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“Il Mago di Oz”, la fiaba scritta da Baum diventa un musical al Teatro Brancaccio di Roma

La geniale fiaba de “Il Mago di Oz”, tratta dal libro di L. Frank Baum, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale, in scena dal 7 al 30 aprile al Teatro Brancaccio di Roma.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

Lo spettacolo 
Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.

Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (la strega del Nord e la strega del Sud) e due cattive (la strega dell’Est e la strega dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas, dai suoi zii; la strega non può fare nulla per lei, ma le suggerisce di recarsi nella città di Smeraldo e di chiedere aiuto al mago di Oz.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

Dorothy si incammina così verso la città. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli ad esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

La strega invia i suoi aiutanti per sconfiggere Dorothy e i suoi compagni e, finalmente, le terrificanti scimmie alate riescono a rapire Dorothy e il leone e a portarli alla strega dell’Ovest come prigionieri, dopo aver fatto a pezzi lo spaventapasseri e il boscaiolo di latta. La strega, però, non può fare del male alla bambina perché è protetta dalla magia delle scarpette d’argento. Così, cerca di rubargliene una. Dorothy, infuriata per il furto della scarpetta, lancia alla strega dell’Ovest un secchio d’acqua che, inaspettatamente, uccide la strega sciogliendola.

Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”
Teatro Brancaccio, “Il Mago di Oz”

Dopo aver liberato il leone e ricostruito lo spaventapasseri e il boscaiolo, Dorothy torna alla città di Smeraldo; lì scopre che il mago di Oz non è un vero mago: si tratta solo di un vecchio ventriloquo arrivato a Oz dal Nebraska, durante una gita in mongolfiera. Il mago finge di donare un cervello, un cuore e il coraggio ai tre compagni di Dorothy (in realtà, ciascuno di loro aveva già le qualità che desiderava, senza saperlo) e propone a Dorothy di costruire una nuova mongolfiera e di tornare insieme negli Stati Uniti.

Tuttavia, a causa di un incidente, Dorothy rimane a terra e il mago parte da solo. La bambina non ha altra soluzione che andare alla ricerca della strega del Sud. Qui, scopre che le sue scarpette d’argento hanno il potere di portarla ovunque ella desideri; è sufficiente battere tre volte tra loro i tacchi delle scarpette. Nel finale, Dorothy, dopo aver salutato i suoi compagni, utilizza il potere delle scarpette e torna in Kansas, dove può riabbracciare i suoi zii.

Contemporary Circus & Musical

Regia di Maxim Romanov

Nel ruolo di Ellie – Anastasia Dyatlova:

la più giovane partecipante alla competition “Voice Children” e ” The Blue Bird “

Nel ruolo di Goodwin – Vladimir Dybskiy:

solista dei migliori musical moscoviti
La musica originale scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets

compagnia ROMANOV ARENA

distribuzione MG Distribuzione

musiche originali di Andrei Zubets

produzione Light Dance

Photo credits Courtesy of Press Office

“Supermagic Incantesimi”, al Teatro Brancaccio di Roma torna lo show dedicato all’arte dell’illusionismo

Torna a Roma il migliore spettacolo d’illusionismo Supermagic  Incantesimi, la 19esima edizione del varietà magico più grande d’Europa. Un evento teatrale unico che approda al Teatro Brancaccio dal 2 al 12 febbraio 2023.

Supermagic Incantesimi
Supermagic Incantesimi

Il nuovo imperdibile spettacolo con i più grandi talenti e campioni internazionali di arte magica, prestigiatori, illusionisti, manipolatori e mentalisti, tra i più famosi al mondo insieme sullo stesso palco per farvi vive-re un’indimenticabile esperienza. Uno spettacolo ancora più magico dei precedenti per far entrare il pubblico in un mondo dove l’ordine naturale delle cose è stravolto, dove le certezze sono sospese, dove è possi-bile vivere il fantastico e sognare ad occhi aperti.

