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“Spring in Miami”, tanti appuntamenti culturali in programma a primavera nella città statunitense

Il Greater Miami Convention & Visitors Bureau (GMCVB) presenta la nuova programmazione “Spring in Miami” e dà il benvenuto ai visitatori di ogni provenienza e stile di vita per sperimentare un calendario diversificato di eventi culturali e manifestazioni che si svolgeranno in tutta la destinazione in questa stagione. Il sito web del programma SpringInMiami.com sarà il portale di riferimento per tutti gli eventi e le informazioni sulle manifestazioni della stagione.

“Questa primavera, Miami e Miami Beach presentano una stagione di eventi tanto variegati quanto il pubblico che accogliamo”, ha dichiarato David Whitaker, Presidente e CEO del Greater Miami Convention & Visitors Bureau. “Siamo orgogliosi di essere inclusivi e accoglienti nei confronti di persone di ogni provenienza e stile di vita, e in particolare questa primavera offriamo una programmazione in grado di deliziare visitatori con interessi diversi e di ogni tipo”.

Miami and Beaches
Miami and Beaches

Nell’ambito della Spring in Miami, il programma Miami Beach Live! torna nel 2023 con un mese ricco di programmi fitness e lifestyle, con lezioni di fitness Crunch gratuite tutti i fine settimana, oltre a:

·         Prima settimana (4-6 marzo): United First Responders Music Fest, Friday Night movie, Nike activation e Winter Party al Lummus Park.

·         Seconda settimana (10-12 marzo): Ammirate alcuni dei più famosi giocatori olimpici di pallavolo al King of the Courts Crown Series e godetevi le Nike activation.

·         Terza settimana (17-20 marzo): Art on the Drive, un’esperienza di Carnaval Miami presentata dal Kiwanis Club di Little Havana, si svolgerà a Ocean Drive con musica dal vivo, intrattenimento per i bambini e oltre 100 artisti che presenteranno le loro opere d’arte, l’artigianato e altro ancora in un festival di strada di alto livello. Gli appassionati di pallavolo potranno inoltre assistere ai tornei dell’Association of Volleyball Professionals (AVP), che festeggia il suo 40° anniversario, al torneo di pallavolo FIU Surf & Turf e il Monster Obstacle Course porterà anche mega scivoli per tutte le età. La settimana comprende anche il torneo Model Volleyball, che si svolge sulla sabbia di Miami Beach dal 2010 ed è diventato un evento di fama mondiale. L’evento, gratuito e aperto al pubblico, vede le migliori agenzie di modelle, tra cui Next, CGM, Elite, Ford, Select, Front, Source, Runways e Dorothy Combs, sfidarsi in un torneo di beach volley misto.

·         Quarta settimana (24-26 marzo): Partecipate o guardate il Miami Beach Fitness Festival powered by HYROX e ascoltate musica dal vivo ogni sera.

Miami and Beaches
Miami and Beaches

Il programma Spring in Miami include il programma inaugurale Rainbow Spring LGBTQ che presenta gli eventi più popolari della destinazione, tra cui il Winter Party Festival, il Miami Beach Pride, l’OUTshine LGBTQ+ Film Festival, Sizzle e altri ancora.

In collaborazione con la città di Miami Beach e un gruppo eterogeneo di istituzioni, l’Aspen Institute torna con un evento di più giorni che riunisce policy maker globali e locali durante l’Aspen Ideas: Climate (6-9 marzo).

Gli appassionati di musica non vorranno perdersi il 17° Jazz a the Gardens (11-12 marzo), considerato uno dei più importanti eventi annuali di jazz e R&B dal vivo del mondo. Mary J. Blige, The Roots (con ospite speciale T-Pain), SWV, Stokely e Mark Allen Felton sono in scaletta, così come H.E.R, The Isley Brothers, Rick Ross, Johnathan McReynolds e Mike Phillips. Durante il fine settimana si esibiranno anche gruppi e musicisti locali. Altri eventi musicali da non perdere sono l’Ultra Music Festival (24-26 marzo) e la Miami Music Week (21-26 marzo).

Altri grandi eventi in programma per il resto della stagione sono la Miami Dade County Youth Fair (16 marzo-9 aprile), il Coconut Grove Food & Wine Festival (19 marzo), il Miami Open (19 marzo-2 aprile), la Miami Tech Week (31 marzo-2 aprile), la eMerge Americas Conference (20-21 aprile) e molto altro ancora.

