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“Passione grika”: alla scoperta di Zollino, nella Grecìa Salentina, tra canti popolari e tradizione

È un canto popolare che risuona per le strade del paese quello de” i Passiuna tu Christù”. Nella piccola città di Zollino, abitata da mille e più anime accoglienti della Grecìa Salentina, in provincia di Lecce, la tradizione guarda al passato, si fa presente e si proietta nel futuro a ridosso della Settimana Santa con melodie struggenti e stornelli. Beni immateriali da tramandare alle prossime generazioni per preservare e valorizzare la minoranza linguistica ellenofona che il “griko” lo parla ancora. Mattia Manco, talentuoso musicista che ogni anno dopo la messa della domenica delle Palme accompagna con la fisarmonica il canto di Passione all’ingresso della chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo Apostoli, ha imparato la lingua dal suo papà. E ha deciso di studiare Greco all’università con tutto l’amore per la patria degli Dei che non vede l’ora di visitare di nuovo in bicicletta con la sua inseparabile “coppola”.
Zollino
Zollino
Donato Pizzicato, con la “Bottega del Teatro”, dei canti di Passiuna ne ha fatto una hit coinvolgente da insegnare ai più piccoli che, a loro volta, si divertono esibendosi nella piazza pubblica con il plauso del sindaco Antonio Chiga. Secondo l’usanza, i bimbi girano per le vie cittadine cantando la Passione nelle case degli anziani che li omaggeranno al termine della performance con doni e uova di Pasqua. A 91 anni suonati e cantati, quasi 92 ( e ci tiene a sottolinearlo), il maestro Antimo Pellegrino è un po’ il simbolo di questa lunga tradizione canora che, probabilmente, risale alla fine dell’800.
Zollino, Chiesa di Sant'Anna
Zollino, Chiesa di Sant’Anna
Cantore stimato e amato da tutti, “Antimino”, che nella vita ha coltivato anche l’arte della fotografia, è riuscito ad emozionare il Patriarca della Chiesa ortodossa con la sua voce. Un eccezionale lavoro di recupero di documenti e video storici dei canti di Passiuna è stato realizzato con la supervisione del videomaker  Fabrizio Lecce grazie alla creazione di un archivio digitale, presentato di recente, in cui viene messo a disposizione di tutti, tra sacro e profano, il ricco patrimonio culturale e musicale del paese.
Zollino, Colonna votiva di San Pietro
Zollino, Colonna votiva di San Pietro
A Zollino, dove la chiesa di Sant’Anna, co-patrona della cittadina, è ancora più bella da fotografare con la cornice delle nuvole, c’è anche un frantoio ipogeo della fine del XVII secolo circa,  vero e proprio gioiellino da visitare dopo i diversi lavori di mise en forme degli anni 2000.  La colonna votiva di San Pietro, la chiesa dei S.S. Pietro e Paolo che risale al periodo bizantino e le “Pozzelle” (in griko ta Frèata che significa cisterne) nella depressione naturale fuori dal centro abitato, e destinate in passato alla raccolta dell’acqua piovana, sono i fiori all’occhiello di una cartolina bucolica immersa nei colori della bellezza rurale pugliese.  Poi i piatti che hanno il sapore della terra, profumi e formaggi tipici del Salento, la lunga sfida agroalimentare del “pisello nano”, dello “zafferano” e della “fava” di Zollino che, con il lavoro della Cooperativa di Comunità, attingono alle radici contadine del posto riscoprendo tutto il buono della genuinità.
Zollino, Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo Apostoli
Zollino, Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo Apostoli
Al ristorante “da Fabio” non mancherà, invece, il pesce fresco con rivisitazioni gourmet dei prodotti salentini che i palati raffinati sapranno apprezzare. Dolci “Sibille” farcite con crema alla nocciola e pasticciotti da “Top Orange”, golosità locali e un angolo rock di paradiso al bar “Terzo Tempo”. Bevendo un caffè in compagnia, tra heavy metal e pizzica di sottofondo, nel cuore (più bello) della Puglia.

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