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Givenchy celebra il centenario della Disney con una capsule collection

Givenchy e Disney lanciano una nuovissima capsule collection con protagonista Oswald the Lucky Rabbit, per celebrare il Disney100 e il Lunar New Year. Mentre The Walt Disney Company commemora il suo 100° anniversario nel 2023, Oswald the Lucky Rabbit emerge dal caveau Disney per rientrare nello spirito del tempo e della cultura pop in vista dell’Anno del Coniglio. Creato da Walt Disney e dai suoi studio artist e noto come il precursore perspicace e divertente di Topolino, Oswald è il primo personaggio nella storia dell’animazione. All’inizio di questo mese, i Walt Disney Animation Studios hanno debuttato con un nuovissimo cortometraggio di Oswald per la prima volta in quasi 95 anni.
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Il direttore creativo di Givenchy, Matthew M. Williams, trae ispirazione da tutto il mondo, da New York e Parigi a Los Angeles, Shanghai, Tokyo e oltre. Per questa collaborazione, il designer ha lavorato con Disney per creare un “one-of-a-kind world tour” che fonde lo spirito malizioso ed energetico di Oswald con la sua estetica per Givenchy, in una Capsule di capi da collezione che catturano lo spirito dell’avventura. La campagna e il tour mondiale di Oswald prenderanno vita in un cortometraggio prodotto in collaborazione sia con i Walt Disney Animation Studios che con il direttore artistico e fotografo Julian Klincewicz. Questo nuovissimo cortometraggio vedrà protagonisti i talent Madelaine Petsch, Amber Liu e Alton Mason andare all’avventura insieme a Lucky Rabbit. Il viaggio inizierà all’El Capitan Theatre di Los Angeles e si sposterà attraverso Shanghai, New York, Tokyo e Parigi, dove Oswald terminerà il suo viaggio alla House of Givenchy.

I capi essenziali da donna includono una varsity jacket blu con maniche bianche e scritte Givenchy e Paris sottolineano Oswald the Lucky Rabbit che offre un fiore alla sua dolce metà, Ortensia. Con una camicia oversize rosso acceso e un completo corto sportivo, Oswald appare allegramente a cavallo, cantando per tutto il percorso, in bianco incorniciato da stampe in stile bandana. Sui denim must-have, i due personaggi tornano, questa volta in trattamenti stile graffiti, come motivi multicolor su una giacca di jeans con lettering Givenchy ed emblematico logo 4G, e su jeans anch’essi decorati con note musicali, da un quarto e da un ottavo. T-shirt in rosa, bianco, nero o tie-dye rosso e nero comunicano messaggi d’amore e la magia di visitare Parigi, mentre felpe con cappuccio, canotte e track pants incorporano l’emblema 4G stilizzato in un cuore e il Magic Kingdom in rilievo bianco. Per l’uomo, una varsity jacket rossa vede Oswald in sella a un bronco a Los Angeles, mentre una camicia blu button-down incornicia il personaggio tra motivi in stile bandana. I jeans mostrano Oswald nella sua modalità più esuberante e grintosa, accentuata da un fortunato ferro di cavallo in rosso. Le T-shirt con scritte GIVENCHY sfoggiano parole chiave e luoghi, come “Lucky” — con Oswald che sfreccia su una motocicletta — e “New York City”. Anche le felpe e i completi lo mostrano alterato per una rissa con i muscoli contratti o le zampe sui fianchi, quando non è davanti a un logo “Walt Disney Studios” (Shanghai) pronto ad affrontare il mondo.
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Una vasta gamma di accessori collezionabili e allegri spazia da scarpe da tennis, borse e borse a tracolla Disney x Givenchy a portacarte, custodie per telefoni, custodie per auricolari e cappellini.
Per continuare la celebrazione, i fan possono unirsi al divertimento su Snapchat con il filtro Oswald Sky Painter AR, che consente agli utenti di dipingere il cielo con vernice, stencil e passaporti delle 5 città del viaggio di Oswald a Givenchy, a partire dal 15 dicembre 2022. Il filtro diventerà acquistabile e collegato al sito di Givenchy a partire dal 30 dicembre.

