone, tutte le risposte che cercavi

Come scegliere uno smartphone?

Prima di procedere all’acquisto di un nuovo telefono cellulare bisogna considerarne forma, aspetto e design e capire cosa può fare al tuo caso. Uno schermo più grande sarà sicuramente meno comodo da tenere in tasca, ma molto più efficiente per chi lo utilizza per lavorare. Chi usa uno smartphone solo per chiamare o inviare qualche messaggio può invece scegliere un modello con uno schermo più ristretto. Prendi in considerazione anche lo spessore del dispositivo, il suo peso e il suo grip, cioè la comodità della presa. Puoi scegliere tra smartphone con una scocca in metallo, più delicati ma sicuramente più curati e piacevoli al tatto, oppure in plastica, meno soggetti a graffi e altrettanto curati.

Altri punti di fondamentale importanza nella scelta dello smartphone perfetto per le proprie esigenze sono la RAM, la memoria ad accesso casuale che permette di memorizzare le informazioni temporaneamente, e il processore. Entrambi migliorano le prestazioni dei dispositivi, evitano rallentamenti durante il caricamento di giochi, programmi o video e conferiscono maggiore potenza al dispositivo.

Per quanto riguarda la memoria del dispositivo, è indicato puntare su modelli da 16 GB o 32 GB se non si ha l’abitudine di giocare o collezionare applicazioni. Se invece si usa lo smartphone per lavoro e si è sempre in mobilità allora sarà meglio optare su dispositivi con una memoria da 128 GB o 250 GB. Cosa significa questo numero? Più alto è più spazio avrai per ospitare tutte le foto che, siamo certi, scatterai senza ritrovarti dopo poco quel odioso messaggio “hai finito lo spazio, cancella qualcosa”.

come scegliere uno smarphone

Smartphone chi fa le foto migliori?

Chi ama scattare fotografie con il proprio dispositivo, non potrà fare a meno di scegliere un modello con fotocamera super avanzata. Ma quale smartphone fa le foto migliori? Tra gli smartphone top di gamma con le migliori fotocamere ci sono i modelli: LG G5, Samsung Galaxy S7 / S7 Edge, HTC 10, Apple Iphone 7/Plus (che ha aggiunto l’effetto profondità – sfondo sfocato – come le macchine fotografiche professionali) e l’Huawei P9 Plus.

Quando conviene comprare smartphone?

Pensare di vendere il proprio smartphone e acquistarne uno nuovo, dipende anche dalle tempistiche di uscita dei nuovi modelli da parte delle aziende. Così, per esempio, se sappiamo che a settembre Apple annuncerà i suoi iPhone, è meglio vendere il proprio modello tra luglio e agosto; dopo perderà un po’ del suo valore a causa dell’uscita della nuova generazione. Secondo uno studio invece il momento migliore per acquistare un modello Samsung è dopo tre mesi dall’uscita del nuovo modello sul mercato. I prezzi continuano a scendere drasticamente nei mesi successivi ma aspettare troppo significa poi dover acquistare un dispositivo già “vecchio”.

Dove acquistare smartphone online?

Se si preferisce  fare i propri acquisti seduti comodamente sul divano di casa, le piattaforme online, come quella di Yeppon sono le soluzioni più adatte. Le offerte smartphone su Yeppon non mancano, con uno sconto che va dal 10 al 60% e tempi di spedizione che vanno da 1 a 3 giorni lavorativi. Tra gli ultimi modelli in vendita tra cui potrai acquistare il tuo preferito seguendo le nostre regole, anche il modello top seller Asus Zenfone 2, oppure il nuovo Nokia Lumia 640. Ampia scelta di smartphone di casa BlackberryLGWiko, Huawei.

