Sarà un polo culturale che ospiterà la nuova biblioteca comunale con spazi per laboratori, lettura libera, eventi, un centro di aggregazione urbano all’interno di un edificio dalla storia secolare. Questo il destino di Palazzo della Rovere a Savona, illustrato dal team di progettisti di Politecnica, cui è stato affidato da I.R.E. S.p.a. e Infrastrutture Recupero Edilizio Energia Agenzia Regionale Ligure, e dal Comune di Savona, il progetto di restauro e valorizzazione del grande edificio di impianto rinascimentaleche con il suo cortile ricuce il nucleo della città storica, con la zona del porto. Il progetto esecutivo è stato realizzato a valle di un’accurata indagine conoscitiva sugli aspetti strutturali e tipologici dell’edificio, il cui nucleo originario risale al XV secolo per opera di Giuliano da Sangallo su commissione della famiglia nobiliare della Rovere.
Savona, Palazzo della Rovere_credits Courtesy of Press Office
L’edificio nel corso del tempo ha subito diversi interventi, per diventare nel 1600 sede di una comunità di Clarisse e in epoca napoleonica assumere la funzione di tribunale che ha mantenuto fino agli anni 90 del secolo scorso. Oltre 5mila metri quadrati di cui 400 all’aperto: oltre alla corte interna, che ospiterà nuovi alberi ed essenze, si aggiungono la terrazza superiore che verrà adibita ad orto botanico e le terrazze inferiori che ospiteranno un pergolato verde. Inoltre, i locali con accesso da via dei Vacciuoli e vico del Marmo saranno riaperti e utilizzati come spazi culturali legati alla biblioteca o per attività socioculturali. La grande scala ricavata nella torre dei Mullasana costituirà il tema architettonico più innovativo: un percorso verticale che accompagna il visitatore dall’ingresso su via Pia ai vari livelli riproponendo il volume a doppia altezza del quadrinartece ormai perduto.
Per la prima volta la passione tutta italiana dell’espresso è al centro di un’esposizione che spiega come si sono evoluti nel tempo il design e la tecnologia degli oggetti per il caffè.
Quarantacinque fra macchine per uso domestico e da bar, set e tazzine da caffè sono in mostra a “Passione italiana”: l’arte dell’espresso all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen dal 7 al 31 marzo in occasione dell’Italian Design Day, indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Si tratta di pezzi storici, alcuni introvabili ed esemplari unici, selezionati dalla curatrice Elisabetta Pisu perché rappresentano i cambiamenti nel tempo della produzione e del consumo, e permettono di comprendere quanto sia accresciuta nell’immaginario collettivo la rilevanza sociale di un gesto che oggi il mondo lega inscindibilmente al lifestyle e ai riti del nostro quotidiano.
Gli oggetti esposti permettono di tracciare un percorso storico nell’arco degli ultimi due secoli fra caffettiere nate dalla matita di grandi designer e che sono diventate vere icone di un’epoca e pezzi più recenti frutto di innovazioni tecnologiche che ne hanno radicalmente trasformato i processi produttivi e innalzato gli standard qualitativi. Un viaggio nel tempo, quello proposto a Copenaghen, che racconta di una ricerca incessante per migliorare la tecnologia, l’ergonomia degli oggetti e il consumo di una delle bevande più popolari e maggiormente consumate nel mondo.
«Innovazione, creatività e design –spiega la curatrice Elisabetta Pisu– hanno accompagnato l’evoluzione di macchine da bar, caffettiere e servizi da tavola nel corso di questi due secoli, identificando il caffè espresso come rito sociale e culturale, simbolo di italianità e del made in Italy. Attraverso questi oggetti compiamo un viaggio nel tempo che ci consente di capire come sono cambiati le abitudini, i gesti e, insieme a questi, la rilevanza, il portato emotivo legati al caffè.» La mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Copenaghen.
