Tutti gli articoli di Francesca Favotto

Linguista per necessità, ma giornalista per passione e per mestiere, sono 'masterizzata' in Giornalismo e Comunicazione di Moda. Lavoro come freelance per testate nazionali nel settore del matrimonio e della moda; nel tempo libero, gestisco tre blog - We for Wedding, Gust Married e DuemilaeCredici - i primi due ovviamente in tema wedding, l'ultimo sull'ottimismo e la positività. Attualmente potete leggermi su Nozze In, Sposabella, Om Magazine, Logos e online su Style.it e ovviamente, Trendstoday! Ci leggiamo! ;)

La Rai e la storia della moda: intervista a Fabiana Giacomotti

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Addentrarsi nella storia della Rai, soprattutto per quanto riguarda lo stile e la moda, non era compito affatto facile, ma Fabiana Giacomotti, giornalista, scrittrice e autore tv, ce l’ha fatta e ci ha regalato un libro che ben presto diventerà un must per tutti coloro che studiano la storia e i costumi della moda: “La tv alla moda – Stile e star nella storia della Rai”, edito da Silvana Editoriale con RaiEri.

Nell’anno del sessantesimo anniversario di Mamma Rai, ripercorrere la storia dell’Italia attraverso i programmi e le icone che hanno segnato un’epoca era d’obbligo: abbiamo intervistato l’autrice per conoscere da vicino aneddoti e curiosità, dal piccolo schermo alla realtà.

Quanto la Rai ha dettato moda, in fatto di tendenze e costume in questi sessant’anni?
“La Rai ha interpretato la moda e l’ha resa accessibile anche a chi non poteva avere accesso a quel mondo dorato. Nei primi anni Cinquanta solo le facoltose donne di città vivevano da vicino la moda, la maggior parte della popolazione non sapeva nemmeno cosa significasse. Ecco, la Rai fece da mediatrice culturale: i primi servizi moda andarono in onda nel 1957 ed erano sfilate in studio, raccontate da grandi conduttrici, come Bianca Maria Piccinino, che tramite un linguaggio accessibile, aprivano le porte di un universo quasi esclusivo a un pubblico molto più vasto. Se pensiamo poi a chi ci lavorava, in Rai, dalle grandissime Mina, Milva e Patty Pravo, vere icone di stile, a Corrado Colabucci, Piero Gherardi e Pietro Tosi, costumisti eccellenti non solo per la tv, ma anche per il cinema e la moda, beh allora è un attimo capire come la Rai rappresentava la moda, parlava di moda, era di moda”.

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Icone di moda che hanno lavorato in Rai: tre nomi e il perché della scelta.
“Alcuni li ho già fatti, come Mina, Milva e Patty Pravo, di un’eleganza senza pari, sempre dall’aspetto molto curato. Indossavano degli abiti molto moderni, che potrebbero essere di moda anche oggi con qualche astuto accorgimento. Ma se parliamo di costume e di influenza sulle mode a venire, allora la vera regina è lei, Raffaella Carrà, una vera innovatrice, un’icona di stile, poliedrica e sempre capace di reinventarsi, senza mai sembrare fuori luogo: non è l’emblema dell’eleganza, ma di sicuro ha un carisma, un’intelligenza e un’energia senza pari”.

L'autrice Fabiana Giacomotti
L’autrice Fabiana Giacomotti

Scartabellando negli archivi Rai e facendo ricerca, quali aneddoti curiosi sono saltati fuori?
“Episodi veri e propri non ne ho, più in generale sicuramente posso asserire che in passato c’erano molti meno problemi a vestire più volte lo stesso abito, lo fece più volte Raffaella Carrà, ma non solo. Alcuni abiti sono stati reinterpretati e rimaneggiati da diversi stilisti, quindi si riconosce proprio la stratificazione di stili nello stesso capo: in alcuni casi veniva massacrato, in altri invece usciva un capolavoro come risultato finale. Infine, ciò che ho imparato studiando la moda e il costume nella tv è l’importanza della finzione: oggi come allora, numerosi abiti di scena venivano creati giusto per durare il tempo di un programma o per venire bene in video. Per esempio, uno dei capi più belli che abbia mai visto era un top in maglia di lurex, con una serie di frange fatte di catenelle del ferramenta attaccate al collo tramite un lucchetto: una cosa assurda, se ci si pensa, ma che in video lasciava senza fiato. La bravura dei costumisti era di rendere con niente (anche ai tempi non c’era budget) un’idea fantastica, che durasse almeno lo spazio di un programma”.

