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White Light: la forza e la pervasività del bianco in un progetto espositivo

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Un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Un viaggio attraverso la vista, il gusto, il tatto e l’olfatto. Una scia di colori, profumi e sapori che crea un mix intrigante e affascinante. Tutto è creato attorno ad un colore: il bianco. Neutro, apparentemente banale, insapore, al limite del non colore. È invece caricato qui di molteplici sensazioni. È un colore che abbraccia più tonalità e le racchiude tutte. Confonde perché ci costringe a guardarci dentro: è il colore della nostra anima. Filtra la luce e ne sprigiona la potente luminosità. Ecco perché Nunzia Garoffolo ha deciso di dar vita a un intero evento che ruota attorno alle sfumature, ai contrasti e alla potenza di questo colore: “White light: sartorialità, arte e design Made in Italy”. Si tratta di un evento espositivo tenutosi a Roma il 2 febbraio 2015 presso lo Spazio Herzel de Bach in Via di Propaganda durante AltaRoma AltaModa. Una suggestiva rassegna di moda, alta moda, demi-couture e prêt-a-porter, abiti, gioielli e accessori che parlano di eleganza, contemporaneità, esclusività e sartorialità, creati da celebri couturier e giovani promesse del Made in Italy. Le candide creazioni di Renato Balestra, Galitzine, Sarli, Aquilano Rimondi, Arthur Arbesser, Liborio Capizzi, Mila Schön, Isabella Tonchi, Giulia Marani, i gioielli di Fabio Salini, Stephan Hamel, Bea Bongiasca, Mia D’ Arco, gli accessori di Move Roma, Olga Pong, Herzel de Bach e Marsèll hanno incontrato l’arte contemporanea grazie ad opere che richiamavano suggestioni direttamente legate al bianco. Altre protagoniste sono state le geometrie di Giulio Paolini, di una semplicità spiazzante, in cui “oltre” diventa inno e paradigma della sua arte. Si passa poi ai collages di Marina Paris che esplora e si interroga sull’ interiorità degli spazi domestici. Lo spazio finisce e si concilia in uno spazio immaginario con una dimensione ultraterrena. È un viaggio che lascia una scia persistente: “Narcotico”. È il nuovo profumo del geniale aromatario Meo Fusciuni che sprigiona una romantica e ipnotica fragranza nata da un soliloquio tra la persona e la sua anima. L’abilità dell’architetto Francesco Zarbano ha creato uno spazio accogliente e di forte imaptto. Si arriva, poi, alla musica, sempre pervasa dalla forza del total white, Filippo Manni ha reinterpretato il brano dei Velvet Underground “White light/White Heat”. Non mancavano delizie dolci e salate per il palato, accompagnate dai vini della casa vinicola Lini 910. L’evento si è concluso ricordandoci che il viaggio con la nostra interiorità non finisce mai.

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