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Tradizione e innovazione. Tutto il bello di Altaroma

Altaroma, andata in scena dall’8 all’11 luglio 2016, si conferma anche questo anno il polo d’azione dei talenti emergenti e dei valori del Made in Italy, innalzando sempre di più il livello di attenzione internazionale sulle proprie iniziative. Luoghi remoti e trascurati riprendono vita e Altaroma come un filo prezioso si dipana per le strade della capitale legando memorie della tradizione al germogliare di una nuova creatività dove freschezza e innovazione si fondono con la storia. Riconfermato è lo spazio contemporaneo dell’Ex Dogana, headquarter della manifestazione e crocevia di tendenze.

Who is On Next? Altaroma 2016
Who is On Next? Altaroma 2016

Le tre sezioni in cui è suddiviso l’evento, quali Fashion Hub, Atelier e In Town, trovano in questa edizione sinergici punti d’incontro per un grande obiettivo comune, l’apertura della kermesse verso tutta la città e il suo pubblico, per rendere così fruibile a tutti la creatività emergente. Design d’eccellenza, tecniche e tradizioni, che unite all’utilizzo delle recenti tecnologie delle nuove generazioni di creativi, interpreti della couture e del prêt-â-porter, descrivono un inedito percorso in cui Fashion Hub, Atelier e In Town sono le stazioni si partenza verso destinazioni tutte da esplorare.

Brognano - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Brognano – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Grande attesa per la dodicesima edizione di “Who Is On Next”, il progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti emergenti della moda realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia. Un laboratorio di creazioni Made in Italy proiettato sui grandi mercati internazionali e considerato a livello mondiale tra le piattaforme creative più autorevoli. Sono dodici i progetti selezionati finalisti di questa edizione. Per la categoria prêt-â-porter sono cinque i creativi quali Brognano, Edithmarcel, Melampo Milano, Miahatami, Parden’s, mentre per l’area accessori e gioielli abbiamo Akhal Tekè, Azzurra Gronchi, Damico Milano, Ioanna Solea, Lodovico Zordanazzo, Pugnetti Parma e Schield.  Il brand Brognano, dall’impronta super femminile e romantica, è caratterizzato da lavorazioni di arricci e volants che ne definiscono un’identità ben precisa. L’amore per il day-wear maschile viene reinterpretato con tessuti ricercati e volumi femminili.

Edithmarcel - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Edithmarcel – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Dalla collaborazione tra Gianluca Ferracin e Andrea Masato nasce il brand Edithmarcel, che riflette la tematica del genere e grazie a volumi, forme e lunghezze creano abiti indistintamente indossabili sia da uomini che donne. Ogni collezione è un progetto in continua evoluzione. Architettura, fotografia, pratica sartoriale, imprenditoria e un telaio fissato intorno a parole come vestibilità, modello, corpo e leggerezza creano il marchio Melampo. Il marchio Miahatami porta con sé invece l’heritage di una cultura antichissima, preziosa e raffinata, quella persiana. Uno stile pensato nella logica del ben vestire che rivela nel suo DNA una spiccata multiculturalità e al contempo un’attenzione sartoriale che fa di ogni capo una sorta di progetto.

Miahatami - Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino - Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672
Miahatami – Ph. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino – Press Office AltaRoma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=672

Parden’s, fondato da Daniele Giorgio, nasce con lo scopo di offrire un linguaggio visivo grazie ai tagli moderni alla sartorialità italiana, i principali mezzi attraverso cui il designer comunica il suo senso di eleganza. Per quanto riguarda gli accessori Akhal Tekè nasce dall’ispirazione di Benedetta Bolognesi e Gaia Ghetti. Una linea di flat shoes dal sapore unico contraddistingue il loro brand, il cui tema dominante è il ricamo. A debuttare per la stagione A/I 16-17 sono le slippers dallo spirito elegante e raffinato adatto ad una donna contemporanea e cosmopolita.

 Akhal Tekè - Who is On Next?
Akhal Tekè – Who is On Next?

Azzurra Gronchi entra in scena con le sue borse Made in Italy e di alta qualità. Grazie alla conceria di famiglia, importante realtà della tradizione toscana, ha potuto far pratica e allenare la sua creatività. Le esperienze lavorative da Dolce&Gabbana, Costume National e Ferragamo hanno dato forma alla sua genialità mentre la sua determinazione l’ha portata sino a qui.

Azzurra Gronchi - Who is On Next?
Azzurra Gronchi – Who is On Next?

A contraddistinguere invece Damico Milano, il marchio di calzature donna creato da Francesco D’amico, è un sottile filo dorato posto sotto ogni suola delle scarpe. La forte esperienza nel mondo dell’abbigliamento si riflette nelle sue collezioni di calzature creando delle vere e proprie opere d’arte.

Damico MIlano - Who is On Next?
Damico MIlano – Who is On Next?

Nata a Cipro Ioanna Solea, forte delle esperienze acquisite nel campo della moda lavorando per Valentino e Piazza Sempione, decide di lanciare il proprio marchio di accessori IS. Lo spirito del lusso e la grande tecnica artigianale si fondono nelle sue creazioni dando così vita a pezzi moderni e sofisticati. Borse e collane ispirate al mondo della natura e caratterizzate da una perfetta combinazione tra sensualità e materie prime pregiate.

 Ioanna Solea - PH. S.DRAGONE - G.PALMA / L.SORRENTINO) - Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=690
Ioanna Solea – PH. S.DRAGONE – G.PALMA / L.SORRENTINO) – Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=690

Le calzature di Lodovico Zordanazzo sono un vero e proprio inno alla femminilità e al colore. Dopo aver lavorato come consulente per marchi come Casadei, Victoria Beckham e Karl Lagerfeld, nel 2015 nasce il brand che porta il suo nome. Un prodotto interamente realizzato a mano in Italia da maestri calzaturieri, che adottano la massima cura per ogni dettaglio.

Lodovico Zordanazzo - Who is On Next?
Lodovico Zordanazzo – Who is On Next?

Dinamicità creativa e profonda conoscenza delle tecniche dei maestri artigiani, pellettieri sopratutto, rappresentano i punti cardine di Pugnetti Parma. Per dare forma all’idea di borsa che ha in mente, Filippo Pugnetti non utilizza il computer ma si dedica completamente al cartamodello in ogni minimo dettaglio. Per quanto riguarda la categoria gioielli Schield è un marchio con sede a Firenze specializzato nella realizzazione di gioielli di lusso con una spiccata propensione per l’artigianalità italiana. Ciascun pezzo viene progettato, intagliato e decorato con un design d’avanguardia e materie prime preziose.

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Pugnetti Parma – Who is On Next?

L’interesse per la couture e la tradizione in chiave contemporanea viene rivisitata dai nuovi talenti come Hussein Bazaza, vincitore della special edition Who is On Next? Dubai nell’edizione 2015, portando in scena in questa edizione di AltaRoma un’evoluzione in chiave haute couture della collezione prêt-â-porter FW 2016-17 presentata negli Emirati. Punti chiave della sua collezione sono gli archivi degli alchimisti, simboli geometrici ed equazioni. L’uso del pizzo, i ricami e le decorazioni creano un meraviglioso effetto dipinto sugli abiti. Stelle, farfalle ed unicorni si animano sulle stoffe. La palette va dal nero al bianco, dal grigio all’oro mentre rafia e pizzo sono i tessuti di abiti e gonne svasate.

Hussein Bazaza - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=683
Hussein Bazaza – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=683

Altri due design provenienti dal progetto di fashion scouting hanno sfilato la loro creatività in modalità couture, Arnoldo][Battois ed Esme Vie. Il duo veneziano Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois creano suggestive visioni in cui i motivi floreali, come le iconiche peonie, richiamano l’Oriente e la sua cultura, sovrapponendosi a geometrie sporty-chic enfatizzate da luminose texture come il lucrex e il raso satiné. Motivi animalier e grafiche vetrate gotiche sono alcune delle stampe impresse su chiffon, mussola di lana e crêpe.

