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Couturialism “Rebel”, in passerella la moda del futuro con l’Accademia di Belle Arti di Roma

Roma Capitale e Accademia di Belle Arti di Roma (ABA Roma) presentano Couturialism “Rebel”, il fashion show che celebra i migliori studenti del Corso di Culture e Tecnologie della Moda di ABA Roma. Il progetto curato da Sara Chiarugi e Alberto Moretti e per la seconda volta realizzato in collaborazione con Roma Capitale vedrà i più talentuosi studenti-designer dell’ultimo anno accademico del Triennio e del Biennio, presentare ciascuno la propria capsule collection nella meravigliosa cornice di Palazzo Braschi, situato nel cuore della Roma rinascimentale. Un’opportunità unica che pone in relazione l’inventiva dei giovani con la magnificenza di Roma, un incontro che vuole creare un ponte tra creatività e memoria.

ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi
ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi

L’evento è promosso da Roma Capitale con il contributo di Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, e da Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma.L’intero progetto è stato fortemente voluto già dalla sua prima edizione da Mariano Angelucci, Presidente della XII Commissione Capitolina Permanente Turismo, Moda e Relazioni internazionali nell’ottica di una valorizzazione dei giovani talenti e del settore moda secondo le linee di indirizzo approvate nel 2022 dall’Assemblea Capitolina. Oltre all’evento di Palazzo Braschi prevede due sfilate presso la sede del Municipio VI di Roma Capitale e presso la Vaccheria situata nel territorio del IX Municipio.

ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi
ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi

I due appuntamenti in programma, coordinati dall’Accademia di Belle Arti di Roma, avranno come protagonisti le creazioni degli studenti dell’IIS Pertini Falcone e dell’IISS Leon Battista Alberti e si terranno rispettivamente il 17 novembre alle ore 18.00 e il 22 novembre alle ore 18:00.
COUTURIALISM intende, dunque, raccontare l’idea di un’innovativa e originale corrente estetica e di pensiero, di una futura generazione di fashion designer caratterizzati da una visione dirompente della moda e da un’approfondita conoscenza delle tecniche sartoriali dove l’enfasi è posta sull’esaltazione del fatto a mano come elemento fondamentale dell’identità espressiva e culturale di ciascuno studente.

ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi
ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi

Gli abiti e gli accessori presentati evidenziano così le competenze artigianali e artistiche degli studenti che hanno completato il Triennio e il Biennio del Corso di Fashion Design presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, e il cui corso di studi trova nella storia dell’arte e della moda le fondamenta del loro percorso formativo. Il Dipartimento di Culture e Tecnologie della Moda di ABA Roma, infatti, rappresenta un punto di riferimento nel panorama della formazione statale di moda.
L’elemento distintivo di questo percorso risiede nella contaminazione artistica, in cui gli studenti, oltre alla formazione in moda, possono liberamente immergersi nelle discipline artistiche tradizionali proprie di un’accademia di belle arti. Un percorso trasversale che offre agli allievi la possibilità di partecipare a corsi di pittura, scultura e scenografia, creando così un’autentica commistione culturale. Questa mescolanza si riflette in modo ineludibile nelle collezioni presentate in passerella, evidenziando l’approccio multidisciplinare distintivo dell’Accademia.

ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi
ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi

Gli studenti, infatti, seguono, tra gli altri, corsi di Fashion Design, Costume Design, Storia della Moda, Tecniche Sartoriali, Design dell’Accessorio, Design del Tessuto, Cultura Tessile, Anatomia Artistica, Fotografia. Grafica, Cultura dei Materiali di Moda, Ambientazione Moda, Disegno per la Moda, Illustrazione.
I giovani designer, attraverso la presentazione di una capsule collection di 5 capi, sia uomo sia donna, racconteranno la loro personale e identitaria visione della moda.
I 16 designer selezionati da ABA Roma sono:
CLARA RESTIVO, GAIA IMPERIA, ARIANNA LONDI, VALERIO MATINI, ANTONELLA OSSERVANTE, BEATRICE PICCININI, DANIELA TORTI, GONG XIAOTONG, ROSY NEDELCU, LUDOVICA CARLINI, CARMELA CINQUE, CHRISTIAN GARAU, XINGYI BAO, MARIKA BIAGIOTTI, JENNIFER DI GIULIO, GABRIELLA PITARRESI.

ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi
ABA Roma_Couturialism “Rebel”, Palazzo Braschi

About ABA ROMA
Tra le più antiche accademie d’Italia, nata da un’evoluzione dell’Accademia di San Luca, fondata a fine XVI secolo, ABA Roma è stata presa a modello per le analoghe istituzioni che sarebbero sorte numerose nel nostro paese e in tutta Europa. E’ oggi una delle più importanti istituzioni pubbliche italiane e una delle sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca in ambito artistico e gode di piena autonomia didattica e amministrativa. Rientra quindi nel comparto universitario dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM) e può rilasciare diplomi accademici di primo livello (laurea) e di secondo livello (laurea magistrale).
Tra i suoi allievi e docenti, vi sono stati artisti del calibro di Sartorio, Cambellotti, Ferrazzi, Mafai, Ziveri, Fazzini, Scialoja, Gentilini, Kounellis, Pascali, Tirelli, Nunzio, Ceccobelli, Pizzi Cannella, Dessì, Canevari.

Photo credits Courtesy of Press Office

Serpentiform. Bulgari omaggia il serpente con una mostra a Roma

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Tentatore che indusse Eva al peccato originale, detentore dei più alti segreti presso i Sumeri, simbolo di rinascita e rigenerazione nell’Antica Grecia e ai nostri tempi prezioso gioiello che orna il corpo; da sempre il serpente, per la sua aura di mistero ispira la creatività di artisti e designer. Serpentiform è la mostra che Bulgari ha voluto presentare, a partire dal 10 marzo, presso le antiche sale di Palazzo Braschi. Promossa da Roma Capitale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la rassegna, realizzata da Bulgari con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, è stata curata da Lucia Boscaini, Bulgari heritage curator e dal dipartimento Brand Heritage della maison.

Arte, cinema e moda mostrano 140 mutazioni di abiti, gioielli, fotografie, dipinti e molto altro. Il percorso di 450 metri disposto in sette piani offre una vera e propria esperienza sensoriale, emozioni olfattive, musica di sottofondo e pareti animate da un videomapping. «Volevamo aprirci a un pubblico più ampio, ben al di là dell’universo della gioielleria, ecco perché abbiamo inserito le nostre creazioni  in un contesto artistico più vasto», spiega l’ad della maison Jean-Christophe Babin. Figura dominante di diverse epoche, il serpente è stato spesso il leit motiv delle collezioni Bulgari, non sono nella gioielleria ma anche nelle borse e negli occhiali. Gioielli preziosi, talvolta dal valore inestimabile, desiderio di ogni donna. L’aspetto principale che la mostra ha voluto sottolineare è appunto quello sensoriale ed estetico. E così si intersecano opere antiche provenienti da Pompei o dal museo archeologico di Napoli con artisti contemporanei quali l’astrattista Paul Klee, lo scultore Alexander Calder e l’ironico Keith Haring.

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Non solo arte ma anche fotografia, non mancano gli scatti di celebri fotografi come Helmut Netwon, Richard Avedon e Robert Mappelthorpe. Un intero spazio è dedicato ai costumi di scena indossati da Elizabeth Taylor nel celebre film Cleopatra, del 1963, a sottolineare il legame che da sempre vede legato il serpente con la figura femminile, sensuale, ammaliante, tentatrice, avvolgente. Proprio per questa sua caratteristica che gli consente, dunque, di essere a pieno contatto con la terra, attraverso il ventre, la coda, i genitali e la testa, che le tribù africane lo venerano in quanto conoscitore di tutti segreti e pertanto degno di essere adorato. Nell’intero spazio espositivo, non mancano ovviamente i capolavori della collezione Bulgari Serpenti, 40 pezzi unici di alta gioielleria prodotti dal 1960 ad oggi, indossati dalle più famose celebrities e star di Hollywood. «La guerra era finita da poco e invece dell’opulenza si cercava qualcosa di sobrio e moderno. È degli anni Quaranta l’orologio Tubogas da cui tutto ha inizio, poco animalier e molto geometrico, la maglia flessibile che girava due o tre volte intorno al polso fu subito un successo, perché decorava ed era anche utile» afferma Luisa Boscaini, Bulgari heritage curator. Ha così inizio una nuova fase del lussuoso brand di gioielli che a partire da quel momento realizzerà creazioni estremamente preziose, come il collier in oro e smalti policromi o l’orologio-bracciale in oro, giada, rubini e diamanti, pezzi degli anni passati ma dal sapore moderno. Fino alle creazioni più attuali che vedono l’utilizzo di un legno durissimo e la realizzazione di un serpente-gioiello “con più testa che corpo”. Gli anni ’70 hanno visto il serpente divenire il protagonista delle creazioni del brand, l’oro è il materiale prediletto in questo periodo e l’utilizzo di pietre ovali incastonate, di cabochon circondati d’oro e di diamanti diventa il marchio di fabbrica di un brand che dalla fine dell’800 ad oggi ha fatto la storia dell’alta gioielleria.

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