Qual è stato il programma Rai per eccellenza, che ha segnato un’epoca, sia in termini di moda che di costume?
“In passato direi Studio Uno e Milleluci, quest’ultimo per la riproposizione della storia dello spettacolo. Oggi direi Tale e quale show, in particolar modo per i costumi curati da Donato Citro, un bello spettacolo con un’idea che regge”.

Per celebrare quest’importante anniversario, ha curato la mostra “1924-2014. La Rai racconta l’Italia”: ce ne parla?
“È una mostra che si avvale della prestigiosa partecipazione e collaborazione di Piero Angela, Piero Badaloni, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Arnaldo Plateroti, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa e Sergio Zavoli e di cui ho curato la parte che riguarda i costumi e la moda, appunto. Dopo l’esposizione al Vittoriano di Roma è approdata alla Triennale di Milano, per poi volare a Torino e a New York. È un’occasione per ripercorrere insieme la storia d’Italia e della nostra  televisione, rivivendo i grandi cambiamenti sociali, culturali, scientifici dei quali l’Italia e il mondo sono stati protagonisti”.

Photo credits Courtesy of Press Office

Milano, dieci anni di Via della Spiga: la prima smart street d’Italia

Spiga-smart-streetVia della Spiga non è solo lusso e moda. Oggi, è anche eco-sostenibilità. Inaugurata il 9 aprile del 2013, in concomitanza con l’apertura del Salone del Mobile, con una scenografia luminosa di giochi di luce in movimento, la famosa via nel cuore del Quadrilatero della Moda è la prima via italiana a poter essere definita ‘smart street’, ovvero strada intelligente. Promosso dall’ “Associazione Amici di Via della Spiga” con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di prestigiose aziende private attive nel settore dell’innovazione e della tecnologia come Fastweb, Samsung, Umpi, Cariboni Group Lighting, Blachere Illumination e Imq-Istituto Italiano del Marchio di Qualità, il progetto prevede l’installazione di servizi innovativi per cittadini e visitatori italiani e stranieri: dalla mobilità sostenibile con le stazioni urbane di ricarica per veicoli elettrici, alla sicurezza con le colonnine sos e di videosorveglianza, dai collegamenti wi-fi per smartphone e tablet sino a una innovativa illuminazione led, oltre a eleganti totem touch screen dedicati alla promozione turistica, agli eventi e alle informazioni sulla mobilità della città.

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«Spiga Smart Street, questo innovativo sistema di luce urbana a proiettori led – spiega Franco D’Alfonso, assessore del Comune di Milano al Commercio – permetterà di ottenere alti livelli di risparmio energetico mai raggiunti prima, che contribuiranno a fare della nostra città un modello di efficienza in vista di Expo 2015’». I sistemi installati di luce urbana a proiettori led abbinati al telecontrollo punto-punto powerline permetteranno di ottenere un risparmio energetico fino al 70%. Una gestione intelligente delle risorse energetiche presenti sul territorio, che permetterà di rilanciare l’immagine del capoluogo lombardo come città capace di offrire servizi urbani sempre più innovativi nel rispetto dell’ambiente.

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Lifestyle Mirror, un nuovo modo di fare shopping

Già il nome è tutto un programma: essere uno specchio della vita, ma non di quella intesa in generale, bensì della vita mondana, del modo di vivere, dello stile. Lifestyle Mirror, appunto. Questo il nome del nuovo progetto editoriale online, ideato dalla casa editrice Mediabend Capital, fondata a New York da Emanuele Della Valle, figlio del patron della Tod’s, e lanciato settimana scorsa in concomitanza con l’inizio della fashion week nella Grande Mela.

