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Fashion ID #6 | Gianni De Benedittis, ovvero futuroRemoto

Nella foto. Il designer Gianni De Benedittis
Nella foto. Il designer Gianni De Benedittis

SOUND TRACK: David Guetta, Sexy Chick
Un brand che racchiude in sé un ossimoro. futuroRemoto, del giovane designer pugliese Gianni De Benedittis, vincitore nel 2007 della sezione accessori del concorso “Who is on next?”, durante la kermesse capitolina AltaRoma AltaModa, non è solo un marchio di gioielli. E’ un efficace recupero delle emozioni e della memoria attraverso la magica intuizione e la sensibilità del creativo, pronto a intercettare arcane tradizioni di stile presso culture lontane, nel tempo e nello spazio, per reinterpretare l’eleganza di linee e forme, talvolta misteriose, che da sempre sono appartenute anche a un detail of the dress come il gioiello. Piccole sculture cinetiche, dall’allure avveniristica, caratterizzano l’ultima collezione Fuga da fermo.

Il 2012 come contraddizione permanente tra presente e passato, gli orecchini in argento e in oro, grandi ma leggeri gli anelli in argento, con strutture geometriche regolari che rivisitano il volume degli antichi templi Maya, alla cui cultura si rifà anche lo splendido centrale, sempre in argento, che riproduce il rinomato calendario, presagio, inoltre, della tanto attesa e temuta “svolta epocale”. Irrinunciabile l’anello ventilatore (fan ring), in oro e diamanti, per un giocoso soffio summer glam. Must have della collezione di Gianni De Benedittis  gli anelli Memoria Genetica, dove un piccolo feto umano è racchiuso nella cavità lucida di una mezza placenta ornata di diamanti e Memoria Cerebrale, in due versioni in cui un cervello troneggia  prima tra i rubini e poi nel tuttotondo di una testa umana. Gioelli da sogno da indossare e collezionare.

Nella foto: l'"anello ventilatore" della Collezione Fuga da fermo, futuroRemoto
Nella foto: l'”anello ventilatore” della collezione Fuga da fermo, futuroRemoto gioielli

Stupefacenti le collaborazioni del designer leccese con la storica maison di moda Gattinoni.  Il sapore etnico rivisitato e reinterpretato caratterizza i gioielli realizzati per la Collezione Gattinoni Haute Couture AI 2010-2011 “Il Gran Ballo del Mondo”, in cui raffinati oggetti in oro e argento, frutto della sapiente lavorazione artigianale, rappresentano seducenti elaborazioni di forme geometriche, pronte a seguire con straordinari effetti cinetici i movimenti del corpo.

Nella foto: una creazione del designer Gianni De Benedittis
Nella foto: una creazione del designer Gianni De Benedittis

Non mancano le citazioni colte come l’omaggio a Duchamp nella collezione presentata in esclusiva per Gattinoni Couture Fall Winter 2011-2012, dove protagonisti sono l’anello Orinatoio e l’anello Water in oro e diamanti, preziosi carichi di una componente ludica e onirica.  Strabilianti i manici roteanti delle clucth che sfilano alla Pelanda di Roma firmati da Gianni De Benedittis per Gattinoni Couture. Atmosfere dannunziane per la linea di preziosi Edonismi, disegnata dal designer pugliese per la Collezione di Alta Moda Spring Summer 2012  di Guillermo Mariotto per Gattinoni Couture . Piccole borse gioiello in foggia di pochette e clutch, caratterizzate  dalla straordinaria lavorazione orafa con manici in argento e oro spesso rifiniti con terminali zoomorfi. Gianni De Benedittis sperimenta la contemporanea tecnologia del fotovoltaico con il New Energy Ring, un anello in oro giallo con un piccolo pannello solare in cima circondato da rubini.