Capelli al Naturale, quando le beauty influencer scelgono il “bio”

capelli al naturale

Capelli al naturale. Un evento nel cuore di Roma alla scoperta dei rimedi e delle ricette per capelli “bio”, con l’hairstylist Federico Faragalli e la beauty blogger de La ragazza dai Capelli Rossi Federica Cimetti

Capelli al naturale sani e super glam? Non è un ossimoro, ma una combinazione vincente grazie a un hairstyle che strizza l’occhio al bio con ingredienti 100% naturali e un risultato che vi farà voglia di provarli subito. Questo il tema dell’evento che si è svolto lo scorso 29 Gennaio all’interno del salone Federico Faragalli in zona Fleming. Un appuntamento beauty dedicato alla cura dei capelli tutta al naturale: un’occasione davvero unica per scoprire le proprietà nascoste degli ingredienti di derivazione naturale, sostanze semplici e facilmente reperibili, ma che custodiscono segreti di benessere e bellezza.

capelli al naturale

Protagonista della serata la presentazione ufficiale del libro “Capelli al Naturale. Guida alla cura
quotidiana”, una raccolta di ricette e consigli per un haircare eco e bio, nato dalle esperienze di Federica Cimetti, beauty blogger de La Ragazza dai Capelli Rossi. Il suo diario online, che ha reso Federica una tra le dieci influencer Top in Italia, è stato segnalato dal magazine Gioia! fra i 10 beauty blog più famosi, posizionandosi all’ottavo posto della classifica italiana dei migliori beauty blog di Bloglovin, e uno tra i 10 blog più letti in Italia secondo Les Cahiers Fashion Marketing.

Capelli bio, i segreti bio nel salone di Federico Faragalli

E quale migliore salone se non quello di Federico Faragalli per far conoscere l’aspetto più healthy della cura dei capelli? Il talentuoso hairstylist è infatti da sempre promotore della filosofia NaturalGlam, che unisce il lato più glamour dettato da moda e tendenze col rispetto della salute dei capelli e per l’occasione ha voluto svelare i segreti di rituel a base vegetale.

Gli ospiti hanno potuto così vedere da vicino la preparazione di otto ricette selezionate dal libro e apprendere dalle mani sapienti di Federico Faragalli le giuste dosi e i differenti mix per prendersi cura della propria chioma, unendo alleati verdi a prodotti di alta gamma, come Aura Botanica, ultima creazione firmata Kerastase, con il 98% di ingredienti naturali. Tutte le preparazioni healthy sono state impiattate in un green table, allestito da Luana Samperi, da esplorare alla ricerca del mix più adatto alla propria haircare quotidiana.

capelli al naturale

La presentazione è stata mediata da un’altra infuencer molto nota in Italia e all’estero: Martina Chiella. A dare il giusto ritmo alla serata la musica di Radio Incontro Donna 96.8, che ha trasmesso in diretta l’evento, mentre il catering curato da Rinocerose Roma ha allettato i palati degli ospiti.

Tanti gli ospiti noti, soprattutto dal mondo del web, blogger, instagrammer e youtuber fra i più conosciuti e
apprezzati.

Il libro di Federica Cimetti è in vendita in tutte le librerie e su Amazon.it, ma se volete una coccola in più, vi aspettiamo nel salone in Via Tuscania. Qui Federico Faragalli e il suo staff si prenderanno cura della vostra chioma realizzando una delle ricette tratte dal libro Capelli al Naturale di Federica Cimetti.

Scoprite subito i nuovi servizi 100% naturali disponibili in salone!

 

 

Dove studiare moda? Le 5 migliori scuole italiane e straniere

Fashion business management, fashion styling o fashion communication. Vuoi lavorare in uno di questi campi, ma non sai da dove iniziare? Ecco le migliori scuole di moda italiane e straniere che propongono corsi e master grazie ai quali puoi specializzarti a partire dal prossimo anno.  

Settembre è ancora lontano, ma è arrivato il momento di pensare a quali percorsi intraprendere una volta finite le vacanze estive. Se la tua passione è la moda e vuoi specializzarti in uno dei numerosi campi che il fashion world propone, allora non resta che consultare i corsi e i master proposti dai grandi istituti italiani e stranieri. I programmi formativi sono davvero numerosi, ma anche quelli studiati ad hoc per chi è interessato al marketing, alla comunicazione, allo styling, al merchandising, al business e al management. Nelle scuole di moda, oltre ai tradizionali corsi di fashion design per aspiranti designer, per chi desidera progettare gioielli e accessori o per chi punta su modellistica o sartoria, c’è anche un’ampia gamma di corsi dedicata al settore amministrativo. La moda infatti è un universo molto variegato, con molti campi professionali in cui poter formarsi e specializzarsi.

