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Fashion ID #22 | Giancarlo Petriglia

Nella foto, il designer milanese Giancarlo Petriglia
Nella foto, il designer milanese Giancarlo Petriglia

SOUNDTRACK: Atoms for Peace – Amok

Spiccata sensibilità artistica e naturale propensione per il mondo della moda: Giancarlo Petriglia, designer milanese, dopo aver conseguito il diploma con il massimo dei voti presso la NABA di Milano è direttore creativo dell’Ufficio stile Trussardi. Sue le linee donna, uomo e accessori, realizzate con uno sguardo attento alle evoluzioni del mercato. L’esperienza presso la prestigiosa maison Trussardi, dove Petriglia matura le sue innate doti creative porteranno il designer a collaborare con importanti luxury brand quali Nicolas Ghesquière, Vincent Darrè, Mariuccia Casadio. Il 2011 segna la nascita della prima collezione di borse griffata Giancarlo Petriglia mentre nel 2012 è tra i finalisti di “Who is on next?” concorso di talent scouting promosso da Alta Roma in collaborazione con Vogue Italia. Artigianalità, maestria nella lavorazione dei pregiati pellami, curata da sapienti manifatturieri del settore. Un’attenta ricerca di forme e geometrie, il segreto vincente anche per la collezione uomo lanciata durante l’84esima edizione del Pitti Uomo a Firenze.

Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office

Contemporaneità e tecnologia si fondono nella collezione donna Giancarlo Petriglia primavera – estate 2013. Il porta IPad, arricchito dalla tasca esterna porta carta di credito che all’occorrenza si trasforma in una spiritosa e colorata pochette, è il must della nuova linea di borse firmata dal designer milanese. Un contrasto perfetto tra i morbidi pellami e la rigidità delle forme che, nell’universo universo matrioska, si dischiudono dal basso in una costruzione geometrica a scatole. Clutch dall’effetto vintage, versatile invece la bustona completa di tre vani separabili da portare anche a spalla, per una donna che ama la comodità nella vita quotidiana. La pratica borsa porta computer diventa una borsa da viaggio per le globe trotter amanti del lusso senza rinunciare al confort. Ecco zaini quadrati e marsupi di ultima generazione che diventano borse se portati in spalla. I pellami sono la vera forza del designer che, spaziando dai vitelli nappati o incerati si alternano al pitone multicolor e allo storione rosso ciliegia. Il colore accompagna nelle sue diverse forme l’intera collezione: dal blu, al rosso, al giallo limone, all’arancio mandarino per passare al bianco assoluto. Le decorazioni di ogni modello diventano opere funzionali, vero segno distintivo dell’artigianalità made in Italy firmata Petriglia.

Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office

Un tributo alle grandi couturière del passato, Elsa Schiaparelli, Madame Gres, Vionnet, per la collezione Giancarlo Petriglia autunno-inverno 2013-14, in cui il designer, ispirandosi alla tradizione, rende contemporanea ogni sua creazione, unica e inimitabile. L’artigianalità italiana si sposa all’eleganza, irrinunciabile per il designer, nelle forme cos’ come nei materiali. È una donna cosmopolita quella di Giancarlo Petriglia per la prossima stagione invernale, una donna che ama intendere le borse come scrigni, piccoli contenitori di preziosi segreti. Inserti in pelle à la façonne de Madame Gres, trapunte realizzate su soffici nappe. I colori soavi della clutch riportano al meraviglioso mondo di Madame Vionnet, rivoluzionarie borse conchiglia illuminate da cristalli evocano l’universo Schiaparelli. Forme e colori in un giocoso contrasto materico, in cui i cobra tinti a mano lasciano spazio al concetto della sfaccettatura di diamante. Le chiusure in pelle delle borse con catene in ottone e in metallo arricchiscono una collezione sofisticata ed elegante. Must la scatola rettangolare realizzata dal designer in limited edition in sei varianti di pelle e colore con preziose chiusure in pietre dure. I colori vivono su contrasti neutri, dal vinaccia al rosa cipria, dal lavanda al grigio. Il nero conferisce contemporaneità all’intera collezione.

Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia. Courtesy of Press Office

La collezione uomo primavera – estate 2014, la prima per Giancarlo Petriglia, è dedicata ad un uomo che ama viaggiare senza rinunciare al lusso. Nappe colorate si alternano a vitelli martellati e stampati a caldo per un effetto canvas fino ai pitoni decolorati sfumati in bianco e nero. C’è tutta la maestria del designer dietro la collezione uomo, che ripropone nella collezione uomo originali linee e forme già segno distintivo del brand nella linea donna. Immancabili la shopping bag che diventa zaino e la 24 ore, lavorata sul concetto di borsa biker con tasca staccabile multiuso, realizzata in pitone nero degradé. Petriglia si ispira ancora al mondo della tecnologia: ecco il porta IPad e la borsa rettangolare, pratica e versatile per una collezione dall’allure assolutamente contemporanea. Turchese, arancio, giallo, rosso in contrasto con il bianco, accanto ai classici colori dell’universo maschile, l’uomo Giancarlo Petriglia è pronto per partire con determinazione verso nuove avventure e verso orizzonti sconosciuti.

Giancarlo Petriglia man. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia man. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia man. Courtesy of Press Office
Giancarlo Petriglia man. Courtesy of Press Office

Eleganza e artigianalità con uno sguardo vigile sulla contemporaneità e sulle evoluzioni stilistiche del suo tempo. Giancarlo Petriglia, attraverso l’attenta ricerca di forme, colori e materiali, realizza accessori, irrinunciabili compagni di viaggio per lui e per lei, in un connubio perfetto tra lusso e praticità.

Fashion ID #23 | Emiliano Rinaldi

Nella foto, il designer Emiliano Rinaldi
Nella foto, il designer Emiliano Rinaldi

SOUNDTRACK: Baustelle –  Baudelaire
Il made in Italy ha origini in Toscana grazie alla creatività e all’ingegno stilistico del designer Emiliano Rinaldi. Aretino, Rinaldi frequenta la facoltà di Ingegneria all’Università di Bologna specializzandosi in disegno industriale. La passione innata per la moda spinge il giovane stilista a farsi confezionare gli abiti che disegna da un sarto di Arezzo. Segno distintivo delle sue collezioni è il perfetto mélange estetico tra sperimentazione di materiali innovativi, antica tradizione artigiana ed eleganza nelle linee uomo e donna.Emiliano Rinaldi presenta la sua prima collezione menswear nel 2010 a Parigi al Salone Tranoi e da quel momento il suo talento trova un positivo riscontro internazionale in Oriente, principalmente Giappone e Cina, e in Occidente , in particolare Stati Uniti e Francia.

Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office

Nel luglio 2011 il designer toscano sale sul podio, nella sezione uomo, del concorso di talent scouting promosso da Alta Roma in collaborazione con Vogue Italia, Who is on next?, partecipando da allora ogni anno al Pitti Immagine di Firenze quale talento emergente della moda italiana. Fino al 2012 Rinaldi continua a presentare le sue collezioni uomo e donna, quest’ultima nata successivamente, a Parigi e a Firenze, inaugurando poi, secondo attente e mirate strategie comunicazione e di product placament, un proprio ufficio commerciale a Milano. Le creazioni Emiliano Rinaldi sono pubblicate su importanti magazine del settore come Vogue, Elle, GQ, WWD, MFFashion, Leon (Japan), Men’s Non-No (Japan), Ginza (Japan). Oggi la griffe Emiliano Rinaldi si trova in alcune delle più prestigiose boutique del mondo: LN-CC (London), Antonioli (Milano), Hotoveli (New York), Deuxième classe (Japan), Baycrews (Japan) solo per citarne alcune.

Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi FW 13/14. Courtesy of Press Office

La collezione Emiliano Rinaldi spring summer 2014, per esempio, presentata al Pitti Immagine Uomo, con un defilé in grande stile presso “La Limonaia di Villa Vittoria”, si ispira ad esperienze di vita, emozioni, sentimenti che da sempre accompagnano l’essere umano. “E’ un mondo piccolo”, questo il titolo scelto per rappresentare creazioni dal fascino proustiano,un viaggio raffinato nel mondo asiatico che, attraverso il suo essere eclettico, l’uomo Emiliano Rinaldi affronta con tenacia ed entusiasmo. Un uomo che non ha confini, cosmopolita e a suo agio nel mondo. Disinvolto, cammina tra la folla indossando piume di struzzo, giacche di seta stampata, twill in cotone color kaki, green jacket combinate singolari t-shirt verde mimetico. Non mancano il blu cobalto, il crema e il rosso sul jersey di cotone e il denim.

Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office

La collezione uomo fall-winter 2013-14 dal titolo “La noia”, invece, gira intorno all’aforisma di Charles Baudelaire “lavorare è meno noioso che divertirsi”. Per la donna, la collezione “La gioia” sottolinea invece, in perfetta contrapposizione, la complementarità uomo- donna, “non c’è gioia senza noia”.Annoiato da un’esistenza piatta, forse inutile e priva di senso il dandy metropolitano presentato da Emiliano Rinaldi rinuncia agli orpelli della contemporaneità, sposando una elegante semplicità riflessa in giacche e cappotti doppiopetto con revers, must della collezione, declinati in diversi tessuti (lana, cotone, seta) e cromie( dal blu, al bordeaux al bianco).

Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office
Emiliano Rinaldi Women collection. Courtesy of Press Office

I pull dal collo alto e le camicie in lana lavorata come fosse pizzo si abbinano a pantaloni dal taglio sartoriale classico regalando agli occhi un’immagine essenziale ma allo stesso tempo sofisticata. Per la stagione invernale l’uomo Emiliano Rinaldi, un po’ nostalgico, un po’ trasgressivo, vive in ogni attimo da moderno Sartre la realtà che lo circonda . Volumi e linee anni 50’ regalano un fascino vintage alla collezione evocando il fascino iconico e lo stile raffinato dell’attore francese Jean Paul Belmondo. Effetti monocromatici tone sur tone per la sera. La giacca è quella da camera, rivisitazione in seta del taglio a kimono e rivisitata con revers come fosse uno smoking. Gli accessori, papillon cravatte, fasce da abbinare ai gilet riprendono i colori e i tessuti delle camicie. Giacche e pantaloni over size, abiti dal taglio classico e retrò, per una donna geisha dal fascino orientale che si coniuga alla filosofia estetica della collezione uomo anche per le sfumature dei colori.

Artigianalità ed eleganza combinate in linee semplici dai tagli rigorosi ed essenziali. Segni distintivi dello stile Emiliano Rinaldi che rendono il talento del giovane designer apprezzato in tutto il mondo.

Miahatami. Ecco chi è la seconda classificata di WION?2016

La dodicesima edizione di Who is On Next, progetto di fashion scouting ideato e realizza da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, vede come seconda finalista Narguess Hatami, in arte Miahatami, anima del brand. Nata a Teheran, il suo brand nasce nel 2015 e si ispira proprio alla sua terra d’origine per realizzare le sue collezioni .

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“Oggi essere tra i finalisti di Who is On Next? conferma di aver scelto la strada giusta per raggiungere uno dei miei obiettivi. Il concorso rappresenta anche un momento di confronto, reale e forte, con tutti i nuovi talenti ed i nuovi designer che lavorano sodo e come me cercano di creare emozioni attraverso i colori e tessuti giorno dopo giorno”, le parole della stilista.

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Per la collezione presentata al concorso, la SS17, si è ispirata alle fotografie di Firooz Zahedi scattate durante il viaggio di Elizabeth Taylor in Iran nel 1976. “Sono stata colpita dalle immagini della Diva occidentale a fianco ai palazzi reali persiani, alle mura ornate di maioliche fiorite e nel grand bazar di Isfahan.”La stilista è stata premiata insieme agli altri vincitori dalla direttrice di Vogue Franca Sozzani, dopo aver presentato la propria collezione all’ex Dogana di San Lorenzo a Roma.

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Ai vincitori è riconosciuto un premio in denaro per incentivare la propria attività e realizzeranno nuove collezioni da presentare durante la settimana della moda a Roma, Altaroma.Narguess Hatami propone uno stile naturale e rilassato, un’attenzione sartoriale che fa di ogni capo una sorta di progetto.

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Talents made in Italy. Stelle brillanti nell’universo fashion

Stella Jean, Marco De Vincenzo, Gabriele Colangelo, Christian Pellizzari: sono questi i nuovi talenti italiani della moda.Giovani e ambiziosi, vincitori di prestigiosi concorsi dedicati alle stelle nascenti del fashion e  diplomati nelle più celebri accademie di moda. Con una capacità comune: reinventare un vecchio concetto di moda.