Nella foto: orecchini forma geometrica del designer Gianni De Benedittis
Nella foto: orecchini forma geometrica del designer Gianni De Benedittis

Tra le sue prestigiose collaborazioni Gianni De Benedittis vanta il privilegio di aver creato i gioielli per importanti opere teatrali dirette dal celebre regista Ferzan Ozpetek quali l’Aida e, in corso d’opera, La Traviata. Per il Cinema, sempre in esclusiva per Ozpetek, De Benedittis  realizza i gioielli di scena per il film “Mine Vaganti” con Riccardo Scamarcio, girato in Puglia, terra natale del designer, e “Magnifica presenza”, protagonista Elio Germano.

Nella foto: clutch in paglia e corallo del brand futuroRemoto gioielli
Nella foto: clutch in paglia e corallo del brand futuroRemoto gioielli

Talentuoso, brillante, stravagante e originale. Gianni De Benedittis e il suo futuroRemoto sono tutto questo! Artiginalità e bizzarra creatività si sposano in uno stile unico ed inimitabile, al limite del futuristico. Anche in Italia non abbiamo nulla da invidiare a Cartier, anzi!

Nella foto: collier in oro realizzato da Gianni De Benedittis per Gattinoni Couture
Nella foto: collier in oro realizzato da Gianni De Benedittis per Gattinoni Couture

Fashion ID #2 | Stella Jean

Stella Jean
Nella foto. La designer italo-haitiana Stella Jean

SOUNDTRACK: Cosmic Love, Florence + The Machine

Arte, Moda, Bellezza. E’ questo il trinomio vincente per Stella Jean, giovane stilista di origini caraibiche,  seconda classificata nel 2011 al concorso dei nuovi talenti Who is on next?”, durante la kermesse capitolina AltaRoma AltaModa. Romana di adozione, vero e proprio astro nascente del Made in Italy, il sogno del fashion business per Stella  Jean nasce sulle passerelle quando, nelle vesti di modella,  indossa un abito da sposa firmato Egon von Furstenberg.

Nel frenetico mondo della moda le ore passate tra casting, fitting e backstage le hanno dato una formazione a 360 gradi, attraverso la continua sperimentazione e un’acuta ricerca del bello che hanno premiato l’originalità della giovane stilista. Stella Jean crea senza disegnare bozzetti, sposando il pensiero di Madame Vionnet secondo cui “il corpo ha tre dimensioni e, pertanto, non ci si può affidare alla carta”. Ereditiera di indimenticabili tradizioni, già le pioniere sorelle Fontana affermavano che l’abito va costruito con gli spilli appuntati sul mannequin, Stella Jean drappeggia e plasma le sue creazioni in un gioco di forme materiali e dal grande impatto visivo. Da Nadia Valli impara l’arte della pittura su stoffa che richiede pazienza, sapienza e attenta manualità artigianale. Questa l’idea dello Slow Fashion di Stella Jean, un nome che è già un brand.

Il fascino della couture per Stella Jean è puro metissage: nella sua identità creola si fondono e mescolano come in un cocktail estivo, colorato e frizzante, diverse culture che rispecchiano le sue origini. La verve contemporanea e anticonformista del nuovo continente si sposa perfettamente con l’anima vintage e sognatrice europea. Quando si dice che gli opposti si attraggono…

La Wax & Stripes philosophy è la fonte di ispirazione indiscussa della sua moda: non solo fusione tra  il wax, il bon ton anni Cinquanta ed i tessuti a righe di fattura made in Europe, ma continue contaminazioni storiche in un melting pot stilistico in evoluzione, fatto da racconti trasversali che echeggiano variazioni sociali e culturali. Comunicazione e immediatezza visiva rendono lo stile di Stella Jean protagonista assoluto in passerella con quella giusta dose di ironia, filo conduttore del melange artistico di diverse civiltà.