A metà strada tra magazine femminile e piattaforma di shopping online, Lifestyle Mirror si rivolge a un target decisamente giovane e cosmopolita, con i suoi servizi costantemente aggiornati, che rimandano a oggetti o must-have acquistabili attraverso siti di e-commerce dedicati. Beni di lusso e prodotti più commerciali sono l’oggetto della testata, ma non solo: Lifestyle Mirror dà consigli su tutto ciò che è stile, dall’abbigliamento alla gastronomia, passando per l’arte e l’arredamento, per arrivare ai viaggi e alla bellezza. Insomma, invogliare all’acquisto, ispirando il lettore – consumatore.

La prima cover di Lifestyle Mirror.

Un progetto nato sotto una buona stella e che dà ampio spazio e fiducia ai giovani: ad affiancare l’ideatore Emanuele Della Valle, infatti, ci sono il fotografo Francesco Carrozzini, co-fondatore e direttore creativo della testata, nonché figlio della celebre Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia dal 1988, e la stylist Chelsea Gombes, qui assunta in qualità di direttore responsabile, oltre a un esercito di contributor, qualificati e curiosi.

Emanuele Della Valle, fondatore della testata.

Insomma, una piattaforma online “A metà tra un concept store e un mega centro commerciale”, come amano definirlo i suoi fondatori, dove poter trovare oggetti del desiderio selezionati da veri esperti del settore e… immediatamente acquistarli.

Francesco Carrozzini, direttore creativo e co-fondatore della testata.

Una shopping experience ancora mai sperimentata, da ripetere più volte al giorno. Ma attenzione: potrebbe indurre ad assuefazione, tenere fuori dalla portata degli e-commerce addicted.

 Photo credits web 

“Larte”, a Milano il meglio dell’Italian lifestyle

logo-Larte-Milano-960x473Larte, scritto proprio così, senza apostrofi, tutto attaccato, quasi a voler abbracciare in un’unica parola tutto quello che in essa può essere contenuta. Questo il nome del concept, nato nel cuore di Milano, nella centralissima Via Manzoni, laddove anni fa visse il poeta e scrittore Carlo Emilio Gadda, che vuole essere il nuovo polo dell’eccellenza italiana in fatto di lifestyle: uno spazio dove possono convivere e completarsi moda, enogastronomia, arti e design.

Un progetto ambizioso, ispirato da Fondazione Altagamma, che intende rilanciare e far conoscere nel mondo l’esperienza del Contemporary Italian Lifestyle, riunendo tra i soci alcuni dei più importanti brand Made in Italy: Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca’ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel, illycaffè, MK Consulting, Federico Regalia, Sanpellegrino e Santo Versace. Non solo ristorante stellato, dunque, ma anche luogo di ritrovo per un caffè o una cioccolata, galleria per mostre d’arte d’eccezione e store per shopping di lusso.

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«Desideriamo creare un ambiente affascinante in cui tutto ciò che viene presentato e acquistato diviene esso stesso ‘opera d’arte’ da guardare, vivere, condividere e ricordare – commenta Davide Rampello, presidente e direttore creativo dell’hub milanese – Dal caffè al cioccolato, dal quadro al piatto dello chef, dalle bottiglie al modello di scarpe e all’arredo».

Oltre a Rampello, nel team dirigenziale vi sono anche Roberto Morelli, vicepresidente esecutivo, già direttore delle strategie di business di illycaffè ed Ermanno Zanini, già general manager del Capri Palace, nel ruolo di direttore. A dare un tocco glam e artistico, invece, ci saranno in esposizione alcune delle opere dei più importanti designer italiani, come Fortunato Depero, Arnaldo Pomodoro ed Emilio Vedova, per citarne solo alcuni.

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Un modello di collaborazione tutto italiano, pronto però ad essere esportato nel mondo, per farsi portavoce del meglio dell’Italian lifestyle.

