Archivi tag: ex Dogane San Lorenzo

AltaRoma 2016. Fashion Hub per i giovani e tanti eventi In Town

Anche quest’anno l’edizione di AltaRoma AltaModa, tenutasi dal 29 gennaio al 31 gennaio 2016 si è distinta per il successo ricevuto. Grazie alle tre sezioni Atelier, Fashion Hub e In Town la promozione dell’haute couture italiana, accanto alla valorizzazione del Made in Italy e ad una costante ricerca di talenti emergenti, atelier e progetti di street art, ha potuto trovare nell’attività dell’organizzazione romana un’importante vetrina internazionale.

A darne conferma è lo stesso luogo deputato ad essere il “fulcro della moda”, il nuovo fashion hub, ovvero l’ex Dogana di San Lorenzo, location che dona alla kermesse un sapore underground in linea con le altre capitali europee. E’ lo stesso Presidente, Silvia Venturini Fendi ad affermare che “E’ un’area industriale nel cuore di un quartiere effervescente, che i giovani amano. Li abbiamo raccolto tutte le anime di AltaRoma, i talenti emergenti, gli atelier storici, sartorie, e laboratori di nicchia e innovativi nella sezione “Artisanal Intelligence” e In Town con le sue mostre, eventi e party”.

L72 Collection - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-
L72 Collection – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone – Gianluca Palma – Luca Sorrentino

Il lavoro di scouting portato avanti dalla kermesse in questi anni ha trasformato AltaRoma in una vetrina internazionale del new fashion del Made in Italy preparando i giovani designer al debutto oltre confine. Via libera dunque ai nuovi creativi che espongono le loro creazioni sotto gli occhi dei personaggi della moda. Numerosi sono i talenti provenienti dal progetto di ricerca Who Is On Next? organizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia, che hanno anticipato la moda Fall/Winter 2016/17. Si tratta di designer come Lee Wood, fondatore di L72, marchio vincitore del concorso Who Is On Next? 2015 che propone una collezione dove lo sportwear si fonde con l’estetica anni ’50. Cotoni compatti, lana e nylon su una silhouette a corolla dove stampe floreali vintage e colori pop si mixano insieme. ShanXi è invece il designer cinese che firma la collezione del brand Miao Ran, anch’esso finalista al concorso Who Is On Next? 2015. Uomo e donna sono indistinguibili. Gli outfits dalle linee morbide e multilayer giocano sulle tinte forti. Denim e cappelli in lana con ponpon oversize sono il must have per la prossima stagione. Atmosfere ovattate dai colori pastello ricordano il profumo dello zucchero filato.

Luca Sciascia - Courtesy of Press Office - PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino
Luca Sciascia – Courtesy of Press Office – PH. Salvatore Dragone-Gianluca Palma/Luca Sorrentino

Torna in auge il bonton anni ’50 per Luca Sciascia. Inaspettate stratificazioni materiche conferiscono dinamismo alla silhouette degli abiti. Maglieria oversize avvolgente si contrappone agli asciutti leggins in paillettes ricamati a mano, ai long dress impalpabili, e ai mini dress strutturati. Capospalla destrutturati, comodi e avvolgenti dalle tinte baby completano i look conferendo un’immagine di femminilità spensierata.

Giuseppe Di Morabito celebra invece il mondo floreale, con particolare riferimento alle opere dell’Arcimboldo. Una palette dai colori pastello che va dai pacati toni del rosa al verde pistacchio, fino alle tinte di rosso, verde smeraldo e nero grafico. I fiori sono il tema dominante della collezione e sono stampati su abiti tagliati al ginocchio o decorati con volant, oppure come pattern sono applicati su calze. Una danza di colori delicati si alterna su capi di diverso peso e volume. Dai cappotti in lana ricamati si passa alle sete doppiate, così come macramè e pizzi si contrappongono a tessuti di pelle cromati.