I visitatori che stanno pianificando un viaggio a Miami e Miami Beach possono ora accedere al nuovo sito web (in nove lingue) MiamiandMiamiBeach.com. Il sito offre esperienze immersive innovative per una narrazione più approfondita e ricerche fulminee sul sito, oltre a tag per parole chiave per argomenti di interesse. I meeting planner avranno accesso a funzioni migliorate, tra cui elenchi dettagliati dei partner e accesso ai dettagli degli spazi per riunioni, alle planimetrie e alle gallerie di immagini, oltre a poter cercare hotel e sedi.

Miami and Beaches
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A proposito di GMCVB

Greater Miami Convention & Visitors Bureau (GMCVB) è l’organismo ufficiale per le azioni di Sales e Marketing, indipendente e non profit, la cui mission è attrarre visitatori a Greater Miami and Miami Beach per piacere, affari, meeting e eventi. Per la guida completa della destinazione, visitare il nostro sito web all’indirizzo o www.MiamiandMiamiBeach.com, chiamare il numero 1.888.76. MIAMI (solo USA/Canada) o 305.447.7777. Per contattare gli uffici GMCVB comporre il 305.539.3000. Gli organizzatori di eventi possono chiamare il numero 1.800.933.8448 (solo USA/Canada) o il 305.539.3071 o visitare il sito www.MiamiMeetings.com.

Per saperne di più su Miami sui  canali social:

Facebook.com/visitmiami, Twitter.com/miamiandbeaches, Instagram.com/miamiandbeaches e Pinterest.com/miamiandbeaches.

Photo credits Miami and Beaches Official Instagram 

Miami Swim Fashion Week 2015, le ultime tendenze della moda mare

Da New York a Londra passando per Milano e infine Parigi: quando si parla di prêt-à-porter ogni fashion addicted sa quali sono le tappe obbligatorie per scoprire le nuove tendenze di abbigliamento e accessori dei migliori brand nazionali e internazionali. Ma quando l’attenzione è interamente rivolta alle tendenze mare è un’altra la città che detta le rigide regole del fashion system. Stiamo parlando di Miami e in particolar modo della Swim Fashion Week 2015, quest’anno svoltasi in quattro giornate dal 18 al 21 luglio, in cui hanno sfilato in totale quasi una ventina di brand mettendo in mostra l’accessorio numero uno dell’estate: il costume da bagno.

Credits Google
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Tantissime le novità che hanno sfilato in passerella e che, in alcuni casi, prendono in prestito la loro ispirazione dalla moda degli anni ’80. Da una parte, infatti, sono stati presentati costumi caratterizzati da uno stile sportswear perfetto per vere surfer girl con slip cut e top sportivi, come quelli di Mara Hoffman, ma anche interi sempre più tecnici e stampe minimal chic come quelli firmati Chromat. Dall’altra parte, invece, il leit motiv sceso in campo a Miami Beach, Florida, sembra puntare sui colori vitaminici e caraibici, su modelli dalle linee sinuose e femminili perfetti per esaltare ancora di più le curve e su un leggero tocco vintage richiamante proprio gli Eighties.
Minimale Animale non si lascia scappare l’occasione di far sfilare bikini e trikini effetto bondage su modelle con tanto di casco nella tonalità del nero dark per snellire ancora di più la figura. Intrigante e iper femminile la passerella di Tori Praver che presenta modelli super sexy come micro tanga oppure slip brasiliani resi ancora più eleganti dalle aperture sui fianchi e infine fasce con micro stampe e maxi volants. Palette cromatica che punta interamente sulle tonalità del rosa barbie e della carta da zucchero, con prevalenza di stampa tie-dye, per Luli Fama che porta in auge gli anni ’80 sfoggiando slip dai colori fluo.

Credits Google
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Non manca naturalmente una particolare attenzione ai dettagli come i caftani dalle tonalità calde, i costumi a manica lunga e le culotte a vita alta perfette per adattarsi sul corpo femminile come una seconda pelle. Per quanto riguarda i materiali molto interessante sembra essere la scelta di Mikoh Swimwear di puntare sul neoprene, che rende in pochissimo tempo il costume da bagno grintoso e di carattere data la potente somiglianza alla pelle e al lattice; mentre Caffè Swimwear non si lascia scappare l’occasione della Miami Swim Week per sfoggiare costumi con top a triangolino impreziositi dalla seta, il tessuto numero uno dell’eleganza.

Art Basel 2014: l’Olimpiade dell’Arte più famosa al mondo

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Trecento gallerie, 4mila artisti e una vetrina molto ambita. Tutto questo è Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più importante del mondo, che ogni anno attira nella città di Basilea, al confine tra Svizzera, Francia e Germania, artisti e collezionisti da ogni parte del mondo alla ricerca di cultura, ma anche di buoni investimenti. Conclusasi da poco con la sua 44° edizione andata in scena dal 19 al 22 giugno 2014, Art Basel è la più prestigiosa e celebre tra le fiere d’arte moderna e contemporanea al mondo.  

