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Il mosaico culturale di Stella Jean

Ricordi, vortici e visioni in bilico tra Hitchcock e Proust

Vertigine, ossessione perturbante. Carlotta Valdes e Madeleine ambigue eroine di Alfred Hitchcock, rivivono sulla passerella di Stella Jean, nel fashion movie, rivisitato in chiave moderna de  “La donna che visse due volte“. Visioni, incubi, tema del doppio si ripetono nell’eterno ritorno dell’uguale. Una maniacale attenzione ai vestiti e agli accessori, firmati Stella Jean, apre una porta sospesa tra echi passati e leitmotiv moderni.

Contrapposizioni mèlo, parallelismi e voluttuose geometrie popolano gli abiti della designer. Sfila una donna cosmopolita che attinge alla tradizione ma la reinterpreta, rivive il passato ma è proiettata verso il futuro, tra ardente nostalgia e laconica ironia. Una petite Madeleine, tanto cara a Marcel Proust, materializza il ricordo. Una Recherche fatta di discendenze creole, influenze haitiane e un presente romano.

Sfilano gonne a ruota, pencil skirt, maglioni e cappotti couture. Stampe tapestry, wax africano e richiami gallici, lacerti inaspettati di culture lontanissime, si fondono in un melange retrò.

Gli anni cinquanta, lo stile inconfondibile di Greta Garbo si reificano nelle lunghezze degli abiti, nell’allure sofisticato dei maglioni e nei sapienti ricami. ll verde e il rosso del “Vertigo “ di Hitchcock si accosta al giallo, al blu, all’arancio del sole e del mare di Haiti. Stampe check, tessuti spigati e lana tricot, girano vorticosamente in un mix and match di stoffe e fogge tra orgoglio italiano e aplomb very british.

Il Mood urban chic delle camicie in denim, dona  un twist più contemporaneo alle gonne fiorate altrimenti troppo bon ton. Focus on sugli accessori, guanti in pelle rossa, decolleté animalier e pochette colorate danno quel tocco scanzonato e malizioso ad una jeune fille proveniente da un’epoca lontana. Fancy jewels, cristalli multicolore incastonati nei tessuti, impreziosiscono gli abiti ed esaltano la silhouette.

Vivide, quasi scolpite appaiono due modelle, immobili, nei loro abiti scultura di inenarrabile bellezza. Estasiato silenzio.

Vibranti emozioni e  fragorosi applausi, confermano che è nata una Stella.

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