Stella Jean

Tra le collezioni della giovane designer ricordiamo Jeune, Belle et Gatée del 2009, Oysters don’t lie del 2010 e Still a Goddess, quest’ultima dedicata alle atmosfere haitiane che le ha regalato il podio al concorso Who is on Next/Vogue nel luglio 2011. In Still a Goddess  Stella si ispira all’Essenza, la Spiritualità e le Gestualità delle figure femminili che hanno contribuito alla liberazione di Haiti nell’ Ottocento, prima colonia di schiavi neri deportati dall’Africa ad aver ottenuto l’indipendenza. Donne sicure, fiere, orgogliose, schiave che finalmente possono gridare al mondo la loro libertà, tanto desiderata e ottenuta con sacrificio. Nei poderi dei coloni usurpatori costretti a fuggire dopo la rivolta, indossano i loro abiti, le loro camice e, al collo, in segno di vittoria, vistosi gioielli, smeraldi, rubini e diamanti. Trofei che la Dea Scalza sfoggia per attraversare trionfante le terre ormai incolte dove era prima costretta a lavorare in schiavitù.

Stella Jean

Suggestioni naif, preziosismi e ricami vévé (blasoni rappresentanti le divinità voudu), si  fondono all’artigianalità sartoriale italiana dando all’innovativo design dal sapore creolo sembianze spettacolari che saltano all’occhio per forma e contenuto. Candidi lini sopraffatti da vorticose tempeste cromatiche, abiti cerimoniali dai grandi volumi. Prevalgono i colori degli elementi naturali, la terra, il fuoco, l’acqua, screziati dal giallo. Senza sfumature, in una continua narrazione di colori accesi. La Donna dea, vittoriosa e ribelle, avanza fiera e scalza sulla passerella, sacerdotessa e custode di una  libertà ormai riconquistata.

Stella Jean

Nell’edizione del gennaio 2012 della fashion week AltaRoma, Stella Jean porta Hitchcock in passerella. Un connubio perfetto quello tra Moda e Cinema, che ha visto il supporto sul catwalk della proiezione del fashion movie Madeleine, cortometraggio che riprende il film di Alfred Hitchcock del 1958, Vertigo (la donna che visse due volte), con la partecipazione straordinaria dell’attore  francese Ivan Franek.

Marmellata di stagioni (Jam Seasons) è il mood della collezione Primavera/Estate 2012 con un piccolo anticipo sull’Autunno/Inverno 2012-2013: fil rouge l’ispirazione anni Sessanta. Gonne ampie e tempestate da gemme colorate, lane tricot con ricami in punto maglia, stoffe hawaiane e ricami gallici. Uno splendido accostamento interculturale che esprime la dialogia, mai fuori luogo, tra conoscenze storiche e sociali. Tasselli di un mosaico culturale intercambiabili tra presente e passato che rendono il futuro artisticamente originale. Come quello della stilista, del resto.

Ironica come non mai, Stella ha partecipato, lo scorso 2  Maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, all’evento La Moda è di moda. Incontro con i protagonisti del Made in Italy, promosso dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, ideato e curato da Stefano Dominella, Presidente del Comitato Tecnico Sistema Moda di Unindustria. In un talk show esilarante, in cui protagonista indiscusso è stato Guillermo Mariotto, direttore creativo dell’Alta Moda della maison Gattinoni, affiancato dal giovane designer Gianni De Benedittis, del brand futuroRemoto gioielli, Stella si è concessa alle domande bacchettone di Laura Laurenzi, giornalista di Repubblica, professoressa di stile nella conduzione della serata. Un racconto di vita e di moda con il backstage della creatività, in cui Stella si è tolta i suoi sassolini dalla scarpe con alcune giornaliste presenti in sala, poco generose in passato riguardo al suo percorso professionale.

Stella Jean e Guillermo Mariotto

Ultima sfida per la giovane e bellissima Stella Jean, che aspettiamo a luglio per la nuova edizione di AltaRoma AltaModa, l’Italian Fashion week che si terrà nella città texana di Dallas dal 22 al 28 Ottobre prossimi, con il supporto di Alta Roma e della Camera di Commercio Americana. Con Stella Jean partiranno per l’avventura americana anche la maison Raffaella Curiel,  la designer Lucia Odescalchi e Carmina Campus, il brand ecosostenibile creato da Ilaria Venturini Fendi.

Quando si dice esportazione oltreoceano del  fascino e della magia Made in Italy, si dice Stella Jean.

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