Per chi vuole specializzarsi in un particolare settore del fashion business, molti istituti e scuole di moda organizzano (oltre ai tradizionali corsi di laurea) dei corsi a durata mensile o annuale, oppure dei veri e propri master. Attraverso questi percorsi scolastici che alternano teoria e pratica, si apprende come trasformare un’idea in un modello produttivo, sviluppando così abilità creative e culturali, ma anche economiche e manageriali. I professionisti del fashion business lavorano con la produzione, con la comunicazione, con il marketing ed il fashion retail business e devono avere una conoscenza profonda del panorama della moda.

Vuoi lavorare nel mondo della moda ma non sai da dove iniziare? Ecco 5 scuole di moda italiane e straniere che puoi consultare subito, per scegliere quella più adatta alle tue esigenze e iniziare a partire da settembre 2017.

Le migliori 5 fashion schools

Bologna Business School – Fashion business marketing

La Business School dell’Università di Bologna propone un Global MBA in Design, Fashion and Luxury Goods. L’obiettivo è quello di formare professionisti del settore management, in grado di stabilire un equilibrio tra creatività e business nella gestione di imprese di lusso. Il programma si concentra sugli aspetti pratici del fashion marketing e management, grazie allo stretto rapporto con le imprese italiane. Nel corso del primo trimestre, le lezioni riguarderanno materie di general management; a partire dal secondo trimestre i partecipanti si dedicheranno allo studio di materie specifiche del track. A queste si affiancano ore di partecipazione a laboratori di business e analisi di casi di retail e un periodo di 500 ore di internship presso realtà leader nel design, fashion and luxury goods o da dedicare a un project work imprenditoriale.

Format: Full-time

Lingua: Inglese

Durata: 12 mesi

fashion-business
Nel backstage di una sfilata della Parsons The New School for Design a New York, nel 2014.
(Brian Ach/Getty Images for Amazon Fashion)

Eidos Comunicazione – Master in giornalismo di moda

La Eidos è specializzata in giornalismo e propone, tra  vari master, un master in giornalismo di moda e comunicazione per rispondere al numero sempre più grande di richieste da parte di professionisti che vogliono specializzarsi in questo campo. Questo percorso didattico intende fornire non solo competenze da giornalista tout court, ma anche sull’ufficio stampa, sulla scrittura sul web e sui social, sullo styling e sull’intero sistema moda. Un percorso adatto a chi aspira a queste figure professionali: fashion editor; stylist; ufficio stampa; marketing & advertising manager e giornalista. Incluso uno stage di 6 mesi.

Format: Weekend + stage

Lingua: Italiano/Inglese

Durata: 6 mesi

Scuola Romana di Fotografia a Roma – Diventa fotografo di moda

La storica scuola romana di fotografia propone un master triennale che ti consente di specializzarti nella fotografia di moda, concentrandosi sui diversi linguaggi visivi della comunicazione. Parte dallo studio degli stili storici e delle interazioni tra moda e arte per garantire l’acquisizione di competenze sufficienti a realizzare servizi fotografici che interpretino le nuove tendenze.

Format: Full-time

Lingua: Italiano/Inglese

Durata: 3 anni

Central Saint Martins di Londra – Fashion designer

Le scuole di moda inglesi sono sicuramente tra le più prestigiose. Una delle più importanti la Central Saint Martins di Londra che offre 13 indirizzi di studio dedicati alla moda Molto famosa anche perché lì si sono laureati stilisti come Alexander McQueen e Christopher Kane. Offre sbocchi lavorativi importanti per i più talentuosi.