La capsule collection Disney x Givenchy sarà disponibile a partire dal 16 dicembre in Cina, Giappone e Singapore, al pop-up di Tokyo Ikebukuro così come nel pop-up Miami Aventura il 19 dicembre e sarà disponibile a livello globale il 30 dicembre nei negozi e su givenchy.com.

Photo credits Courtesy of Press Office

Julia Roberts è il nuovo volto di Givenchy

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Julia Roberts è il nuovo volto della campagna primavera-estate 2015 di Givenchy. E Riccardo Tisci esalta il lato intellettuale dell’attrice, con uno styling fatto di referenze boyish, realismo e trucco minimal.

<< L’atmosfera della sfilata mostrava una donna molto forte. E Julia rappresenta molto questo mood – ha dichirato Riccardo Tisci – Lei rappresenta la parte couture. E ‘ divertente, ironica, intelligente, colta. E’ tutto. Ha davvero un forte senso di divertimento ed è molto aperta.  Ho deciso di renderla più intellettuale, più seria, più pura. E’ un modo diverso, fresco, di vedere Julia. Penso sia molto cool e urban>>

La scelta di Julia Roberts come musa conferma il trend che ha visto Givenchy scegliere negli ultimi due anni dei testimonial lontano dal mondo delle modelle e delle celebrities. E’ stato così con l’artista Marina Abramovic, seguita dal musicista Erykah Badu e dall’attrice francese Isabelle Huppert. Come ha sottolineato lo stesso Tisci, Julia Roberts è una vera star, un’attrice versatile , abile e seria. E che nonostante la sua popolarità mantiene un profilo umile.  Ed è così che la campagna di Givenchy si riempe di realtà ed umiltà. “Mi piace la realtà nelle campagne. Penso che sia molto moderno essere veri” – ha dichiarato Tisci che in questa campagna ha mostrato i vestiti che realmente vende e non solo quelli che fanno spettacolo.

Riccardo Tisci, cresciuto in balia di tutte le cose americane, tra cui la star di “Pretty Woman”, realizza il sogno di avere Julia Roberts come come musa nella nuova campagna Givenchy.

CFDA Awards 2013: gli Oscar della Moda in USA

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Tra le luci sfavillanti di una New York cosmopolita, sempre al centro dell’attenzione della movida e del fashion system internazionale, si sono svolte ultimamente nella location dell’Alice Tully Hall del Lincoln Center i CFDA Awards 2013, oramai definiti gli Oscar della moda Made in USA dove vengono celebrati i migliori stilisti che operano negli Stati Uniti. Giunti alla 51esima edizione, l’evento vanta la presenza dei nomi più importanti della moda americana, le modelle più belle e le celebrità più cool del momento. Una parata di star a stelle e strisce giunta appositamente per premiare le eccellenze del fashion degli Stati Uniti. I riflettori in questo evento più che mai, sono stati puntati tutti sugli stilisti che hanno sfilato sul red carpet del Lincoln Center accompagnati dalle loro muse.

Da Karlie Kloss a Jessica Chastain, da Miranda Kerr a Jessica Stam passando per Olivia Palermo e Jessica Hart. Sono questi alcuni dei nomi che hanno preso parte nel parterre dell’Alice Tully Hall. Tra gli stilisti considerati le maggiori icone di stile del momento erano presenti Riccardo TisciPamela Love, Vera Wang e Oscar de la Renta. Tra grandi top model, attrici e socialite, i grandi couturier e i nuovi designer sono stati i protagonisti di una grande serata, svoltasi lo scorso 3 giugno, ad alto tasso glamour. Tra i premiati eccellenti di questa edizione di gala troviamo il duo stilistico Jack McCollough e Lazaro Hernandez del brand Proenza Shouler, i due giovani stilisti hanno infatti portato a casa l’ambito premio di designers dell’anno di moda femminile del CDFA, il Council of Fashion Designers of America. Il corrispettivo premio in versione maschile è andato invece a Thom Browne. Per quanto riguarda gli accessori ad ottenere la vittoria è stato invece Philip Lim per il marchio che porta il suo nome.