Multiculturalità, dandy metropolitano, eleganza e raffinatezza sono le parole chiave per i giovani designer, già lanciati con successo nell’universo del fashion system.

Colori e tessuti Wax ( tipica texute africana con stampe fantasia) per Stella Jean, la bella designer italo-haitiana nata nella capitale dove vive e lavora.

Seconda classificata, nel luglio 2011, del prestigioso concorso “Who is on Next?”,organizzato da Alta Moda Roma e Vogue Italia, Stella Jean è in grado di creare un mosaico culturale dove fantasie e  accessori eccessivi giocano un ruolo fondamentale.

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La stilista dà vita alle sue collezioni partendo dalla struttura narrativa tipica di un racconto con l’obiettivo di raccontare una storia attraverso le immagini. È lo styling la parte vincente della giovane Stella Jean che rende ogni pezzo della collezione unico e capace di comunicare.

Stampe geometriche e silhouette pulite per il siciliano Marco De Vincenzo.

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Nato a Messina nel 1978, si trasferisce a Roma a soli diciotto anni. Anche lui tra i vincitori del concorso “Who is on Next”, è da undici anni l’assistente di Silvia Venturini Fendi per la linea accessori.Le sue collezioni di prêt-à-porter sono caratterizzate da simmetrie, tessuti accoppiati o tagliati a laser e contrasto di colori.

“L’importante è che io riesca a mantenere i miei codici, la mia firma, anche se ogni sei mesi cerco di raccontare qualcosa di nuovo.” Queste le parole dello stilista siciliano quando gli viene chiesto cosa vuole che emerga dalle sue collezioni.

Mentre il giovane trevigiano Christian Pellizzari (classe 1981) dopo gli studi al Polimoda di Firenze e la collaborazione, di quattro anni, con Tonello, nel 2010 lancia la sua collezione.

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Reinterpreta il classico dandy mettendo al centro delle sue collezioni le giacche da uomo, sia casual che formali, in vari tessuti. Dalla lana al cachemire, passando per la seta e il poliestere. Un mix di forme e tessuti visibile anche nei giubbotti.

La sua moda? Lui la definisce così: “Quello che disegno e produco mi riflette molto, è uno stile contaminato da pezzi di sartoria tradizionale, mixati a pezzi sport wear, tessuti ricercati e sempre una parte riservata alla sera,  ma sempre con uno spirito ironico”.

Dulcis in fundo il milanese Gabriele Colangelo (classe 1975). Inizia la gavetta disegnando la linea Versace Jeans Donna, passando poi a Just Cavalli Donna e approdando al ruolo di direttore creativo del marchio italiano Jenny. La svolta avviene nel 2008 quando debutta con la sua prima collezione.

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Segni distintivi? Pellicceria artigianale e ricamo. Tutto frutto della cultura sartoriale appresa nell’atelier di famiglia. La sua donna è elegante, raffinata e discreta.

Quattro giovani. Quattro ragazzi italiani. Quattro stili diversi. Quattro personalità vincenti.

Ancora una volta il Made in Italy sembra avere una marcia in più nel fashion system e noi ne siamo orgogliosi.

AltaRoma. Ecco i vincitori di Who Is On Next? 2015

Diventato ormai una vetrina internazionale per nuovi talenti della moda, “Who Is On Next?” è arrivato oggi alla sua 11esima edizione. Il celebre concorso di scouting ha lanciato nell’universo fashion numerosi stilisti di successo tra cui Paula Cademartori, Nicholas Kirkwood, Stella Jean. Non da ultimi i vincitori dell’edizione 2014  Daizy Shely e Piccione.Piccione. Anche quest’anno la Capitale ha premiato il talento e le abilità creative di giovani stilisti che con tenacia e determinazione sono arrivati a presentare le loro collezioni durante l’evento WION, realizzato e ideato da AltaRoma insieme a Vogue Italia.