Sorprendenti grandi illusioni ed effetti speciali, momenti poetici e sognanti e irresistibile divertimento renderanno anche questa 19ª edizione di Supermagic un evento memorabile da non perdere.

Supermagic Incantesimi
Supermagic Incantesimi

Uno straordinario viaggio in un mondo sospeso tra logica e fantasia, 2 ore di intrattenimento con un nuovo ed eccezionale cast di oltre 20 artisti, in cui ogni esibizione racconta il desiderio di evasione e di superamento della realtà per far sognare gli adulti, ma anche i bambini.

JUNWOO PARK è un giovanissimo manipolatore sudcoreano, vincitore di numerosi premi e campione mondiale in carica di manipolazione. Ha recentemente sbalordito anche i giudici e il pubblico di “Britain’s Got Talent” con le sue innovative esibizioni, la sua tecnica eccellente e l’uso originale della musica. Nel suo travolgente numero ogni movimento è perfettamente sincronizzato, come se il suono prendesse vita tra le sue mani.

Supermagic Incantesimi
Supermagic Incantesimi

THOMMY TEN E AMÉLIE VAN TASS sono un eccezionale duo di mentalisti austriaci, campioni del mondo di mentalismo. Si sono esibiti in tutto il mondo, da Broadway a Las Vegas, con il loro spettacolo e hanno lasciato a bocca aperta il pubblico in vari programmi televisivi di tutto il mondo tra cui “America’s Got Talent”.  Hanno portato il mentalismo ad un altro livello, la loro connessione speciale gli consente loro di eseguire numeri straordinari con abilità mentali uniche. Presenteranno il loro eccellente numero di lettura del pensiero dove il pubblico sarà una parte importante dell’indimenticabile esperienza.

DING YANG è una giovane artista cinese premiata anche all’ultimo Campionato Mondiale di Arte Magica. Inizia la sua carriera come acrobata per poi diventare un’innovativa prestigiatrice in grado di creare effetti magici mai visti al mondo prima d’ora, e rivoluzionando il modo in cui i maghi eseguono la magia con le colombe. Un’affascinante e fantastica esibizione per ammirare l’impeccabile abilità tecnica e il suo stile originale.

Supermagic Incantesimi
Supermagic Incantesimi

TIM SILVER è un giovane illusionista francese, eletto “illusionista dell’anno” dalla FFAP. Con i suoi spetta-coli si è esibito in migliaia di palcoscenici ed è apparso numerose volte in televisione, anche come ospite fisso del “Plus Grand Cabaret du Monde”. È un artista elegante, dinamico e originale che con le sue illusioni mozzafiato trasporta il pubblico in un sapiente mix di ritmo, energia e mistero per superare i limiti di ciò che è possibile.

TIMO MARC è un creativo prestigiatore tedesco, con la sua magia visuale si è esibito in tutto il mondo, vincendo numerosi premi internazionali, dal Montecarlo Magic Stars al Siegfried & Roy Award a Las Vegas. La sua esibizione è un’originale combinazione di magia e tecnologia che darà vita alla pittura. Una divertente esperienza spettacolare dove le visioni prendono forma con incredibili illusioni visuali.

GAETANO TRIGGIANO è un brillante illusionista italiano che ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Mandrake d’Or a Parigi come migliore illusionista. Con i suoi originali spettacoli ha raccolto successi dall’Europa all’Asia e ha stupito milioni di spettatori anche attraverso le televisioni di tutto il mondo. Un continuo lavoro di perfezionamento, tra ricerca, studio e progettazione, per creare le illusioni più sorprendenti e far entrare nella sua straordinaria dimensione magica fatta di energia, poesia e stupore.