Arnoldo][Battois - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma -http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=695
Arnoldo][Battois – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma -http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=695
A contrapporsi al loro stile troviamo il brand Esme Vie, che combina l’eleganza intramontabile con un tocco decisamente moderno, che segue lo stile degli anni Novanta. I capi della collezione Zefiro sono delicati, ricercati nei materiali ed equilibrati nelle proporzioni. Un trionfo di toni neutri per i classici della sartoria femminile, mentre le trasparenze dei pastello nei deliziosi toni caramello restituiscono freschezza botticelliana ai capi. Ampie gonne dalle architetture ovoidali e bouquet di peonie che arricchiscono i tessuti di gazar di seta contraddistinguono questa collezione.

Esme Vie - ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino - Press Office Altaroma - http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=685
Esme Vie – ph. S.Dragone- G.Palma / L.Sorrentino – Press Office Altaroma – http://www.altaroma.it/press-area.asp?cmd=fotografie&calendario=no&id=685

Testimonianza della vocazione rivolta al sostegno della creatività emergente e dell’apertura internazionale Altaroma ha ospitato Portugal Fashion, una sfilata collettiva di tre designer portoghesi Susana Bettencourt, Daniela Barros, Pé de Chumbo a dimostrare come la genialità portoghese si evolve verso nuove frontiere espressive e come Altaroma sia sempre attenta a captare gli stimoli di innovative abilità creative.

Monteneri - Marquise Bag - Courtesy of Press Office
Monteneri – Marquise Bag – Courtesy of Press Office

A segnare il suo debutto in Altaroma con un evento dedicato è Monteneri, piattaforma ispirata al savoir-faire applicato alla moda e al design, che fonde il saper fare manuale della pelletteria con le nuove tecnologie industriali. Con la presentazione di “Centerfold: il saper fare messo a nudo” Monteneri svela le competenze tecniche dei suoi artigiani, un hub dove si favorisce l’alta manifattura. Oltre ad una collezione di borse ed accessori è stata presentata la Marquise Bag, ispirata alle sfaccettature di una pietra preziosa.

Rani Zakhem -  Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Courtesy of Press Office

A calcare le passerelle di AltaRoma con le proprie collezioni sono state anche maison come Renato Balestra, che tra l’altro in occasione dell’evento “Artigiani del Futuro, Tecniche di Couture” ha donato un abito della collezione A/I 2008-09 che è entrato a far parte della collezione del Museo Boncompagni Ludovisi. Rani Zakhem appassionato di gioielli e gemme ha realizzato una collezione per l’A/I 2017 dove i suoi ricami e le sue lavorazioni ricostruiscono il fascino delle pietre. Un omaggio alla magnificenza delle terre russe e all’impero Indiano, tra le corti dei Romanov ed il palazzo del Maharané di Baroda. Ogni abito rappresenta un gioiello o una pietra preziosa, con bagliori accennati, colori accesi e forme sinuose, rubate alle parure più preziose. Abiti come gemme preziose si susseguono in passerella dove la carezza del velluto fa di ogni abito uno scrigno per la donna che lo indossa.

Rani Zakhem - Courtesy pf Press Office
Rani Zakhem – Courtesy pf Press Office

Lo stilista olandese Addy van den Krommenacker lancia invece una speciale collezione dedicata al pittore Hieronymus Bosch ed in particolar modo ha voluto ricreare attraverso le sue creazioni il suo capolavoro, “Il trittico del giardino delle delizie”. La collezione è divisa in tre parti e lo stilista ha realizzato tre foulard a rappresentare ogni tema e gli abiti stessi sono ispirati a tre elementi del famoso trittico. Broccato, chiffon e organza sono accompagnati da gonne plissè soleil che sono un classico nelle collezioni di Addy.

Addy van der Krommenaker - Courtesy of Press Office
Addy van der Krommenacker – Courtesy of Press Office

A far parte degli eventi In Town di AltaRoma troviamo Margutta Creative District, un progetto nato con l’intento di promuovere la creatività italiana ed internazionale, riportando via Margutta al centro del panorama delle arti contemporanee. Edizione dopo edizione, Margutta Creative District promuoverà il legame profondo tra le radici e la contemporaneità, tra la ricerca e l’innovazione.

 Katharine Story - Sfilata Via Margutta -  Courtesy of Press Office
Katharine Story – Sfilata Via Margutta – Courtesy of Press Office

L’Alta Moda sarà il filo conduttore di incontri, dialoghi e contaminazioni con vari settori, fra questi troviamo l’arte, il design, la fotografia il food e il wine. Uno degli appuntamenti attesi di questo evento è stato il defilè di moda. Via Margutta è diventata il set di una esclusiva sfilata, su una passerella di 100 metri è stato possibile ammirare le collezioni moda di Katharine Story, dell’Accademia di Moda Sitam di Lecce, di Chiara Baschieri e per la Sezione “Jewelry” le creazioni di Gaia Caramazza e Marina Corazziari.

Marina Corazziari Jewels - Courtesy of Press Office
Marina Corazziari Jewels – Courtesy of Press Office

Grazie a Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno è stato possibile ammirare la mostra che ha celebrato l’acqua attraverso la creatività. “In acqua. HO molecole di creatività” realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, è stata ospitata presso l’Aula Ottagona – Ex Planetario del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano.

Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti” in Acqua - Courtesy of Press Office
Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti” in Acqua – Courtesy of Press Office

La mostra narra come questo fondamentale elemento naturale, l’acqua, sia così determinante per la nostra vita e dell’intero pianeta e abbia ispirato l’arte, la fotografia e la moda. Alcuni artisti si sono ispirati con le loro creazioni ad essa come Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti”, Federico Paris con la “Sorgente”, Ilaria Sadun con “Gocce”. Guillermo Mariotto per Gattinoni mette in mostra l’abito scultura “Foco a ‘mare”, vero manifesto couture contro la tragedia umana degli emigranti.

. Guillermo Mariotto per Gattinoni - l’abito scultura “Foco a ‘mare” - Courtesy of Press Office.
Guillermo Mariotto per Gattinoni – l’abito scultura “Foco a ‘mare” – Courtesy of Press Office.

E’ al The Church Palace Hotel che ha sfilato Sabrina Persechino con la sua MonoTona A/I 16-17 in funzione crescente e decrescente. Come in un insieme matematico che ha come base l’immancabile nero, Sabrina Persechino crea una collezione che rappresenta una funzione monotòna decrescente sottraendo il nero per arrivare al bianco attraverso texture di grigio.

Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17  -  Curtesy of  Press Office
Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 – Curtesy of
Press Office

Uno stile dalle linee semplici, volumi regolari e monolitici che si ispirano ai principi dell’architettura minimalista. “Less is more” diceva Mies van der Rohel’essenzialità diventa qualità e questa collezione la rappresenta a pieno. La semplicità compositiva non è solo questione estetica, quanto percettiva: cachemire, faille, tasmanie, pelle lamé non potevano mancare tanto quanto un riferimento alla cultura giapponese con lievi accenni alle maniche dei kimoni orientali.

Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 - Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino MonoTona A/I 16-17 – Courtesy of Press Office

In occasione della celebrazione dei 90 anni di Fendi, la Maison romana organizza al primo piano di Palazzo della Civiltà Italiana, l’esposizione Fendi RomaThe Artisans of Dreams – che rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2016. Una mostra ideata per celebrare la creatività e l’eccellenza nella pellicceria sin dal 1926.

Fendi Roma - The Artisans of Dream
Fendi Roma – The Artisans of Dream – Sala Obsession una giungla psichedelica con 300 Bag Bugs

La mostra, suddivisa per sale, Prelude, Roma, Labyrinth, Obsession, Craftsmanship, Experience, Essentials, Dream, e Library, esalta il valore artistico e artigianale di Fendi, da sempre sinonimo di eccellenza, innovazione e savoir-faire dove sperimentazione e creatività vengono interpretate e presentate attraverso un viaggio affascinante e poetico in questi nove universi differenti.