Oggetto banale: caffettiera di Alessandro Mendini. Progetto con Paola Navone, Daniela Puppa, Franco Raggi, 1980-1994 – Archivio Atelier Mendini, credits Courtesy of Press Office
L’esposizione, due secoli di design e innovazione
I 45 oggetti in mostra portano le firme di alcuni fra i maggiori artisti e maestri del design nostrano e internazionale e fra i più rilevanti brand del made in Italy, capolavori dell’iconografia progettuale che hanno segnato un’epoca, esito di una rilettura approfondita di forme e funzioni. Si va così da Oggetto Banale: Caffettiera di Alessandro Mendini per la Biennale di Venezia del 1980 all’interpretazione creativa e fuori dai canoni di una moka da parte di Gaetano Pesce con la Vesuvio.
Fino ad arrivare alle realizzazioni che segnano l’incontro fra architettura e design con Aldo Rossi, che trasformava il set per il caffè in una piazza e con La Conica e La Cupola faceva della moka domestica una cattedrale, oppure le Torri del servizio disegnato da Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli. E ancora: le caffettiere domestiche disegnate da Richard Sapper, la Pulcina di Michele De Lucchi per Alessi, la Caffettiera Napoletana 90018 e il Prototipo di latta di Riccardo Dalisi e la serie di tazzine illy Art Collection, decorate da artisti contemporanei del calibro di Michelangelo Pistoletto. Numerosi i pezzi introvabili in esposizione, come la prima moka, prodotta da Bialetti, brevettata nel 1933 a Omegna da Alfonso Bialetti, che oggi rappresenta il simbolo del caffè italiano nel mondo.
Un’evoluzione che va di pari passo con una ricerca tecnologica approfondita, soprattutto quando si arriva alle macchine professionali, con la presenza di modelli di marchi storici della produzione da bar come Gaggia, Faema, La Cimbali e macchine da caffè espresso domestiche dotate di sistemi innovativi, come A modo mio, prodotta da Lavazza, che si collega con Alexa.
About Elisabetta Pisu, curatrice
Elisabetta Pisu è una curatrice di design con una formazione in sociologia e in management culturale. Il suo ambito di ricerca è il design contemporaneo in relazione ai processi produttivi, alle valenze sociali e all’evoluzione dei nuovi linguaggi espressivi. Oggetti, ambienti e architetture sono al centro dei suoi interessi di studio, protesi a indagare il ruolo mutevole del design nella società contemporanea. Nel 2016 fonda EP studio che si occupa di ideazione, organizzazione e curatela di mostre internazionali di design con particolare attenzione alla diffusione e promozione del made in Italy. Ha collaborato con importanti istituzioni culturali e curato mostre in prestigiosi musei, tra i quali: Craft + Design Centre a Canberra (Australia), Design Museum Gent (Belgio), Cube Design Museum (Olanda), Design Museum Holon (Israele), Museum of Craft and Design (San Francisco, USA), MODA – Museum of Design Atlanta (Atlanta, USA), L. A. Mayer Museum for Islamic Art (Israele), COD – Center for Openness and Dialogue (Albania).
«L’8 marzo è una giornata importante per essere al fianco delle donne e in particolare per impegnarsi a sostenere con un aiuto concreto chi si trova in una situazione di violenza. È per questo – spiega Maria Patrizia Marra – che abbiamo deciso di impegnarci con Differenza Donna, profondamente colpiti dal loro lavoro costante nel garantire supporto e protezione alle donne in uscita dalla violenza».
È così che nasce la collaborazione benefica tra il brand di gioielli Maria Patrizia Marra e la Associazione Differenza Donna, a cui verrà devoluto il ricavato delle vendite del modello iconico di mini-orecchini ‘Terra’. Si tratta di orecchini tondi realizzati a mano con la tecnica della fusione a cera persa con bottoncino in bronzo naturale ed è uno dei modelli preferiti dalla designer Maria Patrizia Marra, che ha da subito avuto a cuore il progetto.
Maria Patrizia Marra Jewels
«Credo che per tutte le aziende – soprattutto nel settore moda – sia importante dare il proprio contributo per aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà e questo è ciò che vogliamo fare con questo progetto, contribuire a migliorare il futuro delle donne in uscita dalla violenza», continua la designer.«Siamo felici come Differenza Donna di avere accanto a noi Maria Patrizia Marra nella promozione dei diritti delle donne. Schierarsi come azienda in solidarietà con le donne coraggiose e ribelli che escono dalla violenza è un gesto importante che fa la differenza” afferma Elisa Ercoli, Presidente Differenza Donna.