Supermagic Incantesimi
Supermagic Incantesimi

SAMUEL è un eccellente ventriloquo italiano, tra i migliori al mondo, vincitore della quinta edizione di Italia’s Got Talent. Si è esibito in numerosi spettacoli e trasmissioni televisive con i suoi allegri personaggi e il suo virtuosismo tecnico che gli consente di parlare senza muovere assolutamente le labbra o aprire la bocca. Con il suo eccezionale talento darà vita a simpatici pupazzi che coinvolgeranno e faranno divertire anche trasformando la voce degli spettatori.

A “Supermagic Incantesimi” anche la tradizionale partecipa-zione di REMO PANNAIN, l’ideatore di Supermagic, con un nuovo coinvolgente e inspiegabile mistero magico.

Supermagic è l’evento magico dell’anno. Uno spettacolo pensato per risvegliare la capacità di lasciarsi sor-prendere degli adulti, ma anche per coinvolgere e affascinare i bambini che sono già nel mondo della meraviglia. Nel corso delle 18 precedenti edizioni, Supermagic ha ospitato 110 artisti applauditi da oltre 230.000 spettatori. Supermagic è lo spettacolo di magia e d’illusionismo con più infruttuosi tentativi di imitazione.

L’Oscar della Magia

Supermagic si è aggiudicato il riconoscimento come “Migliore spettacolo di magia” assegnato dalla “Fédération Internationale des Sociétés Magiques” in quanto offre l’eccellenza dei prestigiatori e illusionisti premiati al campionato mondiale delle arti magiche o che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.

Photo credits Courtesy of Press Office

“Aggiungi un posto a tavola”, al Teatro Brancaccio in scena il musical con Gianluca Guidi

Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più”. E di posti al teatro Brancaccio di via Merulana a Roma ce ne sono tanti per amici e colleghi accorsi ad applaudire il musical di Garinei e Giovannini ripreso a teatro da Gianluca Guidi nella regia e nell’interpretazione sul palco del ruolo di Don Silvestro che fu di suo padre Johnny Dorelli. Con Guidi un cast d’eccezione formato da Emy Bergamo nel ruolo di Consolazione, Marco Simeoli, Piero Di Blasio, Camilla Nigro che interpreta Clementina e Francesca Nunzi. E “e la voce di lassù” non poteva che essere del maestro Enzo Garinei. L’orchestra dal vivo esegue le musiche di Armando Trovajoli con le coreografie di Gino Landi.

Aggiungi un posto a tavola, courtesy of press office
Aggiungi un posto a tavola, courtesy of press office

La storia di “Aggiungi un posto a tavola”, la cui prima messa in scena risale al 1974, è liberamente ispirata ad “After me the deluge” di David Forrest e narra le avventure di un parroco di un paesino di montagna che un bel giorno riceve l’inaspettata telefonata da parte di qualcuno molto importante, Dio in persona, che lo incarica di costruire una nuova arca per salvare se stesso e gli abitanti della cittadina dall’imminente secondo diluvio universale. Sullo spettacolo Guidi confida “un successo planetario, allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni, costumi e luci… il tutto sotto le mure di un’arca pronta a rifondare il mondo. Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo”. Un musical che in realtà è una favola che parla d’amore, di accoglienza e di una nuova vita da inventare. Ma anche di fede. E che per questo continua negli anni ad avere successo.

Paura e delirio al Teatro Brancaccio con “Il Circo degli Orrori”

Il Circo degli Orrori si ispira in maniera leggera ed ironica ad atmosfere tipiche delle pellicole horror mettendo in scena uno spettacolo dinamico e divertente, con numeri che si susseguono veloci, venati di tenebra ma con l’immancabile sense of humourIl pubblico, accolto all’ingresso da personaggi “terrificanti”, verrà traghettato da uno strano personaggio – che ricorda Nosferatu – nel mondo inquietante del circo degli orrori, abitato da morti viventi, acrobati che sembrano usciti da un rito voodoo, un dislocatore indemoniato in attesa dell’esorcista, killer clown dall’aspetto non proprio tranquillizzante ma sempre assai comico, vampiri.

