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Lanvin, la collezione resort firmata Bouchra Jarrar

Uno stile senza tempo e in linea con i valori di Lanvin quello di Bouchra Jarrar, nuova direttrice creativa della maison parigina. Designer visionaria e talentuosa, per la sua collezione di debutto è rimasta fedele a Jeanne Lanvin e al suo moderno spirito couture. Un’anteprima del suo lavoro è stata presentata a New York dove sono comparsi i primi capi della collezione Resort 2017.

“È un onore enorme per me continuare a promuovere lo stile Lanvinha commentato la stilista. Voglio portare al marchio l’armonia e la coerenza di una moda pensata per le donne di oggi”.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Osservando gli archivi della maison, Bouchra Jarrar ha ammirato le forme semplici e lo stile ordinato che caratterizzavano le donne, senza però andarne a cancellare la personalità. La nuova direzione creativa è infatti decisamente più asciutta, un’eleganza minimalista per abiti impeccabili, lontani da effimere tendenze.

La collezione punta su linee pulite, tessuti morbidi in un perfetto equilibrio tra passato e presente. Le proporzioni e i materiali sono stati studiati per esaltare la bellezza di ogni donna. Protagonisti indiscussi le camicie di seta a collo alto con sciarpa a contrasto annodata e maniche anni Trenta, abiti di chiffon drappeggiati con stampe floreali, bluse in seta e giacche smoking. E ancora, camicie in crêpe de chine che giocano con colori vivaci tra i quali il giallo sole (tonalità esclusiva del marchio). Dal daily wear alla sera, la collezione mostra una perfetta armonia tra maschile e femminile.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Il lavoro di debutto della stilista francese è visto da molti come un omaggio all’arte del ricamo, ai virtuosismi sartoriali, e alle decorazioni in rilievo tanto amati dalla fondatrice dell’azienda. Bouchra Jarrad– che in passato ha lavorato per Balenciaga, Christian Lacroix, e Jean-Paul Gaultier prende il posto di Alber Elbaz, che ha lasciato la guida di Lanvin dopo 14 anni lo scorso Ottobre.

Il suo talento, i suoi standard elevati e la sua padronanza sartoriale sui tagli e sui tessuti porteranno una ventata di freschezza e di modernità alla nostra maison, nel rispetto della sua anima come la più antica casa di moda di Parigi e simbolo dell’eleganza francese” – ha commentato Michèle Huiban, CEO di Lanvin.

Pre-collection P/E Resort 2017
Pre-collection P/E Resort 2017

Sofisticata, dalle linee rigorose e con una estrema attenzione ai dettagli, la collezione è il riflesso di una precisa idea di moda. “Il mio obiettivo è un look definito perché le nostre vite sono molto veloci – ha dichiarato Bouchra Jarrar. Siamo donne che lavorano, siamo forti, autosufficienti, e i miei abiti devono suggerire qualcosa… potenza, ma senza essere aggressivi, con un look definito. È una certa idea di stile, è eleganza, è Parigi. È un modo d’essere”.

Bouchra Jarrar. Il nuovo direttore creativo di Lanvin

Ormai è ufficiale, è una lei ed è già pronta per realizzare la sua prima collezione SS17, che verrà presentata in occasione della Paris Fashion Week il prossimo settembre. Di chi parliamo? Ma del nuovo direttore creativo di Lanvin, Bouchra Jarrar. Dopo alcuni mesi dall’addio di Alber Elbaz, per 14 anni direttore artistico della maison fino al 2015, la stilista francese di origini marocchine prende le redini della famosa casa di moda parigina occupandosi della collezione donna.

Bouchra Jarrar, classe 1970, dopo una laurea nel 1994 all’ École Duperré di Parigi, vanta un curriculum di tutto rispetto dopo aver lavorato negli anni a fianco dei grandi nomi dell’alta moda come Jean Paul Gaultier per la linea gioielli, prima di approdare da Balenciaga dove vi rimane sino all’arrivo di Nicolas Ghesquière con il quale ha lavorato fino al 2006 come direttore del suo ufficio stile ancor prima di diventare direttore della couture da Christian Lacroix nel 2008. Dopo anni di lavoro in team tra una maison e l’altra fonda l’eponimo marchio nel 2010 portandolo sulle passerelle parigine una volta l’anno.

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Tratti distintivi del suo stile sono senz’altro la propensione al minimalismo e la cura dei dettagli per la linea e una forte attenzione alla figura. Punti essenziali questi, per un’empatia diretta con la realtà di Lanvin. La sua creatività punta spesso su tagli dal sapore decisamente sartoriale e i suoi capi in passerella hanno sempre conquistato il pubblico con una femminilità sicura di sé.

Lo stile senza tempo di Bouchra Jarrar è in linea con lo spirito e i valori della nostra azienda – ha dichiarato Michèle Huiiban, amministratore delegato di Lanvin – il suo talento, i suoi standard elevati e la padronanza sui tagli e sui tessuti porteranno una ventata di freschezza e modernità alla nostra maison, nel rispetto della sua anima come la più antica casa di moda di Parigi e simbolo dell’eleganza francese”.