Photo credits Courtesy of Press Office

“Rosso Valentino”: ecco il libro sull’Imperatore della moda

Valentino-master-of-couture-Mostra-Valentino-Master-of-CoutureNon solo è stato Maestro di moda, lui è stato ed è ancora oggi la moda. Non solo abiti d’haute couture, ma vere e proprie creazioni d’arte. Su di lui è già stato detto e scritto tutto, son stati girati film, è stata coniata ad hoc una tonalità di rosso che prima non c’era: lui è Valentino, re, anzi imperatore indiscusso della moda italiana, che seppur si sia ritirato ormai dalle scene ormai sette anni fa, non ha mai smesso di far parlare di sé.

Oggi torna alla ribalta con un libro, non autobiografico, ma scritto a quattro mani da Franco Rossi e Piera de Sensi, due ex dipendenti della Maison che per anni hanno lavorato per Valentino e che lo conoscevano molto bene. Il titolo è “Rosso Valentino. Quando la moda era magia” ed è uno spaccato più che sulla persona di Valentino, su quello che negli anni ha saputo creare, insieme al suo socio e compagno di una vita Giancarlo Giammetti, svelando aneddoti e risvolti segreti di una vita interamente dedicata al bello e alla moda. Come nasce un abito d’alta moda? E come fa a crescere intorno ad un abito d’alta moda un’azienda multinazionale? Come si svolge la giornata lavorativa di un grande couturier? Cosa succede dietro le quinte di una sfilata? A queste e a molte altre domande, i due autori cercano di dare una risposta che si nasconde tra le pieghe di una storia durata ben 45 anni, fino all’epilogo conosciuto ai più della vendita del marchio e del ritiro dalla scena creativa di uno dei più grandi couturier della storia, alle cui porte bussavano tutti: dai regnanti, alle stelle dello spettacolo, fino alle habitué dei salotti del jet set.

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Il libro è pubblicato online su ilmiolibro.kataweb.it e può essere ordinato in versione cartacea oppure come e-book presso le librerie Feltrinelli.

Yoox Group lancia lo Yoox Stage Program

wocmrxlezlhgsfks_lGiovani a rapporto! C’è una possibilità nel mondo del lavoro da non lasciarsi sfuggire: Yoox Group, il partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design fondato da Federico Marchetti ormai più di dieci anni fa, lancia lo Yoox Stage Program, finalizzato all’inserimento in azienda di giovani neolaureati. Diciotto mesi di formazione – lavoro, di cui i primi sei prevedono non solo una formazione pratica, ma anche accademica con lezioni frontali con i senior manager per acquisire le nozioni base e una visione completa del mestiere e del mercato di riferimento. L’anno restante invece, gli stagisti avranno la possibilità di entrare in contatto con le diverse aree su un meccanismo di rotazione nelle diverse funzioni aziendali, per far sì che tutti possano imparare tutto. Al termine dello stage, i neolaureati potranno avere la possibilità di ricoprire il loro primo ruolo in azienda, con assunzione a tempo indeterminato tramite regolare contratto.

Il candidato ideale è neolaureato appassionato di e-commerce di moda, con un’ottima conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici. Per inviare la candidatura c’è tempo fino al 31 marzo, andando sul sito del gruppo al link: http://www.yooxgroup.com/en/careers/positions_by_area.asp.

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Un’ottima opportunità per entrare in un’azienda in forte crescita con un organico di 700 persone, di età media di 32 anni, che lavorano dagli uffici in Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina e Hong Kong. Un team dinamico, che cerca persone altrettanto entusiaste e appassionate per crescere sempre di più.

Nuovi modi di fare shopping

shoponlineCosa non ci si inventa per vendere! In principio fu la pubblicità, poi arrivò Internet e non basto più: fare shopping diventò ancora più facile, con tutto quello che si desidera a portata di click. Non serve più catturare l’attenzione del potenziale cliente, bisogna impressionarlo per farsi ricordare, fornirgli già la soluzione a tutti i suoi dubbi.