Courtesy of Press Office
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Il Circo degli Orrori è uno spettacolo che associa le tre arti: il teatro, il circo e il cabaret. Teatro perché si narra una storia, Circo perché viene utilizzata questa tecnica per realizzare e raccontare le storie mimate ed acrobaticamente sviluppate e Cabaret per la sensualità di alcune performance, la sintonia e l’interazione con il pubblico, con un pizzico di malizia.

Courtesy of Press Office
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Pur non essendo uno spettacolo pensato per i bambini (l’evento è infatti sconsigliato ai minori di 12 anni), quelli presenti non sono mai neppure per un momento spaventati, ma piuttosto affascinati e divertiti. IL CIRCO DEGLI ORRORI (The Circus Of Horrors) è nato in Inghilterra nel 1995 grazie a una fortunata idea di “Doctor John Haze“, un mangiafuoco che ideò un mix fra numeri di rischio estremo in salsa Horror e musica rock.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Il titolo che ha ispirato lo show viene da un film inglese degli anni Sessanta dal titolo THE CIRCUS OF HORRORS e quello che nacque fu un incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Show con grande partecipazione degli spettatori che diventarono veri e propri fan tanto da seguire il complesso negli anni assistendo a tutte le sue nuove produzioni in Inghilterra. L’enorme successo Inglese del CIRCUS OF HORRORS diede spunto a varie compagnie Europee di mettere in scena spettacoli a tematica Horror così dal 2000 sono nati circhi horror in Spagna, Germania, Austria, Francia e per ultima l’Italia.

https://www.youtube.com/watch?v=kKayIa3Q5NQ

Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni

Da venerdì 5 al 21 ottobre ore 20.45

sabato e domenica doppia ore 17.00 e ore 20.45

TEATRO BRANCACCIO di Roma

VIA MERULANA 244, 00185 ROMA · TEL 06 80687231/2 · TEATROBRANCACCIO.IT

Giovedì e venerdì ore 20.45, sabato e domenica ore 17 e 20.45

Prezzi da 49 a 28,50 euro

La magia di Rapunzel al Teatro Brancaccio

C’era una volta,e c’è ancora, una ragazza dai lunghi capelli dorati e magici. E’ la fiaba di Rapunzel che rivive fino al 25 gennaio al Teatro Brancaccio di Roma. La storia dei fratelli Grimm, tra accurate coreografie e scenografie da favola è rivisitata in chiave contemporanea e ironica dal regista Maurizio Colombo con il grande ritorno in scena, nel ruolo della perfida e vanitosa madre Gothel, di Lorella Cuccarini. Sfida produttiva e creativa per Alessandro Longobardi, direttore artistico del Brancaccio, in pieno stile hollywoodiano, dove le attrici più belle fanno a gara per accaparrarsi il ruolo della cattiva di turno al Cinema (dopo Angelina Jolie nel ruolo di Malefica e Charlize Theron bellissima matrigna di Biancaneve, a marzo nelle sale sarà il turno di Cate Blanchett nel ruolo di Lady Tremaine in Cinderella), il musical tutto italiano Rapunzel è un racconto emozionante e coinvolgente pronto a lanciare un’invettiva sul conflitto tra vanità, manie di onnipotenza e naturale corso della vita. Una vita semplice, fatta di momenti e situazioni genuine che non possono che accadere.

Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office

Due sorelle, Gothel e Grethel, molto diverse tra loro: la prima debole e ammalata, la seconda bella e forte e destinata a diventare regina. Bandita nell’oscurità Goethel si dedica all’alchimia per cercare la formula dell’eterna giovinezza e la trova in un fiore, il raperonzolo, che solo lei possiede. Grethel, ormai regina si ammala e non può dare al regno il suo erede. Il re, combattuto, decide di incontrare Gothel che è disposta a salvare sua sorella grazie al suo fiore magico ma alla sola condizione che il nascituro venga affidato alle sue cure in modo da garantirle per sempre la forza e la bellezza.

Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office
Rapunzel. Courtesy of Press Office

Nasce una bimba dai capelli color dell’oro e dai poteri curativi straordinari, Rapunzel (una meravigliosa Alessandra Ferrari) che Gothel rapisce all’età di un anno e alleva come una figlia in una torre sperduta nel bosco. La bimba vive segregata nelle sue stanze fino all’età di diciotto anni e solo grazie alla sua fervida immaginazione e ai suoi amici fiori canterini,Rosa e Spina, riesce a combattere la solitudine. Tra cortigiani pronti ad assolvere o a condannare, guardie di corte incapaci e furfanti del villaggio, si snoda la vicenda di un amore casuale che tra fughe e inseguimenti porta Rapunzel ad innamorasi del giovane e coraggioso Phil (Giulio Corso), brigante dal cuore tenero. Tra buoni sentimenti e recupero dei sani valori spesso offuscati dall’egoismo umano, Rapunzel consente di riflettere sull’importanza del “dare” e del “darsi” e sulla vera bellezza, quella che può esistere solo grazie alle nuove generazioni che ripongono fiducia nel futuro.

E, naturalmente, Rapunzel e Phil vissero felici e contenti.

Habemus Priscillam, la regina del deserto

Un rossetto gigante sul palcoscenico, un’imponente mappa che segna il percorso Sidney- Alice, un viaggio. Si apre il sipario…Ladies and gentleman benvenuti al musical “Priscilla, la regina del deserto”.

Tratto dall’omonimo film cult “Le avventure di Priscilla la regina del deserto” – film commedia, vincitore, tra gli altri, di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes, diretto da Stephan Elliott, con Guy Pearce (Adam), Terence Stamp (Bernadette) e Hugo Weaving (Tick) –il musical narra la storia e le peripezie di Tick, Bernadette e Adam, insoliti ed eccentrici artisti che, grazie ad un ingaggio, decidono di lasciare la routine e la vita noiosa di Sidney per portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano. Un’avventura travolgente, e soprattutto divertente, “on the road” di tre amici che, tra battibecchi e siparietti comici,a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla, partono per un viaggio attraverso il deserto dell’Australia alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare ad Alice Springs molto più di quanto avessero mai immaginato, molto più di uno spettacolo!

Courtesy of Press Office
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In scena al Teatro Brancaccio di Roma dal 24 gennaio e fino al 21 aprile, dopo il grande successo a Milano, habemus Priscillam, la regina del deserto, lo spettacolo che, facendo concorrenza ai devoti delle Loro Santità (in carica ed emerita) ha conquistato anche il pubblico della Capitale.

Una travolgente colonna sonora di intramontabili hit suonate dal vivo, “I Will Survive”, “Material Girl”, “Finally” e “It’s Raining men” (signore, scarpe comode si balla in teatro), da una band di 8 elementi, una raffica di battute esilaranti, oltre 500 magnifici costumi (chapeau ai costumisti e agli stylist) ed un cast di artisti di incredibile talento guidati da Simone Leonardi meraviglioso e pungente nella parte di Bernadette; lo spumeggiante Mirko Ranù anima, e soprattutto corpo (e che corpo!), dell’irriverente Adam/Felicia; Antonello Angiolillo che con grande versatilità dà vita al complesso ruolo di Tick/Mitzi giovane papà gay; pazzesche le voci delle Divas: Loredana Fadda, Valentina Ferrari e Elena Nieri, ciliegina sulla torta di uno spettacolo già perfetto; tenera l’interpretazione magistrale di Maurizio Arena affidabile e rassicurante personaggio di Bob, che tre delle signore in sala sedute accanto a me avrebbero voluto volentieri portare all’altare appena uscite da teatro.

Priscilla, a dispetto di ogni previsione, non è il nome della prima attrice ma un bus di 7 tonnellate e oltre 7 metri di lunghezza (una signorina paffuta) completamente ricoperto di led colorati che spicca al centro del palco, e ruba maestosamente la scena. Sfavillante capolavoro firmato dal regista Simon Phillips, il musical porta in scena un cast di incredibile talento e professionismo guidato, anche per la stagione 2012-2013, dai suoi magnifici protagonisti.