Greta Boldini - Copyright  www.altaroma.it - PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino
Greta Boldini – Copyright www.altaroma.it – PH. Salvatore Dragone-Gianluca PalmaLuca Sorrentino

La collezione di Greta Boldini ci trasporta invece all’interno di scenografie parigine, dove Isabelle, protagonista del film di Bernardo Bartolucci “The Dreamers”, è la loro musa. Come un sogno la collezione celebra la bellezza assoluta grazie agli iconici plissè a doppia spina declinati su rasi misti seta e su viscose adagiate su morbide organze. Scelta pregiata di tessuti che vanno dal crêpe de chine alla georgette di seta per i look serali, fino alle angore e ai strutturati tweed. Una palette dove a spiccare sono il ceruleo, il rosso scarlatto, fiordaliso e giallo zafferano. Una sensualità portata anche attraverso capi presi dal guardaroba maschile come il maxi cappotto o la camicia.

Artisanal Intelligence - Body for the Dress
Artisanal Intelligence – Body for the Dress

AltaRoma si è trasformata sempre di più in una ardente incubatrice di nuovi stilisti, non solo di abiti, ma anche di accessori, borse e scarpe come lo testimonia il progetto A.I. Artisanal Intelligence, una piattaforma nata per unire Arte, Artigianato e Moda tutto in nome del Made in Italy, che presenta per l’occasione “Body for the Dress”. L’ex Dogana ha accolto anche un altro ricco percorso espositivo che ha dato visibilità a 4 designer finalisti nella categoria accessori, Avanblanc, Bams Moda, Catherine de’ Medici 1533 e Giannico, il tutto nell’ambito di un suggestivo allestimento ecosostenibile curato da Arredopallet.

Avanblanc
Avanblanc

Avanblanc, fondato da Francesca Calistri, è il progetto imprenditoriale di borse nato nel 2014 dopo una lunga esperienza attraverso varie collaborazioni con Scervino Street, Mila Shon e Francesco Biasia. Un design essenziale e innovativo il suo, che grazie alla scelta di pregiati materiali, tecniche di costruzione avanzate e un’attenta lavorazione dei pellami, garantisce il rispetto del Made in Italy.

Bams
Bams

Il marchio Bams nasce invece dall’ispirazione di 3 giovani imprenditori unita dalla passione per la moda e l’artigianato. Il risultato è un mix di tessuti tappezzeria, pellami esotici, velluti con lavorazioni uniche, sete indonesiane e cotoni rifilati. Ogni scarpa Bams è unica nel suo genere. Vero must della collezione è la ballerina, una calzatura raffinata e comoda al contempo tanto amata dalle dive di oggi e di ieri.

Catherine de' Medici 1533
Catherine de’ Medici 1533

Catherine de’Medici 1533 nasce dall’estro creativo di Francesca Pisano in tributo a Catherine De’ Medici, la prima donna ad aver indossato i tacchi. Rispetto per la tadizione e raffinatezza dello stile sono i valori alla base del suo progetto. Le sue creazioni rappresentano il vintage reinterpretato in chiave moderna, come le emotion degli smartphone applicati su pumps e sneakers. 

Giannico
Giannico

Giannico è un marchio giovanissimo. A soli 17 anni Nicolò Beretta realizza la sua prima collezione di scarpe in Italia riuscendo a presentare le sue creazioni Autunno/Inverno 2013/2014 durante la fashionweek di Milano e Parigi. Ad uno stile bon-ton Giannico aggiunge un pizzico di aggressività con tacchi stiletto e linea a punta, il tutto impreziosito da contrasti cromatici, texture e applicazioni gioiello.

Quattromani FW16-17_27
Quattromani FW16-17 – Courtesy of Press Office

Prosegue dopo il successo delle prime edizioni la collaborazione tra AltaRoma e il contemporary department store Coin Excelsior a sostegno dell’opportunità di creare un link tra designer e cliente finale. Quattromani per l’occasione ha presentato la sua collezione F/W 2016-2017 con una sfilata performance dove i capi incontrano realmente le clienti. Anche questo anno AltaRoma rinnova l’impegno nella promozione della formazione offrendo all’Accademia Koefia, all’Accademia Costume & Moda e all’Accademia di Belle Arti di Frosinone l’opportunità di presentare il proprio lavoro e le collezioni di giovani studenti. Altra novità è la presenza dell’innovativa start up, TFORTHREE, selezionata da Smart&Start Ialia. La start up è un laboratorio creativo di giovani designer, un contemporary fashion brand e un canale di vendita globale che per l’occasione ha presentato in anteprima la sua prima Capsule Colection M.I.T. Multiple Identity TforThree