Maria Patrizia Marra Jewels
Gli orecchini saranno in vendita sul sito del brand dal primo al 31 marzo e il ricavato delle vendite andrà a contribuire al lavoro di Differenza Donna, che da oltre trent’anni si impegna per un cambiamento culturale e sostiene le donne nel tornare ad essere protagoniste della loro vita.
Official website & Social
https://www.mariapatriziamarra.com/, https://www.differenzadonna.org/
Instagram: @mariapatriziamarra, @differenzadonna
Facebook: Mariapatriziamarra, Associazione Differenza Donna
Link e-shop orecchini Terra: https://www.mariapatriziamarra.com/prodotto/orecchini-terra-bottoncino/
About Differenza Donna
Differenza Donna è una Associazione di donne nata a Roma nel 1989 con l’obiettivo di far emergere, conoscere, prevenire e combattere la violenza maschile nei confronti delle donne, delle ragazze, delle bambine e dei bambini. La sua mission è rendere ogni donna una persona libera, autodeterminata, valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignità e saggezza, soggetto di diritti paritari pienamente riconosciuti. Come strumento strategico attiva Centri Antiviolenza, Centri Antitratta, Case Rifugio, Case di Semi-autonomia e, all’interno degli ospedali, Sportelli Emergenza Codice Rosa quali luoghi di propulsione di una cultura nuova, di protezione, valorizzazione, riprogettazione della vita e rinascita delle donne che li abitano e di tutte coloro che si rivolgono a lei in momenti di difficoltà.
Maria Patrizia Marra Jewels
È impegnata in progetti nazionali, come la gestione del 1522, Numero Antiviolenza e Stalking di pubblica utilità del Dipartimento per le Pari Opportunità, in progetti europei a sostegno delle donne migranti vittime di tratta a scopi di sfruttamento sessuale e lavorativo e in progetti internazionali come in Palestina, Marocco, Nicaragua, Russia e Siria. Svolge da sempre programmi di prevenzione nelle scuole e lavora per promuovere tra i giovani e le giovani un cambiamento culturale per la costruzione di relazioni autentiche, basate sul confronto, sul rispetto reciproco e sulla libertà da pregiudizi e stereotipi di genere.
Differenza Donna dal 1989 ad oggi ha accolto oltre 45.000 donne e 85.000 bambine e bambini in uscita dalla violenza. www.differenzadonna.org
SUBSTRATUM G A L L E R I A, spazio relazionale tra design, arte e pratiche contemporanee, è un progetto che nasce dall’idea di ricreare un ambiente “interiore” e familiare in cui il concetto di arredo interno si armonizzi con le opere di artisti contemporanei che, di volta in volta, interagiranno con lo spazio capitolino.
“Alla luna”, Substratum Galleria di Roma
Condurre i visitatori in un altrove dimenticato, un sotto che riemerga sopra, immersi in un’atmosfera raffinata e intima in cui ritrovarsi e ritrovare insieme, a ogni appuntamento, il senso di una cultura e umanità perduta attraverso pratiche artistiche che intervalleranno il periodo espositivo.
“Alla luna”, Substratum Galleria di Roma
Il primo tema del format quadrimestrale di SUBSTRATUM G A L L E R I A si ispira Alla Luna, un omaggio alla luce riflessa attraverso un progetto esperienziale che ci mette in relazione, tra design, arte contemporanea e spazi interni, visibili e invisibili.
“Alla luna”, Substratum Galleria di Roma
Perché la luna? Perché qui vengono raccolte tutte le cose perse dagli uomini sulla Terra, beni materiali ma soprattutto morali.