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Bouchra Jarrar utilizza spesso nelle sue collezioni elementi e tessuti innovativi insieme a filati preziosi e dettagli in pelliccia. “Penso che l’alta moda, oggi, debba essere un riflesso di ciò che vediamo per strada” dichiara la stilista, e questa concezione, che può essere legata ad un fare moda tipico degli anni ’80, potrebbe essere un vero e proprio rinnovamento apportato dal suo mood stilistico alla maison parigina fondata nel 1885. 

E’ un grandissimo onore per me continuare a promuovere lo stile Lanvin con i design creati negli atelier della maison da persone dall’expertise straordinaria – ha dichiarato la stilista -. Entrare a far parte di Lanvin vuol dire esaudire il mio desiderio di ampliare l’espressione della mia creatività. Nelle mie intenzioni c’è quella di portare in azienda l’armonia e di realizzare una moda per le donne, una moda dei nostri tempi”.

Bouchra Jarrar, non solo sarà a capo di Lanvin, ma continuerà anche a lavorare sul suo marchio, mantenendo in essere anche collaborazioni con altri brand come quella con i gioielli Mauboussin, che debutteranno la prossima estate.

2015: gli avvenimenti più importanti nel fashion system

L’anno appena terminato è stato costellato da notizie e avvenimenti importanti per il mondo della moda: ripercorriamoli insieme.

Chi viene e chi va.

Dopo il chiacchierato addio di Frida Giannini, il 21 gennaio Gucci ha comunicato il nome del nuovo direttore artistico, Alessandro Michele. La scelta di uno stilista giovane e poco conosciuto è stata vincente per il brand del gruppo Kering: Michele ha turbato e poi conquistato i cuori delle fashioniste con collezioni genderless e un romanticismo d’antan. Ma altri giri di poltrona hanno scosso il fashion system nei mesi successivi. Dopo soli tre anni la liason tra Alexander Wang e Balenciaga è terminata nella struggente sfilata dello scorso ottobre. Il giovane statunitense ha dichiarato di volersi dedicare a tempo pieno alla propria griffe, ma c’è chi giura che la maison francese lo abbia cacciato a causa del calo di vendite. Gli ultimi mesi dell’anno non hanno risparmiato scossoni ai piani alti della moda francese. Mentre Raf Simons annunciava di voler lasciare la direzione di Dior, la maison Lanvin estrometteva Alber Elbaz dopo 14 anni di onorata carriera. Entrambi gli stilisti hanno risentito della pressione di dover disegnare circa 10 collezioni l’anno, tra sfilate, cruise collections, capsule e seconde linee.

Alessandro Michele Photo courtesy Gucci.com
Alessandro Michele
Photo courtesy Gucci.com

Anniversari illustri.

A dominare la scena milanese del 2015 è stato Giorgio Armani, che ha festeggiato i 40 anni del suo impero. Una sfilata-evento, una serie di party patinati, la nomina a special ambassador per Expo 2015 e infine l’apertura di Armani/Silos, un museo che raccoglie 600 abiti e 200 accessori tra i pezzi più iconici delle sue collezioni. «La moda, che sembra vivere in un eterno presente, ha necessità di riflettere su se stessa e sulle proprie radici proprio per proiettarsi nel futuro – ha dichiarato durante l’inaugurazione –  Ricordarci come siamo stati ci aiuta a capire come potremo essere». Karl Lagerfeld e Fendi hanno festeggiato 60 anni di amore incondizionato con una nuova sede (presso il Palazzo della Civiltà a Roma), un libro che ripercorre le tappe principali di questi decenni e il debutto nell’alta moda con la prima collezione haute furrure. Anche i gemelli canadesi Dean e Dan Canten hanno voluto festeggiare in Italia i 20 anni del loro marchio DSquared2, in una sfilata colossale che ha aperto Milano Moda Uomo a gennaio.

Il libro "Fendi by Karl Lagerfeld" Photo courtesy Fendi.com
Il libro “Fendi by Karl Lagerfeld”
Photo courtesy Fendi.com

Il valzer degli addii.

Il 2015 è stato segnato da due momenti bui nel mondo della moda italiana: l’addio a due grandi stilisti, Elio Fiorucci e Mariuccia Mandelli. Fiorucci, spentosi a luglio a 80 anni appena compiuti, è stato un grande rivoluzionario del made in Italy. Con lo sguardo sempre rivolto ai giovani e allo streetwear, ha introdotto il camouflage nell’abbigliamento casual, ha creato il primo concept store con un’atmosfera giocosa e pop e ha rivoluzionato il concetto stesso di fashion con la sua love therapy. Mariuccia Mandelli, meglio conosciuta come Krizia, ci ha salutati lo scorso 7 dicembre alla veneranda età di 90 anni. Sempre irriverente eppure profonda, la sua moda raccontava di mondi onirici e animali fantastici, di tagli audaci e linee moderne.

Elio Fiorucci Photo courtesy Lovetherapy.it
Elio Fiorucci
Photo courtesy Lovetherapy.it

Cosa ci riserverà il 2016? Lo scopriremo insieme!

