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“Come non detto”, il nuovo film di Ivan Silvestrini

Come non detto
Nella foto: Una scena del film “Come non detto”

SOUNDTRACK : Syria feat Ghemon – Come non detto
Metti una sera a cena con mamma, papà e tutta la famiglia. Un segreto da rivelare e l’ingenuità dei vent’anni. Mattia è gay, ne è consapevole ma non ha il coraggio di dichiararlo ai suoi e forse ha paura di ammetterlo a se stesso. E’ innamorato di Eduard, un ragazzo spagnolo  conosciuto un giorno per caso a Roma passeggiando in bicicletta, con il quale vorrebbe andare a vivere a Madrid.  Cout de théâtre in pieno film! Eduard piomba nella Capitale per chiedere la mano di Mattia ai suoi genitori, ma non sa che il ragazzo non ha ancora fatto i conti con la sua famiglia…

E’ la storia del nuovo film del giovane regista Ivan Silvestrini,  “Come non detto”, dal 7 Settembre al Cinema, con un cast di talenti emergenti e volti noti al piccolo e grande schermo come la splendida Monica Guerritore, Ninni Bruschetta, l’affascinante Francesco Montanari, il libanese di Romanzo Criminale e Alan Cappelli Goetz, il biondino di un vecchio spot della TIM. Rivelazione le straordinarie interpretazioni di Josafat Vagni, nel ruolo del protagonista, e di José Dammert, che nel film è Eduard il romantico e ingenuo fidanzato spagnolo di Mattia.

A metà tra “Il mio grasso grosso matrimonio greco” e “In & Out”, emozionante come “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, “Come non detto” è il nuovo genere di commedia corale che piace e convince. Il gioco degli equivoci, con sottile e pungente ironia, racconta in chiave contemporanea la realtà italiana, il tabù dell’omosessualità (siamo nel 2012 d.C.!), la disoccupazione (tenera la nonna ottantenne di Mattia che nel film invia CV con la speranza di trovare uno stage), ma, soprattutto, la difficoltà e spesso l’impossibilità nel nostro Paese di scegliere, o meglio di vivere, ciò che si è.

Nella foto: I protagonisti del film, José Dammert (Eduard) e Josafat Vagni (Mattia).
Nella foto: I protagonisti del film, José Dammert (Eduard) e Josafat Vagni (Mattia).

Il coprotagonista del film, Josè Dammert (Eduard), ci ha raccontato un po’ di se:

 Josè, questa è la tua prima esperienza cinematografica da coprotagonista, com’è stata l’esperienza sul set con attori del calibro di Monica Guerritore?
Con Monica non ho avuto scene, ma ho avuto la fortuna di incrociarla parecchie volte sul set  e guardarla lavorare era davvero bello, una professionista e un’artista al 100%, come, d’altronde, Francesco Montanari, con il quale invece ho condiviso lo schermo, un altro talento, proprio da invidiare.

 Eduard è un un romatico sognatore, quanto di te c’è nel personaggio che interpreti sul grande schermo?
Di mio in Eduard c’è tanto e poco, nel senso che Eduard è romantico come me, molto sensibile, ma tutto questo, in lui, nasce dalla sua ingenuità e viene preso in giro durante tutto il film. Per quanto mi riguarda è difficile prendermiin giro! Hahaha

 La storia di Mattia è la storia comune a tanti ragazzi che in Italia hanno paura di fare coming out. Si può mentire per amore?
L’amore è la sensazione più bella e strana che si possa sentire e una relazione deve essere costruita su una base forte di fiducia, la bugia in amore è una cosa che io non perdono ma, soprattutto, ed è questo quello che vuole dire il film,  per prima cosa bisogna amare se stessi per poi poter amare il mondo.

Nella foto: il coprotagonista del film José Dammert
Nella foto: il coprotagonista del film José Dammer

 In un cast di attori emergenti spesso la rivalità sul set la fa da padrone. C’è qualcuno con cui ti sei scontrato girando il film?

È stato un set magnifico, con attori bravissimi, tutti! E io questa volta la competizione non l’ho mai percepita, ci siamo scontrati si, ma tutto per fare al meglio il nostro lavoro.

 In futuro con quale nome della cinematografia italiana ti piacerebbe recitare?
Paolo Sorrentino. Ma devo ammettere che amo fare progetti con gente emergente come me.

 Hai già in cantiere qualche progetto per il futuro?Ci sveli qualche piccola anticipazione?
In cantiere  ci sono un po’ di cose, vi posso solo dire di guardare “Stuck“, una web series dello stesso regista di “Come non detto”, Ivan Silvestrini. All’ottavo episodio ci sarà una sorpresa!

Nella foto: Il cast del film
Nella foto: Il cast del film

Non è vero che in amore vince chi fugge, anzi! Spesso le cose sono meno complicate di quello che sembrano. E’ l’insegnamento di questo film, poco retorico e divertente che offre allo spettatore gli spunti giusti di riflessione, trattando tematiche di attualità senza appesantire con inutili omelie.

Chi c’ha visto solo la storia di due gay ha toppato! Che aspettate? Andate al Cinema! Anzi, come non detto, non ci siete ancora andati?

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