“Alla luna”, Substratum Galleria di Roma
Come Astolfo nell’Orlando Furioso vogliamo intraprendere il nostro viaggio verso il regno della Luna per recuperare il senno e…il senso delle cose che siamo e facciamo. In questo omaggio al corpo celeste che da sempre ha ispirato artisti, poeti e scrittori, c’è il filo della poesia che attraversa SUBSTRATUM G A L L E R I A: le opere di Virginia Carbonelli, artista romana specializzata in calcografia e tecniche di stampa tradizionale e sperimentale, disegnano un unicum spaziale che evoca e celebra il disco lunare.
“Alla luna”, Substratum Galleria di Roma
Dal cerchio Universi ci si sposta con eleganza verso Fase Lunare, per poi convergere centralmente accolti dalla luce della grande Moon di Davide Groppi che dolcemente ci invita ad accomodarci sulle intriganti sedute di Kartell; così predisposti raccogliamo le parole di Luna, piccoli segni celesti incisi su carta, la stessa che ritroviamo nella impalpabile installazione della Carbonelli che ci riporta alla sospensione. Siamo nello spazio e sulle Nuvole…ed è forse in questa dimensione visionaria e onirica che tutto può accadere, ma solo se davvero lo desideriamo.
Bona Tondinelli Bijoux propone per questo inverno la collezione “Maglia Greca”, gioielli raffinati e impreziositi da zirconi verde smeraldo e rosso rubino, racchiusi in una maglia “greca” bagnata in oro 18k. Le collane sono di varie misure, dal collier al sautoir lungo, che si può girare più volte attorno al collo. Molte le possibilità di personalizzare combinando le maglie con catene e perle coltivate. Tutte le creazioni sono artigianali realizzate in ottone con placcatura all’antica, bagnate prima nell’argento, poi nell’oro 18k. “La maglia greca è composta da due minuscole colonne con capitello, ecco il richiamo ai templi greci – dichiara la designer, e prosegue – la fessura centrale si presta a essere impreziosita da baguette di zirconi, ma è bella anche vuota. Partendo dalla maglia è stata creata tutta la collezione compresi gli anelli e gli orecchini”.
Maglia Greca by Bona Tondinelli_ Courtesy of Press OfficeMaglia Greca by Bona Tondinelli_ Courtesy of Press Office
Bona Tondinelli è una designer di bijoux fiorentina, il suo negozio è situato in Oltrarno, da sempre luogo ricco di botteghe artigiane di antiquari e gallerie d’arte. Con un passato da antiquario e arredatrice, nel 2012 decide di dare vita a un atelier di bijoux, una autentica wunderkammer di “gioielli con l’anima”, come Bona ama definirli, all’interno del quale si possono trovare pezzi unici che spaziano dagli inizi dell’800 fino ai contemporanei Yves Saint Laurent, Dior, Correani, accanto alla sua linea di bijoux, molto apprezzata dalla clientela internazionale. Il negozio ospita anche il suo laboratorio dove crea a mano alcuni pezzi, mentre altri sono da lei disegnati e poi fatti realizzare da un laboratorio artigiano a Firenze.
Maglia Greca by Bona Tondinelli_ Courtesy of Press OfficeMaglia Greca by Bona Tondinelli_ Courtesy of Press Office
Le pietre utilizzate sono semipreziose: agate, onice, corniole, giade colorate, perle coltivate e gli smalti sono eseguiti a mano. Nei pezzi unici a volte ci sono cristalli, zirconi o paste di vetro. In alcune creazioni frammenti di cose antiche sono assemblati in maniera inedita, divenendo capaci di raccontare una storia totalmente nuova. L’ispirazione del brand Bona Tondinelli Bijoux guarda al passato, rivisitato in maniera personale e contemporanea per una donna raffinata che ama ornamenti senza tempo di altissima qualità, da indossare “from desk to dusk”. Tutti i gioielli possono anche essere acquistati sul sito web con la possibilità di regalare per le festività una gift card.
Sette, un numero che diventa protagonista di una mostra originale che riesce a coniugare tradizione e innovazione, semplicità e ricercatezza. Sette poltrone di cartone diventano sette oggetti d’arte. Il classico corredo domestico quotidiano si riveste di straordinarietà e diventa focus artistico. La poltrona in cartone London, è stata la forma scelta per sperimentare il fenomeno di fusione di Arte e Design in Opera Unica, firmato SEKKEI.