Format: Full-time

Lingua: inglese

Durata: dipende dal corso scelto

Parsons The New School of Fashion of New York – Fashion communication

Tra le scuole di moda americane non possiamo non consigliarvi la Parsons The New School of Fashion di New York, una vera e propria università che offre agli studenti stage all’interno delle aziende anche durante l’anno accademico grazie al fatto che l’istituto abbia, nel corso degli anni, stretto accordi con importanti case di moda come LVMH. Anche qui gli sbocchi professionali sono garantiti, ma il prezzo da pagare (anche) per questo è molto altro (circa 39mila euro). Esistono, però, anche dei corsi on line a cui potete dare un’occhiata, anche solo per un primo approccio al loro metodo di studio.

Format: Full-time

Lingua: Inglese

Durata: 4 anni + stage

 

Come arredare la casa in stile industrial chic: idee e consigli

Sedie e poltroncine design minimal, ma anche tavoli, divani e altri complementi d’arredo per dare alla propria casa un taglio industrial chic. Ecco gli ultimi trend in fatto di arredamento per una casa in pieno stile newyorkese.

Il design industriale sta riscuotendo negli ultimi anni un enorme successo. Una tendenza che nasce dalla volontà di riutilizzare complementi di arredo destinati all’ambiente delle fabbriche anche in contesti domestici o pubblici, trasformando il proprio appartamento in un perfetto openspace o un bellissimo loft newyorkese. Salotti, bagni, cucine e camere da letto diventano così spazi in cui poter reinterpretare il meglio del vintage in chiave moderna e in cui poter dare nuova vita a quegli oggetti dimenticati da tempo. Sì, perché in un ambiente industrial trovano posto anche gli elementi più retrò, quelli che con un po’ di creatività diventano perfetti oggetti decorativi.

sedie e poltroncine di design

Arredamento moderno: contemporaneo, minimal e young chic

Si tratta di uno stile amato soprattutto dai giovani, adatto a chi desidera un ambiente contemporaneo e con personalità, arredato in maniera (anche) low cost e caratterizzato da materiali, forme e colori molto duri. Non importa se avete a disposizione spazi piccoli o grandi: con i giusti complementi d’arredo, è possibile dare alla propria casa un taglio moderno, metropolitano, caratterizzato da un’eleganza semplice.

Gli elementi base di un ambiente industriale?

I materiali metallici, i mobili grezzi a vista, le lampade grandi e i complementi d’arredo vintage, come sedie e poltroncine design, divani, tavoli abbinati tra loro in un mix all’apparenza casuale, ma sempre molto ben studiato.

Parti di un macchinario, ingranaggi e vecchi orologi sono perfetti come oggetti decorativi. Così come pavimenti in resina, muri di mattoni, travi, impianti elettrici e tubi, tutti rimessi a nuovo e assolutamente a vista. Altri due elementi molto utilizzati sono il cemento grezzo e il ferro arrugginito. Quali sono i colori più industrial? Tutte le nuances dl grigio, da combinare insieme al bianco, al nero e al beige.

Arredare la casa in stile industriale: tutti i mobili di tendenza

Sedie e poltroncine design

Sedie e poltroncine, quali scegliere? Per quanto riguarda le sedie design, puntate su modelli in plastica, ferro battuto o pelle e una palette di tonalità scure, con qualche macchia di colore data da cuscini o pezzi di stoffa. Questi elementi dalle linee semplici, marcate e decise, devono essere disposti in un mix di modelli diversi che creino interni che richiamano quelli di un garage o un contesto dalle origini industriali. Proprie di questo stile anche le panche e gli sgabelli da bar, da sostituire alle classiche sedie. Le poltroncine invece sono in pelle e riportano qualche imperfezione. Da sistemare in un angolo, insieme a una lampada da lettura e cuscini di varie dimensioni.

Tavoli

Il tavolo grande della cucina deve essere in legno oppure in acciaio, dal design minimal e circondato da sedie e panche. I tavolini più bassi invece sono in legno impreziosito da dettagli in ferro battuto oppure in plastica. I colori sono sempre molto freddi, sulle tonalità del grigio, del verde o del cobalto. Elementi dal design sobrio ed essenziale.