Fendi Roma - The Artisans of Dream
Fendi Roma – The Artisans of Dream – L’artigiano intaglia la pelle – Sala Craftsmanship

Altaroma non poteva poi non ospitare la passerella internazionale più cool e attesa del calendario. Anche questo anno World of Fashion, regala al pubblico internazionale di esperti e appassionati di moda il grande spettacolo della “moda del mondo”.

Fendi Roma - The Artisans of Dream - Sala Essentials
Fendi Roma – The Artisans of Dream – Sala Essentials

Nei saloni dell’Hotel Westin Excelsior di Roma si è tenuta la sfilata degli stilisti più promettenti del panorama mondiale. Crocevia di un incontro il World of Fashion – commenta il direttore Nino Graziano Luca – “lancia un messaggio di speranza: il dialogo tra le culture è possibile se si usano linguaggi della moda e più in generale delle arti. Una filosofia confermata dal backstage alla scena, dalla perfetta interazione tra gli stilisti all’atmosfera in platea, contraddistinta anche in questa edizione dalla collaborazione con il progetto etico di African Fashion Gate”.

Fendi Roma - The Artisans of Dreams -  Library
Fendi Roma – The Artisans of Dreams – Library – Il libro di Fendi

A sfilare le collezioni di uno dei più grandi talenti dell’Alta Moda Italiana, Carlo Alberto Terranova con il suo brand New Land Couture, la colombiana Lisbeth Camargo, il marchio italiano Cerrone, che ha proposto abiti di haute couture mixati ad eleganti bolerini, il tunisino Fawzy Nawar che dedicherà un omaggio all’Africa.

World of Fashion - Carlo Alberto Terranova Collection - Courtesy of Press Office
World of Fashion – Carlo Alberto Terranova Collection – Courtesy of Press Office

Mentre l’artista della moda Giuliana Guidotti proporrà una linea di abiti da grande soirée. Il Limited Edition vedrà protagoniste le creazioni orafe “Percorsi di una storia preziosa – L’evoluzione del gioiello dall’antica Magna Grecia ai nostri giorni” di Michele Affidato, le scarpe del Brand Roi Riviere; le borse pezzo unico Princess Munira by Giulia Agrosì create in varie parti del mondo.

World of Fashion - Giuliana Guidotti - Courtesy of Press Office
World of Fashion – Giuliana Guidotti – Courtesy of Press Office

Una passerella esclusiva – conclude il suo ideatore – dove i due concept di “world” e di “fashion” si guardano allo specchio, si mescolano e si fondono regalando al pubblico internazionale di esperti e di appassionati lo spettacolo universale della “moda del mondo”.

 

 

AltaRoma 2016. Fashion Hub per i giovani e tanti eventi In Town

Anche quest’anno l’edizione di AltaRoma AltaModa, tenutasi dal 29 gennaio al 31 gennaio 2016 si è distinta per il successo ricevuto. Grazie alle tre sezioni Atelier, Fashion Hub e In Town la promozione dell’haute couture italiana, accanto alla valorizzazione del Made in Italy e ad una costante ricerca di talenti emergenti, atelier e progetti di street art, ha potuto trovare nell’attività dell’organizzazione romana un’importante vetrina internazionale.

A darne conferma è lo stesso luogo deputato ad essere il “fulcro della moda”, il nuovo fashion hub, ovvero l’ex Dogana di San Lorenzo, location che dona alla kermesse un sapore underground in linea con le altre capitali europee. E’ lo stesso Presidente, Silvia Venturini Fendi ad affermare che “E’ un’area industriale nel cuore di un quartiere effervescente, che i giovani amano. Li abbiamo raccolto tutte le anime di AltaRoma, i talenti emergenti, gli atelier storici, sartorie, e laboratori di nicchia e innovativi nella sezione “Artisanal Intelligence” e In Town con le sue mostre, eventi e party”.

L72 Collection - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-
L72 Collection – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone – Gianluca Palma – Luca Sorrentino

Il lavoro di scouting portato avanti dalla kermesse in questi anni ha trasformato AltaRoma in una vetrina internazionale del new fashion del Made in Italy preparando i giovani designer al debutto oltre confine. Via libera dunque ai nuovi creativi che espongono le loro creazioni sotto gli occhi dei personaggi della moda. Numerosi sono i talenti provenienti dal progetto di ricerca Who Is On Next? organizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, che hanno anticipato la moda Fall/Winter 2016/17. Si tratta di designer come Lee Wood, fondatore di L72, marchio vincitore del concorso Who Is On Next? 2015 che propone una collezione dove lo sportwear si fonde con l’estetica anni ’50. Cotoni compatti, lana e nylon su una silhouette a corolla dove stampe floreali vintage e colori pop si mixano insieme. ShanXi è invece il designer cinese che firma la collezione del brand Miao Ran, anch’esso finalista al concorso Who Is On Next? 2015. Uomo e donna sono indistinguibili. Gli outfits dalle linee morbide e multilayer giocano sulle tinte forti. Denim e cappelli in lana con ponpon oversize sono il must have per la prossima stagione. Atmosfere ovattate dai colori pastello ricordano il profumo dello zucchero filato.

Luca Sciascia - Courtesy of Press Office - PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino
Luca Sciascia – Courtesy of Press Office – PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino

Torna in auge il bonton anni ’50 per Luca Sciascia. Inaspettate stratificazioni materiche conferiscono dinamismo alla silhouette degli abiti. Maglieria oversize avvolgente si contrappone agli asciutti leggins in paillettes ricamati a mano, ai long dress impalpabili, e ai mini dress strutturati. Capospalla destrutturati, comodi e avvolgenti dalle tinte baby completano i look conferendo un’immagine di femminilità spensierata.

Giuseppe Di Morabito celebra invece il mondo floreale, con particolare riferimento alle opere dell’Arcimboldo. Una palette dai colori pastello che va dai pacati toni del rosa al verde pistacchio, fino alle tinte di rosso, verde smeraldo e nero grafico. I fiori sono il tema dominante della collezione e sono stampati su abiti tagliati al ginocchio o decorati con volant, oppure come pattern sono applicati su calze. Una danza di colori delicati si alterna su capi di diverso peso e volume. Dai cappotti in lana ricamati si passa alle sete doppiate, così come macramè e pizzi si contrappongono a tessuti di pelle cromati.

Greta Boldini - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino
Greta Boldini – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino

La collezione di Greta Boldini ci trasporta invece all’interno di scenografie parigine, dove Isabelle, protagonista del film di Bernardo Bartolucci “The Dreamers”, è la loro musa. Come un sogno la collezione celebra la bellezza assoluta grazie agli iconici plissè a doppia spina declinati su rasi misti seta e su viscose adagiate su morbide organze. Scelta pregiata di tessuti che vanno dal crêpe de chine alla georgette di seta per i look serali, fino alle angore e ai strutturati tweed. Una palette dove a spiccare sono il ceruleo, il rosso scarlatto, fiordaliso e giallo zafferano. Una sensualità portata anche attraverso capi presi dal guardaroba maschile come il maxi cappotto o la camicia.

Artisanal Intelligence - Body for the Dress
Artisanal Intelligence – Body for the Dress

AltaRoma si è trasformata sempre di più in una ardente incubatrice di nuovi stilisti, non solo di abiti, ma anche di accessori, borse e scarpe come lo testimonia il progetto A.I. Artisanal Intelligence, una piattaforma nata per unire Arte, Artigianato e Moda tutto in nome del Made in Italy, che presenta per l’occasione “Body for the Dress”. L’ex Dogana ha accolto anche un altro ricco percorso espositivo che ha dato visibilità a 4 designer finalisti nella categoria accessori, Avanblanc, Bams Moda, Catherine de’ Medici 1533 e Giannico, il tutto nell’ambito di un suggestivo allestimento ecosostenibile curato da Arredopallet.

