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Etro, disegni foliage e stampe nella nuova Summer Capsule Collection firmata Marco De Vincenzo

Etro svela la nuova Summer Capsule Collection disegnata dal Direttore Creativo Marco De Vincenzo: un guardaroba fresco e vivace, ricco di colore e di stampe che richiamano elementi naturali attraverso  le nuance dell’estate.

Etro, Summer Capsule Collection
Etro, Summer Capsule Collection

La selezione include capi uomo e donna in tessuti leggeri: dagli abiti in cotone e in georgette plissé per lei, ai completi con camicie e t-shirt su bermuda e boxer mare per lui.

Etro, Summer Capsule Collection
Etro, Summer Capsule Collection

Disegni foliage all over e motivi di more selvatiche arricchiscono i nuovi look.

Etro, Summer Capsule Collection
Etro, Summer Capsule Collection

La collezione include anche beachwear e costumi da bagno completati da accessori coordinati come foulard, bucket hat, le nuove coffe in pelle traforata e l’iconica Love Trotter con il logo Pegaso impreziosito da ricami floreali.

Etro, Summer Capsule Collection
Etro, Summer Capsule Collection

La nuova Summer Capsule Collection è disponibile su etro.com, presso gli store Etro e in selezionati retailer nel mondo.

Etro, Summer Capsule Collection
Etro, Summer Capsule Collection

Le boutique Etro di Capri e Forte dei Marmi presenteranno un allestimento speciale ispirato alla collezione.

Photo credits Courtesy of Press Office

Milano Fashion Week, l’inverno di Marco De Vincenzo per Etro è “Radical”

Arriva un momento nel quale il confronto con le radici non può più essere procrastinato: per andare avanti, ma anche per plasmare veramente la propria identità.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Quel momento, per Marco De Vincenzo, accade ora. Più il direttore creativo si addentra in Etro, più il dialogo con ciò che Etro rappresenta diventa impellente.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

La risposta a tale scambio, ovviamente, non può essere riassunta in una frase. Un dialogo è un work in progress, esattamente come il luogo che oggi fa da cornice alla sfilata: un palazzo storico trasformato in cantiere, appena impacchettato o pronto per essere spacchettato.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Scavare nella storia di un marchio, dopotutto, è un’impresa archeologica. Tale scelta è certamente radicale, che è esattamente lo spirito attuale di De Vincenzo.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Radical come momento storico che coincide con la fondazione di Etro nel 1968. Radicale, soprattutto, nel senso originario del termine. L’origine di radical, infatti, non è affatto radicale. Preso in prestito dal tardo latino radicalis, significa radice. Le radici di Etro sono nel tessuto e nella stampa: tartan, motivi cravatteria e, naturalmente, paisley.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Tutto questo ritorna oggi, incorniciato da un nuovo senso di precisione geometrica, da una propensione psichedelica per i tagli netti e disegni ritmici. Tutto si mescola istintivamente: lunghi abiti fluttuanti sono abbinati a maglie lunghe e grosse; pantaloni e gilet maschili sono combinati a bluse di seta.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Il tailoring della collezione ready to wear fall-winter 2023/2024, presentata durante la Milano Fashion Week, è alto e preciso, in tessiture opulente. Motivi cravatta brulicano su cappotti avvolgenti con stampe a contrasto all’interno. I pantaloni di jeans accennano, in effetti, ad un look radicale. Essendo Etro un mondo intero, si prendono in prestito elementi dell’arredo domestico, con coperte avvolte su abiti leggeri. Le frange danzano lungo l’orlo di pesanti polo e sciarpe, mentre le applicazioni conferiscono alle maglie argyle un fascino tridimensionale.

MFW, Etro PAP FW 2023/24
MFW, Etro PAP FW 2023/24

Gli accessori sono altrettanto radicali: gli zoccoli Aladdin diventano stivali, mentre lucide Mary Jane hanno tacchi alti e plateau. Le borse oversize tagliate al laser sono un tocco domestico; il nuovo secchiello Saturno è opportunamente e positivamente moody. Radical come modo per confrontarsi con chi si è stati e per definire ciò che si sarà.

Photo credits Courtesy of Press Office

“Eden of Etropìa”, Etro svela la nuova campagna estiva firmata dal direttore creativo Marco De Vincenzo

Etro presenta “Eden of Etropìa”, campagna pubblicitaria della prossima collezione estiva che sancisce il debutto del nuovo direttore creativo Marco De Vincenzo, con un viaggio immersivo attraverso l’heritage e la tradizione della maison.

Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23
Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23

Le immagini scattate a Londra dalla fotografa malese Zhong Lin delineano l’Atto 3 di Etropìa: narrazione estetica in più atti formata dal Manifesto (Atto 1), dallo show Master of Textiles (Atto 2) e dall’imminente lancio di Wonderland of Etropìa (Atto 4), progetto globale di attivazioni retail e wholesale in 10 diverse città del mondo, accompagnate da maxi- installazioni outdoor negli hot-spot dei principali centri urbani.

Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23
Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23

Guardando ai dipinti e ai ritratti dei preraffaelliti, Marco De Vincenzo espande la sua visione onirica e poetica inventando un nuovo paradiso nel quale la mela, frutto iconico della collezione e simbolo di amore, seduzione ed eternità, diventa elemento catalizzante della narrazione.

Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23
Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23

In una dimensione parallela dove ciò che surreale diventa reale, e dove ogni prospettiva si ribalta per lasciare spazio al sogno, le modelle diventano funambole, ninfe, maghe e principesse, circondate da scale e pareti giganti che si scompongono e ricompongono in un set labirintico e paradossale, in un racconto fiabesco e quasi soprannaturale.

Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23
Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23

Nell’Eden contemporaneo di Etro, le protagoniste, come colte da un incantesimo, possono camminare su una fune sospesa nel vuoto, si addormentano nel fascino dell’oblio, si innamorano del frutto magico e diventano un’estensione stessa della natura. In questa tensione continua tra fantasia e realtà, i capi della nuova collezione si arricchiscono di fiori, frutti e uccelli che intrecciano il passato e il futuro della Maison celebrando il Made in Italy attraverso l’arte meravigliosa dei tessuti.

Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23
Etro, “Eden of Etropìa”, Adv Campaign SS23

Interpretata con occhi nuovi, la tradizione è utilizzata da Marco de Vincenzo come uno strumento di ricerca ed evoluzione verso un’estetica eccentrica e insieme essenziale, espressa nel gioco dei volumi micro e macro, nelle stampe amplificate, nei ricami preziosi e nella forma inedita della nuova Vela Bag.

Fotografa: Zhong Lin
Stylist: Gabriella Karefa-Johnson
Modelle: Iman Kaumann, Akon Changkou, Livia H

Photo credits Courtesy of Press Office

Sanremo73, Levante conquista tutti con i look firmati Etro

Etro veste Levante per la sua partecipazione alla 73° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.


Il direttore creativo Marco De Vincenzo ha realizzato per la cantautrice siciliana 4 look in esclusiva per le sue performance sul palco del Teatro Ariston dove presenterà il brano ”Vivo”. Il racconto estetico parte dalla glorificazione del corpo di Levante ed esalta il desiderio della cantautrice di esprimere sé stessa in modo inedito, dopo l’esperienza della maternità.

Etro per Levante, Sanremo73_credits Courtesy of Press Office
Etro per Levante, Sanremo73_credits Courtesy of Press Office

Il suo corpo è infatti reso protagonista in tutte le esibizioni e immerso in tessuti e colori che sottolineano l’alternanza tra stati d’animo opposti: il buio e la luce, il vinile e la georgette, la forza e la fragilità, il pizzo e l’organza. La silhouette è asciutta e grafica e le gambe, sempre in mostra, diventano protagoniste su platform altissimi. La Levante vestita Etro è un’eroina che mette in mostra la sua potente fisicità.

Questo progetto riconferma lo stretto legame professionale e di amicizia tra il Direttore Creativo di Etro Marco De Vincenzo, Claudia Lagona e lo stylist Lorenzo Oddo.

VIVO è il brano che precede il lancio del nuovo album dell’artista, OPERA FUTURA che uscirà il 17 febbraio.

San Valentino, Etro omaggia la festa degli innamorati con due fragranze genderless

 

Aspettando San Valentino, Etro celebra il senso più profondo dell’amore – incondizionato e inclusivo – con due fragranze gender fluid create con accordi e accenti esclusivi, ricchi di stile e fascino sensoriale.

Etro, fragranze per San Valentino
Etro, fragranze per San Valentino

Via Verri e Etra sublimano un messaggio condiviso di libertà attraverso due fragranze moderne e raffinate che evocano immagini sognanti di prati in fiore e boschi meravigliosi.

Etro, fragranze per San Valentino
Etro, fragranze per San Valentino

VIA VERRI
Eau de Toilette
L’energia pulsante del quadrilatero della moda milanese ispira una fragranza unica che svela la sua eleganza in un crescendo sensuale di petali lussuosi, sfumature luminose e toni speziati. Morbida e sorprendente, l’Eau De Toilette Via Verri evoca il nome della prima boutique Etro Profumi celebrando l’infinita passione e la creatività della Maison.