Il duo stilistico Proenza Schouler
Il duo stilistico Proenza Schouler

Il gala tutto dedicato all’eccellenza americana è stato reso ricco oltre, che dal consueto red carpet di celebrities e dagli abiti da favola, anche da altri importanti premi. Infatti la designer di gioielli Pamela Love si è aggiudicata gli Swarovski Awards, mentre Max Osterweis ed Erin Beatty di Suno si sono aggiudicati il womenswear, e a Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne di Public School per il menswear. Nel settore media ad ottenere il premio è stato Tim Blanks, editor at large di Style.com, che ha ritirato il Media Award direttamente dalle mani di Linda Evangelista. Riccardo Tisci, ora Creative Director di Givenchy, è stato premiato da Jessica Chastain, che le ha conferito l’International Award come migliore designer non americano.

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A premiare Oscar De la Renta è stato un ospite d’onore un pò insolito. L’ex First Lady Hillary Clinton sbarca nel mondo della moda in occasione dei prestigiosi Awards con il ruolo di premiare il grande stilista con il Founder’s Award in onore di Eleonora Lambert, riconoscimento che viene dato a tutti coloro che nel corso della loro carriera hanno contribuito in modo unico nel mondo della moda, e Oscar De la Renta lo ha fatto in modo particolare.

Per la diplomatica americana si è trattato della prima apparizione pubblica dal termine del suo mandato come Segretario di Stato americano. La premiazione è stata resa speciale dal fatto, che De la Renta e la ex First Lady sono amici di vecchia data e durante il mandato presidenziale del marito Bill Clinton, Hillary aveva indossato più volte le prestigiose creazioni dello stilista. Inoltre il Clinton Presidential Library Museum ha recentemente ospitato una mostra dei lavori del fashion designer, lavori che comprendevano anche dei vestiti indossati dalla Clinton e da Laura Bush. Insieme a Hillary Clinton sul palco sono saliti Dan Stevens, Ethan Hawke e Rose Byrne, così come altre tantissime personalità quali Karry Washington, Ralph Lauren, Linda Evangelista.

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Tra le nomination più illustri ricordiamo anche quella per Marc Jacobs, che ha ricevuto il premio dedicato alla moda femminile, invece Vera Wang è stata insignita dal premio Geoffrey Beene Lifetime Achievement Award direttamente consegnato da Ralph Lauren. Colleen Atwood, creatrice dei costumi per i film di Biancaneve e il cacciatore e Alice in the Wonderland è stata invece premiata con il Board of Directors Tribute Award.

Riccardo Tisci e Jessica Chastain
Riccardo Tisci e Jessica Chastain

 

 

 

I costumi di Riccardo Tisci in scena all’Opéra di Parigi

Madonna ha scelto le sue creazioni per l’esibizione al Super Bowl 2012 e per la cerimonia del Met Gala 2013. Rihanna gli ha commissionato gli abiti per il Diamond Tour. Diciamolo: Riccardo Tisci, designer di Givenchy, è amato dalle Star più irriverenti del momento.

 

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E anche l’ultima sfida in cui si è cimentato porta il suo segno distintivo. Tisci, infatti, ha disegnato i costumi di scena per il Bolero di Ravel, in scena all’Opéra di Parigi dal 2 Maggio al 3 Giugno 2013. Il sensuale e accattivante spettacolo, la cui scenografia è affidata a Marina Abramovic e la coreografia a Sidi Larbi Cherkaoui e a Damien Jalet, è suddiviso in quattro balletti per la durata di dicassette minuti.

