In un contesto di volatilità sempre più preoccupante, Poste propone un nuovo buono fruttifero di risparmio sicuro e fiscalmente vantaggioso.
Poste Italiane continua a presentare soluzioni di investimento ideali per chi cerca stabilità e protezione del capitale. Nel momento in cui i mercati tremano scossi dall’incertezza macroeconomica, il nuovo buono fruttifero di Poste potrebbe rappresenta una scelta strategica per bilanciare quei portafogli esposti a strumenti più rischiosi ma anche per dare un piccolo guadagno sicuro a chi non è abituato a investire.

Con il Buono Premium 4 anni di Poste Italiane i risparmiatori possono mettere al sicuro i loro capitali tramite uno strumento postale emesso da Cassa Depositi e Prestiti e garantito dallo Stato italiano. Il buono fruttifero offre un rendimento lordo annuo del 2,50% a scadenza, ed è esplicitamente dedicato a chi apporta nuova liquidità sul libretto smart o su quello ordinari.
La soluzione è interessante perché può essere rimborsato in qualsiasi momento, anche parzialmente, senza costi aggiuntivi. Salvo ovviamente le imposte. Lo strumento ha quindi validità quadriennale, con un rendimento del 2,50% annuo lordo a scadenza. Per sottoscriverlo bisogna essere titolari di libretti smart od ordinari e versare nuova liquidità, sotto forma di bonifici, assegni, accrediti di stipendio e pensione entro il 29 dicembre 2025.
La forma dell’investimento è esclusivamente dematerializzata e sottoscrivibile in multipli di 50 euro. E anche questo nuovo buono fruttifero di Poste gode di tassazione agevolata al 12,50% sugli interessi e di esenzione dall’imposta di successione. Chi volesse per esempio investire entro Natale 10.000 euro, considerando il tasso annuale lordo e la tassazione agevolata sugli interessi, alla scadenza maturerebbe 1.000 euro lordi di interessi.
Il nuovo buono fruttifero da sottoscrivere a Natale: il Buono Premium 4 anni di Poste Italiane
Calcolando l’imposta, invece, gli interessi netti effettivi sarebbero pari 875 euro. Gli interessi, ovviamente, vengono riconosciuti solo a scadenza. Se il risparmiatore rimborsa prima, riceve solo il capitale nominale. Inoltre, il rendimento reale dipenderà dall’inflazione. Qualora i prezzi dovessero crescere più del 2,5% annuo, il potere d’acquisto del guadagno si ridurrebbe.

Ciononostante questo buono appare fiscalmente più vantaggioso di molti altri strumenti, grazie all’esenzione dall’imposta di successione e alla tassazione agevolata. Ciò rende lo strumento ideale per coloro che mettono al primo posto la sicurezza assoluta sull’investimento e semplicità. Un BTP 4 anni, per esempio, offre un rendimento più alto e cedole semestrali, quindi flussi di cassa regolari. Ma, essendo quotato sul mercato, può subire oscillazioni di prezzo.
Anche un conto deposito può rendere di più. Bisogna tuttavia considerare la tassazione al 26% che riduce il guadagno. Inoltre, tale strumento molto spesso richiede vincoli rigidi e non sempre consente lo svincolo anticipato senza penali.