Alber Elbaz lascia la direzione creativa di Lanvin

Prima Alexander Wang con Balenciaga, poi è stato il momento di Raf Simons con Christian Dior e, adesso, anche la storica casa di moda francese, Lanvin, ha deciso di congedare lo stilista israeliano Alber Elbaz. Sembrerebbe che si stia diffondendo una tendenza che si insidia nei più celebri marchi del lusso, portando con sé profumo di rivoluzione e cambiamenti. Alla base della decisione ci sarebbero dei dissidi tra lo stilista e la proprietaria della società, la taiwanese Shaw-Lan Wang, iniziati mesi fa, quando lo stilista ha suggerito alla Wang di vendere le quote a un investitore che sapesse sviluppare meglio le capacità dell’azienda. Da alcune indiscrezioni, sembrerebbe che lo stilista volesse rafforzare il settore degli accessori, soprattutto delle borse, proposta che non si sposava con le visioni della Wang. Idee e opinioni divergenti, hanno fatto sì che la proprietaria pensasse bene di tagliare il cordone che da anni univa la maison a “papà” Alber.

Alber Elbaz

Nella foto Alber Elbaz

ùEppure nel 2001, Alber Elbaz fu fortemente voluto a maison Lanvin direttamente dalla Wang, dove indossò le vesti di padrone di casa per ben 14 anni. Elbaz non ha tardato a palesare il proprio talento, riportando la casa di moda all’antico prestigio: infatti, sotto la sua direzione, la storica maison ha ottenuto ottimi risultati anche dal punto di vista economico, fatturando, nel corso dell’ultimo anno, ben 250 milioni di euro.“Come potrei andarmene? Le persone che lavorano lì mi permettono di fare ciò che faccio. Loro sono la mia orchestra”, queste erano le dichiarazioni dello stilista in un’intervista al Financial Times ma, gli ultimi avvenimenti, suggerirebbero che il direttore abbia riposto la bacchetta e detto “au revoir” alla sua orchestra. Dall’introduzione dell’abito da cocktail anche per il giorno all’uso di fiocchi e accessori ovunque; dalle ballerine portate al successo commerciale agli orli lasciati a vivo: il genio creativo di Elbaz ha travolto la maison come un uragano, portando cambiamenti e innovazioni che saranno sempre attribuite al suo nome.

Alber Elbaz in passerella

Alber Elbaz in passerella

Lo stilista ha salutato il suo pubblico in occasione della presentazione della collezione Primavera/Estate 2016, lo scorso 1 ottobre a Parigi. Le sue creazioni hanno illuminato la Ville Lumière, in un trionfo di raffinatezza e opposti che si sposano tra loro in un mood in perfetto stile Lanvin. L’abbigliamento maschile contamina quello femminile, il casual diventa elegante, abiti da sera degni di red carpet sfilano accanto a pantaloni dal taglio maschile e le giacche sartoriali sono arricchite da maxi fiocchi. La palette di colori va dal bianco al nero, fino ad arrivare a stampe multicolor. Nella lista dei possibili successori nelle cui mani passerà lo scettro di Alber, spiccano nomi come Simone Rocha, Joseph Altazzurra e Lucas Ossendrijver, che dal 2005 dirige la linea uomo. Per Elbaz, dal canto suo, sembra essere stato rinnovato l’invito da parte del gruppo LVMH che, già nel 2001, l’avrebbe voluto ai vertici di Dior. Ora che la maison è “orfana” di stilista, che sia proprio lì che il nostro stilista israeliano libererà nuovamente la propria arte?

H&M in love with Versace

Tubino di pelle nero, geometrismi di borchie dorate, glamour e rock ‘n’ roll. Donatella Versace chiude la propria sfilata a Milano Moda Uomo indossando un abito della nuova capsule collection “Versace per H&M”

Dopo Karl Lagerfeld, Roberto Cavalli, Stella McCartney, Jimmy Choo e Lanvin, anche la designer italiana cede alle tentazioni del fast fashion.
Disponibile in 300 negozi a partire dal 17 novembre, la collezione sarà composta da 20 vestiti uomo e 40 donna, accessori ed arredamento che ripercorreranno la storia artistica della maison, dando molto spazio alle creazioni di Gianni Versace.
A differenza dei predecessori, Donatella Versace creerà per la prima volta una pre-collezione primaverile disponibile online dal 19 gennaio 2012

“Versace è uno dei marchi più importanti degli ultimi tempi – ha affermato Margareta Van den Bosch, Creative Advisor di H&M- “ La collezione per H&M sarà glamour e teatrale e rispecchierà perfettamente il brand. Donatella Versace condividerà con H&M una serie di creazioni uniche, tratte dagli archivi della maison. Si tratta di una collezione celebrativa, perfetta per i party”.

Passato e futuro. Questo sembra essere il nuovo concept della maison italiana. Nuovo pubblico, nuove strategie di marketing, ma una linea creativa sempre più vicina alle origini e alla tradizione.
Lady Gaga, H&M…chi sarà il prossimo?



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