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Happy B-Day, Superga e Max Mara!

Happy birthday, Superga e Max Mara! Due pezzi di storia della moda e del costume italiana proprio in questi giorni festeggiano i loro importanti anniversari di fondazione, celebrando la storia del marchio – e in un certo senso, anche quella dell’Italia – con delle mostre a tema sul pezzo icona, che ne ha fatto la storia e il successo.

Ma partiamo da Superga, che proprio ieri ha chiuso la mostra intitolata Happy birthday, baby!, ospitata dalla città di Torino alle Officine Grandi Riparazioni, nell’ambito del progetto museale ‘Fare gli Italiani’, nato in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia. Un’esposizione che ha ripercorso a tappe, attraverso le campagne pubblicitarie, i prodotti storici e le interviste, i 100 anni di storia di questo brand, che racchiude in sé non solo un secolo di moda, ma anche gran parte dello sviluppo del nostro Paese. Nel 1911, infatti, il piemontese Walter Martiny fondò sulle rive della Dora Riparia la Walter Martiny Industrie con l’obiettivo di lavorare e produrre articoli in gomma vulcanizzata. In pochi anni, l’azienda crea e brevetti centinaia di modelli di scarpe, dagli stivali in gomma impermeabile da lavoro (a quel tempo, utili nei lavori nei campi) alle celebri 2750, le più comunemente chiamate scarpe da tennis con tomaia in tela e suola in gomma. Brevettate nel 1925, le Superga (l’azienda cambiò il nome, prendendo il nome della basilica nei pressi di Torino) rivoluzionarono il modo di vestire, ma anche vivere di un’epoca, diventando un’icona dagli anni ’80 in poi.

Stesso discorso per Max Mara, azienda fondata a Reggio Emilia nel 1951, che quest’anno ricorda i suoi primi 60 anni di vita con una mostra itinerante, dal nome Coats!, ovvero una celebrazione del marchio attraverso gli oltre 70 modelli di cappotti, che ne hanno fatto la storia. Dopo essere stata ospitato da Germania, Giappone e Cina, ora il marchio sinonimo di Made in Italy ed esportato in oltre 100 paesi, è sbarcato con questa mostra in Russia, più precisamente allo State Historical Museum nella Piazza Rossa di Mosca, in scena fino al 10 gennaio 2012. Sessant’anni di cappotti iconici, uno su tutti il modello 101801, creato per la prima volta nel 1981 e da allora il più classico e copiato di Max Mara, diventato ambasciatore dello stile del marchio nel mondo, con il compito di raccontare e descrivere una storia fatta di ricerca e di eccellenza sartoriale. Non solo cappotti, ma anche trench e pellicce degne di una zarina, contornate da fotografie d’autore scattate per Max Mara da fotografi quali Richard Avedon, Mario Sorrenti e Steven Meisel e da bozzetti di modelli disegnati nientemeno da Karl Lagerfeld, Jean-Charles de Castelbajac e Nanni Strada.

Solo in quest’occasione e in omaggio all’ospitalità e alla cultura del Paese ospitante, l’artista russa Elena Koban ha disegnato una speciale matrioska in edizione limitata, ritratta con il volto di Maggie Rizer, fotografata da Richard Avedon per la campagna pubblicitaria A/I 1998, che rappresenta anche la cover del catalogo Coats!, rieditato e ampliato con i modelli Anna Anniversary Coat, un cappotto twin-set, chiamato così in omaggio ad Anna Karenina e con Lara, dal nome della protagonista del Dottor Zivago, il piumino S Max Mara Cube rivisitato con dettagli in visone, destinato però solo alle clienti russe. Come speciale ringraziamento alla capitale russa, il gruppo Max Mara contribuirà ai restauri della cattedrale di San Basilio, che ricorda quest’anno i 450 anni di fondazione.