Avanblanc
Avanblanc

Avanblanc, fondato da Francesca Calistri, è il progetto imprenditoriale di borse nato nel 2014 dopo una lunga esperienza attraverso varie collaborazioni con Scervino Street, Mila Shon e Francesco Biasia. Un design essenziale e innovativo il suo, che grazie alla scelta di pregiati materiali, tecniche di costruzione avanzate e un’attenta lavorazione dei pellami, garantisce il rispetto del Made in Italy.

Bams
Bams

Il marchio Bams nasce invece dall’ispirazione di 3 giovani imprenditori unita dalla passione per la moda e l’artigianato. Il risultato è un mix di tessuti tappezzeria, pellami esotici, velluti con lavorazioni uniche, sete indonesiane e cotoni rifilati. Ogni scarpa Bams è unica nel suo genere. Vero must della collezione è la ballerina, una calzatura raffinata e comoda al contempo tanto amata dalle dive di oggi e di ieri.

Catherine de' Medici 1533
Catherine de’ Medici 1533

Catherine de’Medici 1533 nasce dall’estro creativo di Francesca Pisano in tributo a Catherine De’ Medici, la prima donna ad aver indossato i tacchi. Rispetto per la tadizione e raffinatezza dello stile sono i valori alla base del suo progetto. Le sue creazioni rappresentano il vintage reinterpretato in chiave moderna, come le emotion degli smartphone applicati su pumps e sneakers. 

Giannico
Giannico

Giannico è un marchio giovanissimo. A soli 17 anni Nicolò Beretta realizza la sua prima collezione di scarpe in Italia riuscendo a presentare le sue creazioni Autunno/Inverno 2013/2014 durante la fashionweek di Milano e Parigi. Ad uno stile bon-ton Giannico aggiunge un pizzico di aggressività con tacchi stiletto e linea a punta, il tutto impreziosito da contrasti cromatici, texture e applicazioni gioiello.

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Quattromani FW16-17 – Courtesy of Press Office

Prosegue dopo il successo delle prime edizioni la collaborazione tra AltaRoma e il contemporary department store Coin Excelsior a sostegno dell’opportunità di creare un link tra designer e cliente finale. Quattromani per l’occasione ha presentato la sua collezione F/W 2016-2017 con una sfilata performance dove i capi incontrano realmente le clienti. Anche questo anno AltaRoma rinnova l’impegno nella promozione della formazione offrendo all’Accademia Koefia, all’Accademia Costume & Moda e all’Accademia di Belle Arti di Frosinone l’opportunità di presentare il proprio lavoro e le collezioni di giovani studenti. Altra novità è la presenza dell’innovativa start up, TFORTHREE, selezionata da Smart&Start Ialia. La start up è un laboratorio creativo di giovani designer, un contemporary fashion brand e un canale di vendita globale che per l’occasione ha presentato in anteprima la sua prima Capsule Colection M.I.T. Multiple Identity TforThree

M.I.T  Multiple Identity TforThree - Courtesy of Press Office
M.I.T Multiple Identity TforThree – Courtesy of Press Office

AltaRoma non è stato però un evento chiuso nel fashion hub, anzi grazie al progetto pilota “Road to Style – Celebrating Via dell’Oca e Via della Penna” sono state valorizzate le vie cult dello shopping romano portandovi le creazioni di giovani design come quelle di Benedetta Bruzziches, finalista di Who Is On Next? 2012 . Boutique di nicchia, raffinati atelier e piccoli laboratori sono stati così il palcoscenico per l’esposizione diffusa dei nuovi talenti. Il legame della città è fondamentale per il successo della manifestazione. “Roma ha un potenziale enorme, AltaRoma da sempre è impegnata nella valorizzazione non solo delle sue realtà produttive – dichiara il Presidente di AltaRoma, Silvia Venturini Fendi – ma anche dei suoi quartieri, degli spazi meno noti […]”. Altro evento da segnalare è stato AltaRoma – XVI “World of Fashion” confronto tra Oriente e Occidente attraverso il linguaggio della moda. Inserito nel palinsesto “In Town”, e diretto da Nino Graziano Luca, hanno sfilato le creazioni di quattro stilisti internazionali, lo stilista palestinese Jamal Taslaq, il fashion designer Fawzi Nawar, la stilista colombiana Lisbeth Camargo e la fashion designer italiana Maria Laura Froio. Una vetrina privilegiata questa, che varca i confini nazionali abbracciando diverse culture e linguaggi che tra loro rappresentano la vera ricchezza di un mondo in continua evoluzione.

 

AltaRoma. Ecco i vincitori di Who Is On Next? 2015

Diventato ormai una vetrina internazionale per nuovi talenti della moda, “Who Is On Next?” è arrivato oggi alla sua 11esima edizione. Il celebre concorso di scouting ha lanciato nell’universo fashion numerosi stilisti di successo tra cui Paula Cademartori, Nicholas Kirkwood, Stella Jean. Non da ultimi i vincitori dell’edizione 2014  Daizy Shely e Piccione.Piccione. Anche quest’anno la Capitale ha premiato il talento e le abilità creative di giovani stilisti che con tenacia e determinazione sono arrivati a presentare le loro collezioni durante l’evento WION, realizzato e ideato da AltaRoma insieme a Vogue Italia.

L72 - Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino
L72 – Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino

Due categorie presenti, abbigliamento e accessori, e solo undici finalisti che hanno presentato le loro collezioni sotto gli occhi attenti dei giurati. A fine presentazione è stato Lee Wood per L72 ad aggiudicarsi il premio per l’abbigliamento e un ulteriore premio speciale, il FASHION VALLEY, che permette al fashion designer di poter sviluppare una sua capsule collection con il distretto tessile pratese e poterla infine presentare alla prossima edizione di “Who Is On Next?”, il prossimo gennaio 2016. La maturità con cui lo stilista ha realizzato le proprie creazioni è stata determinante per fargli vincere il premio per la categoria abbigliamento. I suoi giochi di colore molto intensi, in cui si passa da un arancio fluo a una carta da zucchero fino al giallo lime e il blu elettrico, hanno portato allegria e vitalità in passerella mescolandosi alla perfezione con la sua reinterpretazione della silhouette anni Cinquanta in chiave contemporanea. La scelta dei materiali da una parte tecnici e dall’altra ricercati hanno poi fatto il resto.

Luca Sciascia, Blaze' - Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino
Luca Sciascia, Blaze’ – Ph. Raffaele Soccio, Luca Latrofa / Luca Sorrentino

Per la categoria accessori, invece,  due i premi assegnati. Lolita Lorenzo di Carol Oyekunle, vincitrice per le borse, grazie al suo stile innovativo. L’heritage Africano, perfettamente visibile attraverso l’utilizzo di tessuti tradizionali, si mescola alle forme scelte dalla designer squadrate e rigide. Per la categoria shoewear il vincitore è Nicolò Beretta per Giannico che ha conquistato la giuria con il suo entusiasmo e la sua ironia. Divertenti ed esuberanti le sue creazioni, tra pumps e stivaletti, stupiscono per l’uso della palette cromatica dove vengono prediletti colori come il fucsia, il blu cielo e il nude, e le applicazioni scelte tra cui fiocchi dalle stampe animalier e labbra in rilievo. L’appuntamento è ora per Gennaio 2016 e c’è grande attesa la presentazione della nuova collezione di L72.

Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Lolita Lorenzo – Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Giannico - Ph. Luca Sorrentino / G. Palma
Giannico – Ph. Luca Sorrentino / G. Palma

L’iWatch di Apple: il nuovo device diventa accessorio indossabile

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Apple Watch esposti da Colette a Parigi

La Apple si sa, mira sempre a raggiungere i suoi obiettivi con grande successo cercando di affermarsi in tutti i settori, ed uno in particolare in cui è pronta lanciarsi è proprio quello dell’alta moda. Non è un caso infatti che il brand stia rafforzando i propri rapporti con l’universo del fashion system, tanto da potersi così assicurare nei prossimi mesi una presenza capillare sulla stampa, all‘uscita del nuovo device indossabile firmato Apple, l’iWatch, chiamato Apple Watchprevista per i primi mesi del 2015.

