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Miuccia Prada trionfa ai British fashion awards 2013 aggiudicandosi l’International Designer of the year

British Fashion Awards 2013

Lo scorso 2 dicembre 2013 al Coliseum di Londra si sono svolti i British Fashion Awards 2013, gli Oscar della moda inglese assegnati ogni anno dal Bfc-British Fashion Council, che hanno premiato il talento e la creatività di molte firme del mondo della moda. Tra i 16 awards assegnati spicca il nome dell’italianissima Miuccia Prada, protagonista assoluta della serata, che si è aggiudicata l’International Designer of the Year award, il nuovo premio introdotto proprio con l’edizione di quest’ anno.

Nato per celebrare i designer più considerevoli nel panorama internazionale, l’importante riconoscimento è stato assegnato alla stilista italiana più in voga del momento, recentemente inserita dalla rivista “Time” nell’elenco delle 100 personalità più influenti del ventesimo secolo, conosciuta per le sue capacità di innovare continuamente e fissare ad ogni collezione l’agenda di tutto il settore moda: ennesima testimonianza della grande influenza che il suo stile esercita nel mondo della moda.

Stile che nasce agli inizi degli anni ’80 grazie all’incontro tra lei, sofisticata signorina milanese, sempre in tacchi e vestiti mai banali ai cortei studenteschi, erede di un negozio di borse e valigie, e lui il toscano-aretino Patrizio Bertelli, imprenditore di pelletteria, personaggio dantesco e vulcano di idee. Il connubio degli opposti che si attraggono, ha posto le basi di quello che ora è il così detto “Fenomeno Prada”. Il marchio di moda non è più solo considerato un gruppo, ma un brand dai grandi numeri, simbolo di uno stile concettuale che ha saputo ribaltare i canoni estetici, creare voghe, diventando un fatto di costume tanto da dettare le tendenze sulla scena mondiale.

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Miuccia Prada riceve l’International Designer of the year award da Gweyneth Paltrow

La consegna del premio a Miuccia Prada è avvenuta da una madrina d’eccezione: l’attrice Gwyneth Paltrow. La giuria composta da oltre 300 esperti del settore, chiamata a votare la British fashion industry, ha premiato altrettanti cospicui designer come Christopher Kane con il titolo più prestigioso di Womenswear designer of the  year consegnato da Donatella Versace, una tra le prime a credere nel suo talento. Il doppio titolo di Menswear designer of the year e Designer brand of the year è stato invece consegnato a Christopher Bailey, direttore creativo di Burberry e recentemente nominato anche CEO del marchio, da Sienna Miller. Per la terza volta nella sua carriera riceve l’Accessory designer of the year award Nicholas Kirkwood, consegnatogli da Emmanuelle Seigner. A Sophia Webster è stato riconosciuto invece l’Emerging accessories designer del 2013.

Al neo direttore creativo del marchio Loewe, J.W. Anderson, è stata assegnata la statuetta di New establishment designer. Erdem Moralioglu è stato premiato invece con il Red carpet award, premio assegnato allo stilista che durante tutto l’anno ha vestito moltissime celebrities sul tappeto rosso annoverando tra le sue clienti nomi come la Duchessa di Cambridge, Gwyneth Paltrow e Keira Knightly.

Per quanto riguarda la categoria dei talenti emergenti i riconoscimenti sono andati a Simone Rocha con l’Emerging womenswear designer award e alla coppia Agi & Sam con il premio Emerging menswear designer. Mentre Edie Campbell è stata nominata modella dell’anno, lo Special Recognition award è stato consegnato da Marc Jacobs alla super top model Kate Moss. Stesso riconoscimento è stato assegnato a Suzy Menkes per il suo lavoro nel giornalismo di moda, per la sua  venticinquennale carriera presso l’International New York Times.

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Il premio speciale dedicato a una delle figure più prominenti del panorama britannico il premio Isabella Blow award for fashion creator è stato consegnato alla musa e collaboratrice di Karl Lagerfeld, Lady Amanda Harlech, per il suo ruolo ispiratore nella moda. Per finire ad Harry Styles, membro della boy band One Direction, ha ricevuto la statuetta di British Style brought to you by Vodafone, per aver portato nel mondo lo spirito dello stile londinese.

