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Il nuovo rivale di iPad parla indiano

L’Oriente avanza a passi da gigante verso la conquista dei mercati mondiali e lo fa senza mezzi termini, rimarcando la sempre più ingombrante presenza dei BRIC – i cosiddetti mercati emergenti – all’interno del bilancio economico globale. Giunge a sorpresa dal continente asiatico una delle risposte al dominio incontrastato di uno dei prodotti di punta lanciati da Apple, ovvero il tablet iPad.

Il suo nome è Aakash, che in lingua indi significa “cielo”, ha un costo rivoluzionario di sole 3000 rupie (45 dollari) e proviene nientemeno che dall’India. Tale prodotto, anche se di piuttosto modeste pretese, può vantarsi di avere il primato di “tablet più economico al mondo” ed è interamente ideato e fabbricato in India.

Da un punto di vista tecnico l’apparecchio si avvale del sistema operativo Android, di un processore da 366 Mhz, 256 Mb di RAM, di uno schermo resistivo da 7 pollici e ovviamente di connessione Wi-Fi.
Questo dispositivo a kilometri 0 non promette le più avanzate performances tecnologiche ma in cambio suscita un grande scalpore e promette sicuramente faville.
Aakash è il coronamento di un lungo percorso che è partito proprio da un sentito desiderio del governo indiano che ha investito le sue forze nel promuovere questo progetto e lo ha dunque commissionato personalmente.

Stando alle speranze del Ministro della Comunicazione indiano questa magica tavoletta made in India e antagonista di gioielli tecnologici come appunto l’iPad, il Samsung Galaxy o l’ultimo arrivato Amazon, nasce in vista di una mirata finalità di tipo didattico: aiutare a ridurre il gap tecnologico nei confronti dei paesi sviluppati e quindi sviluppare in maniera decisiva la diffusione dell’accesso alla grande Rete nella nazione indiana e in primis della collettività studentesca visto che in India al momento addirittura solo l’8% della popolazione totale possiede una connessione Internet.

E non finisce qui: il governo indiano sta cercando di coinvolgere l’azienda nazionale di telecomunicazioni affinchè si impegni in un ulteriore abbattimanto del costo del dispositivo, per portarlo dapprima al prezzo di 20 e infine al ridottissimo prezzo di 10 euro.