Il fatto che l’azienda di Cupertino fosse interessata a far breccia nell’universo della moda lo si era capito sin dall’evento del 9 settembre, quando al Flint Center for The Performing Art, l’azienda dalla Mela morsa ha invitato numerosi giornalisti del settore e altrettante fashion blogger proprio per conquistare il mondo del glamour ed averlo dalla sua parte. Sicuramente tanti smartwatch verranno acquistati e non solo per la loro funzionalità, ma anche e sopratutto per l’eleganza e la possibilità di poterlo abbinare ai più svariati outfit.

Esposizione Apple Watch da Colette - Parigi
Esposizione Apple Watch da Colette – Parigi

 

L’Apple Watch, lanciato in concomitanza con la New York fashion week sembra già aver prima ancora della sua effettiva uscita sul mercato, tutte le potenzialità per far concorrenza ai maestri orologiai e rivoluzionare il rapporto tra moda e hi-tech, che il suo debutto ha già diviso il mondo del fashion.

Data precisa dell’uscita come il suo prezzo ancora non sono ben noti per le due versioni più costose, la Sport e la Edition. Il dispositivo, a detta degli esperti del settore, è un’ottima sintesi tra esigenze tecnologiche e quelle puramente estetiche degli utenti. Merito sicuramente della scocca disponibile in ben tre materiali diversi tra cui anche l’oro e una infinita varietà di cinturini. Il device è un orologio intelligente dalle forme rettangolari e sarà disponibile in due dimensioni della cassa – 38 e 42 millimetri – e in ben tre versioni di design.

La scocca, arrotondata e bombata, è rifinita con vetro in cristallo zaffiro o agli ioni leggermente curvo sugli angoli. I tre modelli si diversificano tra loro per l’appunto per il materiale di cui è costituita la scocca. L’Apple Watch sarà in acciaio lucido inossidabile, in tinta naturale o nero siderale, l’Apple Watch Sport è costituito da alluminio anodizzato in argento oppure in grigio siderale, mentre l’Apple Watch Edition sarà in oro 18 carati, realizzato con uno speciale processo di lavorazione che lo rende due volte più duro e resistente all’oro classico.

Apple Watch
Apple Watch

 

Come la maggior parte degli smartwatch anche l’iWatch non potrà fare a meno delle applicazioni, per aumentare così le funzionalità di base offerte da Apple, rendendo il dispositivo ancora più versatile. Infatti selezionati sviluppatori di applicazioni di terze parti sono già stati dotati del kit di sviluppo per realizzare le indispensabili app che non possono mancare in un device così importante per casa Apple. Tra le app che sicuramente saranno parte integrante dello smartwatch non potrà mancare Facebook o Twitter per la notifica dei vari messaggi, anche anche app come quelle adibite al fitness o destinate all’automazione domestica.

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Per quanto riguarda la dotazione hardware l’Apple Watch si caratterizza per tre componenti principali quali il circuito principale, i sensori e il sistema touch. Display Retina, altoparlante e un sistema combinato di vibrazioni, pulsazioni e suoni saranno utili come feedback all’utente per le funzioni in uso. Non mancherà un microfono per interagire agilmente con Siri, nonché un MagSafe magnetico per la ricarica a induzione.

Apple stupisce sempre di più con il suo Watch grazie al design della sua interfaccia che lo rende di facile utilizzo. La rivista per eccellenza, Vogue, elogia il suo stile un po’ retrò. L’impatto visivo è una sorta di rimando al tradizionale linguaggio degli orologi analogici svizzeri. E’ un orologio che sembra un orologio con la possibilità di personalizzare il quadrante, mentre la presenza della “corona digitale” ricorda esattamente la rotellina da girare per regolare l’ora come in quelli tradizionali.

50th Anniversary of Fashion: Vogue Italia festeggia il suo grande successo

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50 anni fa nasceva lei, la rivista di moda più famosa al mondo, mezzo secolo di storia del costume e dello stile raccontati e firmati da Vogue Italia. Un anniversario questo, che segna un importante punto d’arrivo, ma sopratutto un nuovo inizio.  “Molto del nostro lavoro – afferma Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia dal 1988 – è racchiuso nell’archivio storico di Vogue Italia, che oggi vogliamo aprire facendo partecipare tutti alla costruzione di un nuovo storytelling per i prossimi decenni”.

Per celebrare il grande evento del magazine di moda più illustre e conosciuto al mondo, è stata allestita lo scorso 21 settembre a Palazzo Condé Nast di Piazza Castello 27, luogo natio della rivista, una mostra hi-tech che ne ha messo in luce, riproponendoli al grande pubblico immagini, dettagli, protagonisti, simboli e suggestioni che hanno fatto la storia di Vogue. L’allestimento multimediale “Vogue Archive: Celebrating 50th Anniversary of Fashion”, ha permesso a tutti i suoi visitatori di realizzare un vero è proprio viaggio tra le immagini che hanno fatto la storia del costume e della moda italiana. Alla mostra, inaugurata il 22 settembre, è stato possibile accedervi solo mediante prenotazione online al sito Vogue sino al 5 ottobre.

Un intero piano dell’edificio è stato dedicato ai ritratti delle top model che hanno fatto la storia della moda e dello stile immortalate dai fotografi più celebri del calibro di Mario Testino, Patrick Demarchelier, David LaChapelle e Steven Meisel, che firma tutt’ora ogni mese la copertina di Vogue Italia. E’ lui che da ben vent’anni e più ha messo insieme passato, presente e futuro di questa rivista, rendendosi protagonista assoluto di alcune cover che sono rimaste nella storia.

Anna Wintour con la Direttrice di Vogue Franca Sozzani e Jonathan Newhouse © BLOGOSFERE
Anna Wintour con la Direttrice di Vogue Franca Sozzani e Jonathan Newhouse
© BLOGOSFERE

Più di 200 gigantografie delle immagini più celebri dalle pagine di Vogue. Proiezioni e schermi interattivi suddivisi tra oltre 700 mq di superficie e due piani del palazzo, hanno messo in mostra le storiche copertine e i servizi più iconici, che hanno dettato lo stile in tutti questi anni, includendo anche i ritratti delle top model più in voga come Naomi Campbell, Karen Elson, Eva Herzigova, Linda Evangelista, Carolyn Murphy, Claudia Schiffer, Stella Tennant, Christy Turlington, Amber Valletta, Natalia Vodianova e Raquel Zimmermann. Il percorso espositivo della mostra ha riproposto anche alcune sezioni dell’Archivio Digitale come Designers, Hair&Make up e Models&Photographers, ma anche esposizioni dedicate a temi più specifici come Animalier, Boots, Embroidery, Shining, Tuxedo e Trends.

L’enorme patrimonio di immagini posseduto dalla rivista ha potuto raccontare ai tanti visitatori l’evoluzione del nostro Paese con una continua attenzione all’attualità. Non a caso Vogue Italia è una delle riviste di moda che si è sempre distinta per aver fornito una propria chiave di lettura di tutti gli eventi con un impegno che è sempre andato oltre le immagini estendendosi anche ad iniziative rivolte al supporto e alla formazione dei talenti emergenti, grazie ad attività di scouting sia in Italia che a livello internazionale.

Parte della redazione - @SGP
Parte della redazione – @SGP

Contemporaneamente all’apertura della mostra ha debuttato anche l’archivio digitale Vogue Archive, che racchiude non solo servizi e foto ma anche articoli, campagne pubblicitarie, portfolios e altro. Da novembre la piattaforma digitale sarà ampliata con nuovi tool di ricerca e nuove funzionalità social, le quali punteranno sopratutto sulla condivisione e partecipazione attiva degli utenti per valorizzare l’archivio come strumento di supporto sia per le scuole di moda e design sia per i giovani appassionati di moda e tendenze. Grazie alla piattaforma sarà possibile sfogliare circa 623 numeri in alta definizione, vale a dire più di 200mila pagine, grazie alle quali si potranno effettuare ricerche approfondite.