Courtesy of Press Office
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Una mostra pittorica dell’artista riminese Luca Giovagnoli che, con grande entusiasmo, ha accolto la richiesta di scandagliare la poetica dello spettacolo e di trasmettere le suggestioni oniriche e fascinose del musical, fa da magica cornice all’evento con opere uniche ed esclusive, realizzate con tecniche miste su tela e connotate da uno sguardo che si posa, complice e divertito sui protagonisti del musical, trasfigurandoli in icone pop.

Priscilla debutta per la prima volta in assoluto a Sidney nell’ottobre 2006 e conquista le platee di tutta Australia diventando subito lo spettacolo di più grande successo di tutti i tempi con oltre un milione di spettatori. Due anni dopo, la Prima nel prestigioso Palace Theatre di Londra; debutta a febbraio 2011 a Toronto, a marzo 2011 il bus rosa arriva a Times Square e conquista Broadway diventando un Must See per tutti, a dicembre 2011 a Milano il debutto assoluto italiano, a marzo 2012 la nuova produzione approda a San Paolo in Brasile.

Priscilla è un musical che arriva dritto al cuore. Dietro gloss, glitter, piume e ciglia finte c’è una storia, un soul affascinante dal tocco glam che tratta tematiche sociali scomode per alcuni, necessarie per altri. Una terapia del buon umore, uno spettacolo che rivedresti ancora e ogni volta sarebbe come la prima per cogliere tutte le sfumature, i giochi di luci e di costumi che arricchiscono la scena e non distolgono lo sguardo dai veri protagonisti, gli attori e le loro fantastiche voci.

Courtesy of Press Office
Courtesy of Press Office

Vivere la vita intensamente e con ironia nonostante le sue difficoltà, questo ci insegna Priscilla. Senza cadere nella più banale retorica, il musical è uno stimolo per ridere delle brutture esistenziali (per chi ovviamente le considera tali) e affrontarle con serenità “together”(lacrime personalmente trattenute al momento di questa meravigliosa song in scena). I temi trattati sono quello della famiglia ,nel senso più canonico e costituzionale del termine uomo-donna-bambino (ops il papà è gay, fa lo stesso?), dell’amicizia (obviously), dell’accettazione (molti avranno evitato il suicidio dopo aver visto il musical) e dell’amore che può arrivare in tarda età anche per una anziana “signora” già vedova come Bernadette. Un mix perfetto di sentimenti e ironia in uno Spettacolo, con la S maiuscola,  irriverente e non convenzionale, il più bello visto in scena negli ultimi anni.

Priscilla in numeri

190.000 biglietti venduti a Milano, 6 mesi di tenitura con un’ultima settimana di repliche sold out e primo Musical in classifica nelle vendite Ticketone, oltre 18mila fan su facebook, 400mila visualizzazioni del sito ufficiale, ogni sera una standing ovation e solo grandi consensi: questi i numeri e il risultato a Milano di “Priscilla La Regina del Deserto, Il Musical” dopo le repliche della scorsa stagione e quelle appena passate di novembre e dicembre, che premiano l’importante progetto del Gruppo MAS guidato dall’imprenditore Daniele Luppino che, con un First Class musical da 8 milioni di euro come Priscilla, hanno prodotto il più grande musical mai realizzato in Italia. Infatti, l’allestimento scenotecnico è identico all’imponente versione di Broadway, senza nessuna riduzione.

Dal suo debutto ad oggi Priscilla ha ricevuto molteplici Premi e Riconoscimenti internazionali, tra cui un Olivier Award; un What’s on Stage Award come Best New Musical; un Best Musical Of The Year al SOBOM Awards (Society Of Box Office Managers); e un Tony Award per i Migliori Costumi.

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