Etro, fragranze per San Valentino
Etro, fragranze per San Valentino


ETRA

Eau de Toilette
Evocazioni mitologiche e fascino moderno si incontrano in una fragranza vibrante, gioiosa e appassionante, caratterizzata da una composizione magnetica di note boisé orientali. Etra cattura tutti i sensi liberando sentimenti di ottimismo e vitalità attraverso un cuore caldo e morbido avvolto da accenti dolci e speziati.

Photo credits Courtesy of Press Office

Cooking Couture: la moda si porta in tavola

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Fashion love food. E viceversa. Dalle passerelle alla tavola. L’Italian style e i piatti visionari di un grande chef, che interpreta 11 famosi fashion designer. Ebbene sì, è questa la novità assoluta in fatto di cibo e moda, una fusion perfetta tra due mondi apparentemente diversi, ma assolutamente accomunati dall’elemento creativo. Si tratta infatti di due arti, la cui similitudine è molto più chiara quando la si guarda dalla giusta prospettiva, come se fosse un quadro impressionista. D’altro canto moda e cucina sono due parole dietro le quali risiede tutta la magia e la maestria dei loro creatori. Binomio vincente quindi sopratutto nel nostro panorama italiano, dove entrambe rappresentano il cavallo di battaglia della nostra eccellenza.

Dalle catwalks alla tavola, gli abiti di grandi designer si trasformano così in piatti prelibati d’alta cucina. Food and fashion diventano un tutt’uno grazie a Matias Perdomo, chef stellato del ristorante Al Pont de Ferr di Milano, che in collaborazione con AmazonBuyVip, lo shopping club online di Amazon che vanta una grande fashion expertise,  ha creato piatti ispirati ai capi delle collezioni Primavera/Estate 2013. Un omaggio all‘Italian Taste così come al Made in Italy.

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Il risultato? E’ Cooking Couture, un libro edito da Marsilio in cui sono raccolte le immagini di 11 piatti dedicati ad altrettanti stilisti di fama mondiale. Il compito di immortalare la bellezza dei piatti accostandoli ai singoli look da passerella è stata affidata al fotografo Giovanni Gastel, che ha saputo in ogni scatto, unire i due mondi apparentemente così lontani. Cooking Couture, curato e scritto da Gisella Borioli, esplora il mondo della moda da una prospettiva diversa e punta sulla convergenza tra i due universi legati dal fil rouge della bellezza, creatività e originalità. La collezione di piatti haute-couture inventati da Matias Perdomo, si confronta con gli undici stilisti contemporanei più amati in tutto il mondo.

Il grande Chef  non è neofito al mondo della moda. Ultimamente è stato anche scelto da Benetton insieme a Lea T e ad altri perosnaggi per la campagna primaverile. Con la pubblicazione del volume, il legame con la moda diventa sempre più stretto. Lo chef si immerge nel fashion system riproducendo con gli ingredienti i disegni delle bluse pastello firmate Blumarine. In un piatto riesce a ricreare le geometrie di una bag firmata Marni e le celebri fantasie Missoni, l’essenzialità di un completo Armani e l’estro di un paio di scarpe Prada.

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La fantasia non ha limiti. Sea&Sun per Dolce e Gabbana, dove il piatto fa emergere un’insalata di mare scultura, Color Mix per Missoni, dove una lasagna può essere degna di essere incorniciata in un museo. Prada è invece rappresentata con una scarpetta di radicchio calzata su un pavé di fois gras. Centosessanta pagine di eleganza e profumi declinati in diversi gusti, che rendono visionari quei suggestivi assaggi dell’eccellenza culinaria. Le maison che hanno fatto la storia dell’haute couture si susseguono come deliziose portate di un menù stellato. Fumo freddo per Ennio Capasa e Costume National, dove l’effetto dark di una marinata affumicata di ricciola e caviale su lastra ghiacciata è intagliata da effetti di fumo. Geo Complement per Marni, e per Versace invece la preziosità del tuorlo d’oro con triglia d’argento. Lussuosi giardini di Babilonia con granita di zafferano, velluto di carota, pistacchi e granita prendono vita per dar forma ad Etro. Tra le pagine del libro non si nota mai il distacco tra cucina e abito, tra ingrediente e accessorio, sembra tutto far parte di un gioco di simmetrie, tessuti e colori che creano armoniosamente un vestito come un bel piatto. Non resta che lasciarsi trasportare sull’onda della creatività, tentare dal profumo dello stile preferito e ispirare da una delle tante perle culinarie sapientemente disseminate tra le righe del libro.