L’italia come sempre si è distinta grazie ad una donna, Miuccia, che come sempre grazie al suo estro creativo porta una ventata di originalità e ricchezza alla moda made in Italy. Un fenomeno quello Prada, che si è autoamplificato attraverso il design futuribile dei negozi-epicentri, portando l’italianità anche d’oltralpe, grazie anche all’avvincente esperienza velica di Luna Rossa in Coppa America e alla provocatoria arte d’avanguardia dell’omonima Fondazione.

Kate Moss inarrestabile: ora anche fashion editor per Vogue Uk

kate-moss-designer-hightech-2013_1Lei è un’icona fashion indiscussa, anzi è l’icona fashion per antonomasia: supermodel, testimonial per i brand più celebri e rinomati al mondo, fashion designer con una sua catena di abbigliamento. E da oggi, anche fashion editor per una delle testate più ambite di sempre, la Bibbia della moda, ovvero Vogue. Se non si fosse già capito, la protagonista è Kate Moss, l’unica che alla soglia degli anta e dopo uno scivolone a base di droga e cattive frequentazioni che le stava valendo la carriera, è ancora in pista, più forte, più affascinante e più richiesta di prima.

Tutti la cercano, tutti la vogliono e da oggi potrà aggiungere un’altra importante tessera al suo puzzle lavorativo: quella di contributing fashion editor di Vogue Uk, che negli anni le ha dedicato ben 33 cover e per cui sta preparando un servizio di cui potrà scegliere e coordinare fotografo e modelle, che verrà pubblicato in primavera.

“Siamo entusiasti del nuovo ruolo di Kate – commenta Sarah Doukas della Storm Models, sua talent scout ai tempi – Questa è l’evoluzione naturale della sua grande carriera. Il suo senso dello stile e la sua creatività sono perfetti per Vogue”.

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Un posto davvero ambitissimo non solo dai comuni mortali, ma anche dalle vip come Victoria Beckham, che alla notizia pare abbia storto il naso stizzita, poiché era da molti anni che si aspettava un simile riconoscimento, visti anche gli ultimi successi nella sua carriera di stilista. Alla signora Beckham non resta che incassare il colpo e stare a vedere come se la caverà Kate, senza possibilmente farle delle macumbe.

Raf Simons: biografia per immagini

Raf Simons libroAnna Wintour lo ha definito il designer più eccitante del momento, Cathy Horyn sul New York Times ne parla come il più influente stilista dell’ultima decade. Raf Simons, invece, parla di sè attraverso le sue creazioni. E un libro.

Pubblicato a Luglio 2013, il volume in grande formato dal titolo Raf Simons edito da Taschen a cura del fondatore e direttore creativo di i-D magazine Terry Jones, è una raccolta di tutti i servizi fotografici e le interviste dello stilista raccolte dalla rivista di cui è a capo Jones: dagli shooting con Kate Moss agli ultimissimi lavori per Dior, le 120 pagine del libro attraversano la vita del designer offrendocene una puntuale biografia fotografica.

Dal Belgio e dalla musica, unica forma di arte e quindi di salvezza in un piccolo paesino della provincia di Limburg, alla prima sfilata da spettatore. Era quella di Martin Margiela, ricordata da lui come l’esperienza di moda che maggiormente lasciò in lui un segno. Poi il lancio della sua prima collezione per uomo, che lo presenta al mondo come il nuovo e rivoluzionario stilista emergente. Nel 2005 diventa direttore creativo della casa di moda Jil Sander, marchio che Simons riporterà in auge nel mercato del lusso.

E infine Dior. Dopo il vuoto lasciato da una fortissima personalità quale è quella di John Galliano, il fallimento era temuto e ipotizzato. Ma Simons ha retto il gioco, deviando la rotta da un’estetica teatrale a uno stile femminile, romantico, con una forte attenzione alla sartorialità. Un rigore contemporaneo e minimal che ha saputo saccheggiare e rivisitare gli archivi della maison francese. Un talento creativo che ora Taschen celebra con un’opera degna di un genio dei nostri tempi.

