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Nuovi modi di fare shopping

shoponlineCosa non ci si inventa per vendere! In principio fu la pubblicità, poi arrivò Internet e non basto più: fare shopping diventò ancora più facile, con tutto quello che si desidera a portata di click. Non serve più catturare l’attenzione del potenziale cliente, bisogna impressionarlo per farsi ricordare, fornirgli già la soluzione a tutti i suoi dubbi.

Per questo eBay, piattaforma dove si possono comprare e vendere oggetti nuovi e usati, ha lanciato il concetto di ‘shopping ispirato’ sul nuovo canale Moda, ovvero un luogo virtuale dove gli utenti possono trovare sempre nuovi spunti per il proprio look: dalla it bag da avere assolutamente al colore più in voga fino alle gallery di foto e box a tema costantemente aggiornati sul mondo fashion.

Tutti i prodotti selezionati su eBay Moda sono nuovi e a prezzo fisso, non soggetti dunque alle aste), messi in vendita da migliaia di brand e venditori professionali, sia italiani che internazionali, tutti contraddistinti da Affidabilità Top. Un luogo sicuro e dinamico, quindi, dove fare i propri acquisti, facendo un’esperienza, prima di tutto, e poi ottimi affari.

Sulla falsa riga di questo concetto, anche gli esperimenti di ‘shoppable video’ portati avanti da Nowness.com, il sito d’informazione e approfondimento di Lvmh specializzato in moda, arte, cultura e altro ancora. Cos’è uno shoppable video? Un corto, interpretato da cinque ballerini del teatro Sadler’s Well di Londra, in cui compaiono articoli di Louis Vuitton, Bottega Veneta, La Perla, Kenzo, Maison Martin Margiela, Haider Ackermann e Rick Owens, che si possono acquistare direttamente online in pochi click.

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Un modo di sicuro innovativo per fare shopping anche per il canale, che rimane una piattaforma di contenuti e non pubblicitaria; tuttavia, guardando il video e cliccando sui prodotti interessati, questi rimangono in memoria, pronti per essere comprati direttamente sul sito del brand o su altri e-tailer.

Mettere all’asta il guardaroba: moda o necessità?

suzy-menkes_470x305Chi lavora nel mondo della moda, la conoscerà sicuramente, non foss’altro che nel settore viene venerata e definita la ‘Bibbia vivente’: stiamo parlando di Suzy Menkes, giornalista di moda dell’International Herald Tribune da ormai 25 anni, che ultimamente ha deciso di mettere all’asta il suo immenso e preziosissimo guardaroba. Una delle aste più attese di sempre, che prenderà il nome di “In my fashion: the Suzy Menkes Collection” e si svolgerà online per due settimane, dall’11 al 22 luglio. Sarà Christie’s a battere ogni singolo capo degli 80 lotti, in cui sono stati suddivisi gli abiti dal 1964 ad oggi. Abiti, cappotti, vestiti, giacche, accessori; Emilio Pucci, Yves Saint Laurent (quand’era ancora Yves Saint Laurent!), Christian Lacroix: queste solo alcune delle griffe che fanno parte di questo tesoro inestimabile. “C’é qualcosa di triste negli abiti conservati come in una tomba. Hanno bisogno di vivere e quest’asta prevede la possibilità per loro di camminare alla luce del sole di nuovo, di ballare, di dare a qualcun altro la gioia che hanno dato a me”, ha rivelato Menkes.

Capi colorati, stampati, a fiori, optical, ma raramente solo neri o basici, proprio come lei: “Sono una massimalista per natura, sono sempre stata attratta dagli stampati”. I prezzi partono da un minimo di 200 fino a punte di 1000 sterline, ma cosa non si spenderebbe per una giacca cocktail di Yves Saint Laurent della collezione Le Soleil, datata 1980?

La Menkes però non è la prima a mettere all’asta i suoi vestiti: qualche mese fa è toccato al guardaroba di Lady D di essere battuto a Londra dalla casa d’aste Kerry Taylor per 800 mila sterline, ma molto prima, qualche mese fa della scomparsa nel 1997, la ‘Principessa triste’ precorse i tempi vendendo all’asta decine di suoi vestiti.

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Oggi, in tempi di ristrettezze economiche, pare essere diventata una moda quella di mettere all’asta i propri vestiti. Che sia eBay oppure la propria ‘bottega virtuale’ su Etsy, i requisiti della merce per poter essere appetibile è che sia firmata o vintage. Tante le ragazze che vanno a spulciare nelle soffitte delle nonne, delle zie o delle mamme per scovare dei veri e propri tesori d’altri tempi: vestiti dismessi e incelofanati, di cui però la polvere e il tempo non hanno saputo intaccare il fascino e il valore. Capita così, che curiosando online, si riesca a portare a casa a prezzi accessibili un abito Hermès Vintage Haute Couture Exclusif o delle décolleté Vintage Chanel. Un peccato però privarsene. Ma di questi tempi meglio un guadagno a costo zero oggi per poter poi investire nella nuova collezione Chanel domani. In attesa di tempi migliori, quando si potranno avere entrambi.

You Can’t Fake Fashion!