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“Non c’è avanguardia senza tradizione” dice Matias Perdomo, alla realizzazione di un piatto dall’ispirazione siciliana, quella Sicilia tanto cara a Dolce e Gabbana, dove i finti peperoncini preparati e glassati, sembrano un classico della dieta mediterranea, ma in realtà sono molto di più.

In Cooking Couture secondo la curatrice Gisella Borioli, c’è molto di più. C’è stile, studio, passione, fantasia nelle portate e sopratutto nel fascinoso modo in cui queste vengono presentate. Indovinare con cosa sono creati abilmente questi piatti risulta non facile, ma occorre uno chef visionario come Perdomo e il suo team per entrare in quella dimensione chiamata arte. Matias riesce a dare corpo ai sogni mentre il fotografo dona stupore con i suoi scatti al food fashion creato dallo chef stellato.

Assaggi di moda, ricette creative, foto d’autore. Cooking Couture è tutto questo. La moda è servita su un bel piatto di design, per illuminare gli occhi e stuzzicare i palati degli appassionati delle due eccellenze del made in Italy, per la prima volta unite assieme da un genio della cucina.

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Raccontare Milano. Raccontare la moda seguendo le annotazione che gli addetti ai lavori riportano nei loro taccuini da viaggio, vere e proprie guide per scovare il nuovo nella capitale della moda. Questo il nostro obiettivo. E così raggiungiamo Danilo Di Pasquale. Chiacchierandoci  si rischia di scambiarlo per il classico roomate patito di cinema, fumetti, film, musica e quant’altro abbia a che fare con la cultura. E quasi quasi lo definisci un po’ nerd se non fosse per il fatto che lui è il casting director di numerosi brand di moda. Da Etro a Trussardi passando per Andrea Incontri. Praticamente passa le giornate visionando ragazze e scegliendo le migliori. E non è un politico. Inizia con lui la nostra immersione nella Milano Fashion Week. Ci attende a casa, al riparo dalla neve. L’appartamento sembra destinato ad incantare: è come se i numerosi libri, dvd, cd e cataloghi che arredano casa fluttuassero in un’atmosfera rarefatta.

Neanche il tempo di lasciarsi titillare dalle sorprese della casa che è tempo di andare. Si inizia da Etro. Nel backstage sembra di sentire il sapore del glam, tra trucchi vinilici, top model androgine e addetti ai lavori creativi. Il backstage di Etro raccoglie la magia della moda e la ripropone attraverso l’allegria e la passione in quel che si fa. In passerella, invece, sfilano capispalla asimmetrici, zip di derivazione Schiaparelli e stampe grafiche ricercate che spesso vengono estese anche alle borse.

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Altro giro, altra corsa: Super, il progetto espositivo di Pitti Immagine e l’istallazione di Caterina Gatta, giovane designer romana.

Caterina Gatta Super Pitti

Visitare con lentezza. Questo il nostro consiglio prima di osservare l’esibizione di Caterina Gatta al Super. Il respiro è quella della ricercatezza. L’allestimento di cornici bianche con dentro le modelle finisce per influenzare l’esperienze temporale dell’approccio, invitando così a rallentare e a soffermarsi sulle stampe vintage anni ’80 e ’90 e sui contrasti delle modelle, dall’aspetto ben strutturato, e degli abiti, più romantici e brillanti. Il tutto sembra essere un omaggio a Frida Kahlo, la pittrice messicana che amava la moda pattern e gli accessori per capelli. E così la nuova collezione di Caterina Gatta parte dal folk per arrivare alla creatività e alle filosofie di Gianni Versace, Irene Galitizine, Pino Lancetti e Mila Schon. Come? Attraverso fantasie fiorite, gonne ridotte o extralong, pantaloni dalle maxi plissettature.

Caterina Gatta Super Pitti

Lasciamo il Super per immergerci tra panda, giraffe, gorilla e labbra. Alla scoperta della potenza del segno grafico. Raggiungiamo Mirko Fontana e Diego Marquez di Au Jour Le Jour. La loro collezione si compone di abiti dalle forme e dai tagli essenziali, ma resistere diventa impossibile. Le stampe, infatti, raffigurano gorilla, giraffe e tartan. Una moda ironica, che non sfocia nel trash. Anzi, risulta essere dannatamente elegante e in grado di esaltare la personalità di chi la indossa. Elegant pop all over. La moda sembra essere tornata divertimento. Così tra questi grafismi s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mar.

au jour le jour

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