Collezionisti, artisti, critici, galleristi, art-addict, come ogni anno, dal quel lontano 1970 quando si è svolta la prima edizione dell’evento grazie ad una idea dei galleristi e collezionisti Ernst Beyeler, Trudi Bruckner, Balz Hilt, si ritrovano riuniti qui nel cuore dell’arte per un imperdibile appuntamento nel mercato delle opere inedite e non in primis, e anche per chi vuole conoscere le tendenze del momento e vedere dov’è direzionata la ricerca degli artisti e delle gallerie.

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Lo scalpiccio dei passi degli estimatori che si sono accalcati all’entrata della piazza gremita di gente, il tintinnio dei bicchieri dell’incalcolabile serie di eventi che i sono succeduti per tutta la settimana risuonano ancora oggi per festeggiare i quarantaquattro anni dell’olimpiade dell’arte contemporanea più importante al mondo, che è riuscita a conquistare ben tre continenti, Basilea, Miami, passando per Hong Kong, con il suo clamore. Un format in continua evoluzione il suo, un successo immortalato anno per anno nel nuovo catalogo che diventa un libro annuale, non più per capire come il mondo vede Art Basel, ma il mondo dell’arte visto da Art Basel.

Un panorama dipinto attraverso più di trecento gallerie divise in otto sezioni di mostre, project site specific o film d’artista e ben 14 room dedicate alle performance per la nuova mostra curata da Klaus Biesenbach, del MOMA di New York, e Hans Ulrich-Obrist, della Serpentine Gallery di Londra, nella recente area della fiera, dopo l’ultimo padiglione monumentale inaugurato lo scorso anno da Herzog & De Meuron.

14 Rooms - Sezione dedicata alle performance
14 Rooms – Sezione dedicata alle performance

Stupisce ad Art Basel l’aspetto performativo, prototipo spesso difficile da inserire in un contesto fieristico. Infatti sono proprio le performance una delle novità in assoluto di questo anno ad essere ospitate ad Art Basel. Quattordici lavori performativi sono stati proposti in ogni stanza con il coinvolgimento di 14 grandi artisti tra cui Marina Abramovic, Dominique Gonzalez-Foerster, Joan Jonas, Yoko Ono, Tino Sehgal e Damien Hirst che rifacendosi a una sua idea del 1992 “Hans Georg” ha fatto sedere coppie di gemelli sotto due dei suoi ultra famosi e colorati dipinti.

14 Rooms- Performance
14 Rooms- Performance

“Dato che Art Basel è una fiera così importante – ha commentato Mia Florentine Weiss, artista tedesca – è molto importante che ci siano anche le performance, per verificare in un certo senso lo stato dell’arte e ricordare che non ci sono solo quadri e immagini”.  Ovviamente le forme tradizionali sono più facili da vendere, e questo è il focus principale per la kermesse di Basilea, ma accanto al mercato c’è anche la ricerca, ed è questo che in un mix virtuoso, rende grande Art Basel.

“In questa fiera – ha affermato Glenn Scott-Wright della Victoria Miro Galleryconvergono acquirenti da tutto il mondo e infatti abbiamo venduto opere a persone di molti Paesi diversi”. Nei padiglioni e nelle varie sezioni della fiera, suddivise in arts galleries, statements e feature, è sicuramente la Unlimited quella più fotografata.

Unlimited
Unlimited

Collocata nello spazio costruito da Herzog & De Meuron, è una rassegna di lavori e installazioni comprendente oltre settanta opere d’arte di dimensioni oversized come la scultura ligneea di dimensioni impressionanti di Giuseppe Penone, che appare come un libro da leggere, o ancora artisti come Laure Prouvost, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women, nonché del prestigioso Turner Prize, e il californiano Sam Falls, nell’occhio del ciclone collezionistico, o ancora le suggestioni video di un artista realmente contemporaneo come Carsten Nicolai, celebre anche per le performance musicali con lo pseudonimo di Alva Noto.

Giuseppe Penone - scultura ligneea di albero svuotato percorso da linfa
Giuseppe Penone – scultura ligneea di albero svuotato percorso da linfa

E’ possibile oltretutto  incontrare artisti emergenti, ma anche big dell’arte come Jeff Koons che ha presentato Hulk gonfiabile e ha portato l’estate altrettanto con un altro gonfiabile, questa volta un delfino. Rosemarie Trockel ha invece presentato una palma capovolta.