L72 - Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino
L72 – Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino

Due categorie presenti, abbigliamento e accessori, e solo undici finalisti che hanno presentato le loro collezioni sotto gli occhi attenti dei giurati. A fine presentazione è stato Lee Wood per L72 ad aggiudicarsi il premio per l’abbigliamento e un ulteriore premio speciale, il FASHION VALLEY, che permette al fashion designer di poter sviluppare una sua capsule collection con il distretto tessile pratese e poterla infine presentare alla prossima edizione di “Who Is On Next?”, il prossimo gennaio 2016. La maturità con cui lo stilista ha realizzato le proprie creazioni è stata determinante per fargli vincere il premio per la categoria abbigliamento. I suoi giochi di colore molto intensi, in cui si passa da un arancio fluo a una carta da zucchero fino al giallo lime e il blu elettrico, hanno portato allegria e vitalità in passerella mescolandosi alla perfezione con la sua reinterpretazione della silhouette anni Cinquanta in chiave contemporanea. La scelta dei materiali da una parte tecnici e dall’altra ricercati hanno poi fatto il resto.

Luca Sciascia, Blaze' - Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino
Luca Sciascia, Blaze’ – Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino

Per la categoria accessori, invece,  due i premi assegnati. Lolita Lorenzo di Carol Oyekunle, vincitrice per le borse, grazie al suo stile innovativo. L’heritage Africano, perfettamente visibile attraverso l’utilizzo di tessuti tradizionali, si mescola alle forme scelte dalla designer squadrate e rigide. Per la categoria shoewear il vincitore è Nicolò Beretta per Giannico che ha conquistato la giuria con il suo entusiasmo e la sua ironia. Divertenti ed esuberanti le sue creazioni, tra pumps e stivaletti, stupiscono per l’uso della palette cromatica dove vengono prediletti colori come il fucsia, il blu cielo e il nude, e le applicazioni scelte tra cui fiocchi dalle stampe animalier e labbra in rilievo. L’appuntamento è ora per Gennaio 2016 e c’è grande attesa la presentazione della nuova collezione di L72.

Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Lolita Lorenzo – Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Giannico - Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Giannico – Ph. Luca Sorrentino / G. Palma

Quattromani. Guest brand italiano alla Riga Fashion Week

AltaRomAltaModa, l’evento di moda più atteso della Capitale, per molti brand è l’occasione migliore per emergere e farsi conoscere. Tra i grandi stilisti, nazionali e internazionali, che hanno fatto la storia del fashion system quest’anno c’era anche Quattromani con la sua nuova collezione Autunno/Inverno 2015-2016. Il brand, gestito dalla coppia di direttori creativi Massimo Noli e Nicola Frau, ha avuto poi la possibilità di essere presente alla Riga Fashion Week come guest brand italiano.

Quattromani Riga Fashion Week 2015
Ph. Luca Sorrentino

Una notizia che non è passata inosservata perché alla settimana della moda lettone partecipano ogni volta i marchi più importanti del nord est europeo provenienti dalla Lituania, dall’Estonia, dalla Russia e dall’Italia. Quest’anno la RFW, tenutasi dal 17 al 21 febbraio, ha premiato l’impegno e la creatività di Quattromani scegliendolo come guest brand per l’Italia. I due fashion designer hanno puntato questa volta su una collezione che esaltasse il mito delle Janas, le fatine tessitrici sarde che riempiono di magia e stupore le favole italiane. Un allure fatato si instaura come fil rouge in tutti i capi d’abbigliamento del marchio italiano contaminando con delicatezza anche la palette cromatica che passa da nuance più tenui come il lilla, il cammello e il giallo canarino a tonalità più intense come il blu notte e il nero. I tessuti tecnici fanno la loro comparsa attraverso minigonne in cavallino e rete e bomber senza dimenticare l’importanza del tocco morbido e caldo dei poncho in lana merinos, dei capispalla e di originali pon pon su culotte e minidress. La scelta dei materiali da parte del brand, finalista della nona edizione di “Who Is On Next?”, è più che mai volta a sottolineare il taglio lineare e asciutto dei capi dall’ispirazione anni Settanta tra cui lana, cotone e gabardine.

2015 Riga Fashion Week Quattromani
Ph. Luca Sorrentino

Per quanto riguarda i rappresentanti degli altri paesi, invece, hanno fatto il loro ingresso in campo delle collezioni tutte diverse l’una dall’altra. Polina Samarina (Russia) incanta il pubblico con uno stile moderno e geometrico, direttamente ispirato all’architettura di vetro e acciaio del Louvre di Parigi. Agne Kuzmickaite (Lituania) trasmette, al contrario, un senso di funzionalità concettuale molto forte all’interno della sua linea A/I 2016, mentre il brand Pohjanheimo (Lettonia) enfatizza i capi giocando con delle sfumature di grigio e nero raccontando il suo concetto di bellezza femminile ed eterea ispirata alle fredde mattine nordiche.

