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New York Fashion Week

Op Art, Fauves, Dadaismo. La settimana della moda newyorkese dà vita ad uno show ricco di contaminazioni artistiche.

Minimalismi, geometrismi, black & white per Lacoste. Christopher Lemaire dà il proprio addio alla Lacoste con un tributo all’eleganza degli anni 30.

La storia della casa di moda francese fondata nel 1933 da Renè Lacoste e Andrè Gillie rivive in passerella attraverso abiti capaci di unire la competizione sportiva al glamour.
Una collezione basata sul grafismo e che sembra far rivivere le filosofie del mondo dell’ Optical Art e del Bauhaus attraverso linee geometriche, forti e decise.
Destrutturata, rielaborata, priva di maniche,  la polo, capo storico della maison francese, domina la nuova collezione. Il gioco di volumi è enfatizzato dalle linee squadrate che contrastano con le forme larghe e confortevoli dei pantaloni, rigorosamente a vita alta e con l’orlo alle caviglie.

Sneakers declinate in tutte le varianti, dalla versione  ballerine, allo stivaletto, ai sandali rimandano al connubio tra moda e sport. Non solo abiti, ma anche collane e pendenti per Lacoste che celebra così la nascita della prima linea di bijoux.
Diane Von Furstenberg  e il designer Yvan Mispaelere trasportano il pubblico in quadro Op Art che sfocia nel Fauves attraverso l’ eccesso decorativo e cromatico.

“Godes”, questo il nome della collezione, rivaluta e glorifica la figura della donna considerata dalla stilista come una dea, libera e bella.Tabacco, khaki, cammello, rosso, pesca, si fondano alle stampe optical dando vita ad abiti dal forte impatto visivo.Giacche morbide, bermuda e gonne drappeggiate si contrappongono alla violenza cromatica dando la sensazione di fluidità, in linea con lo stile easy chic caratteristico della stilista.

Colore ancora protagonista con Philosophy di Alberta Ferretti.
Fucsia, turchese, verde smeraldo, viola reinterpretano in chiave ironica e moderna il mondo dell’antica Cina e delle Hawaii. Cheongsham, Kimono, copricapi a pagoda dalle lunghezze ridotte diventano gli strumenti di seduzione per una donna allegra e spensierata. L’uso di seta, satin, stampe floreali e di draghi amplificano il clima dolcifico e zucchero proposto dalla stilista italiana.  Una collezione surreale e stravagante che ricorda il mondo creato dal fotografo David LaChapelle.

Sperimentazioni, invece, per Custo Barcelona che accosta in passerella una collezione dal mood più eccentrico, artistico ed occasionale ad una più quotidiana. Psichedelico il risultato. Un hippy moderna capace di indossare abiti e piume dall’alto gusto estetico con noncuranza.

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