Orologi

Un ruolo fondamentale nell’arredamento industrial chic è giocato dai dettagli. Chicche d’arredo con cui arricchire le stanze: dai piccoli elementi decorativi come lavagne, cuscini, cornici di diverse dimensioni per arrivare alla biciclette che prendono funzione di quadri. Alle pareti non mancheranno nemmeno le decorazioni d’effetto come i grandi orologi in ferro battuto, color ruggine o ambra, che richiamano quelli polverosi delle stazioni dei treni. Immancabili anche gli orologi da tavolo, dal sapore vintage.

Lampade

La luce è un elemento molto importante nello stile industrial, in quanto ha il compito di alleggerire l’ambiente e mettere in evidenza tutti i dettagli. Dalle lampade ingombranti e di grandi dimensioni, a quelle più piccole o a sospensione da collocare sopra il tavolo, queste sono un elemento distintivo di questo tipo di arredamento.

Non ci resta che augurarvi buona ricerca!

Come scrivere un comunicato stampa efficace: la guida

Come scrivere un comunicato stampa? Se stai organizzando un evento o vuoi lanciare un prodotto, avrai sicuramente bisogno di diffondere il più possibile la notizia. Ecco come prepararne uno davvero efficace.

Se stai preparando un evento o il lancio di un prodotto, tra le fasi più importanti dell’intera organizzazione c’è sicuramente quella legata alla comunicazione. Devi infatti informare il tuo specifico pubblico di interesse (potenziali clienti, blogger, giornalisti, ecc.) e fare in modo che la notizia sia sufficientemente accattivante da essere aperta e letta con interesse. Come fare? Attraverso un comunicato stampa efficace, studiato al meglio e inviato al momento giusto.

Cos’è un comunicato stampa?

Un comunicato stampa è un documento (un PDF, un’email o un file Word) sviluppato per la comunicazione aziendale per informare le persone giuste al momento giusto a proposito di un determinato evento o prodotto. Il comunicato stampa viene infatti inviato alle persone che possano essere interessate a quello che si propone (i destinatari nel proprio target, ovviamente) o che possano pubblicarlo a loro volta in modo da ottenere risonanza mediatica. Il comunicato stampa rappresenta una fonte per clienti, giornalisti, influencer, testate o blog di settore, i quali ne devono verificare l’affidabilità e la fruibilità. Sono tutti potenziali destinatari, che sarà necessario valutare e selezionare in base al tema del proprio evento.

Come scrivere un comunicato stampa efficace? Partiamo dalla sua struttura

Il linguaggio utilizzato nella realizzazione del comunicato stampa deve rispecchiare la personalità dell’evento. Più il comunicato è breve, chiaro e ben scritto, completo di tutte le informazioni, maggiori saranno le probabilità di pubblicazione, in quanto il destinatario non dovrà metterci mano. Come nel lancio di una notizia all’interno di un giornale, anche per il comunicato stampa bisognerà seguire la regola della piramide rovesciata. Le informazioni più importanti si trovano in alto, alla base, mentre quelle più marginali costituiscono la punta, nella parte finale. Il proprio logo o quello degli sponsor deve essere inserito nell’intestazione.

Titolo e sottotitolo: il titolo deve essere breve e incisivo, in modo da far capire subito al destinatario l’oggetto del comunicato. Viene scritto in maiuscolo, in grassetto e in carattere più grande rispetto al testo. Il sottotitolo completa il titolo con le 5W della notizia: chi/che cosa, quando, dove, come, perché. Chi ha organizzato questo evento? Di cosa si tratta? Quando si terrà? Dove si terrà? Perché è stato organizzato? Queste domande sono esattamente quelle che ogni lettore si pone nel momento in cui sta leggendo qualcosa. Non è raro, per esempio, che si dia per scontato che tutti conoscano una via famosa e quindi si decide (o si dimentica) di inserire la città. Meglio non dare mai per scontato niente ed essere più che precisi, quasi maniacali.

Incipit: deve essere breve, contenere luogo e data dell’evento in modo da fornire subito al giornalista le indicazioni necessarie. Le parole chiave devono essere messe in grassetto per permettere così una lettura veloce, che possa cogliere subito gli elementi più importanti. Nell’incipit è necessario inserire anche luogo e data di invio del comunicato, per indicare al destinatario le tempistiche.