 

Raf Simons

 

Kate Moss, the collection: la top model finisce all’asta

Chi non ricorda la famosa quanto discussa campagna pubblicitaria Obsession di Calvin Klein, in cui una ancora giovanissima Kate Moss giaceva su un divano completamente nuda mentre il suo sguardo languido fissava l’obbiettivo? Dietro la macchina fotografica c’era Mario Sorrenti, il quale contribuì alla nascita e alla diffusione del mito di Kate. Lo scatto ha un valore che varia dalle trenta alle cinquantamila sterline e fa parte della collezione Kate Moss, the collection che sarà presto messa all’asta.

Proprio così: le foto che ritraggono la modella ad opera di artisti come Mario Testino, Annie Leibovitz, Bruce Weber e il già citato Sorrenti saranno acquistabili presso la più nota casa d’aste londinese Christie’s il 25 Settembre 2013. Non solo immagini, però. Tra le opere spiccano un arazzo di Chuck Close, una scultura e un dipinto di Allen Jones, un collage di Sir Peter Blake e una statua in oro 18 carati che ritrae una Kate Moss in versione angelo senza veli ad opera di Nick Knight.

La collezione, il cui valore complessivo è stimato pari a 1,52milioni di dollari, è stata assemblata dal noto gallerista Gert Elfering, il quale si dichiara orgoglioso di lavorare con Christie’s per celebrare colei che ama definire “un’ icona vivente”.

L’asta partirà da una base di ventimila sterline, immaginando di poter raggiungere cifre davvero elevate dal momento che si tratta di pezzi unici o in edizione limitata.

Gli amanti e i cultori della top model tengano dunque ben a mente questa data: il 25 Settembre 2013 potrebbero appropriarsi di uno dei più noti ritratti dell’ “ultima musa moderna”.

 

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Alexa Chung: prima donna delle passerelle

Naturale, bella e scapigliata. Una sorta di nuova Kate Moss delle passerelle e degli scatti. Ma non si tratta né di una copia tanto meno di un’imitazione. È Alexa Chung il nuovo volto che appassiona stilisti e modaioli. Per una metà cinese e l’altra inglese, la modella 27enne sta conquistando le prime file delle sfilate ed è tra le più ricercate nei diversi spot pubblicitari.

L’ultimo che la vede protagonista è quello delle Superga. Abiti semplici e un filo di trucco, infatti, sono bastati a valorizzare la già grande bellezza che la caratterizza. E chi scegliere per i cento anni di questo marchio, se non una delle donne più apprezzate degli ultimi tempi?  Castana, longilinea, con un viso che cambia espressione facilmente. Sembra nata davvero per stare davanti all’obiettivo dei fotografi con naturalezza.

Così in poco tempo è riuscita a farsi considerare in Francia come in Inghilterra e negli Stati Uniti, un’ icona di stile, spesso inserita nelle classifiche delle ragazze più fresche e meglio vestite al mondo.
Ma non è tutto perché Alexa non si fa trovare impreparata. Alle spalle ha già un buon curriculum che la introduce con tanto di cappello nel settore della moda. Era il 2009 quando Vivienne Westwood le aveva chiesto di sfilare per la collezione Red Label. Per non pensare poi che è riuscita a oltrepassare anche il vaglio della direttrice di Vouge America, Anne Wintour, che con lei ha abbassato le unghie.

E non è finita qua: il New York Times la considera “la nuova Kate Moss“, anche perché il loro stile le rende molto simili. Supermagre, poco trucco, abiti semplici, gambe lunghe e un aspetto un po’ bohemien, che aggiunge nel complesso un tocco di eleganza. Anche Karl Lagerfeld, non sempre generoso con le donne, ha avuto una buona parola nei suoi confronti, descrivendola come “bella e intelligente… una ragazza moderna”.
Ma oltre la bellezza, Alexa Chung ci mette anche molto impegno. Il grande passo lo fece nel 2006 quando entrò a far parte del cast di un programma musicale di Channel 4 che si chiamava Pop World. Poi è passata a Mtv dove ha intervistato alcuni dei personaggi più in voga negli ultimi tempi, come Shakira, Alicia Keys, Puff Daddy, Jim Carrey e Cameron Diaz.