M.I.T  Multiple Identity TforThree - Courtesy of Press Office
M.I.T Multiple Identity TforThree – Courtesy of Press Office

AltaRoma non è stato però un evento chiuso nel fashion hub, anzi grazie al progetto pilota “Road to Style – Celebrating Via dell’Oca e Via della Penna” sono state valorizzate le vie cult dello shopping romano portandovi le creazioni di giovani design come quelle di Benedetta Bruzziches, finalista di Who Is On Next? 2012 . Boutique di nicchia, raffinati atelier e piccoli laboratori sono stati così il palcoscenico per l’esposizione diffusa dei nuovi talenti. Il legame della città è fondamentale per il successo della manifestazione. “Roma ha un potenziale enorme, AltaRoma da sempre è impegnata nella valorizzazione non solo delle sue realtà produttive – dichiara il Presidente di AltaRoma, Silvia Venturini Fendi – ma anche dei suoi quartieri, degli spazi meno noti […]”. Altro evento da segnalare è stato AltaRoma – XVI “World of Fashion” confronto tra Oriente e Occidente attraverso il linguaggio della moda. Inserito nel palinsesto “In Town”, e diretto da Nino Graziano Luca, hanno sfilato le creazioni di quattro stilisti internazionali, lo stilista palestinese Jamal Taslaq, il fashion designer Fawzi Nawar, la stilista colombiana Lisbeth Camargo e la fashion designer italiana Maria Laura Froio. Una vetrina privilegiata questa, che varca i confini nazionali abbracciando diverse culture e linguaggi che tra loro rappresentano la vera ricchezza di un mondo in continua evoluzione.

 

Altaroma 2016. L’Atelier dell’Haute Couture

Un calendario fitto di appuntamenti quello dell’edizione di gennaio di Altaroma, la fashionweek capitolina, che ogni anno con i suoi due appuntamenti, uno adesso e l’altro a luglio, crea molteplici momenti di aggregazione tra le storiche realtà italiane della moda e le nuove realtà produttive e creative internazionali. Dal 29 gennaio al 31 gennaio 2016, con pre-opening il 28, la Capitale ha ospitato il meglio del fashion system grazie alle sfilate di Haute Couture organizzate da Altaroma, società partecipata tra Comune, Provincia e Camera di Commercio, considerata centro propulsore dell’Alta Moda italiana nonché piattaforma di lancio per stilisti emergenti.

Tante le novità in questa edizione a partire proprio dal luogo deputato alla kermesse. E’ l’ex Dogana di San Lorenzo l’headquarter di Altaroma, una location che mette in contrasto l’archeologia industriale con il mood sofisticato dell’evento. Formula vincente dell’evento è la voglia di mantenere ben salde le radici con gli stilisti più celebri e allo stesso tempo dare spazio a quelli emergenti, grazie anche alla solida struttura del programma suddiviso in tre sezioni. Atelier, dedicato ai defilé di maison, piccoli atelier e sartorie, Fashion Hub, dedicata a scouting, formazione e promozione dei talenti emergenti ed In Town, destinato a iniziative e attività connesse alla moda con l’occasione di instaurare contatti utili e promuovere il fashion business in città.

Curiel Couture  Primavera- Estate 2016 - Courtesy of Press Office
Curiel Couture Primavera- Estate 2016 – Courtesy of Press Office

La sezione Atelier vede quest’anno ampliare il proprio raggio d’azione creando un importante fil rouge tra i talenti emergenti della couture, dell’alto artigianato, dell’alta sartorialità e le maison storiche promuovendo il binomio tradizione-contemporaneità come un importante momento di approfondimento culturale e strumento formativo-educativo al servizio dei nuovi creativi. Sono molteplici le maison a presentare le proprie collezioni haute couture in questo spazio.