Per questo eBay, piattaforma dove si possono comprare e vendere oggetti nuovi e usati, ha lanciato il concetto di ‘shopping ispirato’ sul nuovo canale Moda, ovvero un luogo virtuale dove gli utenti possono trovare sempre nuovi spunti per il proprio look: dalla it bag da avere assolutamente al colore più in voga fino alle gallery di foto e box a tema costantemente aggiornati sul mondo fashion.

Tutti i prodotti selezionati su eBay Moda sono nuovi e a prezzo fisso, non soggetti dunque alle aste), messi in vendita da migliaia di brand e venditori professionali, sia italiani che internazionali, tutti contraddistinti da Affidabilità Top. Un luogo sicuro e dinamico, quindi, dove fare i propri acquisti, facendo un’esperienza, prima di tutto, e poi ottimi affari.

Sulla falsa riga di questo concetto, anche gli esperimenti di ‘shoppable video’ portati avanti da Nowness.com, il sito d’informazione e approfondimento di Lvmh specializzato in moda, arte, cultura e altro ancora. Cos’è uno shoppable video? Un corto, interpretato da cinque ballerini del teatro Sadler’s Well di Londra, in cui compaiono articoli di Louis Vuitton, Bottega Veneta, La Perla, Kenzo, Maison Martin Margiela, Haider Ackermann e Rick Owens, che si possono acquistare direttamente online in pochi click.

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Un modo di sicuro innovativo per fare shopping anche per il canale, che rimane una piattaforma di contenuti e non pubblicitaria; tuttavia, guardando il video e cliccando sui prodotti interessati, questi rimangono in memoria, pronti per essere comprati direttamente sul sito del brand o su altri e-tailer.

Sorrentino e Armani insieme per “Films of city frames”

films-of-city-frames-defaultUno è il re della moda italiana, tanto è vero che viene soprannominato “King”; l’altro è il neo premio Oscar, regista del film “La grande bellezza”, omaggio a Roma e a un’Italia decadente, ma sempre bella: Giorgio Armani e Paolo Sorrentino insieme per “Films of city frames”, un progetto corale che vede coinvolti gli studenti più talentuosi di sei scuole di cinema internazionali: a loro tocca realizzare cortometraggi su istanti di vita e scorci di città, visti attraverso il filtro degli occhiali della nuova collezione “Frames of life” di Giorgio Armani.

“Paolo mi è sembrato la persona più adatta con cui condividere questo progetto – spiega Armani – Ha uno sguardo limpido e ispirato sulla realtà, coglie aspetti emozionanti e poetici del quotidiano con uno stile asciutto e moderno. Soprattutto, rappresenta per me la magia vera del cinema, che è un linguaggio senza barriere: parla a tutti, ma il suo è un occhio innegabilmente italiano. Ed è proprio l’importanza dello sguardo individuale che volevamo cogliessero gli studenti”.

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A realizzare il corto pilota ci ha pensato Piero Messina, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e assistente alla regia di Sorrentino, che si è ispirato a sequenze inedite de “La grande bellezza” e a “Viaggio al termine della notte” di Céline.

Le varie fasi di produzione dei corti saranno raccontate attraverso una sezione dedicata sul sito www.framesoflife.com, e condivise sui canali social Armani. Il risultato finale sarà un collage visivo e narrativo sulle metropoli contemporanee, filtrate dall’individualità dei punti di vista.

Ermenegildo Zegna combatte la ‘fuga di cervelli’… a colpi di borse di studio

Ermenegildo-Zegna-street-suitErmenegildo Zegna guarda al futuro e lo fa, puntando tutto sui giovani, il domani per antonomasia. L’azienda manifatturiera d’abbigliamento maschile ha attivato un programma di un milione di euro l’anno, offerti a laureati italiani particolarmente talentuosi per avere la possibilità di conseguire un master o un dottorato presso prestigiose Università o Centri di ricerca di eccellenza internazionali, incoraggiandoli però a riportare le loro doti e il loro cervello in Italia, una volta concluso il percorso di studi. Un impegno finanziario importante, considerando che il progetto avrà una durata di 25 anni, intitolato al fondatore del gruppo, Ermenegildo Zegna, distintosi anche per le sue attività filantropiche.

