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“Renu Jacket”, Pangaia ed Evrnu lanciano la prima giacca in denim al mondo realizzata con rifiuti tessili

Il brand di ricerca dei materiali Pangaia lancia la sua ultima innovazione attraverso il Pangaia Lab. Realizzata con il NuCycl® dell’azienda di innovazioni tessili Evrnu, la giacca “Renu” segna un momento cruciale nel viaggio del brand verso l’innovazione dei materiali, in quanto è il primo prodotto in denim realizzato interamente da scarti tessili di cotone.

Renu Jacket by Pangaia
Renu Jacket by Pangaia

Pangaia Lab è la piattaforma di sviluppo all’interno di Pangaia, che apporta tecnologie avanzate ai prodotti lifestyle, rendendo possibile alle persone di indossare il futuro, ora. La collaborazione con Evrnu è nata dalla missione comune di trovare sostituti per le fibre realizzate con un elevato dispendio energetico, come il cotone, e di sfruttare il valore dei materiali già in circolazione, piuttosto che di combustibili fossili, fibre di origine animale o vergini. La giacca  Renu è il primo prodotto denim al mondo interamente realizzato in NuCycl®.

Renu Jacket by Pangaia
Renu Jacket by Pangaia

«Evrnu rappresenta il meglio dell’innovazione nel settore delle fibre riciclate. Abbiamo intrapreso un lungo viaggio insieme come partner e siamo lieti di presentare il nostro primo prodotto in collaborazione, dimostrando lo straordinario potenziale di qualità superiore delle tecnologie di riciclo», ha dichiarato Amanda Parkes, responsabile dell’innovazione

La tecnologia NuCycl® di Evrnu

NuCycl® di Evrnu è una fibra creata da rifiuti tessili pre- e post-consumo. È fino a 4 volte più forte rispetto ad altre fibre cellulosiche, tra cui il cotone e la maggior parte delle MMCF (Man Made Cellulosic Fibers), e può essere riciclata fino a 5 volte senza perdere prestazioni o qualità. L’utilizzo di NuCycl® contribuisce a dirottare i rifiuti tessili dalle discariche e dall’incenerimento e riduce la dipendenza dell’industria da cotone, MMCF, nylon e poliestere. A differenza del cotone riciclato meccanicamente, NuCycl® non deve essere miscelato con alcuna fibra vergine e consente più cicli di riciclaggio, rendendolo un’alternativa significativamente meno dispendiosa in termini di risorse rispetto al cotone o al poliestere.

Renu Jacket by Pangaia
Renu Jacket by Pangaia

«Siamo entusiasti di collaborare con Pangaia, che condivide la nostra volontà di scoprire il futuro dei materiali e della tecnologia per l’industria della moda”, afferma Stacy Flynn, ceo e co-fondatore di Evrnu. “La nostra missione è aiutare i marchi a creare capi di abbigliamento con materiali riciclati che non solo siano di altissima qualità, ma che possano anche continuare a essere riciclati. Siamo entusiasti della crescente domanda di NuCycl da parte del mercato».
La giacca “Renu” fa parte dell’ultima collezione di Pangaia: con una vestibilità oversize, è pensata per essere indossata sopra una felpa con cappuccio. In questo lancio limitato, la firma di brand è sostituita dal numero di edizione della giacca.

Da ieri, la Renu Jacket è acquistabile  sul sito ufficiale PANGAIA.com.

Photo credits Courtesy of Press Office

“Save the Glacier”, ecco la capsule eco-friendly di Alberta Ferretti per salvaguardare i ghiacciai del Monte Bianco

Alberta Ferretti si unisce a Skyway Monte Bianco in un progetto di sostenibilità a supporto dell’ambiente e dei ghiacciai. Nasce così la capsule in edizione limitata “Save the Glacier”: un messaggio che diventa Manifesto dell’iconico maglione Alberta Ferretti come invito ad avvicinarsi alla natura e a prendersene cura. Realizzato in morbido cashmere riciclato, il maglione è disponibile in due varianti colore: bianco con scritta nera e nero con scritta bianca.

Alberta Ferretti, “Save the Glacier”
Alberta Ferretti, “Save the Glacier”

Parte del ricavato della partnership sarà devoluto in progetti ambientali per i ghiacciai del Monte Bianco. Come evidenziato nel “Manifesto” Save the Glacier che accompagna ogni maglione «I ghiacciai sono la voce del mondo” e salvarli “significa salvare noi stessi, ospiti di una così grande meraviglia».