A Roma dieci anni di “Who is on next?” al Museo di Palazzo Braschi

Se la creatività, lo stile, il talento e, soprattutto, le nuove proposte del fashion system italiano e internazionale non vi lasciano risposare serenamente, avete tempo fino al prossimo  11 settembre per andare a visitare la mostra “Who is on next?” 10th Anniversary allestita negli spazi espositivi del Museo di Roma in Palazzo Braschi  e inaugurata lo scorso 15 luglio durante la kermesse capitolina AltaRoma AltaModa. Si celebrano le generazioni emergenti che in dieci anni hanno contribuito al successo del prestigioso premio di talent scouting (Who is on next? per il Financial Times è uno dei dieci premi più importanti e prestigiosi al mondo nella ricerca di nuove promesse della moda) realizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia.

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L’esposizione promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Assessorato Roma Produttiva con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura premia l’espressività e il duro lavoro del dietro le quinte di professionisti del settore, e non solo, che, attraverso il loro impegno hanno consacrato designer emergenti e nuovi protagonisti della moda.

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Quarantacinque gli stilisti emergenti in mostra, da Angelos Bratis, ad Arnoldo Battois, e poi ancora Arthur Arbesser, Au Jour Le Jour, Benedetta Bruzziches, Bionda Castana, Comeforbreakfast, Esme Vie, Futuro Remoto, Gabriele Colangelo, passando per Giancarlo Petriglia, Greta Boldini, Ilaria Nistri, Jerome C. Rousseau, KA-MO, LedaOtto, Leitmotiv, Marco Bologna, Marco de Vincenzo, MSGM, Paolo Errico, Paul Andrew, Paula Cademartori, Quattromani, San Andrès Milano, Sara Lanzi, Stella Jean, solo per citarne alcuni.

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Tra abiti e accessori la new wave della creatività dà colore all’estate romana, in una mostra che ha l’obiettivo di generare una rinascita nella Città Eterna attraverso la continua ricerca del bello, visionario, non convenzionale, naturalmente senza dimenticare l’auspicabile posizionamento dei brand sui mercati nazionali ed esteri. La promozione e la valorizzazione del made in Italy parte anche e soprattutto dai nuovi talenti che hanno bisogno del giusto supporto per emergere (non solo in Italia).

 

 

AltaRoma: il talento si scrive a… Quattromani

439_11106Quattromani perché sono in due a dar vita a una collezione, che dapprima è solo un’idea, ma poi diventa realtà: Massimo Noli e Nicola Frau sono gli stilisti, che dopo anni di carriera individuale hanno deciso di dar vita a un progetto comune, diventando l’anima creativa del brand, sperimentale per vocazione. Finalisti a ‘Who’s on next?’, con menzione speciale per il ready-to-wear, hanno appena presentato ad AltaRoma AltaModa la collezione Autunno-Inverno 2014/15, caratterizzata da un approccio rigoroso e una minuziosa definizione delle forme e che focalizza l’attenzione su tagli netti e precisi e su inedite giustapposizioni materiche, facendo un interessante uso di materiali inediti.

La silhouette, rigida e asciutta, mutua forme architettoniche stabili, perdendosi poi in bluse dalla foggia boxy e nei dress in lana e cady, divenendo, infine, affusolata e fasciante nei pants e nelle gonne al ginocchio dalla texture vinilica. Il panno di lana tecnico è protagonista di micro giacche e cappotti dalle linee cocoon, mentre i filati stretch caratterizzano i top bustier, i pantaloni dal fit slim e gli shorts con inserti in vernice.

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L’importante collaborazione dei giovani designer con Alcantara dà, infine, vita a cocktail dress in rete laminata, minibomber, coat over e felpe dal mood sporty con un’inedita stampa Muridae – realizzata in esclusiva dall’azienda su disegno di Quattromani – ispirata alle controverse e surreali sculture di Katharina Fritsch.

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La palette cromatica esplora i toni del grigio mélange, del salvia e nero assoluto, interrotti da lampi di bianco, geranio, giallo avocado che ricorrono anche nelle immancabili borse in pelle e vernice e nell’ iconica clutch/piattina proposta, questa volta, anche in versione maxi.