Nella moda l’imperativo è essere unici, originali. Come ribadisce a chiare lettere la nuova edizione di “You can’t fake fashion”: qui le copie non sono assolutamente ammesse, in nessun modo.

Anche quest’anno la nota campagna di sensibilizzazione verso la contraffazione di borse e accessori griffati è supportata dal Council of Fashion Designers of America in collaborazione con il colosso mondiale di e-commerce Ebay, dove dal 19 marzo scorso è in vendita un’esclusiva limited edition di handbag, tote bag e shoulderbag sulle quali si staglia la drastica scritta: “You can’t fake fashion”, vale a dire “Non puoi falsificare la moda.”.

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L’importante iniziativa, che si schiera a difesa del concetto di autenticità nel settore moda, intende appunto promuovere i capi e gli accessori delle varie Maison attraverso una splendida capsule collection di ben 90 borse rigorosamente “originali” create per l’occasione da altrettanti designers americani, tra cui figurano nomi e marchi celebri come ad esempio Ralph Lauren, Diane Von Furstenberg, Tommy Hilfiger, Carolina Herrera, Derek Lam e Converse.

Ognuno di essi, infatti, ha dato il proprio contributo firmando e personalizzando una borsa unica nel suo genere pensata per focalizzare l’attenzione sulla rilevanza del diritto d’autore nel fashion system.

Tutti insieme per rivendicare un diritto spesso troppo violato dal mercato di massa, dato dal valore unico (e aggiunto) dell’originalità dei prodotti di un’azienda.

E anche e soprattutto del proprio segno di riconoscimento contro l’omologazione in un mercato sempre più aperto, flessibile e quindi globale.fake fashion

Tutte le borse della collezione “You can’t fake fashion” sono – come da tradizione – all’asta su Ebay a partire dal prezzo simbolico di $100. In più sarà possibile acquistare fin da subito la borsa tote disegnata ad hoc per la campagna al prezzo basic di $50 con spese di spedizione gratuite in tutto il mondo.

“Con una borsa venduta ogni quattro minuti, un collaudato sistema di feedback e la presenza di venditori dall’affidabilità top, qualificati per l’ottimo servizio fornito, Ebay si impegna a garantire sempre un’esperienza di shopping e si schiera in prima linea per combattere la contraffazione” – afferma Eleonora Gandini, consumer pm manager di Ebay Italia.

Perchè originalità uguale ricerca, bellezza e qualità, le uniche che garantiscono ad un oggetto di moda di acquistare valore nel tempo.

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Curtney Love: all’asta i suoi abiti su ebay

Le ha pensate tutte Curtney Love in Cobain. Idee le sue quasi tutte legate al mondo web. E ora ha avuto un ultimo colpo di genio: mettere all’asta i suoi vestiti da star, a volte eccessivi, ma pur sempre di una diva. Così ha svuotato l’armadio e ha messo a disposizione dei suoi fan i suoi abiti proprio su uno dei portali più frequentati al mondo: ebay, la piattaforma delle vendite e degli acquisti più cliccata in assoluto.

Un altro colpo che la diva, amore in passato del cantante dei Nirvana, Kurt Cobain, ha fatto impazzire le Curtney Addicted. Anche se questa non è la prima volta che la rock star si mostra affascinata dal mondo del web. Dopo i tweet lesivi nei confronti della stilista Dawn Simorangkir che le sono costati 430mila dollari di multa, le foto del suo bloghttp://whatcourtneyworetoday.com in cui compare sgangherata. E ancora: la bravata degli scatti fetish sul profilo Facebook mentre si fa fotografare in pose osè con la diva transessuale Amanda Lepore, non le sono bastate.ù

Curtney Love ancora non abbandona l’idea di esporsi sul mondo dell’online, e questa volta si dedica ad ebay. Così ha messo in vendita alcuni dei suoi vestiti, da quelli indossati durante i concerti a quelli che invece ha preferito mettere per presentarsi sui red carpet. E non mancano neanche jeans e magliette, capi insomma da tutti i giorni. Un’iniziativa questa che per ora non sembra avere così tanto successo, almeno a sbirciare sul suo corner eBay http://stores.ebay.com/Courtney-Love-Couture. Le offerte infatti non sono molte e così l’impresa non sembra esserle riuscita: le quotazioni dei suoi abiti si aggirano su cifre meste, che vanno dai 355 dollari di una sottoveste rosa in satin effetto vintage agli 849 dollari di un vestito lungo di seta (ultimo capo questo che per ora sembra non sia stato rilanciato ancora da nessuno).

Ma quest’iniziativa non è rimasta sconosciuta ai più. E le critiche sono venute giù come pioggia. C’è stato chi ha messo una pietra sulla diva alludendo alle sue finanze. Dicendo che sia stata costretta a vendere i vestiti, soprattutto, dopo la multa ricevuta dallo stilista Dawn Simorangkir, e che ammonta a ben 430mila dollari. Dall’altra parte tuttavia c’è anche chi la difende, i cosiddetti Curtney Addicted. In effetti, perché farle i conti in tasca? E i suoi fan così si allettano ai ricordi del sound rock e rimandano al suo essere diva. Insomma dimenticare la sua musica, solo per questioni di soldi appare quasi immorale.

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