I candidati meritevoli selezionati in base a criteri meritocratici da un Comitato di Selezione, e ovviamente non in grado di sostenere economicamente un corso di formazione internazionale, saranno inizialmente circa una decina e riceveranno una borsa di studio annuale che potrà arrivare fino ad un massimo di 50 mila euro, un contributo previsto per un massimo di tre anni.

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Grazie alla borsa di studio i prescelti potranno conseguire un master, entro un periodo massimo di due anni, o un dottorato, per un periodo non superiore a tre anni, a cui potrà aggiungersi un periodo lavorativo prima di decidere di tornare definitivamente in Italia, ma chi deciderà di proseguire il percorso professionale all’estero dovrà rimborsare il valore della borsa di studio ricevuta al fine di finanziare altre eccellenze.

Milano, città dei e per i giovani

OLYMPUS DIGITAL CAMERAMilano si apre ai giovani e lo fa concretamente, con una serie di iniziative, progetti e proposte da parte dell’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco Giuliano Pisapia, dell’assessore alla cultura Filippo Del Corno e dell’assessore alle politiche per il lavoro Cristina Tajani.

Si parte con la conferma di Piazza del Duomo, quale sede di grandi concerti gratuiti, alla creazione a breve di uno ‘Sportello per lo spettacolo’ per facilitare l’organizzazione di eventi in città, fino ai seimila mq degli spazi dell’ex Ansaldo in Via Tortona, destinati alla creatività culturale e imprenditoriale. Il bando, appena aperto, per la concessione di questi spazi prevede che si svolgano spettacoli, concerti, iniziative nel campo delle performing arts, passando dal cinema al design sino alla moda e nel contempo aree dedicate al coworking, all’incubazione di aziende e laboratori del settore creativo: dalla comunicazione alla grafica e ricerca di nuovi linguaggi digitali, da eventi multidisciplinari alla pubblicità e produzioni audio-video.

Non solo: l’Amministrazione ha deciso di valorizzare la Fabbrica del Vapore, anche con i suoi spazi esterni, e ha iniziato a lavorare per una sua trasformazione in nuovo polo per l’aggregazione giovanile, sia dal punto di vista della produzione culturale che da quello del tempo libero. Così come di rilanciare lo spazio ‘Informagiovani’ di Via Dogana, prevedendo aperture serali, notturne e nei weekend, con il coinvolgimento, in forma gratuita, di associazioni e soggetti terzi nella gestione dello spazi. Così anche i 400 mq. in Via Pasubio 14 sono stati assegnati per la realizzazione di un progetto di creative makers dedicati all’innovazione. Lo spazio sarà operativo entro primavera caratterizzandosi per lavorazioni e produzioni legate al design, new media e alla creatività digitale.

Oltre a quelli fisici, l’Amministrazione ha creato anche spazi virtuali dedicati ai giovani, come il nuovo sito MIGeneration, un blog aperto per facilitare lo scambio di informazioni e opinioni che sarà lanciato nei prossimi giorni e l’iniziativa ‘Una poltrona per te, Milano per lo spettacolo’, con 14mila biglietti gratuiti per 58 spettacoli teatrali destinati agli under 35 che ne fanno richiesta all’Informagiovani.

Un pensiero rivolto anche agli studenti, che si devono trasferire in città: per i non residenti l’Amministrazione ha deciso di studiare la creazione di un vero e proprio registro, così da facilitarli nella ricerca di servizi e opportunità a loro dedicati. Poi, sta per essere distribuita la Student Card, per offrire agevolazioni e sconti e usufruire di tanti servizi esistenti o appositamente pensati per chi studia a Milano. Infine, si è appena chiuso il bando per l’ospitalità solidale, progetto che prevede l’affidamento in uso gratuito per dieci anni di 22 alloggi di piccole dimensioni destinati a giovani tra i 18 e i 30 anni con redditi bassi.

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