Ma pare che la sua passione per la musica la guidi non solo nelle scelte lavorative, ma anche in quelle private. Infatti dal 2007 è fidanzata con Alex Turner, il cantante degli Artic Monkeys. Ad unirli soprattutto il rock, che le canzoni di Alex riescono a portare sul panorama della musica. I due vivono tra Londra e New York, i quartieri che hanno scelto sono tipici dei creativi un po’ off ma già affermati. Così a Londra stanno nella zona dell’East London e a New York non potevano che scegliere Brooklyn.

Insomma questa giovane per metà inglese e metà cinese sembra avere tutte le carte in regola per fare molti passi avanti: bella, ma soprattutto grintosa. Ed è questo quello che serve, perché la bellezza come tante altre cose, prima o poi svanisce.

Trendsetter: chi influenza realmente la moda?

Ci sono persone che hanno la capacità di anticipare le tendenze, di influenzare con i proprio gusti la moda e di essere anni luce avanti in tema di scelte stilistiche. Si tratta dei cosiddetti “Trendsetter”, gente con una spiccata attenzione e propensione per la moda, capaci di dare risposte geniali ai diversi stilisti delle grandi marche, ma anche ad orientarne le scelte.

Si possono trovare in qualsiasi posto, a qualsiasi livello della scala sociale e in qualsiasi lavoro. Si possono trovare per strada, nei piccoli centri. Sono giovani che la mattina si alzano e danno spazio alla loro fantasia, che si tramuta nel vestiario in abbinamenti che poi riescono a fare tendenza. È sotto i loro giubbini che si nasconde la capacità di creare ciò che viene definito fashion.

Ma di trendsetter ce ne sono anche tra i personaggi famosi. La maga indiscussa in questo settore, colei che è riuscita a fare del proprio gusto in fatto di vestiti un mestiere, divenendo una delle donne più celebri nel mercato della moda è Anne Wintour. È lei il monarca assoluto, da Ancient Regime, della moda mondiale, è una regina, una Maria de Medici dell’eleganza, quella massima star tra le famose “celebrity” che da ormai 17 anni, dirige il più autorevole mensile di moda, Vogue America. Ogni stilista per essere definito tale deve passare sotto il vaglio di questa donna, che realmente sa essere mille anni avanti tutti gli altri. E’ lei che detta tutte le mode e ogni uscita del suo Vogue è una scoperta. O piuttosto una risposta a quanti si chiedono: cosa sarà di tendenza nella prossima stagione?

Ma oltre questa la regina indiscussa della moda, ci sono anche altre celebrità che hanno cercato di fare del proprio gusto e del proprio stile un cavallo di battaglia. Basta ricordare la fondatrice e forse unica componente della cosiddetta “Heroin art”: è Kate Moss, la modella super magra, sempre fuori dagli schemi, ma sempre in prima linea in fatto di scelte stilistiche. A scoprirla furono gli scatti di Corinne Day, la fotografa deceduta solo qualche tempo ma che ha lasciato una forte impronta di sè. A dispetto di uno stile fotografico classico e patinato, tipico delle riviste di moda, la Day propose un genere crudo, non ritoccato, personale, diverso. Come diversa era la bellezza ricercata dalla fotografa, che quasi impose a riviste e agenti, la giovane Kate Moss.

Sembra strano dirlo, ma la modella rappresentava qualcosa di atipico, rispetto ai canoni estetici dei primi anni Novanta. E la copertina che fece “esplodere” il tutto fu quella del 1990 scattata per The Face di una Kate Moss giovane, con le lentiggini e senza neanche un fino di trucco. Ma passeranno ancora alcuni anni, prima che il fenomeno diventi allargato e ufficializzato tanto da arrivare nel 1993 sulle pagine di Vogue. E da allora la modella non ha più lasciato le passerelle, anzi. È diventata una delle donne che più le influenzano.

Ma non serve andare troppo in là. Perché c’è anche gente comune, quelle ragazze e quei ragazzi che si incontrano per strada, nelle stazioni e nei bar, che sanno dare uno stile al loro abbigliamento. E sono proprio loro che fanno la moda reale, quella low cost e di tutti i giorni.

by: Valeria Pacelli

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