Trappolini_detailsUfragra-details
Dal 27 al 29 aprile, presso la galleria PLUS ARTE PULS sita in Viale Giuseppe Mazzini 1, a Roma, le creazioni di sette artisti sono in mostra con l’esposizione #SETTESEKKEI, organizzata dalla startup Sekkei, l’arte del design sostenibile e curata da Romina Guidelli.
Costa_details
Alessandro Costa, Antonio Fiore Ufagra’, Riccardo La Monica, Emilio Leofreddi, Carola Masini, Mauro Molle, Stefano Trappolini: questi i nomi dei protagonisti che hanno dato origine alla fusione di design e arte contemporanea per creare l’‘opera d’arte da abitare’. Oltre ai sette arredi trasformati in oggetti d’arte,sono in mostra una selezione delle opere di ognuno degli artisti, realizzate attraverso il personale alfabeto artistico e la propria specialità tecnica: dalla pittura alla scultura, fino all’installazione. In questa stessa occasione, per la prima volta sarà presentata al pubblico una selezione degli arredi di design in cartone realizzati dall’azienda SEKKEI, l’arte del design sostenibile.
Molle_detailsRiccardo La Monica_details
Come scrive la curatrice Romina Guidelli: “Unire Arte e Design in Opera Unica prevede la coincidenza di due diverse discipline su unico modello, entrambe partecipi di uno stesso progetto visivo. Il tempo di ideazione del pezzo unico, assegnato all’opera di specialisti del design e professionisti dell’arte, innesca un nuovo momento creativo, artefice di scoperta e motore di contaminazione tra le arti. La poltrona in cartone London, firmata Sekkei, è stata la forma scelta per sperimentare questo fenomeno di fusione. La costruzione del manufatto ‘poltrona’ ha richiesto ai disegnatori e ai tecnici, impegnati nella progettazione e nella realizzazione, una speciale attenzione che tenesse costantemente conto del successivo e fondamentale intervento degli artisti su medesima creazione. Da questo impegno e dallo studio delle diverse soluzioni è nato un oggetto che ha pienamente assolto la sua funzione d’uso di comoda seduta, ma mantenendo un rigore estetico e una predominanza di zone ‘nude’ e ‘piatte’ di puro cartone dedicate ad altre mani esperte, altre idee: quelle degli artisti invitati a intervenire per regalare all’oggetto un’identità di soggetto e plasmare l’opera d’arte da abitare. Su queste basi nasce il progetto SETTE. Abbiamo realizzato Sette poltrone in cartone e le abbiamo affidate alla fantasia e al lavoro di Sette artisti: Alessandro Costa, Antonio Fiore Ufagrà, Riccardo La Monica, Emilio Leofreddi, Carola Masini, Mauro Molle, Stefano Trappolini. Sono nate sette opere d’arte da vivere”.
Leofreddi_details
Masini_details
SEKKEI – SEKKEI Sustainable Design realizza arredi e complementi di arredo di design sostenibile originali, progettati in modo artigianale e realizzati con un’idea di produzione innovativa. Frutto del saper fare e del saper progettare con le idee, SEKKEI progetta arredi e complementi di arredo nel rispetto di una tradizione tutta italiana, valorizzando materiali di recupero, riuso e riciclo – dal cartone al legno, fino al plexiglass – attraverso un processo produttivo che rende la produzione e i suoi costi realmente “sostenibili”.
L’arte del gioiello che si ispira al passato e si adatta alle esigenze di chi lo indossa. Nel presente. E’ KESIA Concept, nuova voce nell’ambito Contemporary Jewelry, brand che ha tutta l’intenzione di dare un forte impulso innovativo a uno dei più storici ed esclusivi settori del lusso., Che diventa così accessibile alle trendsetter della new generation. L’ideatrice della rivoluzione? Carla Morgantini Francisci, giovane fondatrice del marchio cresciuta tra le preziose creazioni realizzate da sua madre, Luana Francisci, tra i maggiori esponenti nel settore e molto apprezzata a livello internazionale.“Questa prima collezione” spiega Carla “scaturisce in seguito a un’esperienza pluriennale nell’atelier di famiglia, all’interno dell’area marketing. Interfacciarmi con clienti molto diverse tra loro, mi ha permesso di scoprire quali fossero le esigenze delle mie coetanee e più in generale delle donne di oggi: cosmopolite ed affascinanti, alle prese con i ritmi esagerati delle grandi metropoli e alla ricerca di un complemento di stile attraverso il quale esprimere la propria personalità ”.