Primo paragrafo: qui viene spiegata in maniera più approfondita l’idea dell’evento, le motivazioni; vengono indicati i partecipanti e gli eventuali interventi. È necessario elencare tutti gli elementi più importanti e pubblicizzarli, in modo da convincere il destinatario a proseguire nella lettura.

Paragrafo centrale
: è sempre indicato inserire una dichiarazione da parte dell’organizzatore dell’evento o di un portavoce del team che se ne sta occupando. In questo modo si dà maggiore personalità al comunicato e si coinvolge il destinatario.

Paragrafo finale
: la parte finale solitamente è quella meno letta. Deve contenere un piccolo accenno alla storia (dell’azienda, del prodotto, ecc), un approfondimento o una curiosità che possa interessare i lettori e che possa dare uno spunto per un pezzo accattivante. Se l’evento ha già avuto edizioni precedenti, è bene inserire qualche riferimento al successo ottenuto.

Contatti: nella parte finale del comunicato stampa è sempre bene inserire i propri contatti, in modo che i destinatari possano avere dei riferimenti in caso necessitino di ulteriori informazioni. Nome e cognome, azienda, numero di telefono, sito web, e-mail e social sono i dati più importanti da inserire.

Come scrivere un comunicato stampa? Ti lasciamo un esempio di comunicato stampa, realizzato da AltaRoma per la kermesse di alta moda di Luglio 2016, augurandoci che possa essere esemplificativo. Buona stesura!

comunicato-stampa-esempio

 

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Come scrivere un articolo di moda: 3 regole per non sbagliare

Come scrivere un articolo di giornale di moda? Quali step seguire nella sua stesura? Se sei un’aspirante giornalista, queste sono sicuramente alcune delle domande che ti sei posto. Ecco quali fasi seguire e come impostare un buon articolo.

Come qualsiasi articolo di giornale (che sia su una testata cartacea oppure online), anche quello di moda segue una struttura ben precisa. Una struttura costituita da alcune regole proprie del buon giornalismo tradizionale che è necessario seguire nonostante la rivoluzione che questo mondo sta subendo e le nuove indicazioni imposte dal web.

Come scrivere un articolo di giornale? Innanzitutto è molto importante seguire la regola della piramide rovesciata, inserendo gli argomenti all’interno di una scaletta. Le informazioni più importanti, quelle che rispondono alle 5W (chi/che cosa, come, quando, dove e perché) si trovano nelle prime cinque righe. Sono gli elementi più importanti e i punti di forza dell’intero articolo. Nella parte centrale si farà un approfondimento di ogni punto, sviluppando quindi il contenuto per soddisfare la curiosità del lettore. Nella conclusione invece si può aggiungere un commento (almeno che questo non emerga nel corso della parte centrale), un approfondimento o delle curiosità su quanto raccontato.

Nella fattispecie, come scrivere un articolo di giornale di moda e sviluppare il contenuto?

1. Osservare

Prima di dare il proprio contributo personale, è necessario fermarsi a osservare il fatto, spogliarlo di qualsiasi elemento accessorio, filtrarlo attraverso la lente dell’oggettività assoluta e descriverlo in maniera nuda e cruda, così come avviene. Essere in grado di cogliere i dati essenziali, rispetto a un fatto qualsiasi, è fondamentale per poter scriverne adeguatamente, per far capire a chi non c’era cosa è successo, cosa si è visto. Non bisogna mai dimenticare che si sta scrivendo per gli altri. Sebbene si stia scrivendo di moda, per raccontare un evento è necessario fornire al lettore gli elementi utili per ricostruire la storia non dando per scontato che il lettore conosca termini tecnici o fatti precedenti.

2. Descrivere

Il linguaggio deve quindi essere uno chiaro e pulito, estremamente preciso, per coinvolgere in maniera adeguata chiunque legga l’articolo. Nella stesura di un articolo di moda poi sarà necessario non solo osservare il fatto, ma comprenderne le dinamiche, grazie alla conoscenza approfondita della materia. Per parlare di tendenze e descriverle per esempio, sarà molto difficile non dare giudizi se non si hanno nozioni sulla storia della moda, sulle merci, sul mercato o sulle proposte dei brand delle ultime stagioni. Soltanto attraverso una base fatta di studio, aggiornamento continuo e conoscenze nel campo si potrà sviluppare quella capacità sottile di descrivere eventi, sfilate, tendenze o semplici fashion news in maniera oggettiva.