Curiel Couture si è ispirata alla natura che nasce.“Il Mio Giardino” s’intitola la collezione. Una natura che sboccia e si assopisce per tornare a sorridere. Le forme delle foglie e delle corolle dei fiori prendono vita e si trasformano in pantaloni, gonne e corpetti. Roseti e ortensie creano leggiadri abiti di chiffon stampato. Un inno alla vita la collezione Curiel per la Spring – Summer 2016 presentata negli spazi dell’ex Dogana di San Lorenzo in Roma.

Curiel Couture Primavera-Estate 2016 - Courtesy of Press Office
Curiel Couture Primavera-Estate 2016 – Courtesy of Press Office

Come in una favola sinuose gatte bianche e nere, come gli abiti che indossano adagiate su velluti e sete, mostrano i loro sontuosi vestiti. Ispirandosi all’antica favola della Gatta Bianca Anton Giulio Grande fa rivivere nei salotti di Palazzo Ruspoli una sofisticata e capricciosa arte dell’haute couture.

Anton Giulio Grande - Courtesy of Press Office
Anton Giulio Grande – Courtesy of Press Office

Pizzi, piume e frange sono il motivo ricorrente della collezione, liason che unisce l’antico al moderno, il mito della favola alla maestria di un’alta moda alla ricerca di atmosfere intime e riflessive. Sottovesti intarsiate da pizzi e jais con spalline ricamate, orecchie di raso tempestate di Swarovsky. Ancora cappottini, cappe e scialli di piume di struzzo o stole di marabù. Colori, dettagli e accessori, sembrano usciti da racconti fiabeschi dove i vestiti di principi e principesse sembrano irreali.

Antonella Rossi - Haute Couture SS 2016 - Courtesy of Press Office
Antonella Rossi – Haute Couture SS 2016 – Courtesy of Press Office

E’ una New York creativa e multietnica ad ispirare la collezione di Antonella Rossi Haute Couture SS 2016, disegnata da Giulia Mori e presentata al Westin Excelsior Hotel durante le quattro giornate di AltaRoma. In passerella anche Coumbelle Kane, top model senegalese testimonial del progetto African Fashion Gate. Palette variegata che va dal bianco iceberg al panna, dal verde mela al rosso amore fino al sofisticato blu cielo. La silhouette riprende quella degli anni ’90 caratterizzata dalla sovrapposizione di capi, contrasti di colore proposti con particolari trasparenze e lussuosi ricami. Capi casual potremmo dire, ma lavorati a couture con pregiati tessuti italiani. Novità del brand è la sperimentazione di materiali inusuali come la spugna accanto al raso, voile e piquet di cotone e l’immancabile tulle.

Giada Curti  Spring-Summer 2016  Courtesy of Press Office
Giada Curti Spring-Summer 2016
Courtesy of Press Office

La “Divina Marchesa” è la nuova dark lady dall’eterna allure, la “Donna” della Primavera-Estate 2016 di Giada Curti. Dalla scia di corrente futurista nella quale si è imposta la figura epocale della Marchese Luisa Casati prende vita una collezione dalle velate e impalpabili trasparenze, sovrapposizioni inconsuete di tessuti elaborati come il pizzo debrodé su vestaglie satin. Bianco e nero si fondono insieme creando un effetto di spiccata naturalezza. Cordoni di seta circondano il collo, ponchos velati si alternano sul verde smeraldo. Ballerine stringate donano alla silhouette una aristocratica postura. Immancabile una sposa Boldiniana dall’allure poetica.

Luigi Borbone - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Luigi Borbone – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La Primavera-Estate 2016 di Renato Balestra trae ispirazione invece dal mondo ellenico, dove Atena, mitologica dea greca diventa il simbolo della nuova collezione. Il bianco candido degli abiti si mescola ai ricami dorati e agli accessori prettamente in metallo dorato ed intarsi. Un crescendo di colori fino all’arancio esplodono negli abiti a rievocare il sole greco. Tessuti plissettati ricordano le colonne dei templi dell’antica Grecia. A chiudere la collezione un abito interamente ricamato in oro. La sposa ieratica in bianco latte finemente drappeggiato, è avvolta in un grande mantello di prezioso pizzo ricamato che si apre in due ali di farfalla.