Redazione storica Vogue Italia -©SGP
Redazione storica Vogue Italia -©SGP

Questo nuovo volto di Vogue avrà modi e accessi di abbonamento differenti a seconda delle esigenze dei suoi fruitori, diventando un vero e proprio strumento di marketing per le aziende. Si va dalla modalità di fruizione gratuita attraverso la registrazione, con una funzione di ricerca limitata, all’abbonamento magazine a 19,90 l’anno, che consente un ampio accesso ai contenuti fino ad arrivare al Full Archive, che permette con 990 l’anno di avere il massimo dall’archivio Vogue, potendo anche stampare le immagini ad alta risoluzione accedendo al database integrale. Solo digitando una parola chiave è possibile ripercorrere i cambiamenti che da sempre hanno caratterizzato il mondo della moda.

Con questo progetto Vogue tiene alto il suo nome portando sempre di più la moda ad alti livelli, offrendo sia per gli addetti al settore che per i fashion addict la possibilità di un viaggio avvincente ed unico nel mondo del fashion system. “L‘archivio di Vogue Italia è unico – dice Franca Sozzani – […] sarà uno strumento per capire lo stile, le idee, i modi in cui abbiamo vissuto, per comprendere meglio i cambiamenti e gli sviluppi della società”.

 

 

VFNO – Vogue Fashion Night Out: la notte più cool dell’anno torna nella Capitale

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Dopo un anno di assenza Roma torna a splendere sotto i riflettori della serata più attesa dell’anno, la Vogue Fashion’s Night Out, la notte dello shopping organizzata dalla rivista di moda per eccellenza, Vogue, in collaborazione con Roma Capitale, AltaRoma, e in collaborazione con le Associazioni di Via, tra centinaia di negozi, aziende e stilisti, con l’unico obiettivo di avvicinare il mondo della moda al grande pubblico in un’atmosfera di festa.

L’11 settembre le vie capitoline sono state così protagoniste dell’evento più glamour in fatto di moda, inaugurato in modo ancora più elegante presso l’Hotel de Russie, con il conferimento del Premio “Italian Icon Award” a Franca Sozzani da parte dell’ICE, l‘Istituto del Commercio Estero. Un premio che ha come motivazione il costante impegno del direttore di Vogue Italia a favore delle eccellenze del Made in Italy nel mondo.

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Riccardo Monti, Franca Sozzani e Rocco Forte – Italian Iconic Award © SGP

Designer, giornalisti, blogger, fashion addict e amanti dello shopping si sono immersi come in una grande community in una serata piena di eventi unici, dj set, cocktail e personaggi famosi contando sopratutto sull’apertura notturna delle boutique e dei negozi del Tridente della città eterna, che dalle 19 alle 23.30, hanno dato a tutti la possibilità di incontrare alcuni dei più importanti stilisti e, di poter acquistare nel corso della serata le limited edition create ad hoc dai brand. Shopping, che si estende anche online e a tutta Italia, per chi non è potuto essere presente all’evento grazie al sito Vente-Privee, quest’anno di nuovo partner della Vogue Fashion’s Night Out e leader delle vendite-evento, che prolunga di una settimana l’emozione della notte dello shopping rendendola accessibile a tutti tramite il sito.

Nata nel 2009, la manifestazione dedicata alla moda, riapre le danze con la sua creatività con l’obiettivo di dare impulso all’economia del settore oltre che a sostenere le iniziative a carattere sociale. Vogue Fashion’s Night Out rappresenta dunque l’occasione perfetta per partecipare attivamente a progetti charity attraverso il coinvolgimento dei tanti brand che sono stati presenti e che ogni anno riconfermano la loro partnership, realizzando per l’occasione oggetti unici il cui ricavato sarà devoluto a progetti benefici. Uno di questi è “Differenza Donna”, Associazione che si rivolge a donne italiane e straniere in difficoltà, mettendo a disposizione centri di accoglienza Solidea della provincia di Roma.

“Siamo felici di tornare a Roma per la terza volta, – ha commentato Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia – una città con un patrimonio artistico inimitabile e un centro storico che ha sempre accolto con calore ed entusiasmo le iniziative di Vogue Italia e del mondo della moda. Come sempre una parte del ricavato delle vendite sarà devoluto a un progetto per la città, in particolare quest’anno sosterremo i centri di accoglienza per le donne oggetto di violenza e in condizione di disagio e per i loro figli minori”.

Un evento questo dove il Made in Italy fa da protagonista in una città, che risponde sempre con entusiasmo ad eventi di tale portata, una realtà moderna che cerca sempre di più di avvicinare la fashion community in una grande famiglia. Migliaia infatti sono le persone che hanno preso parte alla serata, visitato negozi e assistito a sfilate d’eccezione. Per le strade si respirava quell’energia e quella vitalità che contribuiscono a sostenere il mercato della moda, uno dei settori economici più importanti sopratutto nel nostro paese.

Durante la notte più scintillante dell’anno molti sono stati gli eventi importanti come quello all’Accademia L’Oreal che ha aperto le porte al pubblico in occasione del 50° anniversario di Kerastase. Sono state esposte cinque cover storiche di Vogue Italia di Steven Meisel, interpretate live dai K Stylist durante la notte della VFNO presso l’Accademia. In occasione dei 10 anni di “Who Is On Next?”, il progetto di fashion scouting organizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, che ha come obiettivo la ricerca e la promozione di giovani talenti creativi del made in Italy, è stata presentata in occasione della VFNO una esclusiva mostra presso il Museo di Palazzo Braschi, rimasto aperto per l’occasione fino alle 22.00, per ripercorrere la storia e celebrare i creativi che vi hanno partecipato.

Maria Grazia Chiuri, Assessore Leonori, Pierpaolo Piccioli, Teresa Maccapani Missoni e Franca Sozzani - © SGP
Maria Grazia Chiuri, Assessore Leonori, Pierpaolo Piccioli, Teresa Maccapani Missoni e Franca Sozzani –
© SGP

Partner ufficiali che anche questo anno hanno riconfermato la loro presenza sono stati Visa, Citrôen, Lavazza, Martini, McArthrGlen Designer Outlet, QVC e ovviamente Vente Privee.com. Proprio Lavazza ha allestito un corner nel cortile Caffarelli di Via dei Condotti dove oltre alla degustazione gratuita del caffè sono state vendute le speciali confezioni il cui ricavato è stato devoluto all‘Associazione Internazionale Fashion 4 Development. Dimensione Suono Roma ha organizzato una ricca serata grazie alla presenza di conduttori, dj e naturalmente la musica di Radio Dimensione Suono Roma. Infatti a chiusura della VFNO dalle 23.00 in poi Casina Valadier, a Villa Borghese, è stata il ritrovo per tutti quelli che hanno voluto proseguire la serata all’insegna del fashion mood. Qui lo special Party di Dimensione Suono con Arturo JKay, Nicola Teknick Perilli, Mauro Zavadava Mandolesi, Lorenzo Palma e tutti i protagonisti della radio. Una serata dunque piena di ritmo ed energia, quella della VFNO 2014, che grazie al coinvolgimento consolidato negli anni di noti partner a livello internazionale, ne conferma il successo di anno in anno.

Dall’archivio Condé Nast 100 anni di fotografia di moda in mostra

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Provocanti, glamorous, magiche e accattivanti sono gli aggettivi, che descrivono da sempre le fotografie di moda realizzate dai grandi fotografi come Cecil Beaton, Irving Penn, Helmut Newton e Mario Testino. Sono proprio questi scatti ad allestire la mostra presso l’Edinburgh City Art Center, aperta al pubblico fino all’8 settembre.

Il gruppo editoriale Condé Nast ripercorre grazie al suo archivio, gli ultimi 100 anni di storia della moda con un’esposizione fotografica delle firme più importanti, che hanno immortalato i momenti salienti del fashion system internazionale.