La capsule see now buy now Save the Glacier Alberta Ferretti per Skyway Monte Bianco sarà in vendita a partire da metà gennaio nelle boutique italiane Alberta Ferretti, sullo store online albertaferretti.com, oltre che in una rete selezionata di Retailer specializzati e nei punti vendita dell’esperienza verticale di Skyway monte Bianco.

Phouo credits Courtesy of Press Office

Weekend Max Mara e NewLife: il Made in Italy è ecosostenibile

1558417_733282436691768_9174305_nEstetica ed ecosostenibilità. Un binomio indissolubile secondo la filosofia di Weekend Max Mara che, per la collezione Primavera Estate 2014, si avvale della collaborazione della Saluzzo Yarns, azienda leader nella produzione di poliestere. La collaborazione prevede una capsule collection tutta realizzata grazie all’utilizzo dell’innovativo filo NewLifeTM, ricavato dalla conversione delle bottiglie di plastica PET. Il processo che sta dietro a tutto questo non soltanto è completamente meccanico e non chimico, ma prevede anche una riduzione notevole dei consumi in termini ambientali. Si parla infatti di un risparmio di acqua del 94% e di energia del 60% circa con una riduzione dell’emissione di anidride carbonica pari al 32%. Il risultato? Un impermeabile, una giacca senza colletto, una t-shirt e una gonna a tubo decorati da una particolare fantasia in pied-de-poule e negli store da Gennaio 2014. Ad accompagnare i capi ci sarà un’etichetta, che informerà il cliente del progetto green e dello scopo della lavorazione.

Ma NewLifeTM non è soltanto un innovativo filato, quanto una vera e propria realtà ecosostenibile che fa parte della piattaforma internazionale CLASS (Creativity Lifestyle and Sustainable Synergy) e che ha conquistato numerosi premi come il Best Recycled Plastic Product 2012, assegnato da EPRO (European Association of Plastics Recycling & Recovery Organisations) e il Premio Impresa Ambiente nella categoria Miglior Prodotto 2012, assegnato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Camera di Commercio di Roma. La Saluzzo Yarns, entrata a far parte del Sinterama Group, si dice orgogliosa dei risultati raggiunti da NewLifeTM e dalla nuova collaborazione con Weekend Max Mara. E grande entusiasmo è stato espresso anche dal fashion brand che da poco ha installato ben undicimila pannelli solari nel quartier generale dell’azienda per produrre energia in maniera naturale. Pochi, ma importanti gesti per dare avvio a una nuova idea di moda, che sia sostenibile, etica e pulita, senza rinunciare alla bellezza di un capo tutto italiano.

It@rt e WWF: insieme per salvare l’Amazzonia

itart wwf 2Il connubio tra arte e moda è ormai un must, ma -è chiaro- se la contaminazione tra talenti è proiettata a fini etici ed ecosostenibili la curiosità e l’interesse non possono che crescere a dismisura.

Ed è proprio questo l’obiettivo della nuova partnership tra It@rt, progetto toscano fondato da Daniele Querci, e il WWF: salvaguardare l’Amazzonia grazie alla creatività. Nasce così una capsule collection di t-shirt 100% cotone che diventano tela per artisti, grazie a tecniche specifiche e inchiostri non tossici. Parte del ricavato andrà a finanziare il Progetto Amazzonia, promosso dal WWF per proteggere quello che è uno dei più importanti tesori naturali al mondo, ma anche col più alto tasso di deforestazione. L’invito a partecipare è stato rivolto (e ampiamente accettato) a numerosi artisti contemporanei e tra questi spicca il nome di Emilio Isgrò, padre delle Cancellature e di modi innovativi di intendere il rapporto tra parola e immagine.

Il marchio It@rt nasce in occasione del centesimo anniversario del capo basic per eccellenza: era il 1913, infatti, quando la Marina Militare americana scelse la t-shirt come pezzo importante per la propria uniforme. Oggi, dopo aver subito interpretazioni, usi e trasformazioni di varia natura, la classica maglietta in cotone torna alla ribalta e raggiunge livelli ai limiti del lusso. Daniele Querci, infatti, ci tiene a precisare che la t-shirt “pur essendo un capo di abbigliamento, non segue le leggi della moda, ma quelle dell’arte. Ciò significa che le nostre opere/t-shirt non conosceranno mai svendite stagionali, ma anzi il loro valore, grazie al collezionismo, nel tempo può soltanto crescere.” E se tutto questo salvaguarda anche l’ambiente, il progetto non può che apparire di assoluto successo.

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