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Fashion ID #34 | Alexandra Richards

alexandra-richards

Alexandra Richards riesce a trasmettere la sua sensibilità artistica senza muovere un dito. Riesce a far dialogare mondi apparentemente diversi con una disinvoltura disarmante. D’altronde buon sangue non mente. Figlia del leggendario chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards, e dell’ex modella Patti Hansen, Alexandra Richards è l’incarnazione della poliedricità ed eclettismo.

Il debutto nel mondo della moda arriva nel 1990. Alexandra ha quattordici anni ed è sul set della campagna pubblicitaria di Tommy Hilfiger. E’ l’inizio della carriera nel fashion system. Nel giro di poco tempo scatta i con migliori fotografi di moda, da Steven Meisel a Bruce Weber, passando per Annie Leibovitz, Mario Testino e Patrick Demarchelier. Posa per Playboy France ed ottiene le cover dei più importanti magazine internazionali. E se dalla madre Alexandra prende la passione per la moda, dal padre arriva l’amore per la musica. Quello stessa amore che la porta a rispolverare vecchi ed immortali vinili per mixarli con quelli più glam ed underground. Il risultato? Live set esplosivi capaci di rendere memorabili party ed eventi. Come quello organizzato dall’AMFAR a Cannes.

Non solo. La sua pulsione creativa sfocia ben presto anche nell’arte. Oltre ad essere una modella e una dj, infatti, Alexandra Richards è anche un’artista. Le sue opere sono esposte all’Hotel Rivington di New York.

Photo credits web

You Can’t Fake Fashion!

Nella moda l’imperativo è essere unici, originali. Come ribadisce a chiare lettere la nuova edizione di “You can’t fake fashion”: qui le copie non sono assolutamente ammesse, in nessun modo.

Anche quest’anno la nota campagna di sensibilizzazione verso la contraffazione di borse e accessori griffati è supportata dal Council of Fashion Designers of America in collaborazione con il colosso mondiale di e-commerce Ebay, dove dal 19 marzo scorso è in vendita un’esclusiva limited edition di handbag, tote bag e shoulderbag sulle quali si staglia la drastica scritta: “You can’t fake fashion”, vale a dire “Non puoi falsificare la moda.”.

ebay logo

L’importante iniziativa, che si schiera a difesa del concetto di autenticità nel settore moda, intende appunto promuovere i capi e gli accessori delle varie Maison attraverso una splendida capsule collection di ben 90 borse rigorosamente “originali” create per l’occasione da altrettanti designers americani, tra cui figurano nomi e marchi celebri come ad esempio Ralph Lauren, Diane Von Furstenberg, Tommy Hilfiger, Carolina Herrera, Derek Lam e Converse.

Ognuno di essi, infatti, ha dato il proprio contributo firmando e personalizzando una borsa unica nel suo genere pensata per focalizzare l’attenzione sulla rilevanza del diritto d’autore nel fashion system.

Tutti insieme per rivendicare un diritto spesso troppo violato dal mercato di massa, dato dal valore unico (e aggiunto) dell’originalità dei prodotti di un’azienda.

E anche e soprattutto del proprio segno di riconoscimento contro l’omologazione in un mercato sempre più aperto, flessibile e quindi globale.fake fashion

Tutte le borse della collezione “You can’t fake fashion” sono – come da tradizione – all’asta su Ebay a partire dal prezzo simbolico di $100. In più sarà possibile acquistare fin da subito la borsa tote disegnata ad hoc per la campagna al prezzo basic di $50 con spese di spedizione gratuite in tutto il mondo.

“Con una borsa venduta ogni quattro minuti, un collaudato sistema di feedback e la presenza di venditori dall’affidabilità top, qualificati per l’ottimo servizio fornito, Ebay si impegna a garantire sempre un’esperienza di shopping e si schiera in prima linea per combattere la contraffazione” – afferma Eleonora Gandini, consumer pm manager di Ebay Italia.

Perchè originalità uguale ricerca, bellezza e qualità, le uniche che garantiscono ad un oggetto di moda di acquistare valore nel tempo.

Council_Fashion_Designers_America_Manifesto

Fashion goes vegan!

La moda è bella: bella da vedere, da indossare, da accarezzare. Tessuti pregiati, pelli e pellicce donano un fascino tutto particolare ai capi delle collezioni che vediamo sfilare sulle più importanti passerelle del mondo. Spesso, però, non ci si rende conto di a quale prezzo e a quale sacrificio siano stati realizzati: il massacro di alcune razze di animali, la cui pelliccia o pelle viene utilizzata nella moda, è quotidianamente sotto ai nostri occhi.