Un’altra sezione della mostra è stata dedicata ai film d’artista, mentre “Parcours” ha permesso di vedere una serie di opere site specific in varie aree della città, per un totale di 15 lavori realizzati da altrettanti artisti riconosciuti a livello internazionale, tra cui l’italiano Francesco Arena. Italiane sono anche altre opere presentate durante la fiera dell’arte, che provengono da 17 gallerie tra cui le immancabili De Carlo da Milano, Galleria Continua da San Gimignano, Artiaco da Napoli, che si uniscono alle altre centinaia internazionali provenienti da 34 paesi.

Jeff Koons - Delfino gonfiabile
Jeff Koons – Delfino gonfiabile

Profumo asiatico si è respirato in fiera grazie alle numerose opere di artisti che provengono da quella parte del mondo. Dalle pennellate corpose dei quadri di Yan Pei-Ming, ai piccoli e ormai conosciutissimi punti dipinti senza soluzione di continuità da Yayoi Kusama, fino allo show dedicato alla pratica trasversale dell’artista Liu Wei.

Immancabili le immagini pop di Andy Warhol che spuntano sulle pareti della famosa fiera. Autoritratto (1986). E’ lui che con i suoi sgargianti colori, fucsia su sfondo nero, ha sprigionato l’energia dell’opera più cara venduta in fiera. Solo quindici minuti per decidere, ed una sola “battuta” da ben trentacinque milioni di dollari circa. Presente lo è stata anche una mostra dedicata al pittore tedesco Gerhard Richter, mentre una visita alla Fondation Beyeler è stata d’obbligo.

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Che Art Basel si sia attestata anche questo anno come il più bel museo temporaneo del mondo è stato decretato anche dai dati raccolti. 92.000 di visitatori, 6mila in più rispetto all’anno scorso, accorsi a vedere più di 4mila artisti venuti da tutto il mondo. Il valore totale dell’arte offerta ammontava, secondo stime dell’assicuratore Axa Art, a 4 miliardi di dollari. Rispetto allo scorso anno questa edizione si è dimostrata  molto più frizzante in fatto di vendite, in un clima di crescita del mercato e di grande ottimismo. Le vendite infatti sono state molte e l’interesse degli acquirenti si è manifestato su tutto lo spettro di artisti presentati, dagli emergenti alle così chiamate “blue-chip”. Qualità elevata, grande varietà e partecipazioni internazionali regalano numeri da capogiro ad Art Basel, rendendola la numero uno in fatto di fiere nella loro forma migliore, con una considerazione senza eguali in tutto il mondo.

Art Basel 2014 - Unlimited

 

 

 

 

 

 

 

 

Indimenticabile Versace

Gianni_Versace_Linda_Evangelista_super_modelsNon una casa qualunque, ma quella dove abitò fino al giorno che ne segnò la fine per sempre, che segnò la fine di un’era. Il 17 settembre Casa Casuarina, imponente residenza dello stilista Gianni Versace a Miami, dove visse fino all’omicidio avvenuto per mano di Andrew Cunanan il 15 luglio di sedici anni fa, verrà messa all’asta dopo il fallimento dell’attuale proprietario Peter Loftin, che la comprò cinque anni fa per 2,9 milioni di dollari e la restaurò per la cifra complessiva di 33 milioni di dollari. La base d’asta per la vendita è di 25 milioni, ma si stima che verranno superati in meno di 30 minuti i 50 milioni di dollari.

Facile intuire perché: Casa Casuarina non fu solo la villa di uno dei più grandi stilisti degli anni Novanta, protagonista insieme al nemico-amico Giorgio Armani della moda internazionale, ad oggi è anche meta di continui pellegrinaggi da parte di turisti e curiosi, che accorrono, causa una curiosità morbosa, a vedere dove nel 1997 si accasciò Versace, dopo aver ricevuto dei colpi d’arma da fuoco da parte del suo serial killer. Dentro, è il trionfo del lusso e del superfluo: dieci camere da letto, undici bagni, innumerevoli altre stanze e una piscina lunga 17 metri pavimentata con un milione di tessere a mosaico in oro da 24 carati.

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Casa Casuarina

Intanto, è nell’aria la notizia che con tutta probabilità verrà realizzato un biopic sullo stilista calabrese: la casa di produzione Ares Film ha acquistato i diritti della biografia scritta da Tony Di Concia ed edita da Lindau, uscita lo scorso novembre. L’intenzione, anche se è presto per i dettagli, è quella di produrre una miniserie, in onda a più puntate, nella quale viene scrupolosamente ricostruita la scintillante, seppure troppo breve vita di Versace, raccontando la Milano di vent’anni fa, teatro indiscusso del prêt-à-porter e della rivalità tra i due Re della moda italiana: Armani e Versace. Primo ciak a novembre.

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Per non dimenticare colui che ancora oggi è indimenticabile.

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