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La mostra “A Century of Photography at Condé Nast” espone 160 scatti estratti dalle riviste Vogue, Glamour e Love, dove è possibile ammirare la creatività in campo fotografico di uno dei primi fotografi di moda, Edward Steichen, che grazie ai suoi scatti pionieristici, risalenti al 1911, ha segnato la storia della moda attraverso la fotografia. Curatrice della mostra è Nathalie Herschdorfer, storica specializzata in storia della fotografia, che ha raccolto stampe originali e pagine delle riviste facendo così ammirare ai visitatori un’ampia rassegna del lavoro di alcuni dei grandi nomi del secolo, dal principio della loro carriera al loro strabiliante successo.

Un’occasione eccezionale non solo per conoscere l’evoluzione della moda, ma anche per capire col passare del tempo, quali sono e come cambiano i concetti di bellezza e creatività celati dietro al mondo patinato e lustrato delle riviste e dei suoi status symbol.

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Le foto in mostra ricostruiscono frammenti del passato e rappresentano un momento riassuntivo di una parte di società e la fotografia di moda, come afferma la Herschdorfer, è essa stessa parte integrante della nostra cultura visuale in quanto ha un valore importante come forma d’arte e sopratutto come documento della storia della civiltà stessa. La fotografia è testimonianza dei cambiamenti sociali e dell’arte interpretata dai grandi maestri.

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Oggi le immagini di moda vengono esposte nei musei dove è possibile ammirare gli scatti di artisti come Peter Lindberg, Patrick Demarchelier e tanti altri, diventando così cosa comune, visitare mostre dedicate a questo genere di arte. In realtà questa forma espressiva è molto recente, afferma la curatrice dell’esposizione. Fino a poco tempo fa la fotografia di moda era concepita esclusivamente per i fashion magazine: una bella foto scattata per essere inserita all’interno della testata. Recentemente invece potendo tornare indietro con lo sguardo attraverso gli scatti degli artisti è possibile riconoscere la fotografia di moda parte integrante della Storia della Fotografia, al pari di quella paesaggistica, documentaristica o dei ritratti.

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Ogni fotogramma esposto alla rassegna, parla di un determinato periodo storico immortalato grazie a quello scatto. Si tratta degli anni Venti ed in particolar modo dell’idea di donna di quegli anni. Lo stesso fanno le foto successive: in quelle degli anni Sessanta c’è la cultura giovanile dell’epoca con la sua trasgressione, negli anni Ottanta arrivano le grandi top model, come la bellissima Claudia Schiffer.

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Gli archivi Condé Nast sono dunque un patrimonio inestimabile di passato e presente e come afferma Nathalie, in essi sono conservati fin dall’inizio tutto quello che è stato pubblicato sulle testate. Ci sono immagini molto vecchie, fatte per essere riprodotte su carta, e nei dossier tutto il materiale è catalogato in base alla data di pubblicazione. L’archivio Condé Nast di New York conserva dunque le immagini internazionali di un intero secolo di pubblicazioni, circa 8 milioni di fotografie: una documentazione di straordinaria ricchezza e di prestigio per la storia della moda.

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VFNO 2013: Countdown per Milano e Firenze

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Anche questo anno la VFNO tornerà ad illuminare con la sua energia le città simbolo della moda italiana. Per il quinto anno consecutivo Milano ospiterà la notte dello shopping firmata Vogue il 17 settembre, il giorno prima delle sfilate, dando così il là alla Fashion Week milanese. Vogue Fashion ‘s Night Out è un appuntamento importante per il territorio in quanto è l’occasione per valorizzare un comparto produttivo sempre più in espansione e per connettere il mondo della moda con tutta la città.

VFNO non è solo fasto, shopping e divertimento, ma come nelle precedenti edizioni partecipa al sostentamento della società. Difatti grazie a questa iniziativa è possibile contribuire alla riqualificazione di alcune aree dei quartieri di Milano, ponendo attenzione al ramo sociale e non solo. La magica notte dello shopping partecipa oltretutto al sostegno del mercato della moda, uno dei settori economici e prestigiosi più importanti per il nostro bel Paese. In tema di charity, anche in questo 2013, l’evento Vogue devolverà a progetti benefici parte dei proventi derivanti dalla vendita dei prodotti in limited edition realizzati dalle grandi maison proprio per l’occasione.

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VFNO 2013 nel suo continuo intento di rilanciare l’Italia e sostenerla, pone la sua attenzione anche verso i giovani talenti italiani. Quest’anno infatti è tornata alla carica, con un vento di iniziative dedicate ai talenti made in Italy. In collaborazione con Visa è stato realizzato il progetto Vogue Italia The Talents Night – Buy Talents in One Night, un concorso in cui l’ambito premio è una vetrina con le proprie creazioni, che sarà aperta il 17 settembre in occasione della VFNO, in un temporary store nella zona dello shopping per eccellenza, via della Spiga, 7. I vincitori del concorso, conclusosi a fine giugno, che avranno la possibilità di esporre e vendere le proprie collezioni sono Daniele Carlotta, Benedetta Bruzziches e Flavia La Rocca. Un’occasione unica per questi designer, che avranno l’opportunità di farsi notare in un nuovo contesto, quello della shopping experience per eccellenza.

Nell’ambito di Vogue Talents, progetto promosso da Vogue Italia nella ricerca di nuovi talenti nel panorama fashion, sarà presente anche il brand Lavazza inaugurando la serata a Palazzo Morando dove oltre alla degustazione dell’espresso saranno messe in vendita le lattine limited edition firmate da sei artisti e il ricavato verrà devoluto a Fashion 4 Development. 

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Grandi novità per questa kermesse dedita al glamour. Il retailer multimediale QVC, partner di VFNO dal 2011, realizzerà per questa edizione la famosa shopping bag, simbolo di ogni VFNO edition. Personalizzata da Roman Muradov, illustratore di fama internazionale, creerà per Vogue e Qvc tre inedite versioni della bag. L’iconica borsa sarà in vendita insieme al mensile nelle edicole più esclusive di Milano e di Firenze, dove avrà luogo il 12 settembre la VFNO fiorentina. Alta grande esclusività firmata Vogue è la collaborazione con Vente-privee.com, creatore e leader delle vendite online e partner digitale della VFNO di questo anno. Per la prima volta arriva una nuova modalità di distribuzione dei prodotti personalizzati della manifestazione. Infatti grazie alla piattaforma online, l’emozione della serata si prolungherà per un’intera settimana, permettendo ai fashionisti di tutta Italia di acquistare tramite il sito le migliori creazioni limited edition realizzate per l’evento.

Shopping Bag create in collaborazione con QVC
Shopping Bag create in collaborazione con QVC

La Vogue Fashion’s Night Out arriverà anche nei cinque McarthurGlen Designers Outlets italiani. Non sarà dunque solo Milano e Firenze a vivere la magia delle mille e una notte, ma anche Barberino, Serravalle, Castel Romano, Noventa di Piave e La Reggia festeggeranno, nei tre weekend successivi alla prima serata, la shopping’s night experience per eccellenza.  

Mentre è già iniziato il countdown per le notti del 12 e del 17 settembre, un comunicato del direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani, ha confermato che l’edizione romana non avrà luogo, in compenso saranno diciotto i Paesi nel mondo ad ospitare la kermesse ad alto tasso di moda. Un evento speciale questo, che grazie a Vogue concilia bellezza e beneficenza, portandola in ogni angolo del mondo.

 


Hat-ology: Anna Piaggi in mostra a Milano a settembre

Anna_Piaggi_mostra_Trends_TodayÈ passato quasi un anno dalla sua scomparsa, ma continua a far parlar di sé, perché icona era nella vita, mito sarà per sempre. Nostra signora della moda Anna Piaggi, conosciuta oltre che per la sua sfolgorante carriera e le sue Doppie Pagine su Vogue anche per i suoi look eccentrici, ma mai fuori luogo, con i suoi cappelli stravaganti e il suo trucco studiato su misura, ha precorso la moda, inventandola prima che esistesse.