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Completano la collezione eclettici accessori, anch’essi di matrice sperimentale: le ankle pump in cuoio con chiusura a cartella – realizzate in collaborazione con Trenta7 di Eleonora Moccia; i sottili cuff e i keen collar in ottone, oro rosa e rutenio nero disegnati per Quattromani dalla designer Giuliana Mancinelli Bonafaccia; gli occhiali dal design esclusivo appositamente selezionati da Frank Lo tra i migliori marchi dell’occhialeria di ricerca internazionale.

Un talento WION: Arthur Arbesser presenta la collezione A/I 2014 ad AltaRoma

“La moda è una cosa leggera in grado di rendere la tua vita molto più bella, una cosa importante per molte ragioni ma che comunque non va presa troppo sul serio: è qualcosa che ti rende molto felice, proprio come una meringa con il gelato”. 

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E’ così che Arthur Arbesser definisce la sua passione, quella per la moda, tanto amata fino al punto di decidere compiuti i 30 anni di lasciare un ruolo sicuro di fashion designer in casa Armani per intraprendere un viaggio da solo per creare il suo di brand, che porta il proprio nome. Determinazione, risolutezza e sopratutto il suo talento sono stati premiati, tanto da riuscire a fondare il suo marchio in meno di un anno.

A fine 2012, Arthur Arbesser è la nuova linea womenswear che in pochi mesi e appena due collezioni, ha portato il fashion designer a vincere la nona edizione, ex equo con Esme Vie, di Who Is On Next? il più importante concorso di scouting italiano organizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, dove è stato premiato per il ready to wear, grazie alla sua capacità di interpretare un’attitudine contemporanea attraverso forme ed alternanze di tessuti, in un mixage che ha dato vita ad uno sportwear fatto di comodità e ricerca.

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Nato e cresciuto a Vienna, immerso sin da piccolo nella cosmopolita cultura austriaca, il percorso creativo di Arthur è segnato da alcuni momenti fondamentali che lo hanno portato dall’Austria a Londra, dove ha studiato fashiondesign nella prestigiosa Central Saint Martins, e dalla capitale inglese a Milano, dove ha preso contatti con le grandi maison di moda lasciando ad ognuna il lookbook della collezione finale per la Saint Martins, finito in mano a Giorgio Armani che lo ha immediatamente assunto. E’ il 2005 quando entra a far parte dell’entourage di Re Giorgio e per sette lunghi anni Arthur apprende conoscenze e competenze, che come non mai in questo momento si rivelano utili per gestire il suo brand in prima persona.

Arthur-Arbesser-Runway-AltaRoma-AltaModa-fall-winter-2014-2015

Dopo la vittoria del concorso Who Is On Next? Arthur Arbesser è tornato a sfilare nella città che lo ha consacrato, durante gli eventi della XIV edizione di AltaRoma, portando sulle passerelle capitoline la collezione autunno inverno 2014-2015. E’ un viaggio indietro nel tempo la sua terza collezione, che ci porta a ripercorrere gli anni di studio londinesi. Contaminazioni dello street style inglese e delle culture giovanili, la spregiudicatezza delle controculture e le notti nei Club si fondono come inesorabili metafore delle sue creazioni.

Londra, Vaticano, militare, Joy Division, amori non corrisposti, gang di ragazzi pericolosi, una giovane Diane Keaton e grafiche primi anni ’80, sono la chiave di volta della sua collezione. Una fusione di stili che danno vita ad una serie di capi che mettono in risalto la visione androgina della donna cui il designer viennese resta ancorato.

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Forme nette e decise, chiare, mascoline e potenti, quelle per la donna Arbesser, ma allo stesso tempo morbide e sognanti. “Mi ispiro spesso alle architetture cittadine, magari prendendo spunto da un portone – dichiara Arthur – […] e poi le riporto sui miei abiti, che sono molto lineari. Rendono così portabili le stampe estrose e particolari che amo e che sono uno degli elementi distintivi del mio stile, perché solitamente queste linee sono legate a toni neutri”. A ispirare Arbesser non è solo il mondo della moda, ma sono particolarmente il teatro, l’opera, la musica e l’arte. “Un elemento ispira l’altro, è un lavoro in continuo divenire, – afferma lo stilista – anche se so sempre dall’inizio cosa voglio mandare in passerella, e di solito alla fine è sempre così […]”. 