Luigi Borbone  Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Luigi Borbone Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Luigi Borbone per la collezione Primavera-Estate 2016 s’ispira all’Orlando del film di Sally Potter tratto dal romanzo di Virginia Wolf, dove femminile e maschile si alternano dopo un sonno che prelude al cambiamento. Il concetto di genderless si fa largo tra le pieghe degli abiti leggeri, impersonificato nell’immaginario dello stilista dalla protagonista del film, Tilda Swinton, famosa modella e attrice dai tratti androgini. Una palette dai colori tenui e pastello asseconda la trasformazione come sfumatura, non con il buio del nero ma con il blu profondo per sottolineare che la metamorfosi avviene prima all’interno della donna e poi all’esterno. Cascate di Swarovsky ricoprono di dettagli gli abiti, divenendo talvolta una scintillante armatura. Le acconciature vaporose e morbide sono arricchite da accessori come grosse brooches o corone dallo stile medioevale. Ai piedi solo ballerine con lacci, uno dei trend assoluti della prossima PE 2016.

Rani Zakhem - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Lo stilista di origini libanesi, Rani Zakhem ci porta in una immaginaria pista da ballo per farci volteggiare nei mitici balli dei tempi passati, e indietro nel tempo in una New York anni ’60 e ad un party di Truman Capote, con la sua collezione SS 2016 intitolata “One more dance”. Abiti ariosi che scintillano in gocce di brina e si muovono leggiadri. Lo stilista attinge a piene mani negli archivi dei grandi creatori dell’America del dopo guerra conducendoci attraverso i look creati da Charles James, Jacqueline de Ribes per le principesse dei tempi moderni.

Rani Zakhem  - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Rani Zakhem – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La collezione vuole essere un vero e proprio omaggio a New York e all’euforia degli anni ’60, nonché allo sfarzo degli anni ’80 ben espresso da gioielli, pellicce e quant’altro di splendente contraddistingue quel periodo. Una collezione questa da red carpet, dove tornano ad essere protagonisti i fiocchi. Dai bustier sbocciano gonne a corolla lunghe fino a terra o si fermano alla caviglia, come nella Nouvelle Vague. Ricami che ricordano la Belle Epoque li troviamo nelle cascate di tulle delle crinoline, che gonfiano le gonne di duchesse, organza o Mikado. I corsetti sono impreziositi da lucenti cristalli. Abiti a sirena in morbida seta, e strascichi qua e là rendono la silhouette maestosa ed elegante. I colori per eccellenza, polverosi ed opachi danno vita a sogni nostalgici. L’essenza della collezione? Ovviamente romanticismo, freschezza e purezza.

Sabrina Persechino - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

Sono architetture le sue collezioni, prima ancora di essere l’estro di una stilista. Ogni sua creazione è un valore aggiunto alla sua creatività. Stiamo parlando di Sabrina Persechino, che ha presentato per la collezione Primavera-Estate 2016, di scena all’ex Dogana, una reinterpretazione delle architetture di Eric Owen Moss. L’audacia delle costruzioni di Moss, che sembrano a prima vista delle ragnatele tessute casualmente, danno ampio spazio alla creatività della Persechino che utilizza la teoria dell’architettura di Penelope, per fare e disfare i suoi abiti come Moss disfa gli edifici, come la riqualificazione di Culver City, la Torre (W)rapper e il Waffle. Prospetti apparentemente vuoti, smantellati sulle sensuali schiene e sui decolté profondi.

Sabrina Persechino - Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office
Sabrina Persechino – Spring-Summer 2016 Courtesy of Press Office

La continua ricerca di contaminazioni portano Sabrina Persechino a sperimentare l’utilizzo di nuove trame e orditi, composti talvolta da tagli casuali, e altre volte da tagli paralleli come pettini di un telaio. Protagonista della collezione P/E 2016 è Aracne, la giovane tessitrice trasformata secondo la leggenda in ragno da Atena, e l’abito peplo, tipico delle regioni elleniche. Proprio come un ragno abile trapezista, che oscilla su un filo di seta, le stesse stoffe tessono gli abiti della collezione. Come ragnatele bagnate dalla brina la palette di colori punta sui toni argentei e lunari, ma anche ferrosi come gli edifici del Moss, bianco, nero, cobalto e un rosa argenteo per il peplo della dea Aracne.

 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...