 

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I costumi creati da Tisci creano la sensazione di nudità e leggerezza, grazie al tulle color carne e al pizzo bianco che disegna la struttura dello scheletro umano. I ballerini appaiono fluttuanti e difficilmente percettibili, nel loro spogliarsi gradualmente durante i passi di danza.

 

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Lo stilista si dichiara entusiasta di essere stato scelto per un lavoro così importante, che gli offre la possibilità di esprimere la sua personalità attraverso i costumi di scena, ma anche di contribuire alla realizzazione di uno spettacolo di eccezionale prestigio.

Andato in scena per la prima volta nel 1928 proprio all’Opéra di Parigi, il Bolero di Ravel è un ballo rituale che esprime trasgressione e sensualità. La scelta di Riccardo Tisci, dunque, appare del tutto appropriata.

Andrej, i due volti della bellezza

Dalla bocca del commediografo Aristofane, Platone spiegava nel suo Simposio l’esistenza di un terzo sesso, l’androgino, simbolo di perfezione e completezza, discendente diretto della Luna. Una dimensione altra da cui sembra provenire anche Andrej Pejic, personaggio liminare, figura quasi fuoriuscita da vecchi libri fantasy, fatti di fate, folletti ed elfi del bosco. Capelli lunghi color platino, corpo scolpito, sguardo ammaliante, tra il divino e il diabolico. Difficile capire la sua vera identità a prima vista. “Chi è questa bionda?”, dicono tutti. Eppure Andrej non è altro che un ragazzino di 21 anni, nato a Tuzla, in Bosnia-Herzegovina, da padre croato e madre serba, figlio della multiculturalità e del multirazziale, di un paese in guerra e del sangue versato su una terra troppo disomogenea per restare unita. A soli 8 anni, sotto i bombardamenti NATO, fugge a Melbourne, in Australia, verso una nuova vita, quella che lo porterà al successo, meno di dieci anni più tardi. Rincarnazione contemporanea di un antico mito, di quel fascino che da secoli incanta la fantasia umana, tra venerazione, stupore e scetticismo. Lui, lei.

Ora quell’ambiguità, quella bellezza continuamente ricercata dall’arte e dall’estetica, si è fatta carne. Così è stato facile per Andrej iniziare la sua carriera nel mondo della moda, scalando le vette più alte, adorato e vezzeggiato da stilisti come Marc Jacobs e Jean Paul Gaultier, per il quale sarà il nuovo volto dell’eau unisex Kokorico. Un corpo reversibile, conturbante nel completo da uomo, con camicia e cravatta, sensuale nell’abito lungo, con scolli e trasparenze. Da un lato, in lista tra i top model più pagati e tra le donne più sexy del mondo, dall’altro, oggetto di scandalo e critiche feroci, perché fotografato con uno stretto push-up prodotto dai magazzini olandesi Hema. Andrej, volto dell’inconcepibile, del non conforme a quella che chiamano “normalità”, del non classificabile, dello sconosciuto. Ma anche, Andrej futuro della moda, di quell’eterno ritorno e di quella capacità di sostituire entrambi i sessi, dimostrato sulla copertina del gay and lesbian magazine OUT, quando, con tanto di pitone avvolto al suo corpo nudo, imitava la famosa posa di Nastassja Kinski, pubblicata su Vogue nel 1981.

Intanto, su questo singolare prodotto di madre natura, le voci non fanno altro che circolare. Gli obbiettivi di osservarlo, ovunque. C’è chi lo paragona ad un’altra stupenda contraddizione del fashion system, Lea T., la modella transgender nata come Leandro Cerezo, amica e musa di Riccardo Tisci, per il quale ha posato e sfilato in abiti Givenchy. Ma Andrej non è il frutto di una lotta interiore e sociale, né la vittoria di una donna e dei suoi diritti. Andrej sorride, schivando con un pizzico di sana civetteria le domande dei curiosi sul suo orientamento sessuale e divertendosi nel rivendicare un’indecisione costruita ad arte per far parlare di sé: bene così, è il suo momento. In fondo, alla debolezza umana i giochi degli dei son sempre piaciuti.

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