Courtesy of Press Office
Il gioiello reinterpretato secondo nuovi canoni estetici e stilistici, guardano però alla tradizione dell’alta gioielleria in chiave contemporanea. In un’evoluzione di forme che sposa un’originale approccio tecnologico che consente di applicare su ogni bracciale fino a 9 charms diversi. Il gioiello diventa così il partner ideale da adattare ad ogni look e outfit. Inseparabile compagno di viaggio per ogni occasione, formale o casual.
Courtesy of Press Office
Linee moderne ed essenziali ispirate all’arte contemporanea, si alternano a pietre preziose dando vita a fulgide creazioni in argento 925 rodiato:anelli e bracciali personalizzabili e intercambiabili, impreziositi da diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi e i charms, sigilli preziosi che richiamano inequivocabilmente i tratti dell’alta gioielleria. Dal cubo piramidale, reinterpretazione in chiave contemporanea dei centrali utilizzati nelle spille di inizio anni ‘80 fino a La marquise, caratteristico taglio di forma ovale con gli estremi a punta, alternativa ricercata alla più classica pietra rotonda. Così come per Il cuore, simbolo universale da sempre utilizzato dalle più grandi maison di preziosi.Fondamentale è la personalizzazione, topic alla base della filosofia stilistica del brand, esaltata da una variopinta palette cromatica, che spazia dai toni brillanti e pieni del porpora, del blu, del rosa quarzo e del verde ai risoluti bianco e nero.
Giovedì 5 maggio , Roche Bobois, la maison francese, da oltre 50 anni leader mondiale nell’arredo haut de gamme, celebra il suo 20° anniversario in Italia con un evento all’insegna della French Art de Vivre, nello showroom di Prati Fiscali a Roma e in contemporanea in altri 11 negozi italiani (nelle città di Bologna, Firenze, Milano, Monza, Napoli, Palermo, Perugia e Torino).
Courtesy of Press Office
Daniele Guazzolini, Direttore Italia di Roche Bobois, invita i romani a brindare alla storia di un successo che fa parlare di sé in tutto il mondo. Un appuntamento esclusivo, organizzato in collaborazione con Atout France Italia, Ente per lo sviluppo del Turismo Francese in Italia, pensato proprio come un itinerario immaginario attraverso le eccellenze e le bellezze di Francia, di cui ogni showroom Roche Bobois – per l’occasione allestito con un corner speciale dedicato alla Francia e ai suoi colori- sarà un’imperdibile tappa.
Roche Bobois Prati Fiscali diffonde ulteriormente – anche attraverso la voce portante della conduttrice televisiva e radiofonica Rosaria Renna – lo spirito francese in città invitando gli ospiti ad assistere ad alcune spettacolari performance di danza ispirate a Parigi, immaginate ad hoc per l’occasione dal noto ballerino italiano Samuel Peron, maestro di danza della trasmissione tv Ballando con le Stelle. Un vero e proprio show, che vedrà protagonisti anche gli arredi della maison.
Courtesy of Press Office
La collaborazione tra Atout France e Roche Bobois continuerà anche nei giorni successivi in tutti gli showroom: dal 6 al 16 maggio – in occasione del tradizionale periodo di vendita promozionale de Le Tentazioni – la clientela potrà continuare ad assaporare immagini e profumi di Francia e a raccogliere informazioni sulle destinazioni d’Oltralpe… 12 giorni per scoprire l’anima e l’eleganza della French Art de Vivre.