Ma c’è chi nel fashion system ha deciso di dire basta. Stop. Stop all’utilizzo di pellicce di animali per coprirci d’inverno o per bordare i cappotti delle signore, stop all’utilizzo delle pelli di coccodrillo, serpente o cos’altro per farne accessori buoni per una stagione, stop alle torture su queste povere bestiole, la cui colpa è solo quello di non potersi ribellare.

Qualche nome di questi ‘buoni’ imprenditori? Renzo Rosso con il suo marchio Diesel, ha optato per diventare Fur-Free (ovvero capi di abbigliamento senza inserti di vera pelliccia) già quattro anni fa, nel 2008. Una scelta che diede un segnale ben preciso di inversione di rotta e che ha fatto da esempio a numerosi altri brand italiani, come Benetton, Fiorucci, OVS Industry, che ne hanno seguito le orme.

Renzo Rosso

Una scelta controcorrente operata un anno prima dall’americano Tommy Hilfiger, padre del preppy style, che così facendo, si è fatto promotore di una campagna anti-barbarie sugli animali.

Tommy Hilfiger

Ultima in ordine cronologico ad essere entrata nella grande famiglia Fur-Free è Elisabetta Franchi, stilista e titolare dell’omonimo brand, che con la Faux Fur Collection 2012/13 ha aderito definitivamente al Fur Free Retailer Program, promosso da LAV (Lega Anti Vivisezione), ovvero un programma che promuove politiche di commercio che rispettino i diritti degli animali, in primis con l’eliminazione di articoli che contengono pellicce di origine animale. Dodici pezzi realizzati in eco pelliccia, che completano un percorso già iniziato da tempo con la eco collection della Fall/Winter 2011/12 e con la T-shirt Naked Truth della collezione SS 2012.

Elisabetta Franchi

Ma l’antesignana in materia, la vegan stylist per eccellenza, è solo lei, la secondogenita dell’ex bassista dei Beatles, Stella McCartney: vegana nella vita come nella moda, ha bandito dalle sue collezioni capi di pelle o di pelliccia.

Stella McCartney

Una scelta che assolutamente non inficia la qualità dei prodotti, ma anzi, riscuote sempre più successo anche tra coloro che da sempre invocavano una moda sensibile ai diritti degli animali. Per conoscere quali sono le firme virtuose del fashion system, basta visitare il sito http://www.furfreeretailer.com, dove sarà possibile visionare la lista completa.

Per una moda, in cui le uniche fashion victim siano solo le star che vestono abiti all’ultimo grido, e non una povera volpe, che si aggirava inconsapevole nel bosco sbagliato.

This is a Prep World!

Dici preppy e ti viene in mente lui: Tommy Hilfiger. Antesignano per eccellenza dello stile tutto gonnelline a pieghe in tartan e camicia più polo abbinata a mocassini, che fa tanto college, Mister Hilfiger è pronto ad approdare in pieno centro a Milano con il suo Prep World Tour, un progetto che prevede la celebrazione del preppy style, lanciato ormai 25 anni fa dallo stilista statunitense, con una capsule collection e l’apertura di un pop up temporary store. L’appuntamento è dal 18 al 25 giugno, dove ancora non è dato sapersi, ma è presumibile che il negozio che ospiterà i classici del preppy style sarà allestito nei dintorni di Piazza Duomo. Save the date.

“Nel 2010, mentre festeggiavamo il nostro 25esimo anniversario in tutto il mondo – ha spiegato Tommy Hilfiger durante la presentazione del progetto presso il quartiere generale di Piazza Oberdan – Mi sono reso conto che il look preppy, di cui siamo stati pionieri in questi anni, era diventato globale: ogni angolo del pianeta lo interpreta in modo diverso. Ho sviluppato la Prep World collection per cogliere questo spirito di adattamento”.

Abiti punto smock con stampe di ancore agli immancabili pantaloni chino, fino al classico blazer in lino rigato: ecco alcuni dei pezzi che troverete tra i 60 capi della capsule collection, commercializzata soltanto in selezionati monomarca, sul sito tommy.com e nel pop up store itinerante, uno spazio di 80 metri quadri costruito sul modello di una beach house di East Hampton.

Un tour che ha già furoreggiato a New York, dove ha esordito lo scorso aprile e ha già toccato Londra e Parigi. Le prossime tappe del Prep World Tour saranno Amsterdam, Stoccolma, Madrid, Sylt, Knokke, Tokyo e Los Angeles. E Milano, of course, dove, c’è da scommettersi, il successo non sarà da meno.

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