3. Commentare

Il commento a ciò che si osserva può arrivare dopo un certo tempo, con la competenza acquisita dopo aver compiuto molte volte il processo di scrittura. L’occhio critico non è infatti una dote innata, ma si acquisisce solo attraverso l’esperienza. Il commento poi non è mai fine a se stesso, ma deve essere fatto con metodo e supportato adeguatamente attraverso le proprie riflessioni. L’attendibilità e la credibilità di queste poi cresce nella misura in cui si posseggono strumenti di analisi e quelle informazioni basilari per parlare di moda. Solo così si possono scrivere articoli dal contenuto davvero brillante.

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Anche i blogger di moda devono seguire queste regole?

Non proprio, a meno che non aspirino a creare un blogzine di moda (una via di mezzo tra un blog e un magazine informativo): la differenza essenziale tra un blogger e una giornalista sta proprio nel fatto che il blogger è libero di esprimere pareri molto personali che rispondano prevalentemente al suo gusto personale perché, generalmente, è seguito proprio per il suo particolare gusto.

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Comunicare la moda su Instagram, a Roma un workshop dedicato con Diana de Lorenzi

Influencer Instagram: come si diventa? Questa è una delle tante domande che tanti si fanno. Eidos Communication ha deciso di chiedere a due instagrammer d’eccezione di raccontarci la loro esperienza in due workshop dedicati a tutti i segreti del social network del momento.

Attraverso Instagram si scoprono ormai tutte le ultime tendenze. A farle e promuoverle, brand di moda e influencer. Ma chi sono e come si diventa influencer? Come si comunicano i brand di moda su instagram? Una bella foto non basta più se non si racconta anche una storia. Filtri giusti, hashtag instagram, coerenza stilistica: sono solo alcuni degli ingredienti necessari per avere successo. Ma quali sono i segreti di Instagram? Scoprili con un workshop dedicato.

Instagram e moda, uno speciale workshop in arrivo a Roma l’11 giugno con Diana de Lorenzi

Uno speciale workshop ti aspetta l’11 giugno a Roma, per scoprire come usare al meglio la piattaforma come canale di promozione nella moda. A organizzarlo è la Eidos Communication, che nella sua offerta formativa propone anche un Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda. Durante l’evento sarà possibile esplorare il mondo di Instagram a 360°, imparando a scattare la foto perfetta, le tecniche di visual storytelling per raccontare storie di moda belle ed emozionanti, ma anche le strategie di comunicazione della moda su Instagram. I partecipanti saranno accompagnati in questo viaggio visual fashion da tre professionisti del settore: la lifestyle blogger Diana De Lorenzi, la stylist e fotografa di moda Lucia de Grimani e Antonio Barrella, miglior fotografo dell’anno 2016.

I segreti del successo di Instagram ce li svelerà proprio Diana De Lorenzi, lifestyle blogger di Tivoli, studentessa di Ingegneria Edile-Architettura a Roma. Il suo punto di partenza è stato proprio Instagram, che le ha dato la possibilità di raccontare, attraverso scatti e parole, delle bellissime storie. Paesaggi, architetture, abiti, borse e piatti sono i protagonisti del suo profilo, che oggi conta 76k followers. Diana ha poi aperto anche il suo blog personale, TheSpiralD, dove racconta dei suoi viaggi e delle piccole cose che la ispirano quotidianamente, facendo sognare con parole e immagini. Sarà lei ad accompagnare tutti i partecipanti al workshop in un emozionante viaggio alla scoperta di Instagram.

influencer instagram diana de lorenzi
Profilo Instagram @dianadelorenzi

Come partecipare

Leggi di più sulla pagina dedicata al workshop (una data il 27 maggio anche a Milano con Nunzia Cillo). Da lì potrai effettuare l’iscrizione e prenotare il proprio posto!

Buon workshop!

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