Tutto parte da una suggestione, un sentire tradotto con schizzi e acquerelli in una storia che guida verso la morfologia ispiratrice. E’ così che Francesca Castagnacci, classe 1982, dopo una ricca formazione attraverso una laurea in design d’oreficeria presso la facoltà di Architettura e un ricco bagaglio culturale, grazie alla ricerca di nuove fonti d’ispirazione, culture e mondi a confronto attraverso i suoi viaggi, asseconda la sua vena artistica affacciandosi al mondo della moda.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Spinta da importanti riconoscimenti come la borsa di studi Ferragamo per il master Polimoda e la vincita di importanti concorsi, i suoi disegni visionari si trasformano in borse e scarpe, oniriche ed evocative, ma al contempo audaci e innovative. E’ la sua ispirazione crescente e il desiderio di mettersi alla prova che spinge Francesca Castagnacci a presentare al pubblico alcuni pezzi della sua collezione. Da quel momento le sue creazioni, pezzi unici trasgressivi ma sofisticati, diventano oggetto iconico e di culto dei molti fashion addict.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Un successo questo, che ha lanciato di li a poco la nascente società e il brand stesso. L’incontro di Francesca con diverse realtà nel campo della ricerca applicata e dell’industria, e l’interesse di un fondo di investimento per le sue creazioni, ha dato vita nel 2014 ad un progetto con la conseguente nascita di Francesca Castagnacci srl. L’iniziativa, che vede coinvolte competenze del Made in Italy, permette la massima libertà espressiva e la completa possibilità di personalizzare gli accessori metallici curando particolarmente la qualità e l’innovazione del prodotto finale. Dall’universale al particolare, la filosofia e la ricercatezza delle sue creazioni si trasmettono nel suo stile che incanta e convince. Innovazione, eccellenza ed esclusività sono alla base della scelta dei materiali per le sue collezioni.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Prodotti unici e qualità dell’artigianato italiano unito a materiali inediti e a dettagli tecnologici fanno del marchio un prodotto originale dall’alto contenuto emozionale. Ogni sua creazione trae ispirazione dallo studio delle forme, sintesi di ricerca concettuale e progresso. Accostamenti asimmetrici tra figure e materiali sono il filo conduttore della collezione, tra tonalità decise e colori neutri.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Forme nelle forme, gusci da cui emergono materie preziose e inaspettate. L’esclusività viene espressa in ogni dettaglio da forti texture e geometrie, dall’altissima qualità nella scelta dei pellami e delle stoffe fino alle finiture. Elementi pregiati e inconsueti a volte si accostano a pelli di origine ittica e tessuti dalla forte componente tecnologica contenenti ad esempio fibre ottiche luminose.
L’accessorio metallico è realizzato come un pezzo unico di gioielleria, direttamente ideato e disegnato da Francesca, rispettando gli ampi standard qualitativi, come l’impiego di trattamenti nickel e piombo free. Elemento figurativo per eccellenza è l’anello, simbolo della costante ricerca di perfezione e della complessità divenuta forma, che si evolve nel particolare stilistico della catena, elemento funzionale e distintivo della collezione di borse.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Una collezione la sua che diventa parte integrante della donna che la indossa. Si sviluppa e si avvolge esaltandone l’eleganza del polso grazie alla praticità del manico e dalla forza espressa dall’accurata scelta delle minuzia. Un design racchiuso in forme sinuose e audaci, si identifica nella donna alla quale il brand si ispira, decisa forte, ma al contempo femminile e di gran classe.
Francesca Castagnacci Collection – Courtesy of Press Office
Francesca Castagnacci è sinonimo di garanzia e qualità del prodotto, ma sopratutto dell’accurata ricerca con cui è stato ideato e realizzato. Ogni pezzo delle sue collezioni è contrassegnato da un TAG elettromagnetico, un’impronta digitale unica e irriproducibile, che grazie all’aiuto dello smartphone può veicolare e riprodurre contenuti mirati tramite tecnologia NFC garantendo l’autenticità del prodotto. Il suo è un design essenziale studiato su forme e volumi, dove eleganza e particolari stupiscono ed affascinano. Un design dove ogni sfumatura è strettamente ricercata per una donna che sa osare con sofisticata classe e raffinatezza.
Cool News for Cool People
Bad Behavior has blocked 344 access attempts in the last 7 days.