Proprio a lei, alla sua persona e personalità, sarà dedicata la mostra ‘Hat-ology’: protagonisti i numerosi cappelli indossati dalla grande dame e curati dal suo ‘cappellaio matto’ di fiducia, Stephen Jones. Organizzata da Costume Moda Immagine di Milano, verrà ospitata da Palazzo Morando a Milano e inaugurata il 22 settembre, durante la presentazione delle collezioni prêt-à-porter primavera/estate 2014. Protagonisti dell’esposizione saranno anche alcuni schizzi dello stesso Jones, oltre ad altre creazioni di Chanel o Schiaparelli.

Un’idea, quella di valorizzare e rendere patrimonio comune il ricco e variopinto guardaroba della giornalista, nata dall’ex assessore alla cultura Stefano Boeri, che anzi aveva lanciato l’idea di una retrospettiva come introduzione a un archivio permanente riservato alla fashion editor, primo passo verso il tanto agognato Museo della Moda.

Fashion ID #2 | Stella Jean

Stella Jean
Nella foto. La designer italo-haitiana Stella Jean

SOUNDTRACK: Cosmic Love, Florence + The Machine

Arte, Moda, Bellezza. E’ questo il trinomio vincente per Stella Jean, giovane stilista di origini caraibiche,  seconda classificata nel 2011 al concorso dei nuovi talenti Who is on next?”, durante la kermesse capitolina AltaRoma AltaModa. Romana di adozione, vero e proprio astro nascente del Made in Italy, il sogno del fashion business per Stella  Jean nasce sulle passerelle quando, nelle vesti di modella,  indossa un abito da sposa firmato Egon von Furstenberg.

Nel frenetico mondo della moda le ore passate tra casting, fitting e backstage le hanno dato una formazione a 360 gradi, attraverso la continua sperimentazione e un’acuta ricerca del bello che hanno premiato l’originalità della giovane stilista. Stella Jean crea senza disegnare bozzetti, sposando il pensiero di Madame Vionnet secondo cui “il corpo ha tre dimensioni e, pertanto, non ci si può affidare alla carta”. Ereditiera di indimenticabili tradizioni, già le pioniere sorelle Fontana affermavano che l’abito va costruito con gli spilli appuntati sul mannequin, Stella Jean drappeggia e plasma le sue creazioni in un gioco di forme materiali e dal grande impatto visivo. Da Nadia Valli impara l’arte della pittura su stoffa che richiede pazienza, sapienza e attenta manualità artigianale. Questa l’idea dello Slow Fashion di Stella Jean, un nome che è già un brand.

Il fascino della couture per Stella Jean è puro metissage: nella sua identità creola si fondono e mescolano come in un cocktail estivo, colorato e frizzante, diverse culture che rispecchiano le sue origini. La verve contemporanea e anticonformista del nuovo continente si sposa perfettamente con l’anima vintage e sognatrice europea. Quando si dice che gli opposti si attraggono…

La Wax & Stripes philosophy è la fonte di ispirazione indiscussa della sua moda: non solo fusione tra  il wax, il bon ton anni Cinquanta ed i tessuti a righe di fattura made in Europe, ma continue contaminazioni storiche in un melting pot stilistico in evoluzione, fatto da racconti trasversali che echeggiano variazioni sociali e culturali. Comunicazione e immediatezza visiva rendono lo stile di Stella Jean protagonista assoluto in passerella con quella giusta dose di ironia, filo conduttore del melange artistico di diverse civiltà.

Stella Jean

Tra le collezioni della giovane designer ricordiamo Jeune, Belle et Gatée del 2009, Oysters don’t lie del 2010 e Still a Goddess, quest’ultima dedicata alle atmosfere haitiane che le ha regalato il podio al concorso Who is on Next/Vogue nel luglio 2011. In Still a Goddess  Stella si ispira all’Essenza, la Spiritualità e le Gestualità delle figure femminili che hanno contribuito alla liberazione di Haiti nell’ Ottocento, prima colonia di schiavi neri deportati dall’Africa ad aver ottenuto l’indipendenza. Donne sicure, fiere, orgogliose, schiave che finalmente possono gridare al mondo la loro libertà, tanto desiderata e ottenuta con sacrificio. Nei poderi dei coloni usurpatori costretti a fuggire dopo la rivolta, indossano i loro abiti, le loro camice e, al collo, in segno di vittoria, vistosi gioielli, smeraldi, rubini e diamanti. Trofei che la Dea Scalza sfoggia per attraversare trionfante le terre ormai incolte dove era prima costretta a lavorare in schiavitù.

Stella Jean

Suggestioni naif, preziosismi e ricami vévé (blasoni rappresentanti le divinità voudu), si  fondono all’artigianalità sartoriale italiana dando all’innovativo design dal sapore creolo sembianze spettacolari che saltano all’occhio per forma e contenuto. Candidi lini sopraffatti da vorticose tempeste cromatiche, abiti cerimoniali dai grandi volumi. Prevalgono i colori degli elementi naturali, la terra, il fuoco, l’acqua, screziati dal giallo. Senza sfumature, in una continua narrazione di colori accesi. La Donna dea, vittoriosa e ribelle, avanza fiera e scalza sulla passerella, sacerdotessa e custode di una  libertà ormai riconquistata.

Stella Jean

Nell’edizione del gennaio 2012 della fashion week AltaRoma, Stella Jean porta Hitchcock in passerella. Un connubio perfetto quello tra Moda e Cinema, che ha visto il supporto sul catwalk della proiezione del fashion movie Madeleine, cortometraggio che riprende il film di Alfred Hitchcock del 1958, Vertigo (la donna che visse due volte), con la partecipazione straordinaria dell’attore  francese Ivan Franek.

Marmellata di stagioni (Jam Seasons) è il mood della collezione Primavera/Estate 2012 con un piccolo anticipo sull’Autunno/Inverno 2012-2013: fil rouge l’ispirazione anni Sessanta. Gonne ampie e tempestate da gemme colorate, lane tricot con ricami in punto maglia, stoffe hawaiane e ricami gallici. Uno splendido accostamento interculturale che esprime la dialogia, mai fuori luogo, tra conoscenze storiche e sociali. Tasselli di un mosaico culturale intercambiabili tra presente e passato che rendono il futuro artisticamente originale. Come quello della stilista, del resto.

Ironica come non mai, Stella ha partecipato, lo scorso 2  Maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, all’evento La Moda è di moda. Incontro con i protagonisti del Made in Italy, promosso dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, ideato e curato da Stefano Dominella, Presidente del Comitato Tecnico Sistema Moda di Unindustria. In un talk show esilarante, in cui protagonista indiscusso è stato Guillermo Mariotto, direttore creativo dell’Alta Moda della maison Gattinoni, affiancato dal giovane designer Gianni De Benedittis, del brand futuroRemoto gioielli, Stella si è concessa alle domande bacchettone di Laura Laurenzi, giornalista di Repubblica, professoressa di stile nella conduzione della serata. Un racconto di vita e di moda con il backstage della creatività, in cui Stella si è tolta i suoi sassolini dalla scarpe con alcune giornaliste presenti in sala, poco generose in passato riguardo al suo percorso professionale.

Stella Jean e Guillermo Mariotto

Ultima sfida per la giovane e bellissima Stella Jean, che aspettiamo a luglio per la nuova edizione di AltaRoma AltaModa, l’Italian Fashion week che si terrà nella città texana di Dallas dal 22 al 28 Ottobre prossimi, con il supporto di Alta Roma e della Camera di Commercio Americana. Con Stella Jean partiranno per l’avventura americana anche la maison Raffaella Curiel,  la designer Lucia Odescalchi e Carmina Campus, il brand ecosostenibile creato da Ilaria Venturini Fendi.

Quando si dice esportazione oltreoceano del  fascino e della magia Made in Italy, si dice Stella Jean.

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