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Un gioco di linee sartoriali molto marcate e trasparenze femminili sottolineano la linea di Arbesser, dallo spiccato accento su stampe e superfici. I tessuti per lo stilista sono un altro elemento che lo caratterizzano per eccellenza. Sempre speciali e con quel tocco in più, la luce e la lavorazione speciale, che rende unici gli abiti dai tagli puliti. Mix and match azzardato per i materiali coniugati assieme dove il Loden made in Austria si sposa con il faux astrakhan e il cavallino, le organze di seta trasparenti abbracciano i materiali tecnici gold glitter.

Ancora una volta a premiare è stato l’estro, l’idea dietro il concetto espresso da un artista eclettico come Arbesser, che ha creato silhouettes fresche utilizzando materiali inaspettati, portando in scena una collezione relativamente nostalgica, dove la voglia di riportare in luce ricordi dolcemente malinconici legati allo sforzo di crescere si fonde con la volontà di scoprire la propria identità.

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Fashion ID #26 | Marco Bologna

Marco Bologna. Courtesy of Press Office
Marco Bologna. Courtesy of Press Office

SOUNDTRACK: Joe Cocker- You are so beautiful
Dall’incontro tra Marco Giuliano e Nicolò Bologna nasce il brand Marco Bologna. Dopo aver completato gli studi nelle più prestigiose accademie di moda e design, il duo stilistico collabora con griffe eccellenti, realizzando la prima collezione di gioielli: rigore estetico, un tocco vintage ma al contempo elegante sono i tratti distintivi di Marco Bologna. In pochi mesi il successo porta i giovani creativi sulle riviste di moda più quotate e nei più ambiti store italiani. Nel settembre 2011 vengono selezionati da Vogue Talents per esporre la loro seconda collezione e realizzano ad hoc una capsule di t-shirt. Ed ecco, finalmente, il progetto più ambito. Una collezione di pret à porter donna. A luglio 2012 Marco Bologna partecipa al concorso di scouting Who is on next? promosso da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia conquistando il podio. La collezione è un tripudio di stampe gioiello e colori caleidoscopici su tessuti leggerissimi, quasi impalpabili., impreziositi da manifatture e ricami multicolor con note sportive.

Marco Bologna. Courtesy of Press Office
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Per la primavera estate 2014, la collezione donna Marco Bologna è un inno alla libertà e alla vita spericolata degli anni Settanta. Gli abiti, dai volumi maxi con stampe floreali mescolano sapientemente architetture e geometrie dall’effetto optical con macro-pixel psichedelici. Sete e balze creano effetti ottici su cotone. Abiti trapezio e shorts impreziositi da boccioli in plexi-fluo. Iridescenze e punti luce definiti da greche gioiello arricchiscono le scollature. Immaginate la Primavera del Botticelli ad un concerto di Woodstock: il mix perfetto tra passato e presente, attraverso il batik ricamatissimo e ipercolorato che, per l’occasione, si riempie di micro ricami e paillettes.

Marco Bologna. Courtesy of Press Office
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E’ una consapevole leggerezza quella che attraversa la collezione Marco Bologna SS 2014. Divise militari che diventano sensuali grazie ai micro fiori ricamati, parka che fasciano la silouhette, bottoni araldici dorati spezzano la rigidità dei tessuti. Il mimetico si fonde ad una giungla tropicale, la donna pensata da Marco Giuliano e Nicolò Bologna per la prossima primavera estate ama i dettagli fluo, grazie ai top- trapezio patchwork che lasciano presagire il sapore avveniristico degli anni 80’ per un effetto glam-sport. Tubini, immancabili, per la sera, rivisitati grazie ad applicazioni in cannucce di vetro e, must della collezione, le pailletes multicolor.

Marco Bologna. Courtesy of Press Office
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La joie de vivre del duo stilistico,l’originale creatività, la ricerca dei dettagli, rendono il giovane brand made in Italy Marco Bologna riconoscibile all’estero. Marco Bologna riscuote un grande successo non solo dalla stampa, ma in particolare dai buyers. E, in tempo di crisi, standing ovation per due giovani talenti italiani.

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